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EASG 2024: gioco legale tra innovazione e sostenibilità

Esperti e operatori hanno discusso le novità del settore, l’evoluzione del gioco online e la tutela dei consumatori

“In Italia ci sono 35mila luoghi non specializzati di gioco, mentre ci sono 5mila sale dedicate al gioco. Per Fipe, l’associazione che rappresento, la protezione dei consumatori è un obiettivo statutario ed è per questo che ci battiamo per regole migliori in grado di fare migliorare davvero il mercato dei giochi “. È quanto ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente EGP-Fipe, durante il panel “Essentials in Italy” all’European Association for the Study of Gambling.

Analizzando i diversi canali, dal 2019 ad oggi la quota di denaro speso dagli italiani nel gioco online è più che raddoppiata, passando da meno del 10% al 21,2% del totale. Di questa somma, circa il 53% proviene da slot e poker online, mentre il 38% dalle scommesse. Altro canale importante è quello degli apparecchi da intrattenimento, da cui proviene circa il 41% dei margini lordi di Stato ed operatori. Da notare, in questo caso, una importante riduzione rispetto agli ultimi anni (nel 2019 la percentuale sul totale era del 53%) dovuta all’alta tassazione e alle basse vincite consentite rispetto al passato.

Cangianelli ha anche posto l’accento sulla necessità di un riordino del gioco legale in Italia, evidenziando come ci siano ancora aspetti da migliorare nel mercato regolamentato. “Il distanziometro, i limiti orari e la tessera sanitaria per gli apparecchi da intrattenimento non risolvono il problema del gioco problematico, ma spostano i giocatori verso canali illegali”, ha dichiarato. Tuttavia, Cangianelli ha anche riconosciuto il valore delle strategie antiriciclaggio e dei filtri all’accesso, che permettono un approccio più consapevole al gioco, contribuendo così alla protezione dei consumatori.

Nonostante le criticità, il settore continua a evolversi, con circa 85.000 punti vendita attivi e un crescente spostamento verso il gioco online. Per Cangianelli, il riordino normativo dovrà puntare su regole più equilibrate e giuste, eliminando le disparità di tassazione che favoriscono alcuni canali distributivi rispetto ad altri. “Questa riflessione è fondamentale per fare finalmente un passo avanti”, ha concluso, ribadendo l’importanza di un confronto con le best practice europee.

Stefania Colombo, Director Global Sustainability di IGT, ha centrato il suo intervento sul concetto di sostenibilità e gioco responsabile. “Abbiamo fatto molti passi avanti attraverso studi e strategie per aumentare la consapevolezza dei giocatori”, ha spiegato. Per Colombo, la prevenzione è un elemento chiave, e una comunicazione costante con il mondo accademico risulta essenziale per migliorare le regolamentazioni e individuare le azioni più efficaci.

IGT ha adottato un approccio proattivo per tutelare i giocatori, con particolare attenzione ai giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, offrendo strumenti di protezione personalizzati. Inoltre, Colombo ha sottolineato l’importanza di ridurre lo stigma associato al gioco, auspicando che “nei prossimi anni il gioco responsabile diventi parte integrante delle strategie aziendali, contribuendo a migliorare l’opinione pubblica”. La sostenibilità rimane centrale nelle operazioni di IGT, che si impegna anche su temi ambientali e sociali, come il supporto alle comunità locali.

Valérie Peano, fondatrice dell’European Gambling Lawyers and Advisors, ha rivolto l’attenzione al rinnovamento del gioco online, definendo la nuova legislazione italiana “ambiziosa”, specialmente per gli aspetti tecnologici e di innovazione. “Il nuovo sistema prevede solo grandi player, dato che la licenza ha un costo di 7 milioni di euro, un aumento significativo rispetto ai precedenti 200.000 euro”, ha spiegato Peano. Questo cambiamento selezionerà operatori capaci di garantire solidità finanziaria e politiche di gioco responsabile valutate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Peano ha anche espresso critiche al divieto di pubblicità sul gioco, definendolo “un totale fallimento” poiché non esistono studi che ne dimostrino l’efficacia. Ha suggerito che regolamentare la pubblicità, anziché vietarla del tutto, permetterebbe di riconoscere i brand autorizzati e tutelare i giocatori dal mercato irregolare. “Pubblicizzare le società di gioco legale potrebbe anche aiutare a promuovere il gioco responsabile”, ha concluso, auspicando un approccio più equilibrato e strategico.

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Il gioco legale tra stabilità, nuove sfide e responsabilità: il punto degli esperti al convegno EASG

Operatori e istituzioni discutono sulle criticità del settore, dal rischio dell’illegalità all’importanza delle regole chiare e del gioco responsabile

“La direttiva europea sulla sicurezza e l’ordine pubblico permette agli Stati di concedere delle concessioni a privati per gestire determinati settori e questo è proprio il nostro caso. Questo ha consentito fino a un certo punto di avere una certezza delle regole, sicurezza per i giocatori e di raccogliere mediamente 12 miliardi di euro ogni anno. Si era partiti bene destinando queste somme ad iniziative importanti come ad esempio il restauro dei grandi patrimoni italiani”.

E’ quanto ha detto Giuliano Frosini, Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di IGT, durante il convegno “Setting the scene – Everything you need to know about gambling, betting and Italy” in corso allo European Association for the Study of Gambling. Frosini ha posto l’accento sulla stabilità delle regole che permetta di non stoppare gli investimenti e di non riportare i giocatori verso il mondo dell’illegalità (criminalità e soggetti privi di concessione).

Ma da qualche tempo si è registrata un’eccessiva esposizione delle esternalità negative del settore, sottolinea Frosini: “Ciò è successo perché gli operatori hanno avuto difficoltà a confrontarsi con il mondo della politica e ciò ha cambiato il paradigma. Gli Stati hanno cominciato a considerare il settore come una materia radioattiva, ovvero pericolosa da maneggiare e hanno lasciato che le opinioni pubbliche si impossessassero delle policy”.

In quest’ottica, per venire incontro alle regioni, lo Stato ha deciso di aumentare le tasse così da limitare l’offerta. Frosini puntualizza: “Le tasse eccessive stanno riportando i giocatori verso il mondo dell’illegalità, che non è solo criminalità ma anche di soggetti privi di concessione. Questo tipo di fenomeno va contrastato con altre modalità. Si è venuta a creare una sensazione di instabilità delle regole e quindi di pericolo per gli investimenti”. “Cosa bisogna fare? Sfruttare l’occasione di queste regole italiane nuove con questo clima politico diverso e con un governo più stabile”.

Davide Diamare, Direttore dell’Ufficio Giochi Numerici e Lotterie dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli, si è focalizzato sulla distinzione tra gioco d’azzardo e gioco legale, richiamando all’attenzione anche la Legge Delega grazie alla quale si potranno garantire certezze normative e fiscali ai concessionari di gioco: “Nell’ultimo ventennio in Italia si è provato a fare una distinzione tra il gioco d’azzardo e il gioco legale. Non è facile far capire all’opinione pubblica l’importanza di questo settore. Il compito dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli è quello di applicare e attuare le regole stabilite dal potere politico. Per questo motivo, il legislatore italiano ha approvato la Legge Delega, con la quale si potrà organizzare un riordino del settore dei giochi. Il legislatore quindi ha riconosciuto la necessità delle concessioni, ma anche il fatto che questi concessionari abbiano il ruolo primario di arrivare agli obiettivi di sicurezza che la legge si è posta. Risulta importante garantire una certezza ai concessionari di gioco per le loro attività anche dal punto di vista fiscale e normativo”.

Altri due aspetti importanti sottolineati da Diamare: “La concertazione con gli enti locali, dal momento che negli ultimi anni in Italia regioni e comuni hanno regolato in modo disordinato questo comparto, e la disciplina dei controlli per combattere l’illegalità.”.

Il Direttore degli Affari Istituzionali SisalGiovanni Emilio Maggi, durante il panel “An operators perspective” all’European Association for the Study of Gambling, ha riportato l’attenzione sul binomio gioco responsabile-competitività. Due fattori importanti che non sono in contraddizione: “Consolidamento e attenzione ai giocatori sono legati, poiché i concessionari avranno modo di proteggere al meglio i consumatori. In Sisal da molti anni abbiamo imboccato una strada, ovvero il passaggio da compliance al commitment. Questo significa il coinvolgimento di tutta l’azienda sulla tematica della protezione dei giocatori. Nella Delega Fiscale è stato introdotto un articolo dal legislatore italiano che tratta specificamente il gioco responsabile. Si tratta di una legge che dà le linee guida, ora dovrà essere applicata e sarà più specifica. In Sisal siamo convinti che in questo settore vadano condivisi i vari strumenti per lottare contro questi fenomeni e garantire tecniche di gioco responsabile”.

In conclusione, gioco responsabile e competitività del business non sono in competizione: “Applicare il gioco responsabile sarà fondamentale per il nostro settore. I clienti ci devono scegliere perché sanno che potranno trovare un modello di gioco sicuro e un modo per divertirsi. Per permettere ciò dovremo potenziare la player protection e far capire meglio alle persone gli strumenti da noi adottati, ovvero ricerca, analisi delle best practices e tecnologia”.

Francesco Rodano, Chief Policy Officer di Playtech, in occasione del suo intervento al panel “What is New? Is AI taking over, or the people using AI. – True or False?” all’European Association for the Study of Gambling, ha fatto il punto sull’importanza dell’investire sull’Intelligenza Artificiale: “Playtech ha deciso di investire sull’Intelligenza Artificiale 7 anni fa, quando ChatGPT non esisteva nemmeno. L’industria del gioco può usare questi strumenti, ad esempio per il gioco responsabile. L’IA può certamente aiutare a prevedere comportamenti problematici. Non si è ancora capita però la modalità corretta con cui intervenire.

La personalizzazione dell’intervento potrebbe avere successo, ma è necessario studiare nuove soluzioni. Playtech, in qualità di operatore, è disposta a mettere i dati dei nostri clienti nelle mani dell’accademia per riuscire a trovare le best practices da utilizzare. Le società di gioco al momento non condividono molto, ma questi dati sono fondamentali per capire come muoverci per andare sempre di più verso il gioco responsabile”, ha sottolineato Rodano.

Molte sono le opportunità che l’IA può fornire: “L’Intelligenza artificiale ci fa capire quali messaggi sono più efficaci, può fornirci chatbot personalizzati sui diversi giocatori. Con l’IA si possono elaborare grandi quantità di dati per estrarre preziose informazioni sul comportamento dei giocatori. Questo strumento permette interazioni personalizzate e suggerimenti che possono influenzare positivamente il comportamento del giocatore. L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per trovare i giocatori problematici e targettizzarli con campagne di marketing più aggressive”.

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ADM: pubblicati in tempo record gli esiti del concorso per ingegneri

Alesse (DG ADM): “Congratulazioni ai vincitori di questo importante concorso che segna un ulteriore passo avanti per l’Agenzia verso una riforma del territorio a rilevanza tecnica”

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato i risultati finali del concorso, bandito il 12 febbraio 2024, a complessivi 72 posti dell’Area funzionari della famiglia professionale tecnica.

1026 le domande presentate con 186 idonei alla prova scritta e, successivamente, 107 di questi hanno superato anche la prova orale. Di questi 107, sono risultati 72 i vincitori e 35 gli idonei.

L’Agenzia ha colto un importante risultato svolgendo, in appena 6 mesi, l’intera fase concorsuale e assicurando una selezione di alto livello professionale.

Roberto Alesse, direttore Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

“Il Concorso appena concluso dimostra l’impegno straordinario della Commissione esaminatrice – che aveva come presidente il dottor Stefano Saracchi e composta da ingegneri altamente qualificati dell’Agenzia e del partner tecnologico di Stato, Sogei – che ha intensamente lavorato per assicurare lo svolgimento di tutte le procedure utili all’espletamento delle prove e alla massima contrazione delle relative tempistiche. Inoltre, desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni ai 72 vincitori, che, entro poche settimane, prenderanno servizio su tutto il territorio nazionale, contribuendo così all’incremento delle attività di controllo nel settore delle Accise e all’effettivo avvio della nuova riforma territoriale dell’ADM. Riforma che la Direzione centrale Organizzazione e trasformazione digitale dell’Agenzia ha progettato e il MEF ha approvato, lo scorso luglio”, commenta Roberto Alesse, Direttore dell’Agenzia. “Sono molto soddisfatto di questi due importanti risultati che si uniscono l’uno con l’altro.”

I candidati selezionati in possesso di titoli di studio ad alto valore tecnico, che vanno dall’ingegneria industriale all’ingegneria nucleare ed energetica, entreranno a far parte dell’Amministrazione finanziaria per l’espletamento di tutti i servizi di controllo anche mediante l’impiego di nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

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Bari, sequestrati apparecchi da gioco irregolari: sanzioni per quasi un milione

Conclusa con successo l’operazione mirata a contrastare il gioco illegale

Sequestrati nove apparecchi da intrattenimento irregolari, con sanzioni amministrative per circa 90.000 euro e tributarie per 900.000 euro. È l’esito dell’operazione condotta a Bari dall’Agenzia Dogane e Monopoli e dal Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza, mirata a contrastare il gioco illegale e irregolare.

Il piano d’intervento ha riguardato diversi centri scommesse e sale giochi dell’area metropolitana di Bari. Durante i controlli sono state trovate sei apparecchiature non conformi alle norme e tre totem, che impedivano il monitoraggio delle somme giocate e la corretta tassazione. L’evasione rilevata è di circa 500.000 euro.

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UIF, meno 25 per cento di segnalazioni di operazioni sospette da parte degli operatori di gioco

Trentino, Umbria, Sardegna e Basilicata le regioni in controtendenza

Le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dagli operatori di gioco si sono ridotte del 25%. Questo quanto comunicato dalla UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia). In forte calo anche le segnalazioni operate da coloro che esercitano attività di custodia e trasporto denaro contante o valori (-35,7 per cento).

In totale nel primo semestre del 2024 sono pervenute alla UIF 70.085 segnalazioni di operazioni sospette, per la precisione 7.522 in meno rispetto a quelle trasmesse nel corrispondente periodo del 2023 (-9,7 per cento).

A livello geografico il calo è ben evidente nelle regioni che registrano il più alto numero di segnalazioni, ovvero la Lombardia (-9,4 per cento rispetto al semestre corrispondente), Lazio (-13,3 per cento) e Piemonte (– 19,1 per cento).

Da rilevare una forte diminuzione anche delle segnalazioni di operazioni sospette “online“, quindi trasmesse da istituti di moneta elettronica, prestatori di servizi di gioco e operatori in valuta virtuale. Qui si registra una riduzione del 18,5 %.

Esistono anche delle eccezioni. Alle diminuzioni rilevate fanno da contraltare dei segni +, come in Trentino-Alto Adige (+3,8 per cento), Sardegna (+3,7 per cento), Basilicata (+2,6 per cento) e Umbria (+2,5 per cento).

Nei primi sei mesi del 2024 sono state trasmesse 4.699 segnalazioni dai prestatori di servizi di gioco. Nel periodo corrispondente nel 2023 erano state 6.255 le segnalazioni, 5.768 nel secondo semestre.

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Eurobet (Gruppo Entain) presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023

Al centro del percorso dell’azienda i valori di innovazione, sostenibilità, inclusività e formazione

Eurobet, azienda leader nel settore dell’intrattenimento, ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023. Si tratta di un bilancio che evidenzia le performance dell’azienda in materia di ambiente, società e governance (ESG) e conferma l’impegno per una crescita sostenibile e responsabile.

Al centro del percorso di Eurobet i valori di innovazione e sostenibilità, essenziali per perseguire una strategia di crescita, che crei al tempo stesso le condizioni per un impatto positivo all’interno delle comunità di riferimento.

Oltre al benessere delle comunità in cui opera, l’azienda pone attenzione all’ambiente, al personale e all’innovazione tecnologica.

Eurobet si è impegnata a mitigare il suo impatto ambientale, attraverso iniziative di efficientamento energetico e della gestione dei rifiuti. Inoltre, ha promosso la mobilità sostenibile tra i propri dipendenti, incentivando l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto e proseguendo con il progetto di rinnovamento della flotta auto aziendale.

Eurobet, con l’obiettivo di porre al centro la cura e il benessere delle proprie persone, ha investito in programmi di welfare, ha promosso lo sviluppo professionale – erogando quasi 42.000 ore di formazione – e ha creato un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso della diversità.

L’azienda ha rafforzato il suo supporto concreto ai territori e alle comunità dove opera, sostenendo progetti e iniziative a sostegno dello sport, quale strumento di promozione del benessere e dell’inclusione sociale. Nel contesto di questo impegno si inserisce il progetto del CSR Award, giunto nel 2023 alla seconda edizione. L’azienda ha sostenuto 15 progetti – per un valore di quasi 0.4 milioni di euro – presentati da associazioni del terzo settore attive su tutto il territorio italiano che utilizzano lo sport come strumento di inclusione e si impegnano a proteggere l’ambiente e le persone attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

Eurobet ha, complessivamente, restituito risorse al territorio sottoforma di gettito, per un valore di 407 milioni di euro.

Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in materia di sostenibilità nel 2023. Il nostro impegno per la crescita sostenibile nel lungo periodo è parte integrante della nostra strategia aziendale e continueremo a lavorare per migliorare le nostre performance negli ambiti ESG. Voglio ringraziare tutti i nostri stakeholder per il loro supporto e la loro fiducia. Insieme, possiamo costruire un futuro migliore per tutti”. Ha dichiarato Andrea Faelli, CEO di Eurobet Italia e responsabile del Gruppo Entain in Italia.

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Autoesclusione nel Gioco Fisico: la Ricerca R.U.E. dell’Università di Tor Vergata

Un sistema integrato per contrastare la ludopatia nel gioco pubblico italiano

“Fino a quando non ci sarà l’esclusione/autoesclusione anche per il gioco frontale, il problema del gioco d’azzardo non verrà risolto definitivamente. Chi verrà escluso online, potrebbe riprendere a giocare fisicamente“, ha dichiarato Nathan Levialdi Ghiron, Magnifico Rettore dell’Università di Tor Vergata, durante il convegno organizzato per la presentazione della ricerca sul Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) per il settore del gioco pubblico in Italia.

Laura D’Angeli, componente del “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore” dell’Università Tor Vergata di Roma, ha illustrato le strategie comunicative del progetto: “Con questa ricerca noi ci rivolgiamo ai giocatori, non puniamo, né proponiamo una cura. La nostra analisi si pone l’obiettivo di realizzare delle strategie di autoesclusione, adottando un approccio complessivo e integrato.”

La D’Angeli ha poi sottolineato l’importanza del “Customer Player Journey”, il percorso di gioco del cliente, e come il comportamento dell’autoescluso differisca rispetto al giocatore normale, enfatizzando la necessità di una comunicazione efficace per sensibilizzare i giocatori sui rischi del gioco d’azzardo e sull’opportunità dell’autoesclusione.

Roberto Basili, professore associato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Roma, Tor Vergata, ha esposto l’approccio tecnologico al problema: “Le tecnologie includono dispositivi indossabili come tag RFID e Beacon, e dispositivi mobili con app che usano Bluetooth e NFC, garantendo sempre anonimato e non invasività.”

Roberto Iurilli, responsabile Area legale “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore”, ha affrontato l’approccio normativo necessario per l’autoesclusione nel gioco fisico: “La futura normativa attuativa dovrà affrontare il tema del monitoraggio dei tentativi di gioco fisico da parte di giocatori volontariamente autoesclusi, garantendo trasparenza, anonimato e accessibilità.”

Antonio Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale Lazio, ha enfatizzato l’importanza di una normativa nazionale uniforme: “Negli ultimi anni abbiamo notato una certa discrasia tra le varie regioni che hanno regolamentato in maniera difforme le varie attività di gioco. È necessario uniformare un sistema non solo per avere un maggior controllo ma anche per dare le giuste risposte a chi vive questo disagio.”

Elisabetta Poso, direttrice ADM Ufficio Apparecchi da Intrattenimento, ha lodato l’approccio multidisciplinare dello studio: “Nella qualità ci sono anche gli aspetti di prevenzione delle eventuali patologie derivanti dal gioco d’azzardo e credo che con questa ricerca sia stato centrato in pieno questo obiettivo.”

Mario Lollobrigida, direttore per i giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sottolineato l’importanza del contatto tra giocatori autoesclusi e strutture sanitarie statali: “Il sistema si regge sui giocatori sani, che utilizzano il gioco come uno qualsiasi altro passatempo. I concessionari saranno ben felici di adottare un sistema che garantisca il risultato attraverso la semplicità.”

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“Proiettare gli ADI nel futuro”: verso innovazione e sostenibilità nel settore del gioco pubblico

Sfide future e opportunità per il mercato degli apparecchi da intrattenimento

Si è tenuto ieri a Roma il convegno “Proiettare gli ADI nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato da As.Tro Confindustria SIT.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di diffondere le analisi condotte dalla CGIA di Mestre e dalla LUISS in collaborazione con Prisma Spa. Fra i relatori presenti al convegno, c’era Armando Iaccarino, presidente del Centro Studi As.Tro Confindustria SIT: “Il gioco online, come reddito erariale, è raddoppiato, ma pesa soltanto un miliardo, sugli undici finiti nelle casse dell’erario.

Il mercato ha una domanda robusta e crescente, ed ha un elevato indice di sostituzione fra i singoli giochi. Però, l’importanza del riordino fisico, non può penalizzare le agenzie sul territorio: tutto questo non può prescindere dall’analisi della domanda”.

Armando Iaccarino, presidente del Centro Studi As.Tro Confindustria SIT

A proposito di riordino fisico, ne ha parlato anche Marco Zega, coordinatore Sezione Concessionari ADI di As.Tro Confindustria SIT, Direttore Affari Istituzionali & Sviluppo Business di Codere Italia: “E’ un momento politicamente importante perché si stanno riscrivendo le regole per il riordino del gioco fisico, con particolare focus sugli apparecchi di intrattenimento.

E’ importante che questa riforma superi tutte le barriere ideologiche affinché sia una norma equilibrata e che tenga conto degli interessi di tutti”.

È intervenuto anche Umberto Monarca, docente di economia industriale della LUISS: “I casinò games sono aumentati del 40% negli ultimi otto anni. Le AWP, invece, sono calate del 16%, e questo calo ha avuto un grosso impatto sul gettito fiscale. Questo, è dovuto anche alle politiche contro il gioco, e contro gli esercizi fisici che ospitano gli apparecchi di intrattenimento”.

Collegandosi alla politica ed al contrasto all’illegalità, ne ha parlato Riccardo Pedrizzi, presidente UCID Lazio: “Serve l’istituzione di un tavolo tecnico. Ci si deve confrontare sui dati. C’è una maggiore interlocuzione, rispetto a qualche anno fa, quando sembrava che ci fosse un’aria di proibizionismo totale. Dobbiamo cambiare il focus dell’attenzione della politica, non si può concentrare tutta l’attenzione esclusivamente sul dipendente patologico”.

Riccardo Pedrizzi, presidente UCID Lazio

Chiosa Marco Piatti, amministratore Prisma: “Il legislatore sta lavorando al futuro riordino, tenendo conto anche del riequilibrio del prelievo fiscale per aggiornare aggi e percentuali vincite”.

Ancora, Mario Lollobrigida, direttore Giochi ADM: “Partecipo attivamente al tavolo tecnico per il riordino del gioco fisico: dalle Regioni, richiediamo il ridimensionamento della rete, ma quella degli esercizi generalisti non si tocca. La nostra proposta, è diminuire la lista dei luoghi sensibili, oppure arrivare ad un distanziometro fra i singoli esercizi”.

Mario Lollobrigida, direttore Giochi ADM

A proposito di gioco fisico, ha detto la sua l’avvocato Isabella Rusciano di As.Tro: “Il riordino del gioco fisico non deve dimenticare le piccole e medie imprese. Da loro, è stato pagato un prezzo particolarmente alto: ci si auspica, che si rivedano le condizioni del 2019”.

A rimarcare quanto siano state importanti le piccole e medie imprese, ed il progresso svolto negli ultimi anni da questo settore, è stato Gennaro Parlati, presidente ACMI Confindustria Sit: “Vent’anni fa, si giocava solo la schedina. Oggi, grazie a piccole e medie imprese, che hanno messo a disposizione dei capitali importanti, è stata creata una vera e propria industria nuova per sviluppare questo mercato. Dopo vent’anni, è impossibile parlare ancora delle stesse problematiche: questo settore è la terza o quarta realtà del Pil nazionale”.

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Stati Generali ADM: “Tabaccherie punti sussidiari dello Stato che vanno tutelate”

Il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha definito le tabaccherie un “presidio territoriale fondamentale”

Gli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), tenutisi la scorsa settimana a Roma, sono stati un evento molto importante che ha riunito vari stakeholder dei settori delle dogane, delle accise, dei giochi e dei tabacchi.

La due giorni ha visto interventi significativi da parte di esponenti del governo, istituzionali e delle associazioni. Nel secondo giorno ha avuto ampio rilievo il mercato dei tabacchi.

Roberto Alesse, Direttore dell’ADM, ha sottolineato l’importanza di proteggere le tabaccherie, definendole “punti sussidiari dello Stato“. Ha dichiarato: “Le tabaccherie rappresentano un presidio territoriale fondamentale, e dobbiamo assicurarci che continuino a operare in modo sicuro e regolamentato”. Alesse ha ribadito l’impegno dell’ADM nel sostenere queste strutture, riconoscendo il loro ruolo nella rete di distribuzione dei prodotti del tabacco.

Roberto Alesse, direttore generale ADM

Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha sottolineato come “il tabacco sia una realtà storica dell’Italia, ma ora sono in atto grandi cambiamenti anche in questo settore. Ovviamente bisogna tenere presente i rischi sulla salute e la legalità; quindi, è quantomai opportuno che l’Agenzia svolga il suo compito qualificato per contrastare illeciti”. “Il tema dei tabacchi ha bisogno di un approfondimento perché l’equità e l’efficienza del prelievo sono fondamentali. Oggi dobbiamo capire se c’è un equilibrio sotto l’aspetto dell’imposizione fiscale e per farlo abbiamo avviato un’indagine conoscitiva”, ha affermato Osnato.

Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera

Mario Antonelli, Presidente della Federazione Italiana Tabaccai (FIT), ha definito le tabaccherie come “luoghi di legalità dello Stato”. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di “mantenere un dialogo costante con le istituzioni per garantire che le normative siano adeguate alle esigenze del mercato“. “Le tabaccherie svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro il mercato illegale del tabacco”, ha dichiarato Antonelli, evidenziando l’importanza della collaborazione tra i vari attori del settore.

Mario Antonelli, presidente FIT

Giuseppe Basso, Responsabile degli Affari Regolamentari della FIT, ha discusso dell’evoluzione del mercato dei tabacchi e della necessità di aggiornare le norme per accompagnare questi cambiamenti. “È fondamentale che l’evoluzione del mercato sia supportata da un quadro normativo adeguato“, ha detto Basso, indicando che le attuali norme devono essere riviste per riflettere le nuove dinamiche del settore.

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Stati Generali ADM: il gioco pubblico protagonista

Riordino gioco online e fisico, distanziometro, tutela del consumatore, legalità e qualità dell’offerta tra le tematiche trattate

Il gioco pubblico sotto la lente d’ingrandimento nella prima giornata degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’evento ha voluto riunire istituzioni ed associazioni, stakeholder e portatori di interessi.

Il gioco pubblico è quindi stato protagonista con un’intera sessione dedicata, durante la quale sono stati affrontanti numerosi temi, a partire dalla riforma del settore che ha visto recentemente la luce e porterà a nuove concessioni per l’online entro la fine dell’anno. Ma sul tavolo anche il gioco fisico e le sue problematiche, oltre alla questione territoriale e fiscale.

Panel e conferenze che hanno abbracciato sfide e soluzioni a 360 gradi. Sul palco, si sono alternati i rappresentanti delle maggiori associazioni di settore, a partire dal presidente dell’Associazione Gioco e Intrattenimento in Concessione (AGIC)Gennaro Schettino: “Strumenti come il distanziometro vanno superati, oggi ci sono tecnologie che sarebbero molto più efficaci nella tutela del giocatore. Il riordino online ha innalzato il livello di qualità dell’offerta e delle infrastrutture – il suo commento – Il sistema delle proroghe non può continuare all’infinito poiché non permette di pianificare e introdurre l’innovazione tecnologica che è il driver per la tutela del consumatore. Quindi il riordino è necessario. Il primo decreto che è stato approvato, ovvero quello dell’online, dà già degli importanti input”.

Poi Emilio Zamparelli, presidente di STS: “La rete legale, al netto di qualche esempio negativo, rappresenta il baluardo della legalità ed è il primo contrasto all’illegalità. Pensare che la rete di offerta fisica sia il problema comporterebbe un ritorno all’illegalità”, ha detto, per poi aggiungere: “La tutela del giocatore non passa dai distanziometro o dai limiti orari, ma va tutelato in maniera diversa. Questo settore non può avere né norme proibizioniste né liberiste, ma deve essere normato con giudizio: ovvero con grande attenzione verso la salute, ma anche verso l’erario e le imprese. La rete legale, con in primis i tabaccai, rappresentano il primo contrasto all’illegalità e alla tutela dei minori”.

“Il settore del gioco merita maggiore salvaguardia poiché è un comparto gestito dallo Stato che, a sua volta, dà in concessione la licenza per raccogliere gioco”, ha invece detto il presidente di EGP-FipeEmmanuele Cangianelli. “La formazione per gli operatori è già ben strutturata ed è uno degli elementi di reimpostazione del gioco. Gli esercenti devono avere la capacità di riconoscere la non consapevolezza di un giocatore e aiutarlo ad avere un rapporto normale e controllato al gioco. Penso che uno strumento molto utile verso il gioco responsabile e consapevole possa essere l’autosclusione che è anche citato dalla Delega fiscale”.

Per Geronimo Cardia, presidente di ACADI: “Il comparto dei gioco è alla ricerca di una normativa che sia equilibrata. La presenza sul territorio dello Stato attraverso i gestori di questi esercizi , che sono incaricati di pubblico servizio, è fondamentale. È necessaria un’armonizzazione fiscale – ha aggiunto – poiché diverse tassazioni sui giochi possono modificare notevolmente i modi di giocare e i margini della filiera, ci sono da tutelare numerosi posti di lavoro. Penso che la rete legale, soprattutto quella generalizzata, è da sempre formata per intuire quando c’è un utente problematico”.

Sul palco degli Stati Generali di ADM anche Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Nel comparto del gioco pubblico è necessario eseguire un delicato contemperamento tra quelle che sono opposte esigenze: da un lato la salute degli utenti, dall’altro la salvaguardia della libertà economica privata. I concessionari, in questo senso, sono il primo baluardo contro l’illegalità. Presto verrà istituita una commissione governativa dedicata alla pubblicità sul gioco. Questa commissione dovrà farsi garante dell’effettiva capacità delle campagne di informazione”.