Categorie
Eventi

Giochi: l’intelligenza artificiale per prevenire i comportamenti a rischio ludopatia

Grazie alla tecnologia si possono creare ambienti di gioco sani e che rispettano le normative sul gioco responsabile

“Dare la possibilità di poter prevenire il passaggio dal gioco alla ludopatia”: è la missione di Playsafe e del suo ideatore Niccolò Caramatti, ceo di Giochiamo.ai la società che ha sviluppato questo prodotto all’avanguardia. PlaySafe è un sistema AI che permette agli operatori di gioco di proteggere i propri utenti utenti, ridurre i rischi e garantire la piena conformità alle normative sul gioco responsabile. “La nostra è una società giovane che nasce da esperienze molto diverse: gaming, data science, intelligenza artificiale, psicologia comportamentale. L’intento è sviluppare degli algoritmi predittivi sul comportamento umano” ha spiegato Caramatti in un’intervista rilasciata ad Agimeg.

Come sono legati PlaySafe e Giochiamo.ai?
“PlaySafe è il primo prodotto che Giochiamo.ai sta commercializzando e nasce dal trend recente di prevenzione del gioco poco sano. Diamo la possibilità ai concessionari, italiani e internazionali, di intercettare il passaggio dal campo ludico a quello problematico”.

Come nascono i modelli predittivi avanzati capaci di leggere i segnali nei dati comportamentali e attivare interventi intelligenti, automatizzati e regolamentati?
“Ogni operatore ha a disposizioni grandi quantità di dati sui comportamenti degli utenti. Tutte queste informazioni possono generare dei pattern, delle informazioni nascoste nei macrocomportamenti o nei microcomportamenti degli utenti. Nel nostro caso, l’intelligenza artificiale è stata addestrata specificamente sui problemi di gioco, quindi individua e seleziona questi modus operandi che magari non si scorgono subito ed esegue una previsione su quando un utente potrebbe avvicinarsi a una situazione di rischio. Questo è molto diverso dal compiere una segmentazione dei giocatori, perché se una persona manifesta dei problemi è già troppo tardi per intervenire. Invece, se si riesce a prevenire, il problema viene preso in tempo ed è la grande differenza. Ci siamo avvalsi di vari istituti universitari che ci hanno supportato nella ricerca sia sul piano tecnico che su quello psicologico. Il sistema è stato addestrato attraverso innumerevoli pubblicazioni e tutta la letteratura possibile e stiamo continuamente affinando il processo”.

In che modo?
“Per esempio, cosa succede prima del login del giocatore? E cosa succede dopo il logout? Apparentemente i dati di gioco non ci dicono cosa succede nelle fasi precedenti o successive ma siamo certi che certi comportamenti, studiati insieme a professionisti specializzati in ludopatia, possano permettere di identificare azioni “nascoste”. L’obiettivo, ed è ambizioso ma ci crediamo, è che il sistema diventi così bravo e intelligente da riuscire a descrivere un profilo dell’utente anche rispetto a quello che fa al di fuori della piattaforma di gioco. Ciò che fa PlaySafe non è solo indicare al concessionario i movimenti rischiosi dell’utente, ma tracciarne anche un profilo psicologico basato sulle scelte. È molto interessante. Più dati assumiamo, più il profilo può cambiare nel tempo e diventa maggiormente accurato. Di conseguenza, possiamo creare dei flussi automatizzati di sensibilizzazione dell’utente che possono partire da un messaggio molto morbido fino ad arrivare ad azioni anche molto più radicali, incisive”.

La tempistica in questo senso assume un’importanza fondamentale, perché se si interviene nel momento giusto non si arreca fastidio. È corretto?
“Il concessionario teme che l’intervento possa convincere il giocatore a utilizzare un’altra piattaforma, con il rischio di perderlo, ma non è così. Ad esempio, se un utente sta giocando a una slot ad alta varianza e la frequenza aumenta, il software si accorge della direzione che sta prendendo. A quel punto l’operatore può mandargli una proposta di gioco di un bonus su una slot machine a bassa varianza e quindi lo devia verso un gioco più controllato. Di certo non si dice a qualcuno che è ludopatico, la reazione potrebbe essere giustamente dura. Gli interventi possono essere automatizzati, semi-automatizzati o anche manuali, è una scelta del concessionario”.

Poter contare su un prodotto come PlaySafe può contribuire alla difesa del sistema gioco italiano dai frequenti attacchi mediatici e interventi politici che ne minano la tenuta?
“Io sperò di sì perché c’è tanta cattiva informazione e i dati spesso sono strumentalizzati. Servirebbe a far capire al regolatore che da parte degli operatori c’è la volontà ad avere un ambiente sano. Sappiamo che il numero di giocatori a rischio è una piccola percentuale rispetto al totale, che invece sa che il gioco è qualcosa di ludico, un hobby. Quindi bisogna far capire che tutti vogliono che la percentuale si riduca ulteriormente. Dalle nostre ricerche, inoltre, abbiamo mostrato ai concessionari come ci sia molto più valore in un giocatore ripreso in tempo da comportamenti pericolosi rispetto al giocatore che va in burnout e viene allontanato dall’operatore o si autoesclude. Quindi il concessionario preferisce un ambiente sano, dove si mantenga una spesa costante nel tempo, anche per semplificare le previsioni economiche”.

Quindi su Giochiamo.ai sono presentati dati legati al gioco?
“Sarà tutto in forma assolutamente anonima. Vogliamo aspettare ancora un po’ per poter pubblicare analisi più precise e accurate, da mettere a disposizione anche della comunità scientifica per delle pubblicazioni”.

Quali sono gli obiettivi del progetto?
“Fornire un prodotto che sia in linea con la normativa vigente e che sia soprattutto utile ai concessionari, che non se ne avvalgano solo perché sono obbligati dal bando ma perché porta un beneficio all’ecosistema. In una seconda fase l’algoritmo potrebbe essere ampliato su altre previsioni comportamentali, che vadano oltre il gioco responsabile e che magari possano diventare anche strumenti di marketing non limitati al settore del gioco”.

Categorie
Eventi

Report Eurispes “Scommesse, sport e media”: “L’Italia il più importante mercato europeo”

L’intelligenza artificiale va controllata per evitare utilizzi scorretti da parte degli operatori di gioco

Il settore delle scommesse sportive rappresenta oggi una delle industrie globali più dinamiche e pervasive. Con un valore stimato oltre i 536 miliardi di dollari a livello mondiale e un tasso di crescita superiore al 10% annuo, esso si configura come un comparto capace di incidere profondamente non soltanto sull’economia, ma anche sulla cultura sportiva, sui consumi mediatici e sugli equilibri sociali. L’Italia – sottolinea Agimeg – detiene il primato europeo in termini di raccolta, ma questa leadership porta con sé responsabilità e criticità che si riflettono in ambiti regolatori, fiscali e sanitari.

In questo contesto, l’Eurispes ha inteso osservare il settore attraverso uno report di ricerca che ne mette in luce potenzialità e aspetti critici.

Il mercato del gioco in Italia è dunque uno dei più grandi in Europa, con una continua crescita sia in termini di ricavi complessivi sia di penetrazione digitale. Nel 2024, l’ammontare totale giocato è stato di oltre 157 miliardi di euro, con un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente. Il Gross Gaming Revenue (GGR) ha raggiunto i 21,5 miliardi di euro nel 2023, confermando l’Italia come leader europeo nel settore.

Il gioco online ha visto una significativa espansione, con una raccolta di 92 miliardi di euro nel 2024. Questo canale ha superato quello fisico, rappresentando il 58,5% del totale delle giocate. La crescita del gioco online è stata trainata dalle preferenze delle fasce più giovani, con oltre il 50% dei conti online attivi detenuti da persone tra i 18 e i 34 anni.

Come ripetutamente osservato anche in precedenti studi sul tema condotti dall’Eurispesla presenza di una rete fisica strutturata e capillare contribuisce alla salvaguardia della legalità sul territorio e assume un ruolo estremamente importante nel sostegno alle attività di prevenzione e gestione del disturbo da gioco d’azzardo.

In questo contesto – sottolinea Agimeg – la crisi che sta vivendo il comparto fisico rischia di produrre effetti negativi sia in termini di aumento delle dipendenze sia in termini fiscali, dato che uno dei motivi del calo delle entrate in rapporto all’aumento della raccolta è legato proprio ai diversi tipi di prelievi presenti nei due comparti. Sotto questo punto di vista, infine, non si può che auspicare una rapida e incisiva riforma del settore fisico che, a differenza dell’online che è già stato riformato, è in attesa, da anni, di un intervento del legislatore.

Il modello misto italiano

Il panorama regolatorio europeo si presenta frammentato. Nei mercati liberalizzati (Regno Unito, Spagna, Malta) si registra una grande attrattività e ricavi ingenti, ma anche un’esposizione accentuata ai rischi di dipendenza. I monopoli di Stato (Francia, Finlandia, Paesi scandinavi) privilegiano la protezione dei consumatori, ma risultano meno competitivi. Nei mercati restrittivi (Germania, Polonia) prevalgono tassazioni elevate e severe limitazioni, che incentivano l’utilizzo di operatori offshore. L’Italia occupa una posizione intermedia, cercando di conciliare legalità e competitività.

Eurispes: le dinamiche del mercato italiano

Le scommesse sportive in Italia registrano una crescita annuale del 20%, con il 60% delle puntate effettuate online. Il calcio domina il panorama delle scommesse, seguito da basket e tennis. Innovazioni tecnologiche come le scommesse live e l’adozione mobile hanno ulteriormente stimolato il settore. Il calcio si conferma lo sport predominante (75% delle scommesse), seguito da basket (10%) e tennis (7%). Emergono nuove forme di gioco come gli eSports (+40% nel 2024), il social betting e le scommesse live, che rappresentano già il 60% del mercato online.

Impatto sociale e dipendenza

Il lato più problematico della crescita è rappresentato dalla dipendenza da gioco. Si stima che circa 1,5 milioni di italiani abbiano comportamenti problematici, ma solo una minoranza accede ai servizi di cura. Gli effetti negativi sono molteplici: indebitamento, conflitti familiari, isolamento sociale e disturbi psicologici. Le misure attuali, come l’autoesclusione e i limiti di spesa, sono ancora insufficienti. Altri Paesi, come Regno Unito e paesi nordici, adottano sistemi più avanzati, integrando monitoraggio e welfare.

Le tecnologie emergenti

Le innovazioni tecnologiche rivestono un ruolo ambivalente. L’intelligenza artificiale consente un aggiornamento dinamico delle quote e la personalizzazione delle offerte, ma rischia di favorire comportamenti compulsivi. I big data e il tracciamento comportamentale permettono una segmentazione dettagliata dei giocatori, mentre la blockchain apre a modelli di scommesse peer-to-peer con rischi di riciclaggio. La pubblicità iper-mirata aumenta l’efficacia del marketing ma accentua la vulnerabilità dei soggetti fragili.
D’altra parte le tecnologie emergenti possono essere usate anche per segnalare tendenze di gioco problematiche prima che un giocatore possa sviluppare un comportamento patologico.

Una risorsa strategica

Il settore delle scommesse sportive si configura come una risorsa economica strategica, ma anche come una sfida sociale e politica. Senza un equilibrio tra apertura al mercato e tutela della salute pubblica, il rischio è una dipendenza sistemica: non solo dei giocatori, ma anche delle istituzioni sportive e dei media. Un approccio integrato – aggiornamento normativo costante, uso etico delle tecnologie, rafforzamento delle misure di prevenzione e regolamentazione della pubblicità – appare indispensabile per conciliare opportunità economiche e salvaguardia della coesione sociale.

Categorie
Eventi

VLT: vinto un doppio jackpot nazionale per un milione di euro

I fortunati giocatori sono di Faenza e Poggio Rusco

Una doppia straordinaria vincita con le VLT, sul circuito di Romagna Giochi collegato a Gamenet, hanno regalato una giornata da sogno ai due giocatori, uno di Faenza e uno di Poggio Rusco (Mantova).

Presso la sala Lucky Ocean di Faenza e la sala Imperial Jackpot di Poggio Rusco sono usciti i due jackpot nazionali di 500.000 euro ciascuno. Insomma, il circuito di Romagna Giochi ha regalato in una sola giornata un milione di euro.

Ricordiamo che, al netto della tassa della fortuna, nelle tasche dei due clienti finiranno ben 400.000 euro ciascuno. Un regalo di Ferragosto di quelli indimenticabili.

Categorie
Eventi

Bilancio di Sostenibilità 2024 Sisal: innovazione e inclusione al centro della crescita responsabile

Garantire un’esperienza di gioco divertente, sicura e responsabile tra gli obiettivi del gruppo

Sisal ha pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2024, il report annuale che illustra l’impegno dell’Azienda per la costruzione di un futuro più responsabile ed inclusivo per la società nel suo complesso. Il documento, che ripercorre i traguardi raggiunti nell’ultimo anno nell’ambito del gioco responsabile e della sostenibilità aziendale, sociale e ambientale, conferma ancora una volta l’attenzione di Sisal nel generare un impatto positivo per le persone e la società.

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 mette in luce l’importante contributo di Sisal agli obiettivi del Positive Impact Plan del Gruppo Flutter, il piano di sostenibilità che promuove un impegno di lungo termine volto a guidare il business e il settore del gioco verso un futuro più sostenibile. Il piano si struttura su quattro pilastri fondamentali — Play Well, Work Better, Do More e Go Zero — rispetto ai quali Sisal ha definito e sta perseguendo con determinazione i propri obiettivi.

Leader nel Gioco Responsabile

All’interno del pilastro Play Well, Sisal pone il cliente al centro della propria strategia di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di garantire un’esperienza di gioco divertente, sicura e responsabile. L’azienda investe costantemente in ricerca e innovazione per monitorare i comportamenti di gioco, individuare cambiamenti significativi e anticipare nuovi trend, così da sviluppare prodotti affidabili e all’avanguardia e fornire risposte concrete ai fenomeni di gioco problematico. La promozione del gioco consapevole è integrata in tutte le fasi, dal design dei giochi alla mitigazione dei potenziali impatti negativi, grazie a strumenti mirati di prevenzione e supporto ai giocatori.

Nel 2024 Sisal ha ulteriormente rafforzato il proprio approccio multidisciplinare, puntando su studi di neuroscienze e ricerche sociali, e potenziando A.D.A. (Anti Dependence Algorithm), il modello di intelligenza artificiale proprietario sviluppato e brevettato per monitorare i comportamenti di gioco e attivare tempestivamente strumenti di protezione in presenza di segnali di rischio.

I risultati di questo impegno sono evidenti: nel 2024 il 94,4% dei giocatori italiani ha utilizzato almeno uno degli strumenti di “Play Well”, pensati per supportare chi gioca e proteggerlo da pratiche non sane.

La solidità del programma di Gioco Responsabile di Sisal è certificata dal 2011 secondo i massimi standard internazionali di European Lotteries (EL) e World Lottery Association (WLA). Sisal ha ottenuto il rinnovo della certificazione per il triennio 2023-2026, confermando livelli di eccellenza in aree chiave come governance, rete retail, game design, educazione dei giocatori, ingaggio degli stakeholder, ricerca e apparecchi da intrattenimento.

A questa si affianca la Certificazione Gioco Sicuro, che ha permesso di certificare il 97% della rete di vendita Sisal. Questo risultato è stato raggiunto grazie a rigorosi sistemi di formazione del personale e a un modello di comunicazione ed educazione rivolto ai clienti, volto a promuovere comportamenti di gioco sempre più consapevoli e responsabili.

Le persone al centro

Le persone rappresentano il cuore pulsante di Sisal: con circa 3.500 dipendenti alla fine del 2024 (+9% rispetto al 2023) distribuiti in 4 Paesi, l’azienda si pone l’importante obiettivo, nell’ambito del pilastro Work Better, di costruire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e capace di valorizzare le diversità presenti nel Gruppo. Tra le iniziative, programmi come il Women Empowerment Program, focalizzato sulla crescita professionale, che ha coinvolto oltre 350 donne con workshop di apprendimento e sensibilizzazione dal 2022, e il Parental Empowerment Program, percorso multidisciplinare a supporto della genitorialità, rivolto sia a madri che padri, con oltre 440 partecipanti dal 2023.

In linea con l’obiettivo di azzerare il Gender Pay Gap entro il 2030, Sisal monitora costantemente le retribuzioni, attivando interventi correttivi a parità di ruolo e merito, e controlla l’andamento delle promozioni per garantire pari opportunità di crescita e rappresentanza. Il 2024 ha registrato un divario salariare pari -2,9%, in riduzione rispetto al -3,4% del 2023 oltre che un incremento del numero di donne che hanno occupato ruoli di top leadership in azienda (37%).

L’impegno verso la Diversità, Equità e Inclusione (DEI) si riflette nei riconoscimenti ricevuti nel 2024: Sisal ha infatti ottenuto la certificazione UNI/PdR 159:2024 sul lavoro inclusivo, risultando tra le prime realtà a raggiungere questo importante traguardo. Per ribadire l’attenzione a un ambiente di lavoro inclusivo, l’Azienda ha adottato un obiettivo di Zero Disability Gap entro il 2030, impegnandosi a eliminare le disuguaglianze che le persone con disabilità affrontano in ambito occupazionale, garantendo pari opportunità, accessibilità e partecipazione. Infine, Sisal è stata inserita tra i Top Employers e leader DEI da Statista e annoverata tra le 100 aziende più attrattive per la Gen Z da Joinrs.

L’impatto positivo sulle comunità

Nell’ambito del pilastro Do More Sisal ha l’obiettivo di generare valore per le comunità, promuovendo l’innovazione e il benessere. L’impegno dell’Azienda si concentra su due aree: Solidarietà Aziendale e Social Innovation.

Nel 2024 è proseguito l’impegno nel generare un impatto positivo sulle comunità attraverso il programma di solidarietà aziendale WeDo, con 81 progetti di volontariato attivati nel corso dell’anno e oltre 1.600 ore dedicate al volontariato tra Italia, Albania, Marocco e Turchia. Gli investimenti nella comunità sono stati focalizzati prevalentemente verso progetti a supporto della salute e del benessere, incluso il contrasto della violenza di genere, e “Tech4Good”, con il sostegno a organizzazioni che utilizzano tecnologia e accesso alle competenze tecnologiche per migliorare la vita delle persone.

GoBeyond, la piattaforma di Social Innovation di Sisal dedicata al supporto dell’ecosistema delle startup che vogliono innovare responsabilmente, ha raggiunto l’ottava edizione della sua Call for Ideas, raccogliendo 460 candidature. Per valutare l’impatto generato dal programma, è stata condotta una valutazione esterna da Promos Srl SB in collaborazione con Social Innovation Monitor (SIM) e Social Innovation Teams (SIT) del Politecnico di Torino, basata sulla metodologia SROI (Social Return on Investment). L’indagine, relativa al quinquennio 2020–2024, ha evidenziato che per ogni euro investito nel 2024, GoBeyond ha generato un valore sociale pari a 5,19 euro per la società e le comunità coinvolte. Nel corso dell’anno, il programma ha inoltre superato i confini nazionali con il lancio in Marocco di Impact Beyond Borders, il primo progetto pilota internazionale nato per valorizzare l’imprenditorialità locale, adattato dal modello di innovazione già sperimentato con successo in Italia.

Le sfide ambientali

Consapevole dell’urgenza della sfida climatica, Sisal ha proseguito il proprio percorso di decarbonizzazione, in linea con l’obiettivo del pilastro Go Zero di riduzione delle emissioni GHG.

Nel 2024, sono state sviluppate iniziative di efficientamento energetico, utilizzo di energia da fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, coinvolgimento dei fornitori, oltre che di riduzione del consumo di risorse naturali, tra cui la carta.

La strategia di riduzione degli impatti ambientali di Sisal fa leva su un approccio integrato che combina la digitalizzazione dei processi, la promozione dell’economia circolare e una gestione efficiente delle risorse. Tra i risultati raggiunti, l’azienda ha ridotto dell’11% i consumi energetici rispetto all’anno baseline e ha utilizzato il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, evitando l’emissione di 4.219 tonnellate di gas a effetto serra.

Da anni l’azienda investe nella sostenibilità delle proprie infrastrutture digitali: i data center utilizzati in Italia vengono alimentati al 100% con energia elettrica da fonti rinnovabili (64% a livello di Gruppo). Per il terzo anno Sisal ha inoltre misurato la carbon footprint della propria principale piattaforma di gioco per identificare azioni di efficientamento e ottimizzazione, compensando le emissioni digitali con progetti certificati.

Per ridurre il consumo di risorse naturali è stato inoltre ottimizzato il QR code presente sulle ricevute di gioco del comparto Lotterie: grazie a questa azione è stato stimato un risparmio annuo di 6,78 milioni di metri di carta termica. Una iniziativa semplice ma molto efficace che potrà essere replicata in altre geografie e su altre tipologie di gioco.

L’innovazione come leva di crescita sostenibile

Anche nel 2024, l’innovazione ha avuto un ruolo centrale nella strategia aziendale. Sisal ha infatti intensificato gli investimenti nell’intelligenza artificiale, riconoscendola come uno strumento chiave per promuovere uno sviluppo etico e responsabile, in piena conformità con i più alti standard normativi europei. Durante l’anno, sono stati gestiti 199 progetti innovativi e oltre 700 dipendenti hanno ricevuto formazione specifica sull’IA. Inoltre, più di 630 persone di Sisal hanno preso parte agli “Envisioning Day”, cinque momenti dedicati alla condivisione della cultura dell’innovazione e all’esplorazione di tecnologie emergenti, con il contributo di esperti e startup. Infine, nell’ambito della strategia di open innovation, sono state supportate 39 startup, PMI e idee imprenditoriali innovative, su un totale di 587 mappate, e sviluppate ulteriormente le collaborazioni con il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano ed altre realtà innovative in Italia, Albania, Turchia e Marocco.

Categorie
Eventi

Flutter SEA: Francesco Borsetti nuovo Managing Director di Snai Italia

Borsetti guiderà la strategia commerciale dello storico brand italiano del gioco

Flutter SEA, la regione Southern Europe & Africa del gruppo Flutter, ha annunciato la nomina di Francesco Borsetti come nuovo Managing Director di Snai Italia, a partire dal prossimo 15 settembre. Borsetti riporterà direttamente a Francesco Durante, CEO di Flutter SEA, e guiderà la strategia commerciale di Snai, lo storico brand italiano del settore del gioco che è entrato a far parte di Flutter SEA lo scorso 30 aprile.

Con un’ampia esperienza internazionale nel settore delle scommesse sportive e dell’iGaming, Borsetti ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno del gruppo Flutter, contribuendo alla crescita di brand come Paddy Power e Betfair nel Regno Unito e in Irlanda, e di TVG negli Stati Uniti, network di riferimento per le scommesse a totalizzatore e per la trasmissione di corse ippiche (ora FanDuel TV).

Nel suo ultimo incarico, ha guidato Paddy Power Online come Managing Director, con un forte focus sulle strategie di prodotto, marketing e sviluppo commerciale.

Borsetti entra così a far parte del Leadership Team di Flutter SEA, guidato dal CEO Francesco Durante, cui è affidata la responsabilità di guidare la crescita di Flutter in un mercato chiave come quello italiano e negli altri mercati della regione, potendo contare su brand di riferimento quali Sisal, Snai e PokerStars. 

Categorie
Eventi

Cassazione: senza scontrino della giocata non si può dimostrare la vincita al gioco

Contestata la mancata dimostrazione della provenienza di una vincita

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate in merito a un accertamento fiscale nei confronti di un promotore finanziario, contestando la mancata dimostrazione della reale provenienza delle somme da una vincita al SuperEnalotto. La controversia trae origine da un avviso di accertamento notificato nel 2011, con il quale veniva rilevato un maggiore reddito di circa 497.000 euro, con imposte recuperate pari a 235.000 euro, sulla base di accertamenti bancari.

Il contribuente, che aveva dichiarato di aver incassato nel 1999 una vincita al SuperEnalotto, restituita a distanza di tempo tramite una parente, era stato inizialmente parzialmente accolto dalla Commissione Tributaria Regionale della Puglia. Ma la Suprema Corte ha stabilito che tale giustificazione non è sufficiente, in quanto la semplice attestazione bancaria non può sostituire la prova documentale rappresentata dallo scontrino della giocata.

Secondo la Cassazione, l’assenza dello scontrino non consente di ricondurre con certezza l’origine delle somme a una vincita legittima. Inoltre, è stato sottolineato che le movimentazioni bancarie non giustificate restano imponibili, anche quando provengano da terzi, se non adeguatamente motivate con elementi specifici.

La Corte ha inoltre ribadito che anche i promotori finanziari, ai fini fiscali, sono equiparati agli imprenditori, e pertanto soggetti alle stesse presunzioni sulle movimentazioni di conto. La sentenza impugnata è stata quindi cassata con rinvio alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado per una nuova valutazione della vicenda.

Categorie
Eventi

Sapar a confronto con ADM: al centro il rilancio del comparto degli apparecchi da intrattenimento

Proposte per la sostenibilità, la legalità e la tutela delle imprese di gestione

Rilancio del settore degli apparecchi da intrattenimento: questa la parola d’ordine su cui si incentra la nuova stagione di Sapar voluta dal presidente Sergio D’Angelo e che è stata anche al centro dell’incontro tra una delegazione dell’associazione ed il Direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Mario Lollobrigida.

La delegazione di Sapar era costituita dal presidente Sergio D’Angelo, dal vice presidente Francesco Gatti e dall’avvocato Francesco Badolato. È stato un incontro che si è svolto in un clima di grande cordialità e spirito di collaborazione.

Al centro dell’incontro alcuni dei temi più importanti per il settore degli apparecchi da intrattenimento ed in particolare per l’attività delle imprese del made in Italy. Quest’ultimi sono stati presentati al direttore di ADM come una figura imprescindibile per la sicurezza e la tutela dei giocatori ed il contrasto all’illegalità, rappresentando una vera e propria prima linea di legalità sul territorio.

La Sapar ha espresso grande preoccupazione per il futuro delle aziende di gestione nel nuovo bando.

È stata accolta con interesse anche la proposta di un nuovo apparecchio che dovrebbe prevedere la riduzione della perdita oraria fissa, l’aumento del payout al ed il contestuale abbassamento del Preu, l’aumento della vincita massima e innovazioni tecnologiche per aumentare la sicurezza degli apparecchi. L’obiettivo è introdurre sul mercato un apparecchio con maggiori tutele per il giocatore e rilanciare la raccolta, diminuita negli ultimi anni (-30% nel periodo 2019-2024), garantendo anche il gettito erariale. ADM ha accolto favorevolmente la proposta, che valuterà in attesa di ricevere un progetto articolato, tenendo conto anche della continuità del gettito erariale che potrebbe rappresentare un elemento di resistenza da parte della politica. Si è discusso anche dell’importanza di innovazioni sugli apparecchi per renderli più attrattivi proprio nell’ottica del contrasto al gioco illegale.

Si è toccata la problematica dei contratti stipulati tra esercenti e concessionari e delle penali per i recessi e le disdette spesso eccessive. In tal senso la Sapar ha proposto l’introduzione nella nuova concessione, tra i contenuti minimi dei contratti della filiera, la facoltà di inserimento di penali o corrispettivi per i recessi che comunque tutelino la libertà contrattuale e la facoltà di scelta dei concessionari da parte delle parti contrattuali più deboli.

Tra gli argomenti dell’incontro non poteva non trovare spazio anche la parte dedicata ai Comma 7. Si è discusso di proposte di rilancio complessivo del settore al di là di singoli aspetti come l’aumento del limite di vincita sui comma 7 A o sui comma 7 C bis e l’introduzione del monitor interattivo sui 7 A, proposte attualmente bloccate dalla politica. È stato sottolineato come questo segmento di mercato sia rimasto bloccato agli inizi degli anni 2000, quando rappresentava un’eccellenza a livello internazionali e che oggi si trova ad essere il fanalino di coda in Europa. Tenuto anche conto che il mercato italiano attualmente è fermo sotto molti punti di vista e fa fatica ad importare nuovi prodotti, Sapar si farà parte diligente per proporre innovazioni sugli apparecchi.

Tutte le proposte hanno registrato un grande interesse da parte dell’Agenzia, che ha apprezzato le dettagliate spiegazioni del presidente Sergio D’Angelo, del vice presidente Francesco Gatti e dell’avvocato Francesco Badolato, confermando che ADM terrà in considerazione tutti i suggerimenti presentati.

Insomma si è trattato di un incontro molto costruttivo, mirato a realizzare un modello di gioco sostenibile, con al centro la tutela dei giocatori, la prevenzione di comportamenti a rischio, la salvaguardia degli interessi erariali ed il sostegno alle imprese di gestione.

Categorie
Eventi

“Sundas12Rule”, la proposta innovativa per un profondo cambiamento nel sistema calcio in Italia

Una nuova regola per valorizzare i vivai italiani e offrire pari opportunità ai giovani extracomunitari nati in Italia

Nel mondo del calcio in Italia viene nuovamente messa alla ribalta la questione dei giocatori extracomunitari. Questa volta la proposta, che può cambiare notevolmente i quadri generale del sistema pallone in Italia, arriva direttamente dall’agente Fifa Alessio Sundas.

La cosiddetta “Regola Sundas12” è stata presentata dallo stesso Sundas ai vertici del sistema calcistico italiano. “Pensata per tutelare e promuovere i giovani talenti italiani”, la proposta di Sundas mira a permettere ai giovani giocatori extracomunitari, anche quelli nati in Italia da genitori stranieri, “di ricevere lo spazio e le opportunità che meritano”, ha tenuto a precisare l’agente Fifa.

Una misura, questa, che apporterebbe evidenti benefici ai giocatori in termini di profili tecnici, sviluppo dei valori metrici e rappresenterebbe “un passo fondamentale anche verso la costruzione di un futuro più meritocratico e competitivo per il calcio italiano”.

Constatato il sofferente “stato di salute” del sistema calco in Italia – rendimento non particolarmente brillante della Nazionale italiana e il gap ancora da colmare da parte dei club italiani rispetto alla Premier League, Liga e Bundesliga in termini economici e di valori tecnici –  Sundas ha così mirato a “rimettere i vivai al centro del progetto, restituendo fiducia e spazi ai settori giovanili italiani”.

Una proposta al passo coi tempi che abbraccia l’innovazione e l’uso della tecnologia passando dai dati, con l’algoritmo Kbi (Key Biometric Indicators), parte del progetto Algortithm Soccer, che, come specificato dall’agente, “permette di analizzare oggettivamente le performance dei calciatori attraverso indicatori biometrici e tecnici“.

La “Sundas12 Rule” offre, dunque, un’opportunità quasi unica per abbracciare il cambiamento e chiede al sistema calcio italiano di creare le condizioni normative per attuarlo, dal momento che “i vivai languono, le società si affidano a logiche di breve termine, e il talento – quello vero – spesso resta bloccato, frenato da barriere che hanno poco a che vedere con lo sport”.

Per “un calcio più equo e meritocratico“, l’appello di Sundas è stato lanciato a Federazioni, club, dirigenti e allenatori per accantonare tutta quella serie di cavilli burocratici e lasciar spazio all’ascolto “di proposte coraggiose come questa”, ha dichiarato Sundas.

Categorie
Eventi

Pedrizzi: “Tempi lunghi per la riforma del gioco fisico. La poca conoscenza del settore genera terrorismo politico”

L’ex senatore: “Mi piacerebbe che ci fosse più trasparenza per quanto riguarda il documento di riordino”

La riforma del comparto del gioco fisico rappresenta senza dubbio una delle sfide più rilevanti per gli operatori del settore. Da tempo si attende l’introduzione di una normativa nazionale capace di porre fine alla frammentazione a livello locale, ma una soluzione concreta appare ancora lontana. Sul tema – e non solo – è intervenuto Riccardo Pedrizzi, già senatore ed ex Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato durante la XIV legislatura, in un’intervista esclusiva rilasciata al direttore di Agimeg, Fabio Felici.

Il riordino del gioco fisico è un tema che lei ha affrontato in maniera approfondita

“Mi piacerebbe che ci fosse più trasparenza nello scambio di documenti tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed il MEF, in maniera tale che anche il settore avesse parte attiva nella stesura di quello che dovrebbe essere il nuovo modello del gioco fisico. Invece, a parte qualche indiscrezione di stampa, se ne sa poco. Questo rimpallarsi di documenti, con interventi anche da parte della Conferenza Stato-Regioni, dura da molto, troppo tempo senza che nessuno sappia davvero quale è lo stato dell’arte”.

“Ho spesso usato, per quanto sta succedendo sul riordino del gioco fisico, l’espressione figurata del gioco dell’oca, cioè che si torna sempre a capo e si ricomincia, perché continuiamo ad assistere a questo rimpallarsi del documento di riordino, che viene trattato come fosse un segreto di Stato. E una cosa grave, secondo me, è che non si riesce a “salire” al livello politico. Ci vorrebbe un rappresentante autorevole del Governo che intervenisse mettendo allo stesso tavolo quantomeno i rappresentanti delle regioni di centro-destra, invitandoli ad una soluzione condivisa. Sarebbe un salto di qualità decisivo”.

Qui si rischia di andare incontro a tempi lunghissimi anche perché è una riforma complessa, difficile, divisiva. Ma tu puoi dare il tempo per i decreti applicativi a fine 2026, cioè pochi mesi prima delle elezioni? Ma chi la farà questa riforma? Chi si prenderà la briga per un tema così sensibile di scontentare una parte dell’elettorato? Andando poi in profondità, bisogna tenere conto dello schieramento definiamolo proibizionista, cioè i Cinque Stelle più una buona parte del PD. Ci tengo però a sottolineare che nel PD ho trovato anche persone preparate come Pier Paolo Baretta che quando gli dettero la delega mi chiamò per chiedermi di confrontarci per avere un quadro più completo di come era lo stato dell’arte del settore del gioco pubblico. Ma anche altri politici di sinistra hanno avuto un approccio serio con il settore e mi riferisco, ad esempio, a Mauro Maria Marino ed a Giorgio Benvenuto. Ma i pasdaran del PD e i Cinque Stelle continuano a fare terrorismo quando intervengono sul gioco pubblico”.

“Negli spazi che politiche proibizionistiche tolgono al gioco legale, si inserisce la criminalità organizzata come purtroppo dimostrato da tante operazioni delle Forze dell’Ordine ed in particolare della Guardia di Finanza. E sono queste politiche miopi di tipo proibizionistico, messe in atto purtroppo trasversalmente  da tutti gli schieramenti, frutto di una mancata conoscenza del settore che vanno combattute. Chi prende queste decisioni ha la paura, secondo me ingiustificata, di essere impopolare. Questi signori hanno mai letto e studiato i vari documenti come quelli dell’Istituto Superiore di Sanità, della Corte dei Conti, del Censis, dell’Istat, dell’Eurispes e di varie Università? Basterebbe informarsi per non evitare politiche obsolete, superate, dannose e riportare la questione su un binario di equilibrio e sostenibilità”.

In questa “ignoranza” sul settore rientra le lettura dei dati. Viene sempre citata la raccolta per attaccare il gioco pubblico e mai la spesa reale sostenuta dal giocatore

“La lettura dei dati sul gioco pubblico viene spesso fatta sia per ignoranza, nel senso di non conoscenza, ma purtroppo anche per malafede. Uno degli intervenuti ai recenti Stati Generali del Gioco Pubblico ha dichiarato che: “Per il gioco gli italiani spendono più della sanità”. Ma non è così. Alla raccolta di circa 150 miliardi di euro vanno tolti i 127 miliardi vinti da giocatori (se non ci fossero le vincite non ci sarebbe tutto quel rigiocato e la raccolta sarebbe nettamente inferiore). Dei 20,7 miliardi di euro spesi veramente dagli italiani, più della metà (11,6 miliardi) va all’Erario, quindi a favore della collettività, mentre solo la parte restante va come ricavo a tutta la filiera: dalle grandi multinazionali, al semplice tabaccaio o barista. Senza contare che con questa parte si da la possibilità di vivere a 150.000 famiglie legate, dal punto di vista lavorativo, al settore del gioco pubblico. Ma tutti questi ragionamenti non vengono fatti dalla gran parte della politica, che anzi quotidianamente aggredisce il settore con numeri campati in aria. Ripeto si tratta di vero e pericoloso terrorismo politico che, purtroppo, non viene contrastato adeguatamente dallo schieramento del centro-destra che dovrebbe essere sensibile alle ragioni di imprese e famiglie”.

Lei contesta anche la mancanza di attori importanti negli eventi che trattano di gioco

“Qualche giorno fa ho partecipato agli Stati Generali sul Gioco Pubblico anche con l’intento di verificare se l’intergruppo parlamentare coinvolto avesse davvero la possibilità di incidere sul percorso che sta facendo la riforma. Purtroppo ho dovuto constatare la grave assenza dei rappresentati del Governo, cioè del nostro interlocutore principale. E poi mancavano i grandi player che hanno un peso specifico importante. Con queste assenze ogni discorso lascia il tempo che trova”.

“Tornando al Governo, e lo dico venendo da quel mondo che lo esprime, è sotto gli occhi di tutti che si sta comportando in maniera incomprensibile sul tema del gioco pubblico ed in particolare sul riordino del gioco fisico. Il Governo dovrebbe trarre spunto da quanto di buono è stato fatto in alcune regioni, anche se governate dalla sinistra come la Campania e la Puglia”.

E tra i tanti problemi che impattano sul settore, oltre alla sovrapposizione delle normative, c’è quello delle competenze. Non è semplice fare sintesi tra quelle del Ministero delle Finanze, del Ministero degli Interni e del Ministero della Salute, senza parlare poi delle competenze confuse e sovrapponibili tra Stato, regioni, province e comuni. Insomma un puzzle difficile da comporre”.

Uno dei suoi cavalli di battaglia è stato sempre quello della destinazione del gettito che il settore del gioco versa all’Erario

“Bisognerebbe seguire la strada che hanno intrapreso altri paesi importanti come Spagna (ad esempio con l’associazione dei ciechi ONCE), Francia e Inghilterra. Mi riferisco al fatto che in questi paesi una buona parte delle entrate derivanti dai giochi hanno delle destinazioni di utilizzo verso il mondo del sociale e della cultura. Anche in Italia bisognerebbe destinare questi fondi direttamente a cause socialmente importanti e non farli soltanto confluire nella fiscalità generale”.

“E sarebbe importante, anche per accorciare le distanze tra le varie posizioni, una compartecipazione degli enti locali alla distribuzione delle entrate derivanti dal settore del gioco pubblico. Si tratterebbe di una soluzione, anche in base al principio di sussidiarietà,  equilibrata, giusta, visto l’impegno degli enti locali nelle attività di controllo e gestione del territorio, oltre che di informazione, di contrasto e di assistenza verso il fenomeno della ludopatia”.

Categorie
Eventi

Brightstar Lottery completa la vendita del business Gaming & Digital per 4 miliardi di dollari

L’attività lotterie si è consolidata nel 2024 grazie alle ottime performance dell’Italia

International Game Technology PLC (“IGT”), quotata al NYSE con il nome IGT, operante come Brightstar Lottery (“Brightstar”, la “Società”), ha annunciato di aver portato a termine la vendita del business Gaming & Digital a una società holding detenuta da fondi gestiti da affiliate di Apollo Global Management, Inc., quotata al NYSE con il nome APO, in data 1° luglio 2025. A partire dal 2 luglio 2025, Brightstar inizierà a operare alla Borsa di New York con il nome di Brightstar Lottery, e il nuovo simbolo azionario, BRSL. Il codice CUSIP della Società rimarrà invariato e gli attuali azionisti non dovranno fare nulla.

“La vendita delle attività del business Gaming & Digital posiziona Brightstar verso un futuro ricco di opportunità”, ha dichiarato Marco Sala, Presidente Esecutivo di Brightstar. “La distribuzione equilibrata dei proventi, con una significativa riduzione dell’indebitamento, un rilevante ritorno di capitale agli azionisti, il finanziamento degli investimenti per la crescita e il miglioramento dei rendimenti, riflettono l’impegno costante del Consiglio nel creare valore per gli azionisti”.

“Da oggi inizia una nuova fase per la Società, costruita su una lunga tradizione di soluzioni responsabili e sostenibili fornite attraverso prodotti, servizi, tecnologie e competenze” ha affermato Vince Sadusky, CEO di Brightstar. “Sono estremamente orgoglioso del team Brightstar, il cui approccio innovativo e la dedizione al servizio dei clienti delle lotterie di tutto il mondo rappresentano le basi della solida posizione finanziaria e dell’affidabilità dei flussi di cassa della Società.”

La Società ha ricevuto circa $4.0 miliardi di proventi netti in contanti, che saranno destinati come segue:

  • $2.0 miliardi utilizzati per adempiere agli impegni contrattuali precedentemente comunicati per la riduzione del debito:
    • Rimborso integrale delle obbligazioni Senior Secured in USD al 4,125% con scadenza ad aprile 2026 e delle obbligazioni Senior Secured in EUR al 3,500% con scadenza a giugno 2026.
    • Prepagamento di €300 milioni sui Term Loan con scadenza a gennaio 2027.
    • L’importo residuo sarà destinato al prepagamento delle linee di credito revolving con scadenza a luglio 2027.
  • $1.1 miliardi di ritorno agli azionisti:
    • Il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato un dividendo straordinario in contanti per gli azionisti ordinari pari a $3.00 per azione. La data di registrazione è fissata al 14 luglio 2025 e il pagamento avverrà il 29 luglio 2025.
    • Il Consiglio ha inoltre autorizzato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie da $500 milioni della durata di due anni, che sostituisce quello precedente.
  • $500 milioni per finanziare parzialmente i futuri pagamenti relativi alla licenza Lotto in Italia.
  • $400 milioni per esigenze aziendali generiche.

La Società intende mantenere una solida struttura finanziaria, con un rapporto di leva finanziaria netta target (debito netto/EBITDA rettificato ultimi 12 mesi)1 pari a circa 3.0x, supportato dalla generazione di robusti flussi di cassa. Su base pro forma – includendo circa $100 milioni di costi residui post-closing, il pagamento anticipato della nuova licenza Lotto in Italia e la restituzione agli azionisti di $1.1 miliardi – la leva finanziaria netta al 31 marzo 2025 risultava pari a 3.5x.

[1] Il debito netto, la leva finanziaria netta, l’EBITDA rettificato e il debito netto pro forma sono indicatori finanziari non-GAAP. Per la definizione di debito netto, leva finanziaria netta e per la riconciliazione di debito netto ed EBITDA rettificato rispetto alle misure finanziarie con le voci più comparabili calcolate e presentate ai sensi dei principi contabili statunitensi (GAAP) al 31 marzo 2025, si rimanda al Comunicato sugli utili della Società del 13 maggio 2025, presentato alla Commissione per i Titoli e gli Scambi (Securities and Exchange Commission, SEC) tramite modulo 6-K in data 13 maggio 2025.

Attività Giochi e Servizi

Nel corso del 2024 IGT (dal 1° luglio ridenominata Brightstar) ha sottoscritto un accordo di cessione per 4,050 $bn dei business Gaming e Digital ad Apollo, che unitamente all’acquisizione contestuale di Everi, porterà alla creazione un gruppo globale focalizzato sul Gaming in cui De Agostini investirà acquisendo una partecipazione di minoranza. L’attuale IGT, al completamento dell’operazione previsto entro il terzo trimestre del 2025, sarà un pure player di Lotterie e cambierà la propria denominazione sociale in Brightstar. Marco Sala proseguirà nel ruolo di Executive Chairman della società.

Conseguentemente le attività Gaming e Digital sono state riclassificate nel 2024 nelle discontinued operations. L’attività Lotterie di IGT ha consuntivato un 2024 in linea con le attese, anche se leggermente inferiore all’esercizio precedente, grazie soprattutto all’andamento molto buono dell’Italia, che ha compensato il rallentamento degli instants in Nord America e livelli di jackpot inferiori a quelli eccezionali dell’esercizio precedente. Molto soddisfacente la generazione di free cash flow registrata dalla società nel 2024. IGT per la parte Lotterie ha conseguito Ricavi Netti pari a 2.327 M€. Si evidenzia, infine, che IGT ha confermato, in un contesto molto competitivo, la concessione della gestione del Gioco del Lotto per ulteriori 9 anni fino al 2034, con un esborso pari a 2,23 €bn. La gara, recentemente conclusa, è nella fase delle verifiche cui seguirà la formale aggiudicazione da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli.