Con questa importante acquisizione strategica la società ceca aggiungerà ben 25 milioni di utenti mensili ai 100 milioni già di Flashscore
Con una mossa storica che sottolinea il suo impegno volto ad espandere la propria portata nel settore della tecnologia connessa allo sport, la società ceca Livesport, che in Italia detiene diretta.it, ha acquisito il 100% di BeSoccer, un importante fornitore spagnolo di risultati di calcio in tempo reale, statistiche e notizie. Questa acquisizione strategica segna un significativo passo avanti per Livesport in quanto BeSoccer si unisce a Flashscore, celebre in tutto il mondo come il principale fornitore di informazioni sportive in tempo reale.
La base utenti di Livesport aumenterà di ben 25 milioni di utenti mensili, rafforzando il suo impegno nel fornire dati sportivi in tempo reale agli appassionati di calcio di tutto il mondo. Livesport con l’acquisizione di BeSoccer ha come obiettivo quello di migliorare la propria offerta e consolidare il suo status di leader globale nella gestione e diffusione di risultati, statistiche e notizie sportive in tempo reale.
L’aggiunta delle funzionalità di BeSoccer consentirà all’azienda di offrire una copertura calcistica ancora più completa, con i tifosi che potranno ampliare la loro esperienza tramite informazioni tempestive e accurate. Martin Hájek, CEO di Livesport, si è soffermato con grande soddisfazione sull’importanza di questa acquisizione strategica: “L’acquisizione di BeSoccer rafforzerà in modo significativo la nostra posizione nei paesi di lingua spagnola e francese, dove BeSoccer detiene una forte base di utenti.”
Aggiunge Hájek: “Questa acquisizione è la più grande nella storia della nostra azienda e riflette la nostra aspirazione a rimanere all’avanguardia nel settore. La piattaforma BeSoccer ci aiuterà ad aumentare la nostra portata per realizzare la nostra missione: diffondere tutte le informazioni sportive importanti in tempo reale”.
L’attuale azionista di maggioranza di BeSoccer, Manu Heredia, ricoprirà da qui in avanti il ruolo di consigliere nel CDA con l’obiettivo di guidare la crescita e lo sviluppo dell’azienda: “Sognavo di cambiare l’industria del calcio con BeSoccer e sono stato incredibilmente felice durante l’intero viaggio. Sono orgoglioso di ciò che è diventato BeSoccer e dello straordinario team che ha contribuito a renderla l’app di risultati di calcio in diretta più popolare al mondo”.
Heredia guarda lontano: “Ora è il momento per BeSoccer di fare un passo avanti esponenziale con il supporto di Livesport, leader globale nell’informazione sportiva che condivide la nostra passione. Insieme esploreremo nuovi orizzonti affinché BeSoccer continui a crescere, non solo come la più grande app di calcio ma come il progetto definitivo per tifosi e professionisti del calcio. Questo è solo l’inizio di ciò che BeSoccer è destinato a diventare e, dalla mia posizione di consigliere del consiglio, continuerò a sostenere e guidare il suo percorso verso un futuro ancora più luminoso”.
Torna la più importante fiera che si svolge in Italia dedicata all’intrattenimento
Dopo i successi delle prime due edizioni torna FEEXPO2025, la più importante Fiera che si svolge in Italia dedicata all’intrattenimento. Il terzo appuntamento, organizzato dal Consorzio FEE (costituito da un gruppo di aziende leader nella produzione e installazione di giochi e parchi gioco) in collaborazione con Promoberg (da 40 anni tra le realtà più dinamiche del sistema fieristico nazionale), è in programma in Fiera Bergamo dal 25 al 27 febbraio 2025.
Il salone, unico nel suo genere, si caratterizza perché ha tra gli organizzatori gli stessi operatori dell’Amusement, autentici protagonisti del mercato. Con la terza edizione, FEEXPO punta a crescere ulteriormente ed a consolidarsi come evento di riferimento del settore.
Oltre all’esposizione dei giochi tradizionali, l’edizione 2025 consentirà di compiere un viaggio nel domani del divertimento: realtà virtuali sempre più immersive, prototipi rivoluzionari, tecnologie all’avanguardia e attrazioni interattive innovative.
Luciano Patelli presidente Promoberg: “Le prime due edizioni di FEEXPO hanno confermato la bontà della manifestazione e consolidato la proficua collaborazione tra noi e il Consorzio FEE. Sin dalla prima stesura del progetto, abbiamo fortemente creduto e investito nel format, perché il gruppo di aziende leader del settore unite nel Consorzio (produttori, importatori e gestori), condivide la nostra stessa visione di intrattenimento e divertimento, che deve escludere qualsiasi attività che contempla vincite in denaro. Pur essendo un evento riservato ai soli operatori, FEEXPO chiama in realtà in causa anche tutti coloro che, da consumatori finali, utilizzano i macchinati portati in fiera, che sono nella stragrande maggioranza dei casi rappresentati da interi nuclei familiari e generazioni diverse. Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, le imprese che animeranno il terzo appuntamento metteranno in vetrina (ma pronte per essere ‘testate’ dai visitatori) sia i giochi tradizionali che da decenni si passano il testimone tra generazioni diverse (dai nonni ai nipoti, passando dai padri ai figli) sia prodotti sempre più innovativi e hi-tech in grado di farci dialogare con l’intelligenza artificiale e farci viaggiare nel tempo e nello spazio. Una filiera tra le più significative per la nostra economia e che oggi più che mai svolge un fondamentale ruolo anche sociale, aggregando gruppi di persone: dalle famiglie, agli amici, passando per tutte quelle persone che prima di giocare (è solo uno dei tanti esempi) una partita a calciobalilla, magari non si conosceva neppure: ed è proprio questa capacità di saper aggregare a fare dell’Amusement uno dei settori più belli e divertenti della nostra economia”.
Tiziano Tredese, Presidente Consorzio Fee: “Anche per questa terza edizione, dopo i successi delle prime due, sono previste delle importanti novità. La Fiera accoglierà infatti espositori anche di settori complementari all’Amusement, come distributori di bevande e gadget. E quest’anno si sentirà ancora più forte la nostra voglia di internazionalizzazione. Abbiamo infatti incaricato una società specializzata nella ricerca di nuovi espositori a livello europeo, al fine di arricchire ulteriormente l’offerta. Inoltre nelle ultime fiere internazionali, in Cina e Olanda, abbiamo osservato nuove idee e giochi innovativi che presenteremo in anteprima alla nostra manifestazione. Si tratta di prodotti di altissimo livello che incorporano tecnologie all’avanguardia. Siamo pronti a partecipare alla fiera di Orlando, in Florida, dove siamo già in contatto con produttori statunitensi che stanno preparando l’introduzione di nuovi prodotti. Questo ci consentirà di ampliare ulteriormente l’offerta espositiva della FEEXPO”.
Alessandro Lama, Presidente Federamusement: “Secondo i dati della Banca Ifis, il settore dell’intrattenimento e dello spettacolo influisce dell’1,5% sul Pil nazionale. Nel 2023, ha registrato una crescita sostenuta, superando anche i livelli pre-pandemia. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui la ripresa delle attività dal vivo, l’aumento della domanda di contenuti digitali e l’innovazione tecnologica. Tuttavia, le sfide sono ancora tante, soprattutto nell’ambito dell’intrattenimento senza vincite. FEEXPO rappresenta una straordinaria opportunità per tutti gli operatori di fare networking, stringere partnership e generare nuovi business. E per questa edizione, aspettatevi tante novità che promettono di rivoluzionare l’esperienza dei visitatori”.
Dalla necessità di un riordino fiscale alle proroghe: un settore in evoluzione che richiede nuove strategie
Dall’analisi della fiscalità nel settore dei giochi pubblici emerge un quadro non solo caratterizzato da una significativa disomogeneità normativa rispetto ai singoli prodotti, ma anche da interventi di modifica delle aliquote o delle forme di prelievo erariale che negli anni scorsi hanno determinato una forte incertezza per operatori e giocatori. I costanti aumenti di aliquote e imposte registrate nell’ultimo decennio fanno del gioco italiano uno tra i più tassati d’Europa, con maggiorazioni delle aliquote in soli due anni (dal 2018 al 2020) del +24% per le apparecchiature AWP e del +38% per le VLT. Parallelamente, negli ultimi anni abbiamo assistito a un costante ricorso allo strumento delle proroghe delle concessioni, dapprima in fase emergenziale pandemica sono state necessarie per garantire la stabilità del comparto, oggi risultano comunque necessarie alla luce del mancato riordino territoriale.
Questo è uno dei temi trattati al convegno “Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali”, promosso da I-Com in collaborazione con IGT, che si è tenuto oggi a Roma.
“Il ricorso sistematico all’istituto della proroga è avvenuto in assenza di un accordo politico che fornisse una prospettive e certezze al settore, impedendo la celebrazione delle gare necessarie per garantire investimenti e innovazioni finalizzati alla tutela del giocatore e al contrasto al gioco illegale”, ha commentato il direttore dell’Area Salute I-Com Thomas Osborn che ha curato lo studio.
Mario Lollobrigida, Direttore Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sottolineato la necessità di stabilità nel sistema concessorio: “Il ricorso sistematico alle proroghe è avvenuto in assenza di un accordo politico che desse certezze al settore. Questo ha impedito lo svolgimento delle gare necessarie per garantire investimenti e innovazioni, tutelare il giocatore e contrastare il gioco illegale”. Lollobrigida ha poi aggiunto: “Sarà fondamentale raggiungere un accordo tra Stato, Regioni e Comuni entro il 2025, affinché si possano celebrare nuove gare per le concessioni del gioco pubblico”.
Emilio Zamparelli, presidente di STS, ha evidenziato il divario tra il gioco fisico e quello online, soprattutto in termini di fiscalità: “I consumatori si stanno spostando sempre di più verso il gioco online, attratti dalla maggiore convenienza economica. Il Covid ha sicuramente accelerato questa tendenza, ma è la pressione fiscale che penalizza il gioco fisico rispetto a quello digitale”. Zamparelli ha anche aggiunto un’allerta riguardo agli apparecchi fisici: “Il settore è in crisi, con un calo degli incassi che sembra inarrestabile, ma questo non si riflette ancora sulle entrate erariali, il che deve far riflettere le istituzioni”.
Roberto Fanelli, già Direttore Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha parlato della sproporzione fiscale tra i vari comparti del settore: “È evidente la sproporzione fiscale tra il gioco fisico e quello online. Il 73% del gettito complessivo proviene da apparecchi, Lotto e Lotterie, mentre il gioco online, nonostante la sua grande raccolta, contribuisce poco all’erario. Bisogna trovare un equilibrio normativo che tenga conto del payout, perché la pressione fiscale attuale è insostenibile”. Fanelli ha inoltre proposto una soluzione sperimentale: “Si potrebbe tentare una riduzione del Preu sugli apparecchi, aumentando il payout. È stato già fatto con successo nel bingo e nel SuperEnalotto”.
Alberto Giorgetti, Direttore delle Relazioni Istituzionali di IGT, ha lodato l’iniziativa di confronto organizzata da I-Com: “Ringrazio I-Com per questo appuntamento, che offre un confronto virtuoso e utile per il dibattito politico. Questi incontri ci offrono stimoli estremamente interessanti per il futuro del settore”. Giorgetti ha poi concluso ricordando la necessità di collaborare con tutte le parti interessate per raggiungere una soluzione condivisa: “Solo attraverso un dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori possiamo risolvere i nodi ancora irrisolti del settore”.
Un settore in lenta ripresa nel secondo anno di ritorno alla normalità, dopo il drammatico biennio pandemico 2020-2021. Pesantemente ridimensionato il comparto degli apparecchi che tuttavia fornisce ancora il contributo più rilevante in termini di gettito erariale.
È il quadro che emerge dal “Percorso di Studio sul settore dei giochi in Italia” condotto dalla CGIA Mestre, presentato oggi a Roma in collaborazione con l’associazione As.tro. L’indagine, focalizzata in particolare sugli apparecchi da gioco (le cosiddette AWP e le videolottery), parte dalla stima del numero di addetti del comparto, realizzata sulla base di informazioni fornite dagli archivi camerali e dalla banca dati del Ries, il registro degli operatori di gioco dell’Agenzia Dogane e Monopoli, al quale i soggetti che operano nel settore degli apparecchi sono tenuti a registrarsi.
Nel 2023, rispetto al 2019, vi sono stati 7.578 occupati in meno. In calo anche le imprese della filiera AWP/VLT, se ne contano 8.851 in meno. Si tratta di riduzioni superiori al 14% che riflettono quelle dei margini del comparto. Si stima che, a fine 2023, le imprese della filiera AWP/VLT fossero 51.612 di cui 41.075 esercizi generalisti e 10.537 dediti prevalentemente al gioco lecito e produttori. Il numero degli occupati, intesi come unità di lavoro sostenute dal sistema AWP/VLT, si stima attorno alle 44.000 unità.
L’analisi dei principali parametri economici del settore, al secondo anno di ritorno alla normalità, sembra confermare che il comparto degli apparecchi da gioco con vincita in denaro si stia attestando su una minore dimensione rispetto al periodo pre-pandemico.
Nel 2023, la raccolta complessiva delle AWP/VLT è stata pari a 33,7 miliardi di euro, confermando il mancato recupero di 12,7 miliardi rispetto al 2019. Anzi, nel 2023 rispetto al 2022, si è avuto un leggerissimo ulteriore calo pari a 8 milioni di euro. Pertanto, rispetto al 2019, la raccolta è diminuita di oltre il 27% stabilizzandosi su livelli decisamente inferiori a quelli pre-pandemia.
Limitandosi alle sole AWP, emerge uno scenario peggiore: nel 2023 rispetto al 2022 la raccolta è calata ulteriormente del 2,6% corrispondenti a 446 milioni di euro. L’unica nota relativamente positiva riguarda la raccolta delle VLT che è aumentata del 2,7% rispetto al 2022, attestandosi a 16,7 miliardi di euro. Si tratta di una crescita non sufficiente a colmare il divario che si è creato nel corso del 2020-2021. Nel 2023 la raccolta delle VLT è stata inferiore del 29% rispetto al 2019, ma con una lievissima tendenza alla crescita.
Confrontando poi l’andamento dei principali parametri economici del comparto AWP/VLT con quelli dei rimanenti comparti del gioco lecito risulta evidente che lo stesso si muova in controtendenza.
L’intero settore – già nel 2021 – aveva recuperato il divario pandemico e ha continuato a crescere nel biennio 2022-2023: la raccolta complessiva del gioco lecito è cresciuta di oltre un terzo rispetto al periodo pre-Covid raggiungendo 147,6 miliardi di euro, le vincite sono aumentate in maniera più che proporzionale (+39,5%); rilevante è stato il contributo al gettito pari a oltre 11,6 miliardi di euro, mentre il fatturato è salito del 12% (a fronte di un’inflazione che nello stesso periodo ha segnato un +16%). All’interno di questo quadro, si riscontrano tuttavia differenti andamenti tra le varie offerte di gioco.
Dal punto di vista fiscale il comparto AWP/VLT fornisce un contributo ancora molto importante per l’erario pari a 5,5 miliardi di euro corrispondenti a oltre il 47% del gettito dell’intero settore del gioco lecito. Inoltre, le aziende contribuiscono con ulteriori forme di prelievo che vanno ad accrescere il già rilevante apporto nelle casse dello Stato. Si tratta di una lunga lista di imposizioni (IRPEF/IRES, addizionali, IRAP, TARI, diritto camerale, contributi previdenziali, etc) che ammontano a circa 830 milioni di euro portando il contributo complessivo a 6,3 miliardi di euro. Negli anni post pandemia, nonostante la riapertura del canale fisico e la fine delle limitazioni alla circolazione, la crescita del gioco on line ha ripreso il proprio ritmo: dopo un relativo rallentamento del 2022 (+4%), nel 2023 la spesa è cresciuta del 13%.
I Concessionari autorizzati ad operare nel settore del Gioco online attualmente sono 81, di cui 54 italiani e 27 esteri. Da una prima analisi si stima che i proventi del Gioco on line dei 54 Concessionari italiani rappresentino un ammontare di risorse in grado di sostenere almeno 1.800 – 1.900 lavoratori.
Le novità introdotte con il D.Lgs 41/2024 di riforma del Gioco on line sono destinate ad impattare sulla struttura della filiera, andando nella direzione di un suo ridimensionamento.
Pur non essendo previsto un limite massimo di concessioni rilasciabili con il nuovo bando, è evidente – si legge nel Report – che l’elevata una tantum (7 milioni di euro) ne limiterà il numero. Si deve considerare che l’80% della raccolta e l’85% della spesa sono riconducibili a sole 18 concessioni, in grado di realizzare volumi di spesa (raccolta meno vincite) superiori a 50 milioni di euro. Numerosità che arriva a 30 se si considerano le concessioni con volumi di spesa a partire da 20 milioni annui. Le rimanenti 56 concessioni si collocano al di sotto di questa soglia e insieme realizzano il 5,5% della spesa e il 6,3% della raccolta: per i titolari di queste concessioni l’importo dell’una tantum con molta probabilità sarà troppo elevato per rinnovare la concessione e quindi se ne ipotizza l’uscita dal mercato. Un’ulteriore riduzione della filiera si avrà anche a seguito della regolamentazione dei Punti di vendita ricarica che molto probabilmente saranno destinati a dimezzare passando da 60-50 mila a 30 mila. Sono, infine, destinati a sparire i gestori indipendenti di siti web per conto dei concessionari (skin): nella nuova formulazione legislativa solo i concessionari sono autorizzati alla gestione del sito quale unico canale di accesso all’offerta di gioco.
Se si confronta la raccolta del gioco online del 2022 rispetto a quella del 2019, si vede che è aumentata di 36,6 miliardi di euro. Si è avuta una crescita con un ritmo maggiore proprio nel biennio 2020-2021 in cui il gioco fisico subiva prolungate chiusure. Tutte le tipologie di gioco online sono cresciute. Tuttavia la crescita dell’intero comparto online può essere spiegata per il 95% da 3 delle 11 tipologie di gioco che lo compongono. Tra queste tre, quella dello Slot online ne esprime la quota maggiore (53%). Si può stimare che complessivamente la maggior crescita sia pari a 10,6 miliardi di euro che potrebbero derivare da uno spostamento dal gioco fisico delle AWP/VLT.
Si può quindi ipotizzare che le Slot online abbiano svolto una funzione di sostituzione delle AWP/VLT ipotizzando che molti giocatori, in considerazione dell’impossibilità di giocare durante il periodo pandemico (2020-2021), si siano spostati nel canale virtuale.
Lo studio si sofferma infine anche sulla differenza tra gioco legale – che risponde a regole precise, assicura determinate percentuali di vincite ed è una risorsa preziosa per l’erario – e quello illegale, che sfugge a qualsiasi forma di tassazione e non ha regole che tutelino i giocatori. Sulla quantificazione di quest’ultimo non vi sono dati puntuali; nel 2024, tuttavia, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha dichiarato che le stime sulla raccolta del gioco illegale più attendibili attestano la cifra «di 20- 25 miliardi di euro». Altro nodo per il settore rimane legato alle leggi regionali e delibere degli enti locali che negli ultimi anni hanno puntato a contenere il comparto del gioco lecito con disposizioni come il “distanziometro” e i limiti orari. Le diverse norme locali hanno disciplinato la materia con un diverso grado di severità, in alcuni casi con una forte riduzione delle attività sul territorio.
Pedro Reis, ministro dell’Economia portoghese, ha inaugurato l’evento
Il SBC Summit 2024 ha registrato un’affluenza straordinaria, con oltre 25.000 partecipanti riuniti alla Feira Internacional de Lisboa dal 24 al 26 settembre, segnando un aumento del 66,7% rispetto all’edizione precedente di Barcellona. Questo dato consolida il Summit come uno degli eventi di riferimento più dinamici e in crescita nel settore delle scommesse sportive e dell’iGaming.
L’imponente area espositiva di 110.000 m² ha ospitato 600 espositorida tutto il mondo, che hanno presentato le ultime novità nei settori “Casino & iGaming”, “Sports Betting”, “Player Protection” e “StartupSphere”. Tra le novità più attese, tre nuovi summit hanno arricchito l’evento: l’”Affiliate Leaders Summit”, il “Payment Expert Summit” e l’”ESI Lisbon”, ampliando la gamma di contenuti e di pubblico.
Il “Super Stage” nella MEO Arena è stato il centro focale dell’evento, dove personalità di spicco come Tony Hawk, Sir Tim Berners-Lee, Peter Schmeichel, Luís Figo, Merab Dvalishvilli e la nota presentatrice sportiva Laura Woods hanno tenuto interventi di grande ispirazione. L’evento ha chiuso in grande stile con l’INFINITY Lisbon, una festa che ha visto esibirsi DJ di fama mondiale come Miss Monique, Don Diablo e Darude, trasformando il summit in un’esperienza memorabile.
L’inaugurazione del Summit è stata impreziosita dall’intervento del ministro dell’economia del Portogallo, Pedro Reis, che ha aperto ufficialmente i lavori il 24 settembre, sottolineando l’importanza dell’evento per l’economia e l’industria del gioco.
Il 26 settembre, giornata conclusiva del Summit, si è svolto un panel dedicato all’Italia, che ha visto la partecipazione di figure di spicco come l’avvocato Stefano Sbordoni, Marco Castaldo (CEO di Microgame) e Christian Tirabassi (Senior Partner di Ficom Leisure – Gaming Advisory & Investments). Durante il dibattito, sono stati affrontati i temi chiave legati alla situazione degli operatori italiani e ai cambiamenti normativi in atto, con particolare attenzione al bando delle concessioni online, che prevede un costo di 7 milioni di euro per ogni licenza. Gli interventi hanno messo in evidenza le sfide che gli operatori stanno affrontando e i potenziali impatti del nuovo quadro regolatorio sul mercato italiano.
Anche gli operatori italiani hanno giocato un ruolo centrale all’evento. Microgame, rappresentata dal CEO Marco Castaldo, ha dichiarato: “È un momento di grande sviluppo per la nostra azienda. Siamo qui per rappresentare il made in Italy nel gioco e presentare i nostri servizi e piattaforme, che negli ultimi anni hanno subito un importante rinnovamento. Vogliamo proporre queste innovazioni anche a operatori internazionali.”
Marco Bedendo, direttore generale di Microgame, ha presentato la nuova piattaforma “New bos”, sottolineando: “Stiamo introducendo un approccio modulare per permettere ai nostri clienti di personalizzare la tecnologia in base alle loro esigenze. Un passo avanti verso una user experience omogenea tra retail e online, soprattutto in ottica multicanale.”
Infine, Alessio Cicolari, CEO del Gruppo AK, ha parlato della situazione degli Esports in Italia, esprimendo preoccupazioni sul futuro del settore a causa dell’assenza di una normativa chiara: “Il vuoto normativo sta soffocando l’industria degli Esports. Senza regole chiare, sarà difficile attrarre investimenti e far crescere il settore in Italia.”
SBC Summit 2024 si è quindi concluso con successo, confermandosi un evento imprescindibile per discutere le sfide e le opportunità future del settore delle scommesse sportive e dell’iGaming, con un focus particolare sulle dinamiche normative che influenzeranno l’industria a livello globale.
Dall’importanza dell’innovazione alla componente omnichannel e alle piattaforme all’estero: bilancio e prospettive
All’SBC Summit in corso a Lisbona, l’Italia è ben rappresentata da Microgame. Le novità proposte da Microgame stanno incontrando un grande interesse da parte di tanti operatori, anche internazionali. Di questo successo, dell’importanza dell’innovazione e dell’omnicanalità e come si andranno definendo i mercati a seguito del riordino, ne ha parlato Marco Castaldo CEO di Microgame.
Cosa vi ha fatto decidere di partecipare a questa importante fiera internazionale?
“E’ un momento di grande sviluppo della nostra azienda. Stiamo lavorando su tanti fronti nuovi, tra cui quello della fornitura di piattaforme che è ovviamente un’attività che intendiamo fare anche all’estero. Ma anche la fornitura di servizi. Siamo qui per rappresentare un po’ la bandiera del made in Italy nel gioco, per proporre a operatori internazionali i nostri servizi e soprattutto per presentare le nostre piattaforme, che sono state oggetto di un grande sviluppo, di grande rinnovamento negli ultimi anni“.
I numeri di Microgame sono sempre più importanti. Il mercato apprezza mese dopo mese la vostra offerta. Insomma, sono sempre più gli operatori che usufruiscono dei vostri servizi e anche a livello internazionale, quindi credo che il successi del vostro operato sia proprio tangibile
“Abbiamo riposizionato la nostra attività in modo molto importante negli ultimi anni, tant’è che mantenendo il business storico del servizio chiavi in mano per i concessionari storici italiani, abbiamo aggiunto una serie di servizi, tra i quali tutta la piattaforma di affiliazione, che offriamo anche ai grandi gruppi. Siamo partiti da poco con un un full outsourcing per un brand storico di uno dei più grandi gruppi italiani. La nostra attenzione e la qualità del servizio sono sempre più rivolti ai grandi gruppi che sono il futuro del settore anche in Italia per quello che sta succedendo, sia a livello di business sia regolamentare“.
Quanti operatori oggi utilizzano i servizi di Microgame?
“Abbiamo circa una sessantina di operatori che prendono i nostri servizi. Lavoriamo praticamente con tutti i grandi gruppi. Sono diventati forse la parte più importante della nostra attività, che è qualcosa che a noi fa onore, ma che ci aiuta anche a crescere perché siamo soggetti a dei requisiti, a delle esigenze sempre più alte da parte di gruppi internazionali che operano con una grandissima competenza e qualità e questo ci dà ispirazione e stimolo per fare sempre meglio. Questo è l’obiettivo e anche per questo ci proiettiamo sulla scena internazionale come sta accadendo anche qui a Lisbona“.
Abbiamo parlato di grandi operatori. Le ultime acquisizioni parlano chiaro della direzione intrapresa dal settore. Come vede il mercato del futuro?
“La componente cosiddetta omnichannel è il futuro di questo mercato. Sono convinto che il segmento retail, sale scommesse e corner ma anche sale giochi abbiano un futuro importante in Italia, laddove saranno integrati in un’offerta omnicanale e dunque la componente del fisico è un’importante parte della leva competitiva che può avere un operatore sul mercato italiano. Pertanto come sarà strutturato il bando per queste licenze sarà un’ulteriore determinante del futuro del settore. Chi si proietta adesso a fare l’online deve pensare a questa componente“.
Visto che ha parlato dell’online, oggi un operatore che fa solo online che futuro può avere?
“Distinguiamo l’operatore che fa puro online, che non si basa su una rete di affiliatori a terra come PVR. Per lui è una grossa sfida perché, se questo operatore non ha un marchio, non ha avuto la possibilità nel tempo di sviluppare un marchio, farà fatica a stare dietro ai grandi gruppi che hanno dei brand affermatissimi“.
“Questo sarà un ulteriore vantaggio competitivo. Chi ha a disposizione delle filiere terrestri, che però dovranno cambiare modo di lavorare, avrà sempre un vantaggio competitivo e quindi le barriere per chi volesse entrare con un modello così, sono sempre più alte. Su questo non c’è dubbio“.
Voi avete un prodotto studiato per i PVR e le skin in vista dei nuovi assetti di mercato susseguenti al bando di gara che rivoluzionerà il settore dell’online
“Abbiamo varie soluzioni che riguardano l’evoluzione del PVR in un soggetto nuovo in funzione dell’attività di ricarica o meno e anche una soluzione per permettere alle skin, che non ci saranno più, a mantenere quantomeno l’identità commerciale, anche pur rispettando i dettami della norma che impongono un unico brand, un unico indirizzo Internet. Abbiamo quindi una serie di soluzioni. L’altro aspetto è che noi abbiamo costruito il nostro sistema nel tempo per dare all’operatore delle leve di marketing utilizzabili sul territorio. Questo è un concetto molto ampio, abbastanza sofisticato, ma riflette quello che deve essere il futuro del PVR, che sarà sempre di più come un affiliato di altro tipo, perché la capacità di fidelizzare il cliente con le transazioni in contanti viene sostanzialmente meno. La norma parla chiaro. Il PVR deve cambiare pelle e se non dai al PVR degli strumenti per fare un lavoro diverso, il PVR o muore o va verso l’iilegale“.
Con il nuovo mercato credo che agli operatori convenga davvero essere avere Microgame a fianco
“E’ l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ma lo vediamo anche dal fatto che stiamo ricevendo molte richieste e anche firmando molti contratti con reti commerciali che vogliono lavorare con la nostra concessione. E questo è un po’ la differenza rispetto al passato. Lo stiamo facendo per due motivi, uno perché ce lo chiedono, evidentemente siamo visti come un attore che garantisce un futuro. L’altro è perché questa è una parte della nuova normativa che non è stata capita da tutti. Nel nuovo mercato potranno fare b2b, vendere servizi integrati soltanto i concessionari. Noi parteciperemo al bando per rinnovare la concessione. Chi non avrà la concessione non potrà fare il servizio come lo fa oggi. E quindi per giustificare anche 7 milioni di investimenti e non farli pagare tutti ai nostri clienti b2b alzando i prezzi, dobbiamo avere una minima base di volumi con l’attività di operatore. Siamo un operatore storico ma siamo visti anche come un operatore del futuro: per me questo è il più grande complimento ci sta facendo il mercato“.
L’azienda sta crescendo su tutti i verticali di business, soprattutto casinò e betting
Al SBC Summit di Lisbona è presente una grande azienda italiana, all’avanguardia, innovativa, con tanti nuovi prodotti: Microgame. A parlarne è Marco Bedendo, direttore generale di Microgame.
La vostra attività si contraddstingue per innovazione e capacità di antcipare le esigenzze del mercato
“Qui a Lisbona abbiamo provato veramente tante novità, nell’ottica di personalizzazione, customizzazione e omnicanalità dove Microgame da sempre è leader. Io ci ho sempre creduto molto e è la filosofia verso cui il mercato sta andando. Manca ancora un po’ per arrivare alla vera multicanalità, che sarà solo quando il cliente potrà avere la stessa customer experience sia retail sia online, assolutamente omogenea. Però si stanno facendo tanti passi in avanti“.
“A Lisbona presentiamo la nostra nuova piattaforma “New boss”, con un approccio modulare che permette ai nostri clienti di potersi ritagliare l’infrastruttura tecnologia che meglio si adatta alle loro esigenze. Una piattaforma che avrà, proprio in ottica multicanale, sulla stessa piattaforma quella retail e quella online per le scommesse. Un grande passo in avanti verso una user esperience omogenea“.
“Presentiamo anche il nostro nuovo aggregatore, multilingua e multicurrency seamless, che contiene già più di 60 content provider e 3000 giochi. Arriverà ad 80 content provider entro la fine dell’anno. Una offerta che proponiamo sul mercato italiano, ma che sarà anche uno dei driver della nostra espansione a livello internazionale“.
“Proponiamo anche il nostro nuovo modulo betting, che solo nell’ultimo periodo ha dato ai nostri eventi più di 150 nuovi mercati, disponibile anche in lingua spagnola, sempre per il mercato internazionale“.
“Presentiamo anche il nostro nuovo CRM nativo che mappa tutta la filiera del retail, quindi si fa un passaggio da un CRM che è operatore e cliente finale a un CRM che va dall’operatore, al master, all’agente e al PVR. Tutto questo perché permette ad ogni figura della filiera di avere un ruolo attivo nell’engagement dei clienti, dove a fronte di linee guida e budget fissato dall’operatore, ognuna di queste figure può selezionare delle promozioni con un budget allocato da rilasciare alla customer base finale. A questa si abbina un affiliate management system che è un nostro sistema che permette, su una stessa piattaforma, di creare promozioni per reti singole, sotto reti, tipster e affiliati online. Questo permette una maggiore dinamicità e personalizzazione che ad oggi non ci sono pari sul mercato“.
Sempre più reti decidono di scegliere Microgame
“In questo ultimo periodo abbiamo contrattualizzato un numero importante di reti che provengono da altre piattaforme. Questo ci inorgoglisce molto. Questo è dovuto al fatto che le reti ci approcciano incuriosite dalle novità del nostro prodotto e quando lo conoscono, e capiscono tutte le funzionalità che già ha e che avrà in futuro, ci scelgono. E questo è un trend crescente“.
Sono numeri in crescita quelli che riguardano Microgame. Un segno concreto di come il mercato abbia reagito positivamente alle vostre nuove proposte
“Sì, stiamo crescendo su tutti i verticali di business, soprattutto casinò in primis e betting. Questo anche grazie al fatto che negli ultimi nei 12/18 mesi siamo entrati anche sui grandi operatori, sui quali stiamo avendo un discreto successo“.
Quindi non solo operatori di fascia media ma anche uno sviluppo verso l’alto
“Sì, perché a parte la qualità del nostro aggregatore casino che sta diventando un riferimento in Italia sia per qualità dei contenuti sia per stabilità ed efficienza tecnologica, grazie alla nostra expertise ed al nostro know-how, adesso che questo settore sta diventando di grande interesse anche per i grandi operatori, è diventato quasi naturale che i grandi operatori ci scegliessero“.
Alla Uber Arena si affronteranno dal 20 al 22 settembre il Team Europa, guidato da Bjorn Borg e il Team World, guidato da John McEnroe
È tutto pronto per la 7ª edizione della Laver Cup che scatterà venerdì 20 settembre alla Uber Arena di Berlino. Team Europa sfida Team World che dopo aver perso le prime quattro edizioni, va a caccia del terzo successo consecutivo.
La Laver Cup è nata in omaggio a Rod Laver, l’unico tennista ad aver vinto due volte il Grande Slam. Questo torneo, ispirato alla Ryder Cup di golf, non attribuisce punti per la classifica ATP, ma dal 2019 è comunque inserito nel calendario ufficiale dell’ATP.
Il Team Europa guidato da Bjorn Borg potrà contare su tennisti di spessore del calibro di Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, alla sua prima partecipazione, Daniil Medvedev, Casper Ruud, Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas. Nonostante l’assenza di Jannik Sinner, sarà presente anche un po’ d’Italia, tra i convocati nel ruolo di riserva c’è anche Flavio Cobolli insieme al tedesco Jan-Lennard Struff.
Il Team World capitanato da John McEnroe risponde con Taylor Fritz, Alex De Minaur, Tommy Paul, Frances Tiafoe, Ben Shelton e Alejandro Tabilo.
Il torneo si svolge in cinque sessioni, distribuite tra gare diurne e serali:
Venerdì 20 settembre: nel pomeriggio si disputano due incontri di singolare, mentre in serata si giocano un singolare e un doppio.
Sabato 21 settembre: due match di singolare si tengono nel pomeriggio, seguiti da una partita di singolare e una di doppio in serata.
Domenica 22 settembre: la giornata inizia con un doppio, seguito, se necessario, da tre incontri di singolare per stabilire il vincitore.
Il format prevede che ogni partita si giochi al meglio dei tre set, con un super tie-break a 10 punti nel caso si arrivi al terzo set.
All’evento presenti rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle associazioni di settore
Al Forum Acadi 2024, tenutosi a Roma alla presenza di importanti rappresentanti delle Istituzioni e del settore, è stato presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, nel quale è stata evidenziata la crescita del settore e la necessità di una gestione regolamentata e responsabile.
Nel Bilancio sono stati presentati alcuni dati e concetti fondamentali: tra il 2019 e il 2023, il settore del gioco pubblico ha visto un notevole aumento della raccolta, da 110 miliardi di euro a 147,5 miliardi di euro, e delle somme nette spese dai giocatori, da 18 miliardi a 20,9 miliardi di euro. Questo incremento è stato sostenuto dalla lotta al gioco illegale e dal consolidamento del gioco regolamentato.
Il gettito fiscale del comparto è passato da 10 miliardi di euro nel 2019 a 12 miliardi di euro nel 2023, rafforzando il ruolo del settore come uno dei principali contributori alle entrate dello Stato. Il settore supporta circa 150.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno (FTE), mantenendo una stabilità occupazionale. La rete di distribuzione fisica comprende oltre 85.000 punti vendita, tra cui più di 10.000 punti specializzati come sale scommesse e bingo. Circa il 90% del gettito erariale è generato dalla rete fisica. Il gioco a distanza continua a crescere, gestito da oltre 80 concessionari con 449 siti e app dedicate. Tra il 2018 e il 2023, la spesa degli utenti è salita da 18,9 a 20,9 miliardi di euro, ma i dati indicano un calo della spesa per Apparecchi AWP e VLT, da 10,3 a 8,5 miliardi, e l’importanza della rete generalista nel presidiare la legalità su gran parte del territorio italiano.
Il comparto garantisce la legalità e la protezione dei giocatori rispetto alla minaccia del gioco illegale. Il settore è impegnato nella promozione del gioco responsabile e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico, con misure come la tutela dei minori e il contrasto alle attività illecite. Le aziende aderiscono a standard di qualità e sicurezza anche attraverso le certificazioni ISO. Il comparto del territorio affronta sfide legate alla regolamentazione territoriale, come le limitazioni imposte dai distanziometri o dai regolamenti orari, che impediscono di svolgere le gare e che potrebbero compromettere la sostenibilità delle attività.
È atteso un riordino normativo che armonizzi e renda sostenibili le regolamentazioni locali, e la tassazione dei diversi giochi per garantire una gestione equilibrata tra responsabilità, legalità, fiscalità e occupazione e che tenga conto dell’importanza strategica della distribuzione territoriale e della rete generalista. Il Forum ha sottolineato l’importanza di un approccio regolamentato e sostenibile per garantire che il gioco pubblico continui a operare in modo sicuro, trasparente e con benefici per l’economia e la società italiana.
Il Direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida ha espresso preoccupazione per il ritardo nel riordino del gioco fisico, attribuendolo all’impossibilità di trovare un accordo tra le parti coinvolte. “I tempi del riordino per il gioco fisico si stanno purtroppo allungando. Ciò dipende perché non si riesce a trovare un accordo di sintesi tra le parti. Ciò nasce da una chiusura del mondo delle Regioni a tutte le proposte avanzate da noi tecnici. Quindi, parte delle Regioni non vogliono tornare indietro e togliere il distanziometro che, per quanto ci riguarda, è un sistema inutile al fine di arginare il disturbo da gioco d’azzardo. Abbiamo visto che il sistema delle distanze non serve perché ogni giocatore può spostarsi tranquillamente in altri punti gioco e, in più, sappiamo tutti quale è stato l’incremento del gioco online. Dunque, il giocatore può, attraverso i device tecnologici, usufruire dell’offerta di gioco. Il sistema delle distanze, come certificato dai notti controlli insieme alle Forze di Polizia, provocano un incremento dell’illegalità, poiché ora è semplicissimo poter raccogliere gioco con dei pc collegati ad operatori privi di concessione”.
“Speriamo ancora che si possa trovare questa sintesi. Abbiamo un documento del settore bilancio delle Regioni molto interessante e speriamo che su questa si possa lavorare. Abbiamo notato che può esserci uno spazio di trattativa soprattutto sul numero punti gioco. Se non si riuscirà a trovare un accordo, saremo costretti a nuove stagioni di proroga per bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse. Verosimilmente nella nuova legge di bilancio ci saranno le proroghe. Tutto il resto delle norme all’interno della Delega trova tutti d’accordo, ma non è possibile attuarle con i concessionari in proroga. Come può un soggetto in regime di proroga dedicarsi nel modo migliori al controllo del giocatore?”.
Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, ha parlato con entusiasmo dell’importanza della sostenibilità nel gioco pubblico. Secondo il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze “la sostenibilità è la parola chiave anche nell’ambito del gioco pubblico, per quelle che sono valutazioni e prestazioni aziendali nel medio e lungo termine. Il gioco presenta caratteri di complessità, poiché la normativa quadro include sia il gioco fisico sia l’online, che sono due materie diverse anche se interconnesse. In secondo luogo si contrappongono due libertà fondamentali: la tutela della salute e quella degli interessi economico”.
“Gli obiettivi che ci siamo prefissati possiamo raggiungerli solo potenziando la legalità e quindi si impone un’attenta attività di presidio già nella fase di concessione della licenza. Gli obiettivi prefissati hanno trovato una prima applicazione con il decreto per il gioco online, che ha imposto ai concessionari misure per favorire il gioco responsabile con campagne informative sui tali temi”.
Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE Confcommercio, ha evidenziato la necessità di un riordino del mercato dei giochi pubblici per garantire la tutela dei consumatori attraverso il gioco regolamentato, contrastando l’illegalità e le infiltrazioni criminali. Ha criticato la “questione territoriale” sulle restrizioni degli apparecchi da gioco, che ha portato alla chiusura di molte attività, soprattutto in regioni come Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna, riducendo di 35.000 i punti vendita dal 2017. Stoppani ha chiesto di estendere il “Registro di autoesclusione” ai punti vendita per prevenire il gioco compulsivo e di identificare chiaramente i punti autorizzati, simili ai rivenditori di generi di monopolio. Ha proposto un Patto con le autorità locali per migliorare la protezione dei consumatori e ha suggerito di utilizzare la Consulta Permanente dei Giochi Pubblici per sviluppare strategie contro il gioco patologico.
Geronimo Cardia, Presidente di ACADI Confcommercio, ha illustrato l’importanza del Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, che evidenzia un contributo economico significativo con un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro e un gettito erariale di 12 miliardi di euro, sostenendo 150.000 posti di lavoro. Ha sottolineato la necessità di un riordino normativo per superare le limitazioni locali che penalizzano l’offerta regolamentata, auspicando un’armonizzazione fiscale per evitare aumenti di tassazione che potrebbero compromettere la sostenibilità del comparto.
Emilio Zamparelli, Presidente, STS-FIT Confcommercio,ha parlato del fatto che in passato la tutela del giocatore e del sistema in generale è passata attraverso l’affidamento del gioco a reti qualificate e professionali. Ha precisato come oggi il legislatore abbia il delicato compito di ridisegnare l’assetto del gioco pubblico nel nostro Paese, e risulta fondamentale seguire la stessa linea guida, garantendo il buon funzionamento del sistema, tra trasparenza, legalità, entrate erariali e salute dei cittadini. Zamparelli si è augurato che il riordino porti finalmente chiarezza e regole certe, e rappresenti la fine di quelle polemiche, a volte pretestuose e troppo ideologiche, che nell’ultimo decennio hanno infangato l’intero settore.
Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP-FIPE (Confcommercio), ha sottolineato l’urgenza di un riordino normativo e fiscale per il gioco pubblico, evidenziando come le normative locali espulsive e le limitazioni orarie penalizzino le sale specializzate, compromettendo investimenti e occupazione. Ha ribadito la necessità di un quadro stabile per permettere investimenti in innovazione tecnologica, come i controlli di accesso e il Registro di autoesclusione, fondamentali per la prevenzione del gioco compulsivo e la protezione dei soggetti vulnerabili. Cangianelli ha anche richiesto un riequilibrio fiscale per il comparto degli apparecchi da gioco, che ha visto un calo del 18% nella spesa dei giocatori tra il 2019 e il 2023 a causa di un payout non più attraente.
“Le aziende del settore, dal 2004, stanno investendo in questa attività autorizzata dallo Stato. Dato che siamo i primi contribuenti dello Stato non ci dobbiamo vergognare del nostro lavoro che è assolutamente lecito. È incredibile confrontarsi ancora con persone che ideologicamente vanno contro il settore. Siamo continuamente attaccati da certa stampa che è totalmente disinformata sulle questioni di comparto. Stiamo ancora discutendo sulle distanze, strumento fuori tempo visto che ora si può giocare direttamente sul telefonino. Non capisco perché non si possa aprire un’attività vicino ad una scuola, tanto il gioco è vietato ai minori e a loro non è consentito entrare nelle nostre sale. I limiti orari anche si sono rivelati totalmente inutili e inefficaci rispetto agli obiettivi che si erano prefissati”. È quanto ha detto il presidente della Sapar, Domenico Distante,
Flutter: “Il marchio Snaitech apprezzato e riconosciuto in Italia rimarrà sul mercato e sarà rinforzato”
Flutter Entertainment, leader globale nelle scommesse sportive e nel settore iGaming, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione di Snaitech S.p.A. da Playtech Plc per 2,3 miliardi di euro. Questo accordo rafforza la posizione di Flutter nel mercato italiano, prevedendo la chiusura della transazione entro il secondo trimestre del 2025. Si stima che l’acquisizione avrà un impatto positivo immediato sugli utili per azione.
Snai è uno dei principali operatori omnicanale in Italia, posizionandosi come il terzo player online con una quota di mercato del 9,9% e oltre 291.000 giocatori medi mensili. I ricavi online sono cresciuti del 26% negli ultimi quattro anni, con un EBITDA rettificato del 32%. Grazie alla solida rete di 2.000 punti vendita, Snai si classifica come il secondo operatore nel settore retail delle scommesse sportive e del gaming.
Questa acquisizione posiziona Flutter come il primo operatore nel mercato italiano, con una quota online del 30%, considerando anche le attività di Sisal. Il mercato italiano, con un valore di 21 miliardi di euro nel 2023, rappresenta il più grande in Europa, e la penetrazione dell’online è ancora limitata al 21%, offrendo ampie possibilità di crescita.
“Il marchio Snai è riconosciuto ed apprezzato in Italia e rimarrà come ulteriore brand di questo mercato insieme a quelli di Sisal, Pokerstars, Tombola e Betfair. Flutter già gestisce con successo altre operazioni multi-brand, in particolare nel Regno Unito dove operiamo con quattro marchi in diverse verticali di prodotto e di clientela. Puntiamo sulle piattaforme tecnologiche di Snaitech per l’offerta dei nostri prodotti – hanno concluso da Flutter – e confermiamo che il brand non solo sarà tutelato ma addirittura rinforzato“, hanno dichiarato da Flutter.
Flutter prevede di ottenere sinergie operative per almeno 70 milioni di euro, sfruttando la propria tecnologia e piattaforme per migliorare l’esperienza dei clienti di Snai. Queste sinergie includeranno miglioramenti nella gestione dei prezzi, contenuti interni per il casinò e l’integrazione tecnologica.
Soddisfazione per l’accordo raggiunto da parte di Peter Jackson, CEO di Flutter: “Questa acquisizione di Snai si inserisce perfettamente nella nostra strategia di crescita a lungo termine. Il mercato italiano è il più grande d’Europa e l’integrazione con Flutter offrirà nuove opportunità di espansione, grazie ai nostri prodotti e competenze globali. Porterà significativi benefici per gli azionisti, con una riduzione rapida della leva finanziaria del gruppo, favorendo acquisizioni future”.