Gli interventi di Zamparelli (STS), Durante (Flutter), Fiumara (GBO), Paciucci (Brightstar), Lollobrigida (ADM)
Un settore che cambia pelle, una rete che rivendica il proprio ruolo sociale e una ricorrenza simbolica: i trent’anni di STS, il sindacato dei tabaccai ricevitori che rappresenta oggi l’ossatura della distribuzione del gioco pubblico in Italia. Si è aperta così, ieri mattina a Roma, l’Assemblea nazionale STS, un appuntamento che quest’anno va oltre il consueto bilancio di fine stagione per trasformarsi in un confronto sulla riforma del comparto, sulla modernizzazione dell’offerta e sulla tenuta della rete fisica in un mercato sempre più segnato dallo spostamento verso il digitale.
Il presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Mario Antonelli, ha sottolineato l’importanza della ricorrenza: «Trent’anni sembrano pochi, ma in realtà sono tanti», ha ricordato, ripercorrendo l’evoluzione del settore dalle prime schedine alle scommesse in tempo reale. Un cambiamento che STS ha attraversato ampliando progressivamente il proprio campo d’azione: «Non fa più solo direzione, ma un lavoro direttamente sindacale», ha osservato.
Zamparelli (pres. STS): “La rete fisica va difesa. Trent’anni non sono un punto di arrivo”
“Oggi è un momento significativo, non solo per il bilancio dell’attività sindacale, ma perché il nostro sindacato compie vent’anni di vita, trent’anni di rappresentanza continua”. Ha sottolineato Zamparelli, ricordando anche il ruolo centrale di STS nella categoria: “Siamo rimasti l’unico punto di riferimento stabile mentre altre sigle hanno progressivamente cessato la propria attività”.
Un risultato che “suscita orgoglio ma anche senso di responsabilità”, legato alla “capacità di evolverci restando fedeli alla missione originaria: difendere il lavoro dei tabaccai ricevitori e garantire il buon funzionamento del gioco pubblico legale”.
Uno dei punti centrali della relazione ha riguardato il riordino del gioco fisico: “Ci troviamo in un punto cruciale: sul piatto c’è il futuro dell’intero comparto della distribuzione terrestre”, ha detto Zamparelli, ricordando che la riforma della rete fisica è attesa “da almeno quindici anni”.
Il presidente STS ha insistito sul valore sociale delle tabaccherie: “La rete fisica ha continuato a garantire il proprio ruolo di presidio di legalità, sicurezza e prossimità per milioni di cittadini”.
E ancora: “Difendere la rete fisica non significa difendere solo un interesse di categoria, ma salvaguardare una parte vitale delle nostre città e del loro tessuto sociale”.
Zamparelli ha definito alcune regolamentazioni territoriali come strumenti da superare: “È tempo di superare strumenti come il distanziometro e le limitazioni orarie, che penalizzano la rete fisica e non hanno alcuna efficacia”. Ha spiegato: “Oggi chiunque può giocare da casa, a qualsiasi ora e perfino all’interno dei cosiddetti luoghi sensibili”.
E ha sintetizzato così il paradosso: “Il distanziometro non dice ai cittadini di smettere di giocare: dice loro di giocare in un altro modo, eventualmente dal proprio pc o dal proprio telefono”.
Un altro tema forte è stato quello della compartecipazione degli enti locali alle entrate erariali: “È una misura di buon senso, di equità. Le risorse generate dal comparto provengono dai territori ed è giusto che, almeno in parte, vi ritornino”. Il fatto che la norma non compaia nel testo attuale della legge di bilancio è stato definito “un’occasione mancata”.
Zamparelli ha poi affrontato il tema dell’aggiornamento dei prodotti: “Negli ultimi anni il comparto non ha conosciuto significative innovazioni di prodotto”. Secondo il presidente STS, la vitalità della rete passa anche da un’offerta “più attuale, più dinamica, più attrattiva”.
Chiudendo la relazione, Zamparelli ha sintetizzato così la posizione di STS: “La rete fisica non è un mero terminale della distribuzione, ma un elemento essenziale del sistema di raccolta del Paese”. E ha concluso: “Il nostro impegno resterà quello di garantire un riordino equilibrato, credibile e capace di durare nel tempo”.
Fiumara (GBO): “Il gioco pubblico nasce in tabaccheria. La rete è centrale, per il fisico e per l’online”
Alessandro Fiumara, CEO di GBO, ha collocato il riordino in un contesto di modernizzazione del settore. “Siamo a un passaggio decisivo. Abbiamo appena superato l’assegnazione delle nuove concessioni online, entrando in un sistema più chiaro, coerente e moderno. Ci aspettiamo lo stesso dal riordino del gioco fisico”, ha dichiarato.
Sulla rete tabaccai ha sottolineato: “Il gioco pubblico in Italia nasce nella tabaccheria. Tutto il resto è un’evoluzione di quell’origine”. Fiumara ha ripercorso anche l’esperienza personale e storica legata alla rete generalista: “Ho iniziato a lavorare nel settore quando l’80% dei ricavi passava dai generalisti, in gran parte tabaccherie”.
Oggi, i numeri restano significativi: “Oltre il 30% dei nostri 4.000 punti scommesse è costituito da corner generalisti. Sono essenziali non solo nella raccolta fisica, ma anche per l’online, grazie al processo di omnicanalità accelerato dal Covid e dal PVR”.
Sul valore del tabaccaio nel presidio del mercato: “È un attore naturale, presidio di qualità, vicinanza al giocatore, tutela del giocatore”. Un aspetto centrale del suo intervento riguarda gli investimenti in corso: “Negli ultimi due anni abbiamo portato nuova tecnologia e nuovi arredi in circa 250 corner. Questo perché crediamo che le performance di questi punti possano ancora migliorare”.
Fiumara ha sottolineato l’importanza del gioco fisico: “Il retail è centrale non solo per i volumi, ma perché è diventato l’unico modo per far conoscere marchi e offerte dopo il decreto Dignità”.
E ha chiarito il ruolo sempre più importante della rete anche nell’online: “Il retail è un segmento che continua a crescere e che offre un grandissimo supporto anche all’online. I player solo digitali hanno sofferto molto. Chi ha vinto, ha sfruttato al meglio la rete fisica”.
Sulla tutela del giocatore e la responsabilità degli operatori: “Le due parole chiave sono innovazione e formazione. L’innovazione è fondamentale su prodotto, esperienza e tecnologia. La formazione dei ricevitori è altrettanto essenziale”. “Non iniziamo ora a formarli: lo facciamo da anni, non per obbligo, ma perché fa parte di una visione industriale matura”.
E ha concluso: “Non si può più ragionare per canali separati. Bisogna costruire esperienze coerenti e sicure. E la rete è un nodo fondamentale di un modello tracciabile e responsabile”.
Durante (Flutter SEA): “Il retail resterà il canale principale anche tra dieci anni. I tabaccai emergeranno come vincitori del riordino”
Nel corso del panel dell’Assemblea nazionale STS, Francesco Durante, Chief Executive Officer di Flutter SEA, ha tracciato una visione chiara del futuro del comparto, sottolineando in apertura il valore della ricorrenza celebrata da STS: “Volevo salutare e ringraziare il Presidente Zamparelli e il Presidente Antonelli. Oggi è una data importante: raggiungere trent’anni di attività è un traguardo significativo”.
Ricordando il ruolo storico della rete, Durante ha osservato: “La rete distributiva ha sempre rappresentato il ponte tra Sisal e i clienti, interpretando in maniera chiara le esigenze dei consumatori e raggiungendo il territorio con un servizio di eccellenza”.
Al centro del suo intervento la collaborazione con i tabaccai: “Per noi la partnership con i ricevitori è fondamentale e riguarda tutto il nostro modello operativo. Sono un canale di ascolto strategico per capire ciò che i clienti vogliono”.
Sul riordino del gioco fisico, Durante ha espresso un giudizio positivo: “È il momento giusto per effettuare questo riordino. Sono convinto che, quando saranno richiesti standard elevati di legalità e sicurezza, i tabaccai emergeranno come vincitori del nuovo scenario distributivo”. E ha aggiunto: “Il loro ruolo da protagonisti aumenterà anche nelle scommesse e negli apparecchi da intrattenimento”. Durante ha poi sottolineato un punto cruciale: “Il riordino ci darà finalmente regole chiare, indispensabili per consentire alle aziende di investire su prodotti, tecnologia e punti vendita”.
Il CEO ha poi affrontato la relazione tra digitale e retail: “La trasformazione digitale ha portato uno spostamento della spesa verso l’online, ma il canale fisico rappresenta ancora circa il 75% della spesa totale”. E ha previsto continuità: “Ci aspettiamo che questa percentuale possa diminuire leggermente, ma il canale fisico sarà comunque il canale principale anche fra dieci anni. Su questo non abbiamo dubbi”.
Secondo Durante, l’attuale contesto normativo ha reso il retail ancora più decisivo: “Il divieto di pubblicità per le aziende rende il punto vendita imprescindibile: è l’unico luogo dove far conoscere l’offerta ai clienti”. Ha poi affrontato il tema dell’innovazione: “Non dobbiamo cadere nella trappola del mercato maturo. Siamo arrivati fin qui perché abbiamo innovato. Dobbiamo continuare a farlo: nei prodotti, nella tecnologia, nell’esperienza in ricevitoria”.
Sul gioco responsabile: “Le nuove concessioni online introducono misure di tutela davvero importanti. Dovremo fare lo stesso sul canale fisico, investendo in ricerca, strumenti e formazione”. E ha ribadito il ruolo della rete nel percorso di tutela: “I tabaccai dovranno implementare questi programmi e noi dobbiamo essere di supporto, lavorando insieme a sindacato e Federazione”.
Durante ha infine affrontato il tema della percezione estera del nostro mercato: “Il mercato italiano è visto come un punto di riferimento a livello internazionale, sia per la qualità della regolamentazione sia per la qualità della rete”. E ha concluso: “Ci sono tante eccellenze di cui dovremmo essere più consapevoli”.
Paciucci (Brightstar Lottery): “Il retail resta il cuore del mercato italiano. Riordino importante anche per il settore delle lotterie”
Intervenendo all’Assemblea STS, Alessandro Paciucci ha confermato la centralità assoluta della rete tabaccai nel mercato delle lotterie. “Il riordino è importante anche per le lotterie. Porterebbe chiarezza, investimenti e rafforzerebbe il presidio di legalità e di tutela delle entrate erariali”, ha detto.
Paciucci ha ricordato la crescita dei prodotti: “Negli ultimi anni il Gratta e Vinci ha registrato quasi il 40% di crescita dal 2019 ad oggi”. Ha poi affrontato il tema del rapporto tra fisico e online: “I due canali crescono insieme. L’80% dei giocatori online è “home of the game”, cioè gioca su entrambi i canali”.
Sul peso del retail nel mercato italiano ha portato dati molto chiari: “Il mercato italiano è un business retail: quasi il 90% del fisico e i tabaccai rappresentano il 40% del totale”.
Paciucci ha anche posto un confronto internazionale: “In Italia la componente digitale delle lotterie è al 3%. Nei Paesi mediterranei è sempre sotto il 5%, mentre in Francia arriva al 20% e nel Nord Europa sale ancora di più”. Ha spiegato il motivo: “In Italia la socialità del punto vendita è radicata. È un luogo riconosciuto, sicuro, dove si crea esperienza”.
Sul tema innovazione ha annunciato un investimento di grande rilevanza: “Con la nuova concessione del Lotto, porteremo un investimento di quasi 150 milioni per il rinnovo tecnologico dei punti vendita”.
E ha aggiunto: “La tecnologia, anche grazie all’intelligenza artificiale, è fondamentale per arricchire l’esperienza di gioco e sostenere lo sviluppo del business”.
Molto spazio è stato dedicato al gioco responsabile: “Abbiamo 50.000 schermi nei punti vendita per comunicare il gioco responsabile. I nostri giochi vengono testati da professori ed esperti per valutarne il rischio”.
E sul ruolo del tabaccaio: “Il ricevitore è l’interlocutore chiave del giocatore. Per questo abbiamo un programma di formazione congiunto con FIT”. “La rete è chiave, soprattutto nelle lotterie. La crescita sostenibile passa da innovazione e responsabilità”.
E ha concluso: “Il punto vendita è fondamentale per raggiungere il giocatore. È il luogo dove l’esperienza diventa intrattenimento”.
Lollobrigida (ADM): “La rete dei tabaccai un valore da tutelare. Nel riordino formazione nazionale obbligatoria e attenzione al giocatore e allo stesso tempo tutela delle reti”
Il direttore Giochi di ADM, Mario Lollobrigida, ha aperto il suo intervento ringraziando STS e chiarendo sin da subito la posizione dell’Agenzia: “La posizione dell’Agenzia la ribadisco: noi siamo vicini alla rete dei tabaccai, perché è la nostra rete, la rete dei concessionari dello Stato che raccolgono il gioco e vendono il tabacco in regime di monopolio. Quindi è una nostra rete che tuteliamo e curiamo ogni giorno come regolatore”.
Lollobrigida ha poi fatto il punto sul percorso del riordino del gioco fisico, attualmente in fase di definizione da parte di ADM: “Stiamo lavorando al decreto di riordino del gioco fisico, ai lavori per la redazione del testo finale della bozza che poi sarà portata all’esame della Conferenza Unificata”.
Ha ricordato che l’Agenzia è impegnata da mesi: “Ci stiamo lavorando da mesi. Ogni settimana portiamo avanti i lavori per trovare un punto di raccordo che possa garantire la filiera, l’interesse erariale e andare incontro alle esigenze degli enti locali”.
Sul tema delle distanze e dei limiti orari, Lollobrigida ha confermato la piena convergenza con la posizione dei tabaccai: “La vostra posizione sulle distanze e sugli orari è la stessa nostra. Il problema è che le iniziative delle Regioni e dei Comuni non sono state intercettate in tempo: adesso ci troviamo a risolvere un problema stratificato”. Con una linea chiara: “Pensiamo di aver trovato una soluzione di mediazione che possa essere accolta e portare a terra una rete produttiva, che mantenga struttura e dimensioni attuali”.
Uno dei pilastri del riordino, ha spiegato Lollobrigida, sarà la formazione degli operatori: “Un altro punto importante del decreto è quello della formazione e della responsabilità dell’operatore nei confronti del giocatore. La tutela del giocatore e la prevenzione del gioco compulsivo sono temi centrali riconosciuti dal legislatore”.
ADM intende uniformare ciò che oggi è frammentato: “Alcune concessionarie hanno già percorsi formativi, alcune Regioni li richiedono. Ma non è possibile che la Toscana faccia in un modo e la Sardegna in un altro. Serve una sintesi nazionale”.
Ha ricordato che i tabaccai partono da una base già più solida rispetto ad altri operatori: “I tabaccai hanno già un corso obbligatorio per ottenere o mantenere la concessione, con una parte dedicata al gioco pubblico”.
Ma quella parte dovrà essere aggiornata: “Questa formazione va ripensata e attualizzata: non più solo sul prodotto, ma anche su come intercettare comportamenti problematici prima che accadano”.
Lollobrigida ha però riconosciuto un limite oggettivo: “È chiaro che ci sono marcatori che possono far identificare un giocatore a rischio, ma non sempre è possibile intercettarlo. Il giocatore, ad esempio, può fare 15 giocate in altrettanti punti vendita diversi”.
Sulla rete dei tabaccai, Lollobrigida ha ribadito che: “Per noi la rete è importantissima: è la rete dei nostri concessionari. Non sono punti vendita di un concessionario: sono i nostri concessionari”.
E ha garantito l’impegno dell’Agenzia: “La proteggeremo per quanto ci è possibile, per quanto riguarda il gioco e gli adempimenti successivi all’emanazione del decreto di riordino”.
Lollobrigida ha chiuso con uno sguardo prospettico: “Secondo me c’è ancora spazio per le rivendite e ricevitorie per acquisire altri prodotti di gioco. Nel riordino abbiamo creato una rete che comprende pienamente i tabaccai, per ridimensionamento e caratteristiche”.
De Bertoldi (Gruppo Lega): “Serve comunicazione chiara: il gioco legale non è il male assoluto. La politica segue i sondaggi, per questo il settore viene penalizzato”
L’onorevole Andrea De Bertoldi, deputato del Gruppo Lega, ha preso la parola all’Assemblea nazionale STS rivolgendosi direttamente ai rappresentanti della rete tabaccai e delle imprese del gioco pubblico.
“Vi ringrazio per l’invito e ringrazio il presidente Zamparelli e ciascuno di voi, perché rappresentate le tante imprese italiane che, alzandosi presto la mattina e aprendo le proprie botteghe, tengono in piedi questo Paese”, ha esordito.
De Bertoldi ha affrontato subito un tema centrale: il pregiudizio che circonda il settore. “Voi rappresentate un settore che ha tanti pregiudizi. Una parte della politica e dell’opinione pubblica vi vede come un ambito nel quale ci si può fare del male. E poi ci sono gli estremisti che vedono il male assoluto nel gioco”, ha osservato.
Il deputato ha insistito sulla necessità di una comunicazione più efficace: “Il consiglio che dò è che c’è bisogno di una importante comunicazione. Dovete far capire che la vostra attività non è il male assoluto”.
E ha precisato: “Non avete nessun interesse a creare ludopatie o a rovinare il pensionato o l’operaio. Il vostro interesse è concedere, in base alle possibilità di ognuno, un momento di piacere”.
De Bertoldi ha spiegato come il gioco debba essere considerato un’attività di intrattenimento: “Il confine non è tra buono e cattivo, ma tra chi vede nel gioco un piacere e chi può avere una degenerazione del proprio approccio”. “Qualunque aspetto della vita può degenerare: anche le medicine servono per stare meglio, ma se uno esagera si ammala di più”.
De Bertoldi ha affrontato con franchezza il rapporto tra percezione pubblica e scelte politiche: “La politica attuale agisce con i sondaggi in mano. Se il sentiment è contro di voi, gran parte della politica tende ad agire contro di voi perché altrimenti perde voti”.
E aggiunge: “Il popolo dice: quel partito aiuta l’azzardo, rovina le famiglie. Questo spiega i problemi che incontrate e che incontrano quei politici che vogliono ragionare oggettivamente e serenamente”.
Il deputato indica una strada precisa: “Bisogna comunicare e comunicare bene, anche sulla base di studi e analisi che dimostrino scientificamente che il vostro lavoro non rovina le famiglie e non porta le persone ad ammalarsi”.
Accanto alla comunicazione, però, richiama un dovere etico e professionale: “Se entra un pensionato e vi accorgete che spende gran parte delle sue disponibilità giocando, è giusto che siate voi i primi a muovervi per evitare fenomeni degenerativi”. E chiarisce il senso dell’invito: “Un imprenditore vuole una clientela di qualità, non una clientela malata”.
Guardando al futuro del settore, De Bertoldi ha espresso un auspicio preciso: “Siamo alle porte – ci auguriamo – dei nuovi bandi per il gioco fisico. È impensabile che le PMI italiane non possano continuare ad essere protagoniste”.
Toxiri (FIT): “Capire le nostre origini significa comprendere meglio il presente. Il settore ha bisogno di visione, coerenza e un riordino vero e duraturo”
Il Direttore delle Politiche Associative FIT, Barbara Toxiri, ha presentato il nuovo volume Ricevitori, ricevitorie e giochi pubblici, un libro che ricostruisce la storia del comparto e propone una lettura organica del sistema del gioco pubblico. “Non un manifesto né un manuale tecnico, ma un contributo di riflessione”.
“Il libro Ricevitori, ricevitorie e giochi pubblici non si limita a raccontare il settore, ma cerca di restituire quella profondità, quella storia e soprattutto quel senso che gli è proprio”, ha continuato.
Toxiri ha spiegato l’obiettivo dell’opera: “È un libro che cerca di rispondere alle esigenze di mettere ordine a un comparto che spesso viene raccontato attraverso emergenze normative, singoli episodi, provvedimenti isolati”. “Bisogna cominciare a riguardare il settore con una visione d’insieme. Solo così possiamo capire cosa è successo, da dove siamo partiti, dove siamo arrivati e dove vorremmo andare”.
Toxiri ha illustrato la struttura del volume: “Nella prima parte abbiamo risalito le origini del gioco: l’origine del gioco pubblico, la riserva statale, il senso delle concessioni statali e poi tutta l’evoluzione che ha portato alla nascita dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il nostro attuale ente regolatore”.
L’obiettivo della ricostruzione storica è comprendere il sistema: “Cerchiamo di capire il senso di un sistema pubblico del gioco, quali esigenze sociali soddisfa e come si è arrivati a quel cortocircuito che produce un’emorragia normativa che pesa così tanto sui territori e su tutti noi operatori”. “Vuole essere un contributo di riflessione per descrivere un quadro reale e per capire dove siamo arrivati e perché un riordino è indifferibile e deve essere vero, coerente e duraturo”.
La parte finale dell’opera è dedicata agli operatori e alle imprese: “La seconda parte parla di noi: delle ricevitorie, delle tabaccherie, delle persone e delle imprese che rappresentiamo”. Toxiri ha descritto l’evoluzione del ruolo del tabaccaio: “Racconta come è cambiato il ruolo del tabaccaio nel tempo: da commerciante, pur di prodotti particolari, a operatore professionale del gioco, con un ruolo distinto, formato e consapevole”. Un ruolo inserito in un settore “in costante evoluzione, che richiede sempre più innovazione, sostenibilità e responsabilità”.
Toxiri ha concluso spiegando la finalità del volume: “Non è un manifesto, non è un manuale tecnico, non ha nessuna pretesa di questo tipo. È un punto di riflessione”. E ha sintetizzato il messaggio centrale: “Riteniamo che capire le nostre origini e capire il passato significhi capire il presente e provare, da queste basi, a costruire un futuro con sempre maggiore coraggio e sempre maggiore consapevolezza, per il settore e per la nostra categoria”.