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SBC Summit, Marco Castaldo (CEO Microgame): “Siamo un operatore storico ma siamo visti anche come un operatore del futuro”

Dall’importanza dell’innovazione alla componente omnichannel e alle piattaforme all’estero: bilancio e prospettive

All’SBC Summit in corso a Lisbona, l’Italia è ben rappresentata da Microgame. Le novità proposte da Microgame stanno incontrando un grande interesse da parte di tanti operatori, anche internazionali. Di questo successo, dell’importanza dell’innovazione e dell’omnicanalità e come si andranno definendo i mercati a seguito del riordino, ne ha parlato Marco Castaldo CEO di Microgame.

Cosa vi ha fatto decidere di partecipare a questa importante fiera internazionale?

“E’ un momento di grande sviluppo della nostra azienda. Stiamo lavorando su tanti fronti nuovi, tra cui quello della fornitura di piattaforme che è ovviamente un’attività che intendiamo fare anche all’estero. Ma anche la fornitura di servizi. Siamo qui per rappresentare un po’ la bandiera del made in Italy nel gioco, per proporre a operatori internazionali i nostri servizi e soprattutto per presentare le nostre piattaforme, che sono state oggetto di un grande sviluppo, di grande rinnovamento negli ultimi anni“.

I numeri di Microgame sono sempre più importanti. Il mercato apprezza mese dopo mese la vostra offerta. Insomma, sono sempre più gli operatori che usufruiscono dei vostri servizi e anche a livello internazionale, quindi credo che il successi del vostro operato sia proprio tangibile

“Abbiamo riposizionato la nostra attività in modo molto importante negli ultimi anni, tant’è che mantenendo il business storico del servizio chiavi in mano per i concessionari storici italiani, abbiamo aggiunto una serie di servizi, tra i quali tutta la piattaforma di affiliazione, che offriamo anche ai grandi gruppi. Siamo partiti da poco con un un full outsourcing per un brand storico di uno dei più grandi gruppi italiani. La nostra attenzione e la qualità del servizio sono sempre più rivolti ai grandi gruppi che sono il futuro del settore anche in Italia per quello che sta succedendo, sia a livello di business sia regolamentare“.

Quanti operatori oggi utilizzano i servizi di Microgame?

“Abbiamo circa una sessantina di operatori che prendono i nostri servizi. Lavoriamo praticamente con tutti i grandi gruppi. Sono diventati forse la parte più importante della nostra attività, che è qualcosa che a noi fa onore, ma che ci aiuta anche a crescere perché siamo soggetti a dei requisiti, a delle esigenze sempre più alte da parte di gruppi internazionali che operano con una grandissima competenza e qualità e questo ci dà ispirazione e stimolo per fare sempre meglio. Questo è l’obiettivo e anche per questo ci proiettiamo sulla scena internazionale come sta accadendo anche qui a Lisbona“.

Abbiamo parlato di grandi operatori. Le ultime acquisizioni parlano chiaro della direzione intrapresa dal settore. Come vede il mercato del futuro?

“La componente cosiddetta omnichannel è il futuro di questo mercato. Sono convinto che il segmento retail, sale scommesse e corner ma anche sale giochi abbiano un futuro importante in Italia, laddove saranno integrati in un’offerta omnicanale e dunque la componente del fisico è un’importante parte della leva competitiva che può avere un operatore sul mercato italiano. Pertanto come sarà strutturato il bando per queste licenze sarà un’ulteriore determinante del futuro del settore. Chi si proietta adesso a fare l’online deve pensare a questa componente“.

Visto che ha parlato dell’online, oggi un operatore che fa solo online che futuro può avere?

“Distinguiamo l’operatore che fa puro online, che non si basa su una rete di affiliatori a terra come PVR. Per lui è una grossa sfida perché, se questo operatore non ha un marchio, non ha avuto la possibilità nel tempo di sviluppare un marchio, farà fatica a stare dietro ai grandi gruppi che hanno dei brand affermatissimi“.

“Questo sarà un ulteriore vantaggio competitivo. Chi ha a disposizione delle filiere terrestri, che però dovranno cambiare modo di lavorare, avrà sempre un vantaggio competitivo e quindi le barriere per chi volesse entrare con un modello così, sono sempre più alte. Su questo non c’è dubbio“.

Voi avete un prodotto studiato per i PVR e le skin in vista dei nuovi assetti di mercato susseguenti al bando di gara che rivoluzionerà il settore dell’online

“Abbiamo varie soluzioni che riguardano l’evoluzione del PVR in un soggetto nuovo in funzione dell’attività di ricarica o meno e anche una soluzione per permettere alle skin, che non ci saranno più, a mantenere quantomeno l’identità commerciale, anche pur rispettando i dettami della norma che impongono un unico brand, un unico indirizzo Internet. Abbiamo quindi una serie di soluzioni. L’altro aspetto è che noi abbiamo costruito il nostro sistema nel tempo per dare all’operatore delle leve di marketing utilizzabili sul territorio. Questo è un concetto molto ampio, abbastanza sofisticato, ma riflette quello che deve essere il futuro del PVR, che sarà sempre di più come un affiliato di altro tipo, perché la capacità di fidelizzare il cliente con le transazioni in contanti viene sostanzialmente meno. La norma parla chiaro. Il PVR deve cambiare pelle e se non dai al PVR degli strumenti per fare un lavoro diverso, il PVR o muore o va verso l’iilegale“.

Con il nuovo mercato credo che agli operatori convenga davvero essere avere Microgame a fianco

“E’ l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ma lo vediamo anche dal fatto che stiamo ricevendo molte richieste e anche firmando molti contratti con reti commerciali che vogliono lavorare con la nostra concessione. E questo è un po’ la differenza rispetto al passato. Lo stiamo facendo per due motivi, uno perché ce lo chiedono, evidentemente siamo visti come un attore che garantisce un futuro. L’altro è perché questa è una parte della nuova normativa che non è stata capita da tutti. Nel nuovo mercato potranno fare b2b, vendere servizi integrati soltanto i concessionari. Noi parteciperemo al bando per rinnovare la concessione. Chi non avrà la concessione non potrà fare il servizio come lo fa oggi. E quindi per giustificare anche 7 milioni di investimenti e non farli pagare tutti ai nostri clienti b2b alzando i prezzi, dobbiamo avere una minima base di volumi con l’attività di operatore. Siamo un operatore storico ma siamo visti anche come un operatore del futuro: per me questo è il più grande complimento ci sta facendo il mercato“.

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SBS Summit, Marco Bedendo (Dir. Gen. Microgame): “Nel nuovo mercato che si sta delineando parola d’ordine omnicanalità”

L’azienda sta crescendo su tutti i verticali di business, soprattutto casinò e betting

Al SBC Summit di Lisbona è presente una grande azienda italiana, all’avanguardia, innovativa, con tanti nuovi prodotti: Microgame. A parlarne è Marco Bedendo, direttore generale di Microgame.

La vostra attività si contraddstingue per innovazione e capacità di antcipare le esigenzze del mercato

Qui a Lisbona abbiamo provato veramente tante novità, nell’ottica di personalizzazione, customizzazione e omnicanalità dove Microgame da sempre è leader. Io ci ho sempre creduto molto e è la filosofia verso cui il mercato sta andando. Manca ancora un po’ per arrivare alla vera multicanalità, che sarà solo quando il cliente potrà avere la stessa customer experience sia retail sia online, assolutamente omogenea. Però si stanno facendo tanti passi in avanti“.

A Lisbona presentiamo la nostra nuova piattaforma “New boss”, con un approccio modulare che permette ai nostri clienti di potersi ritagliare l’infrastruttura tecnologia che meglio si adatta alle loro esigenze. Una piattaforma che avrà, proprio in ottica multicanale, sulla stessa piattaforma quella retail e quella online per le scommesse. Un grande passo in avanti verso una user esperience omogenea“.

Presentiamo anche il nostro nuovo aggregatore, multilingua e multicurrency seamless, che contiene già più di 60 content provider e 3000 giochi. Arriverà ad 80 content provider entro la fine dell’anno. Una offerta che proponiamo sul mercato italiano, ma che sarà anche uno dei driver della nostra espansione a livello internazionale“.

Proponiamo anche il nostro nuovo modulo betting, che solo nell’ultimo periodo ha dato ai nostri eventi più di 150 nuovi mercati, disponibile anche in lingua spagnola, sempre per il mercato internazionale“.

Presentiamo anche il nostro nuovo CRM nativo che mappa tutta la filiera del retail, quindi si fa un passaggio da un CRM che è operatore e cliente finale a un CRM che va dall’operatore, al master, all’agente e al PVR. Tutto questo perché permette ad ogni figura della filiera di avere un ruolo attivo nell’engagement dei clienti, dove a fronte di linee guida e budget fissato dall’operatore, ognuna di queste figure può selezionare delle promozioni con un budget allocato da rilasciare alla customer base finale. A questa si abbina un affiliate management system che è un nostro sistema che permette, su una stessa piattaforma, di creare promozioni per reti singole, sotto reti, tipster e affiliati online. Questo permette una maggiore dinamicità e personalizzazione che ad oggi non ci sono pari sul mercato“.

Sempre più reti decidono di scegliere Microgame

In questo ultimo periodo abbiamo contrattualizzato un numero importante di reti che provengono da altre piattaforme. Questo ci inorgoglisce molto. Questo è dovuto al fatto che le reti ci approcciano incuriosite dalle novità del nostro prodotto e quando lo conoscono, e capiscono tutte le funzionalità che già ha e che avrà in futuro, ci scelgono. E questo è un trend crescente“.

Sono numeri in crescita quelli  che riguardano Microgame. Un segno concreto di come il mercato abbia reagito positivamente alle vostre nuove proposte

Sì, stiamo crescendo su tutti i verticali di business, soprattutto casinò in primis e betting. Questo anche grazie al fatto che negli ultimi nei 12/18 mesi siamo entrati anche sui grandi operatori, sui quali stiamo avendo un discreto successo“.

Quindi non solo operatori di fascia media ma anche uno sviluppo verso l’alto

Sì, perché a parte la qualità del nostro aggregatore casino che sta diventando un riferimento in Italia sia per qualità dei contenuti sia per stabilità ed efficienza tecnologica, grazie alla nostra expertise ed al nostro know-how, adesso che questo settore sta diventando di grande interesse anche per i grandi operatori, è diventato quasi naturale che i grandi operatori ci scegliessero“.

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Laver Cup 2024, a Berlino c’è anche Flavio Cobolli

Alla Uber Arena si affronteranno dal 20 al 22 settembre il Team Europa, guidato da Bjorn Borg e il Team World, guidato da John McEnroe

È tutto pronto per la 7ª edizione della Laver Cup che scatterà venerdì 20 settembre alla Uber Arena di Berlino. Team Europa sfida Team World che dopo aver perso le prime quattro edizioni, va a caccia del terzo successo consecutivo.

La Laver Cup è nata in omaggio a Rod Laver, l’unico tennista ad aver vinto due volte il Grande Slam. Questo torneo, ispirato alla Ryder Cup di golf, non attribuisce punti per la classifica ATP, ma dal 2019 è comunque inserito nel calendario ufficiale dell’ATP.

Il Team Europa guidato da Bjorn Borg potrà contare su tennisti di spessore del calibro di Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, alla sua prima partecipazione, Daniil Medvedev, Casper Ruud, Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas. Nonostante l’assenza di Jannik Sinner, sarà presente anche un po’ d’Italia, tra i convocati nel ruolo di riserva c’è anche Flavio Cobolli insieme al tedesco Jan-Lennard Struff.

Il Team World capitanato da John McEnroe risponde con Taylor Fritz, Alex De Minaur, Tommy Paul, Frances Tiafoe, Ben Shelton e Alejandro Tabilo.

Il torneo si svolge in cinque sessioni, distribuite tra gare diurne e serali:

  • Venerdì 20 settembre: nel pomeriggio si disputano due incontri di singolare, mentre in serata si giocano un singolare e un doppio.
  • Sabato 21 settembre: due match di singolare si tengono nel pomeriggio, seguiti da una partita di singolare e una di doppio in serata.
  • Domenica 22 settembre: la giornata inizia con un doppio, seguito, se necessario, da tre incontri di singolare per stabilire il vincitore.

Il format prevede che ogni partita si giochi al meglio dei tre set, con un super tie-break a 10 punti nel caso si arrivi al terzo set.

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“Il riordino del Gioco Pubblico per la sostenibilità del comparto”: a Roma il Forum Acadi-Confcommercio

All’evento presenti rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle associazioni di settore

Al Forum Acadi 2024, tenutosi a Roma alla presenza di importanti rappresentanti delle Istituzioni e del settore, è stato presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, nel quale è stata evidenziata la crescita del settore e la necessità di una gestione regolamentata e responsabile.

Nel Bilancio sono stati presentati alcuni dati e concetti fondamentali: tra il 2019 e il 2023, il settore del gioco pubblico ha visto un notevole aumento della raccolta, da 110 miliardi di euro a 147,5 miliardi di euro, e delle somme nette spese dai giocatori, da 18 miliardi a 20,9 miliardi di euro. Questo incremento è stato sostenuto dalla lotta al gioco illegale e dal consolidamento del gioco regolamentato.

Il gettito fiscale del comparto è passato da 10 miliardi di euro nel 2019 a 12 miliardi di euro nel 2023, rafforzando il ruolo del settore come uno dei principali contributori alle entrate dello Stato. Il settore supporta circa 150.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno (FTE), mantenendo una stabilità occupazionale. La rete di distribuzione fisica comprende oltre 85.000 punti vendita, tra cui più di 10.000 punti specializzati come sale scommesse e bingo. Circa il 90% del gettito erariale è generato dalla rete fisica. Il gioco a distanza continua a crescere, gestito da oltre 80 concessionari con 449 siti e app dedicate. Tra il 2018 e il 2023, la spesa degli utenti è salita da 18,9 a 20,9 miliardi di euro, ma i dati indicano un calo della spesa per Apparecchi AWP e VLT, da 10,3 a 8,5 miliardi, e l’importanza della rete generalista nel presidiare la legalità su gran parte del territorio italiano.

Il comparto garantisce la legalità e la protezione dei giocatori rispetto alla minaccia del gioco illegale. Il settore è impegnato nella promozione del gioco responsabile e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico, con misure come la tutela dei minori e il contrasto alle attività illecite. Le aziende aderiscono a standard di qualità e sicurezza anche attraverso le certificazioni ISO. Il comparto del territorio affronta sfide legate alla regolamentazione territoriale, come le limitazioni imposte dai distanziometri o dai regolamenti orari, che impediscono di svolgere le gare e che potrebbero compromettere la sostenibilità delle attività.

È atteso un riordino normativo che armonizzi e renda sostenibili le regolamentazioni locali, e la tassazione dei diversi giochi per garantire una gestione equilibrata tra responsabilità, legalità, fiscalità e occupazione e che tenga conto dell’importanza strategica della distribuzione territoriale e della rete generalista. Il Forum ha sottolineato l’importanza di un approccio regolamentato e sostenibile per garantire che il gioco pubblico continui a operare in modo sicuro, trasparente e con benefici per l’economia e la società italiana.

Il Direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida ha espresso preoccupazione per il ritardo nel riordino del gioco fisico, attribuendolo all’impossibilità di trovare un accordo tra le parti coinvolte. “I tempi del riordino per il gioco fisico si stanno purtroppo allungando. Ciò dipende perché non si riesce a trovare un accordo di sintesi tra le parti. Ciò nasce da una chiusura del mondo delle Regioni a tutte le proposte avanzate da noi tecnici. Quindi, parte delle Regioni non vogliono tornare indietro e togliere il distanziometro che, per quanto ci riguarda, è un sistema inutile al fine di arginare il disturbo da gioco d’azzardo. Abbiamo visto che il sistema delle distanze non serve perché ogni giocatore può spostarsi tranquillamente in altri punti gioco e, in più, sappiamo tutti quale è stato l’incremento del gioco online. Dunque, il giocatore può, attraverso i device tecnologici, usufruire dell’offerta di gioco. Il sistema delle distanze, come certificato dai notti controlli insieme alle Forze di Polizia, provocano un incremento dell’illegalità, poiché ora è semplicissimo poter raccogliere gioco con dei pc collegati ad operatori privi di concessione”.

“Speriamo ancora che si possa trovare questa sintesi. Abbiamo un documento del settore bilancio delle Regioni molto interessante e speriamo che su questa si possa lavorare. Abbiamo notato che può esserci uno spazio di trattativa soprattutto sul numero punti gioco. Se non si riuscirà a trovare un accordo, saremo costretti a nuove stagioni di proroga per bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse. Verosimilmente nella nuova legge di bilancio ci saranno le proroghe. Tutto il resto delle norme all’interno della Delega trova tutti d’accordo, ma non è possibile attuarle con i concessionari in proroga. Come può un soggetto in regime di proroga dedicarsi nel modo migliori al controllo del giocatore?”.

Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, ha parlato con entusiasmo dell’importanza della sostenibilità nel gioco pubblico. Secondo il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze “la sostenibilità è la parola chiave anche nell’ambito del gioco pubblico, per quelle che sono valutazioni e prestazioni aziendali nel medio e lungo termine. Il gioco presenta caratteri di complessità, poiché la normativa quadro include sia il gioco fisico sia l’online, che sono due materie diverse anche se interconnesse. In secondo luogo si contrappongono due libertà fondamentali: la tutela della salute e quella degli interessi economico”.

“Gli obiettivi che ci siamo prefissati possiamo raggiungerli solo potenziando la legalità e quindi si impone un’attenta attività di presidio già nella fase di concessione della licenza. Gli obiettivi prefissati hanno trovato una prima applicazione con il decreto per il gioco online, che ha imposto ai concessionari misure per favorire il gioco responsabile con campagne informative sui tali temi”.

Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE Confcommercio, ha evidenziato la necessità di un riordino del mercato dei giochi pubblici per garantire la tutela dei consumatori attraverso il gioco regolamentato, contrastando l’illegalità e le infiltrazioni criminali. Ha criticato la “questione territoriale” sulle restrizioni degli apparecchi da gioco, che ha portato alla chiusura di molte attività, soprattutto in regioni come Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna, riducendo di 35.000 i punti vendita dal 2017. Stoppani ha chiesto di estendere il “Registro di autoesclusione” ai punti vendita per prevenire il gioco compulsivo e di identificare chiaramente i punti autorizzati, simili ai rivenditori di generi di monopolio. Ha proposto un Patto con le autorità locali per migliorare la protezione dei consumatori e ha suggerito di utilizzare la Consulta Permanente dei Giochi Pubblici per sviluppare strategie contro il gioco patologico.

Geronimo Cardia, Presidente di ACADI Confcommercio, ha illustrato l’importanza del Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, che evidenzia un contributo economico significativo con un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro e un gettito erariale di 12 miliardi di euro, sostenendo 150.000 posti di lavoro. Ha sottolineato la necessità di un riordino normativo per superare le limitazioni locali che penalizzano l’offerta regolamentata, auspicando un’armonizzazione fiscale per evitare aumenti di tassazione che potrebbero compromettere la sostenibilità del comparto.

Emilio Zamparelli, Presidente, STS-FIT Confcommercio, ha parlato del fatto che in passato la tutela del giocatore e del sistema in generale è passata attraverso l’affidamento del gioco a reti qualificate e professionali. Ha precisato come oggi il legislatore abbia il delicato compito di ridisegnare l’assetto del gioco pubblico nel nostro Paese, e risulta fondamentale seguire la stessa linea guida, garantendo il buon funzionamento del sistema, tra trasparenza, legalità, entrate erariali e salute dei cittadini. Zamparelli si è augurato che il riordino porti finalmente chiarezza e regole certe, e rappresenti la fine di quelle polemiche, a volte pretestuose e troppo ideologiche, che nell’ultimo decennio hanno infangato l’intero settore.

Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP-FIPE (Confcommercio), ha sottolineato l’urgenza di un riordino normativo e fiscale per il gioco pubblico, evidenziando come le normative locali espulsive e le limitazioni orarie penalizzino le sale specializzate, compromettendo investimenti e occupazione. Ha ribadito la necessità di un quadro stabile per permettere investimenti in innovazione tecnologica, come i controlli di accesso e il Registro di autoesclusione, fondamentali per la prevenzione del gioco compulsivo e la protezione dei soggetti vulnerabili. Cangianelli ha anche richiesto un riequilibrio fiscale per il comparto degli apparecchi da gioco, che ha visto un calo del 18% nella spesa dei giocatori tra il 2019 e il 2023 a causa di un payout non più attraente.

“Le aziende del settore, dal 2004, stanno investendo in questa attività autorizzata dallo Stato. Dato che siamo i primi contribuenti dello Stato non ci dobbiamo vergognare del nostro lavoro che è assolutamente lecito. È incredibile confrontarsi ancora con persone che ideologicamente vanno contro il settore. Siamo continuamente attaccati da certa stampa che è totalmente disinformata sulle questioni di comparto. Stiamo ancora discutendo sulle distanze, strumento fuori tempo visto che ora si può giocare direttamente sul telefonino. Non capisco perché non si possa aprire un’attività vicino ad una scuola, tanto il gioco è vietato ai minori e a loro non è consentito entrare nelle nostre sale. I limiti orari anche si sono rivelati totalmente inutili e inefficaci rispetto agli obiettivi che si erano prefissati”. È quanto ha detto il presidente della Sapar, Domenico Distante,

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Flutter Entertainment acquisisce Snaitech: operazione da 2,3 miliardi di euro

Flutter: “Il marchio Snaitech apprezzato e riconosciuto in Italia rimarrà sul mercato e sarà rinforzato”

Flutter Entertainment, leader globale nelle scommesse sportive e nel settore iGaming, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione di Snaitech S.p.A. da Playtech Plc per 2,3 miliardi di euro. Questo accordo rafforza la posizione di Flutter nel mercato italiano, prevedendo la chiusura della transazione entro il secondo trimestre del 2025. Si stima che l’acquisizione avrà un impatto positivo immediato sugli utili per azione.

Snai è uno dei principali operatori omnicanale in Italia, posizionandosi come il terzo player online con una quota di mercato del 9,9% e oltre 291.000 giocatori medi mensili. I ricavi online sono cresciuti del 26% negli ultimi quattro anni, con un EBITDA rettificato del 32%. Grazie alla solida rete di 2.000 punti vendita, Snai si classifica come il secondo operatore nel settore retail delle scommesse sportive e del gaming.

Questa acquisizione posiziona Flutter come il primo operatore nel mercato italiano, con una quota online del 30%, considerando anche le attività di Sisal. Il mercato italiano, con un valore di 21 miliardi di euro nel 2023, rappresenta il più grande in Europa, e la penetrazione dell’online è ancora limitata al 21%, offrendo ampie possibilità di crescita.

Il marchio Snai è riconosciuto ed apprezzato in Italia e rimarrà come ulteriore brand di questo mercato insieme a quelli di Sisal, Pokerstars, Tombola e Betfair. Flutter già gestisce con successo altre operazioni multi-brand, in particolare nel Regno Unito dove operiamo con quattro marchi in diverse verticali di prodotto e di clientela. Puntiamo sulle piattaforme tecnologiche di Snaitech per l’offerta dei nostri prodotti – hanno concluso da Flutter – e confermiamo che il brand non solo sarà tutelato ma addirittura rinforzato“, hanno dichiarato da Flutter.

Flutter prevede di ottenere sinergie operative per almeno 70 milioni di euro, sfruttando la propria tecnologia e piattaforme per migliorare l’esperienza dei clienti di Snai. Queste sinergie includeranno miglioramenti nella gestione dei prezzi, contenuti interni per il casinò e l’integrazione tecnologica.

Soddisfazione per l’accordo raggiunto da parte di Peter Jackson, CEO di Flutter: “Questa acquisizione di Snai si inserisce perfettamente nella nostra strategia di crescita a lungo termine. Il mercato italiano è il più grande d’Europa e l’integrazione con Flutter offrirà nuove opportunità di espansione, grazie ai nostri prodotti e competenze globali. Porterà significativi benefici per gli azionisti, con una riduzione rapida della leva finanziaria del gruppo, favorendo acquisizioni future”.

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EASG 2024: gioco legale tra innovazione e sostenibilità

Esperti e operatori hanno discusso le novità del settore, l’evoluzione del gioco online e la tutela dei consumatori

“In Italia ci sono 35mila luoghi non specializzati di gioco, mentre ci sono 5mila sale dedicate al gioco. Per Fipe, l’associazione che rappresento, la protezione dei consumatori è un obiettivo statutario ed è per questo che ci battiamo per regole migliori in grado di fare migliorare davvero il mercato dei giochi “. È quanto ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente EGP-Fipe, durante il panel “Essentials in Italy” all’European Association for the Study of Gambling.

Analizzando i diversi canali, dal 2019 ad oggi la quota di denaro speso dagli italiani nel gioco online è più che raddoppiata, passando da meno del 10% al 21,2% del totale. Di questa somma, circa il 53% proviene da slot e poker online, mentre il 38% dalle scommesse. Altro canale importante è quello degli apparecchi da intrattenimento, da cui proviene circa il 41% dei margini lordi di Stato ed operatori. Da notare, in questo caso, una importante riduzione rispetto agli ultimi anni (nel 2019 la percentuale sul totale era del 53%) dovuta all’alta tassazione e alle basse vincite consentite rispetto al passato.

Cangianelli ha anche posto l’accento sulla necessità di un riordino del gioco legale in Italia, evidenziando come ci siano ancora aspetti da migliorare nel mercato regolamentato. “Il distanziometro, i limiti orari e la tessera sanitaria per gli apparecchi da intrattenimento non risolvono il problema del gioco problematico, ma spostano i giocatori verso canali illegali”, ha dichiarato. Tuttavia, Cangianelli ha anche riconosciuto il valore delle strategie antiriciclaggio e dei filtri all’accesso, che permettono un approccio più consapevole al gioco, contribuendo così alla protezione dei consumatori.

Nonostante le criticità, il settore continua a evolversi, con circa 85.000 punti vendita attivi e un crescente spostamento verso il gioco online. Per Cangianelli, il riordino normativo dovrà puntare su regole più equilibrate e giuste, eliminando le disparità di tassazione che favoriscono alcuni canali distributivi rispetto ad altri. “Questa riflessione è fondamentale per fare finalmente un passo avanti”, ha concluso, ribadendo l’importanza di un confronto con le best practice europee.

Stefania Colombo, Director Global Sustainability di IGT, ha centrato il suo intervento sul concetto di sostenibilità e gioco responsabile. “Abbiamo fatto molti passi avanti attraverso studi e strategie per aumentare la consapevolezza dei giocatori”, ha spiegato. Per Colombo, la prevenzione è un elemento chiave, e una comunicazione costante con il mondo accademico risulta essenziale per migliorare le regolamentazioni e individuare le azioni più efficaci.

IGT ha adottato un approccio proattivo per tutelare i giocatori, con particolare attenzione ai giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, offrendo strumenti di protezione personalizzati. Inoltre, Colombo ha sottolineato l’importanza di ridurre lo stigma associato al gioco, auspicando che “nei prossimi anni il gioco responsabile diventi parte integrante delle strategie aziendali, contribuendo a migliorare l’opinione pubblica”. La sostenibilità rimane centrale nelle operazioni di IGT, che si impegna anche su temi ambientali e sociali, come il supporto alle comunità locali.

Valérie Peano, fondatrice dell’European Gambling Lawyers and Advisors, ha rivolto l’attenzione al rinnovamento del gioco online, definendo la nuova legislazione italiana “ambiziosa”, specialmente per gli aspetti tecnologici e di innovazione. “Il nuovo sistema prevede solo grandi player, dato che la licenza ha un costo di 7 milioni di euro, un aumento significativo rispetto ai precedenti 200.000 euro”, ha spiegato Peano. Questo cambiamento selezionerà operatori capaci di garantire solidità finanziaria e politiche di gioco responsabile valutate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Peano ha anche espresso critiche al divieto di pubblicità sul gioco, definendolo “un totale fallimento” poiché non esistono studi che ne dimostrino l’efficacia. Ha suggerito che regolamentare la pubblicità, anziché vietarla del tutto, permetterebbe di riconoscere i brand autorizzati e tutelare i giocatori dal mercato irregolare. “Pubblicizzare le società di gioco legale potrebbe anche aiutare a promuovere il gioco responsabile”, ha concluso, auspicando un approccio più equilibrato e strategico.

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Il gioco legale tra stabilità, nuove sfide e responsabilità: il punto degli esperti al convegno EASG

Operatori e istituzioni discutono sulle criticità del settore, dal rischio dell’illegalità all’importanza delle regole chiare e del gioco responsabile

“La direttiva europea sulla sicurezza e l’ordine pubblico permette agli Stati di concedere delle concessioni a privati per gestire determinati settori e questo è proprio il nostro caso. Questo ha consentito fino a un certo punto di avere una certezza delle regole, sicurezza per i giocatori e di raccogliere mediamente 12 miliardi di euro ogni anno. Si era partiti bene destinando queste somme ad iniziative importanti come ad esempio il restauro dei grandi patrimoni italiani”.

E’ quanto ha detto Giuliano Frosini, Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di IGT, durante il convegno “Setting the scene – Everything you need to know about gambling, betting and Italy” in corso allo European Association for the Study of Gambling. Frosini ha posto l’accento sulla stabilità delle regole che permetta di non stoppare gli investimenti e di non riportare i giocatori verso il mondo dell’illegalità (criminalità e soggetti privi di concessione).

Ma da qualche tempo si è registrata un’eccessiva esposizione delle esternalità negative del settore, sottolinea Frosini: “Ciò è successo perché gli operatori hanno avuto difficoltà a confrontarsi con il mondo della politica e ciò ha cambiato il paradigma. Gli Stati hanno cominciato a considerare il settore come una materia radioattiva, ovvero pericolosa da maneggiare e hanno lasciato che le opinioni pubbliche si impossessassero delle policy”.

In quest’ottica, per venire incontro alle regioni, lo Stato ha deciso di aumentare le tasse così da limitare l’offerta. Frosini puntualizza: “Le tasse eccessive stanno riportando i giocatori verso il mondo dell’illegalità, che non è solo criminalità ma anche di soggetti privi di concessione. Questo tipo di fenomeno va contrastato con altre modalità. Si è venuta a creare una sensazione di instabilità delle regole e quindi di pericolo per gli investimenti”. “Cosa bisogna fare? Sfruttare l’occasione di queste regole italiane nuove con questo clima politico diverso e con un governo più stabile”.

Davide Diamare, Direttore dell’Ufficio Giochi Numerici e Lotterie dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli, si è focalizzato sulla distinzione tra gioco d’azzardo e gioco legale, richiamando all’attenzione anche la Legge Delega grazie alla quale si potranno garantire certezze normative e fiscali ai concessionari di gioco: “Nell’ultimo ventennio in Italia si è provato a fare una distinzione tra il gioco d’azzardo e il gioco legale. Non è facile far capire all’opinione pubblica l’importanza di questo settore. Il compito dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli è quello di applicare e attuare le regole stabilite dal potere politico. Per questo motivo, il legislatore italiano ha approvato la Legge Delega, con la quale si potrà organizzare un riordino del settore dei giochi. Il legislatore quindi ha riconosciuto la necessità delle concessioni, ma anche il fatto che questi concessionari abbiano il ruolo primario di arrivare agli obiettivi di sicurezza che la legge si è posta. Risulta importante garantire una certezza ai concessionari di gioco per le loro attività anche dal punto di vista fiscale e normativo”.

Altri due aspetti importanti sottolineati da Diamare: “La concertazione con gli enti locali, dal momento che negli ultimi anni in Italia regioni e comuni hanno regolato in modo disordinato questo comparto, e la disciplina dei controlli per combattere l’illegalità.”.

Il Direttore degli Affari Istituzionali SisalGiovanni Emilio Maggi, durante il panel “An operators perspective” all’European Association for the Study of Gambling, ha riportato l’attenzione sul binomio gioco responsabile-competitività. Due fattori importanti che non sono in contraddizione: “Consolidamento e attenzione ai giocatori sono legati, poiché i concessionari avranno modo di proteggere al meglio i consumatori. In Sisal da molti anni abbiamo imboccato una strada, ovvero il passaggio da compliance al commitment. Questo significa il coinvolgimento di tutta l’azienda sulla tematica della protezione dei giocatori. Nella Delega Fiscale è stato introdotto un articolo dal legislatore italiano che tratta specificamente il gioco responsabile. Si tratta di una legge che dà le linee guida, ora dovrà essere applicata e sarà più specifica. In Sisal siamo convinti che in questo settore vadano condivisi i vari strumenti per lottare contro questi fenomeni e garantire tecniche di gioco responsabile”.

In conclusione, gioco responsabile e competitività del business non sono in competizione: “Applicare il gioco responsabile sarà fondamentale per il nostro settore. I clienti ci devono scegliere perché sanno che potranno trovare un modello di gioco sicuro e un modo per divertirsi. Per permettere ciò dovremo potenziare la player protection e far capire meglio alle persone gli strumenti da noi adottati, ovvero ricerca, analisi delle best practices e tecnologia”.

Francesco Rodano, Chief Policy Officer di Playtech, in occasione del suo intervento al panel “What is New? Is AI taking over, or the people using AI. – True or False?” all’European Association for the Study of Gambling, ha fatto il punto sull’importanza dell’investire sull’Intelligenza Artificiale: “Playtech ha deciso di investire sull’Intelligenza Artificiale 7 anni fa, quando ChatGPT non esisteva nemmeno. L’industria del gioco può usare questi strumenti, ad esempio per il gioco responsabile. L’IA può certamente aiutare a prevedere comportamenti problematici. Non si è ancora capita però la modalità corretta con cui intervenire.

La personalizzazione dell’intervento potrebbe avere successo, ma è necessario studiare nuove soluzioni. Playtech, in qualità di operatore, è disposta a mettere i dati dei nostri clienti nelle mani dell’accademia per riuscire a trovare le best practices da utilizzare. Le società di gioco al momento non condividono molto, ma questi dati sono fondamentali per capire come muoverci per andare sempre di più verso il gioco responsabile”, ha sottolineato Rodano.

Molte sono le opportunità che l’IA può fornire: “L’Intelligenza artificiale ci fa capire quali messaggi sono più efficaci, può fornirci chatbot personalizzati sui diversi giocatori. Con l’IA si possono elaborare grandi quantità di dati per estrarre preziose informazioni sul comportamento dei giocatori. Questo strumento permette interazioni personalizzate e suggerimenti che possono influenzare positivamente il comportamento del giocatore. L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per trovare i giocatori problematici e targettizzarli con campagne di marketing più aggressive”.

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ADM: pubblicati in tempo record gli esiti del concorso per ingegneri

Alesse (DG ADM): “Congratulazioni ai vincitori di questo importante concorso che segna un ulteriore passo avanti per l’Agenzia verso una riforma del territorio a rilevanza tecnica”

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato i risultati finali del concorso, bandito il 12 febbraio 2024, a complessivi 72 posti dell’Area funzionari della famiglia professionale tecnica.

1026 le domande presentate con 186 idonei alla prova scritta e, successivamente, 107 di questi hanno superato anche la prova orale. Di questi 107, sono risultati 72 i vincitori e 35 gli idonei.

L’Agenzia ha colto un importante risultato svolgendo, in appena 6 mesi, l’intera fase concorsuale e assicurando una selezione di alto livello professionale.

Roberto Alesse, direttore Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

“Il Concorso appena concluso dimostra l’impegno straordinario della Commissione esaminatrice – che aveva come presidente il dottor Stefano Saracchi e composta da ingegneri altamente qualificati dell’Agenzia e del partner tecnologico di Stato, Sogei – che ha intensamente lavorato per assicurare lo svolgimento di tutte le procedure utili all’espletamento delle prove e alla massima contrazione delle relative tempistiche. Inoltre, desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni ai 72 vincitori, che, entro poche settimane, prenderanno servizio su tutto il territorio nazionale, contribuendo così all’incremento delle attività di controllo nel settore delle Accise e all’effettivo avvio della nuova riforma territoriale dell’ADM. Riforma che la Direzione centrale Organizzazione e trasformazione digitale dell’Agenzia ha progettato e il MEF ha approvato, lo scorso luglio”, commenta Roberto Alesse, Direttore dell’Agenzia. “Sono molto soddisfatto di questi due importanti risultati che si uniscono l’uno con l’altro.”

I candidati selezionati in possesso di titoli di studio ad alto valore tecnico, che vanno dall’ingegneria industriale all’ingegneria nucleare ed energetica, entreranno a far parte dell’Amministrazione finanziaria per l’espletamento di tutti i servizi di controllo anche mediante l’impiego di nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

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Bari, sequestrati apparecchi da gioco irregolari: sanzioni per quasi un milione

Conclusa con successo l’operazione mirata a contrastare il gioco illegale

Sequestrati nove apparecchi da intrattenimento irregolari, con sanzioni amministrative per circa 90.000 euro e tributarie per 900.000 euro. È l’esito dell’operazione condotta a Bari dall’Agenzia Dogane e Monopoli e dal Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza, mirata a contrastare il gioco illegale e irregolare.

Il piano d’intervento ha riguardato diversi centri scommesse e sale giochi dell’area metropolitana di Bari. Durante i controlli sono state trovate sei apparecchiature non conformi alle norme e tre totem, che impedivano il monitoraggio delle somme giocate e la corretta tassazione. L’evasione rilevata è di circa 500.000 euro.

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UIF, meno 25 per cento di segnalazioni di operazioni sospette da parte degli operatori di gioco

Trentino, Umbria, Sardegna e Basilicata le regioni in controtendenza

Le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dagli operatori di gioco si sono ridotte del 25%. Questo quanto comunicato dalla UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia). In forte calo anche le segnalazioni operate da coloro che esercitano attività di custodia e trasporto denaro contante o valori (-35,7 per cento).

In totale nel primo semestre del 2024 sono pervenute alla UIF 70.085 segnalazioni di operazioni sospette, per la precisione 7.522 in meno rispetto a quelle trasmesse nel corrispondente periodo del 2023 (-9,7 per cento).

A livello geografico il calo è ben evidente nelle regioni che registrano il più alto numero di segnalazioni, ovvero la Lombardia (-9,4 per cento rispetto al semestre corrispondente), Lazio (-13,3 per cento) e Piemonte (– 19,1 per cento).

Da rilevare una forte diminuzione anche delle segnalazioni di operazioni sospette “online“, quindi trasmesse da istituti di moneta elettronica, prestatori di servizi di gioco e operatori in valuta virtuale. Qui si registra una riduzione del 18,5 %.

Esistono anche delle eccezioni. Alle diminuzioni rilevate fanno da contraltare dei segni +, come in Trentino-Alto Adige (+3,8 per cento), Sardegna (+3,7 per cento), Basilicata (+2,6 per cento) e Umbria (+2,5 per cento).

Nei primi sei mesi del 2024 sono state trasmesse 4.699 segnalazioni dai prestatori di servizi di gioco. Nel periodo corrispondente nel 2023 erano state 6.255 le segnalazioni, 5.768 nel secondo semestre.