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Giochi, al via il Registro Unico degli Esclusi per la tutela dei giocatori e la lotta alle dipendenze

Linee guida e idee per creare un sistema di auto ed eteroesclusione da parte dei soggetti fragili e a rischio

E’ stata presentata a Roma, presso l’Università di Tor Vergata, la ricerca volta alla realizzazione di un Registro Unico delle Esclusioni (R.U.E.) del settore dei giochi con vincita in denaro in Italia.

L’obbiettivo è quello di ampliare l’attuale sistema dell’autoesclusione, ad oggi limitato al solo gioco on line. Un nuovo strumento nella lotta al gioco patologico, quindi, ma non solo: il Registro deve essere inteso come stimolo per ricercare la giusta connessione tra autodeterminazione, Stato e libertà di iniziativa economica nel settore del gioco.

In particolare, lo strumento dell’esclusione dal gioco, sia nella forma dell’autoesclusione sia dell’eteroesclusione, trova un’ampia e diversificata applicazione a livello internazionale ed è per tale motivo che è stata condotta un’analisi comparata delle esperienze di: Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, e Arizona. In linea generale emerge uno scenario caratterizzato da una estrema variabilità delle soluzioni adottate dai diversi Paesi. I differenti approcci sono il riflesso di condizioni sociali, normative e politiche sul territorio estremamente differenziate con la conseguente manifestazione di un framework regolatorio e gestionale della esclusione dal gioco estremamente diversificato.

Un ruolo importante potrebbe avere, in Italia, la creazione di un “marketing responsabile per il gioco”. Nel caso del gioco d’azzardo, il marketing perde la sua veste commerciale per assumere quella sociale e diventa uno strumento per orientare i consumatori verso un consumo del gioco consapevole, sano e basato sull’intrattenimento. Di conseguenza, attraverso un approccio selettivo e mirato, il gioco può adottare delle strategie auto ed etero espulsive per i giocatori patologici e inclusive per i giocatori positivi.

La visione dell’esclusione dal gioco d’azzardo come una strategia piuttosto che come un semplice strumento individuale, se inserita nel contesto italiano, potrebbe includere:

  • la definizione di un framework normativo e regolatorio in grado di definire i principali aspetti funzionali della strategia;
  • la realizzazione di Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) che comprenda il gioco d’azzardo online, terrestre e anche l’eteroesclusione;
  • l’individuazione del ruolo della comunicazione e dell’informazione al consumatore, al giocatore, ai familiari e ai portatori di altri interessi.

Relativamente alla comunicazione potrebbe essere utile individuare e delle forme di pubblicità e comunicazione dello strumento dell’esclusione nell’ambito del vigente quadro normativo e tenuto conto del divieto di pubblicità, oltre che la previsione del divieto di qualsiasi forma di comunicazione commerciale individuale verso i giocatori esclusi per tutto il periodo del provvedimento ed eventualmente anche oltre.

Un lavoro mirato, quello del Registro Unico degli Esclusi, che mira alle seguenti obbiettivi:

  • un sistema di eteroesclusione come istituto di natura amministrativa e dunque non a valenza giudiziaria, non ritenendosi necessario l’intervento di una Autorità giudiziaria;
  • il riconoscimento del diritto di partecipazione al procedimento di eteroesclusione da parte del “segnalato”;
  • la garanzia di assoluta riservatezza del soggetto segnalante;
  • la dimostrabilità, in capo al segnalante, di avere un interesse personale o familiare o di altra natura ma giuridicamente rilevante, all’attivazione del divieto;
  • la legittimazione alla presentazione dell’istanza anche in capo a soggetti non familiari ma che siano comunque portatori di un interesse pubblico o economico rilevante, come ad esempio nel campo sanitario o bancario ovvero nel campo della tutela, curatela e/o amministrazione di sostegno.

I primi passi sono stati mossi e le linee guida tracciate. L’Italia è pronta a mettersi in prima linea nel contrasto al gioco patologico e alle dipendenze.

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Vermantia punta sull’Italia. Rossi (Dir. Business Development): ‘Mercato impegnativo ma gratificante, sempre pronti a innovare’

I clienti una parte integrante del nostro percorso di evoluzione’, sottolinea Rossi

Il mercato del gioco in Italia attira sempre più operatori e il nostro paese si conferma tra i più interessanti a livello europeo in termini di giocatori e investimenti. In questo contesto si inserisce quindi la strategia di Vermantia, leader globale nella fornitura di soluzioni di giochi e scommesse, che ha iniziato il 2023 con un forte portafoglio di servizi.

E’ lo stesso Direttore del Business Development, Renato Rossi, a mostrare una panoramica dell’azienda, pronta a svolgere un ruolo di primo piano all’interno dell’industria del gioco tricolore. “Il mercato italiano occupa un posto speciale nel settore delle scommesse, essendo uno dei mercati più antichi e consolidati a livello globale. E’ caratterizzato da alcune delle normative più severe a livello globale, il che lo rende un mercato impegnativo ma allo stesso tempo gratificante in cui operare”, il suo commento.

“La partnership con gli operatori italiani è molto apprezzata da noi di Vermantia, non solo per la loro longevità, ma anche per la loro natura di supporto. Siamo sempre impegnati a fornire le migliori soluzioni su misura ai nostri partner, e il mercato e gli operatori italiani hanno fornito un ambiente che incoraggia la sperimentazione e la realizzazione di molteplici storie di successo”, ha aggiunto.

Parole al miele per l’Italia, quindi, che rappresentano un bel riconoscimento da parte di un operatore abituato a lavorare a livello internazionale. “Nel 2023, la velocità e la personalizzazione sono fondamentali nel settore dei giochi e delle scommesse – prosegue Rossi – Consideriamo i nostri clienti una parte integrante del nostro percorso di evoluzione, e l’azienda garantisce che gli operatori, indipendentemente dalle dimensioni, possano contare sui nostri servizi”.

Analisi lucida della situazione presente, quindi, ma con uno sguardo sempre al futuro: “Le soluzioni di gestione dei contenuti di Vermantia rappresentano un servizio di punta per il 2023. Sebbene il mercato omnichannel sia presente da molto tempo, c’è un continuo spazio di sviluppo non solo a breve e medio termine, ma anche a lungo termine.  La chiave è sempre rivoluzionare e innovare e lo stiamo facendo snellendo i processi ed eliminando le complessità. Il nostro obiettivo è offrire agli operatori un’esperienza senza problemi, fornendo un servizio di alta qualità e ottenendo notevoli risparmi sui costi”, ha concluso il Direttore del Business Development di Vermantia.

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Riforma fiscale, il gioco pubblico a un punto di svolta. Alesse (dir. ADM): ‘Tutela soggetti vulnerabili, contrasto al gioco illegale e questione territoriale le priorità’

Sul tavolo proposte normative per risolvere le numerose criticità del settore

La Riforma Fiscale entra nel vivo ed è tempo di audizioni presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati. I temi sono tanti, così come numerosi si preannunciano gli interventi che il Governo dovrà attuare in ambito normativo e di tassazione in diversi settori. Tra questi, di massimo interesse è la partita relativa alla riforma del gioco pubblico, che da anni chiede norme chiare per regolamentare al meglio un’industria di primaria importanza per lo Stato Italiano.

In questo contesto, oggi è stata la volta direttore dell’ADM Roberto Alesse: il numero 1 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel suo intervento davanti ai deputati della Commissione Finanze, ha posto l’accento anche sul settore dei giochi: “Siamo di fronte all’esigenza di riordinare, complessivamente, il settore dei giochi pubblici”, ha esordito.

Alesse ha quindi snocciolato tutte le problematiche relative alla materia del gioco pubblico in Italia: “La delega prevista per il settore dei giochi non ha per oggetto soltanto gli aspetti di natura fiscale, ma anche quelli relativi all’attività amministrativa, regolatoria, socio-sanitaria e di contrasto della criminalità. Di fondamentale importanza è la conferma del modello organizzativo che prevede la coesistenza di un regime concessorio e di un regime autorizzatorio, che costituisce un forte presidio contro le attività delle organizzazioni criminali

“Del resto, la riserva statale dei giochi è basata sulla buona fede e sulla tutela dell’ordine pubblico, sulla protezione dei soggetti più deboli, ed in particolare i minori, sul controllo della diffusione dei prodotti di gioco e sulla corretta gestione della fiscalità – ha sottolineato Alesse – Le finalità sottese a tali principi non possono che essere raggiunte attraverso una compiuta regolamentazione pubblica che detti regole precise”.

“Sono previsti, in particolare, la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, l’obbligo di formazione per i gestori ed esercenti, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione, le caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre gioco, la certificazione di ogni singolo apparecchio, con passaggio graduale ad apparecchi che consentano il gioco solo da ambiente remoto ed il divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minori di anni diciotto. Il primo obiettivo della delega è quindi quello di assicurare la riduzione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo patologico”, ha precisato il direttore di ADM.

Inoltre, secondo Alesse, uno dei punti cruciali del disegno di legge riguarda l’introduzione di una disciplina di concertazione tra Stato, Regioni ed enti locali: “In questo senso appare quindi auspicabile e imprescindibile riattivare la Conferenza unificata per la predisposizione di un nuovo piano di distribuzione dei punti di gioco che preveda un sistema unico di dislocazione e l’individuazione di criteri di distanza uniformi. A tal proposito è da sottolineare come l’effetto espulsivo conseguente all’introduzione dei limiti di distanza ha, in molti casi, comportato la sostituzione dell’offerta di gioco legale con forme di raccolta illecita”.

“La delega prevede inoltre un’intensificazione del contrasto del gioco illegale e delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nell’offerta di gioco mediante il rafforzamento della disciplina sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi e di onorabilità di tutti gli operatori di gioco”, ha proseguito Alesse, per poi soffermarsi sulla questione fiscale.

“La complessità del settore del gioco pubblico dipende dal fatto che, sotto il profilo fiscale, sussistono prelievi che hanno natura tributaria ed altri di natura extratributaria e, tra queste, vi sono prelievi costituiti da un “utile” erariale – ha detto – Il disegno di legge reca la previsione dell’adeguamento delle disposizioni in materia di prelievo erariale sui singoli giochi. In particolare, vi è l’opportunità di armonizzare i ricavi dei concessionari che all’attualità sono, per taluni giochi, autodeterminati dai medesimi concessionari, mentre per altri giochi sono valutati nell’ambito della gara per l’affidamento della concessione”.

Sempre in riferimento al contrasto al gioco illegale, Alesse ha ribadito: “E’ necessario procedere al riordino dei rapporti intercorrenti tra il regolatore e gli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento e divertimento secondo criteri che devono essere ispirati a maggiore rigore, specificità e trasparenza. Il disegno di legge propone la definizione, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, di piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco illecito”.

“Da ultimo, il disegno di legge reca la previsione di una relazione annuale alle Camere presentata dal Ministro dell’economia e delle finanze sui risultati economici della gestione e sui progressi in materia di tutela dei consumatori di giochi e della legalità. Si osserva, al riguardo, che l’Agenzia già provvede alla pubblicazione del “Libro Blu” che rappresenta una sintesi dei risultati conseguiti nei settori di competenza e, in particolare, nel settore del gioco pubblico”, ha concluso Alesse.

Insomma, gli argomenti sul tavolo sono tanti e il settore del gioco pubblico sembra essere a un punto di svolta. Quella svolta che operatori e concessionari chiedono da tanto tempo: la palla passa al Governo.

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L’Italia e il gioco: Gratta e Vinci, Lotto, SuperEnalotto e scommesse i più praticati

Leggera flessione dei giocatori rispetto al periodo pre-pandemia

“Il nuovo Rapporto Italia 2023 rappresenta uno spaccato dell’attualità economica, politica e sociale del nostro Paese. Viviamo in tempi in cui accadono eventi imprevedibili con grandi cambiamenti in atto, dobbiamo essere in grado di far fronte a queste rivoluzioni”, il commento di Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes.

Il settore del gioco è preso in esame dal Rapporto Italia 2023, a cura dell’Eurispes. Il centro di ricerca politica, economica, sociale e della formazione ha fotografato le abitudini e i trend del nostro paese e un ampio focus è stato dato anche al settore dei giochi e delle scommesse, da sempre centrale nella tradizione popolare tricolore.

Gratta e Vinci, Lotto, SuperEnalotto e scommesse fanno ormai parte della quotidianità di molti e sono entrati stabilmente nelle abitudini della popolazione italiana. Una tradizione che non smette, quella dei giochi con vincita in denaro, e che contribuisce al divertimento e allo svago di moltissimi cittadini.

Tra tutti, sottolinea Eurispes, il gioco più popolare in Italia è il Gratta e Vinci: solo il 15,3% degli italiani non ci gioca mai, mentre il 56,5% lo fa qualche volta, il 21,8% spesso e il 6,3% sempre. Risultano poi molto diffusi tra la popolazione anche Lotto e SuperEnalotto (solo un italiano su quattro non ci gioca mai) e le lotterie (il 36,3% non ci gioca mai).

Inoltre, quasi la metà del campione partecipa alle scommesse sportive: il 25,9% qualche volta, il 16,4% spesso, il 5,3% sempre. Poco appeal invece per scommesse non sportive, slot, vlt e giochi di carte. Ancora più indietro l’ippica (il 76,2% degli italiani non ci gioca mai), i casinò (75%) e il Bingo (70,1%).

Dall’indagine Eurispes, emerge che il 38% dei cittadini ha conoscenza diretta o indiretta dell’esistenza di circuiti di gioco illegale. Quasi un terzo (31,6%) ne è a conoscenza ma non ne ha mai preso parte, il 6,4% ha anche partecipato, il 62% risponde invece negativamente. Il 21,3% degli intervistati afferma poi di partecipare a giochi con vincita in denaro, mentre il 78,7% dichiara di non farlo mai. Nello specifico, il 12% gioca solo dal vivo, il 4,2% solo online, il 5,1% in entrambi i modi.

I giochi e le scommesse restano quindi una delle attività preferite dagli italiani, ma con una piccola flessione rispetto al periodo pre-pandemia. Mettendo questi risultati a confronto con quelli ottenuti nell’indagine realizzata nel 2019, si registra infatti un calo dei giocatori italiani (dal 28,2% del 2019 al 21,3% del 2023). Rispetto al periodo pre-Covid sono diminuiti coloro che giocano solo dal vivo (erano il 18,3%) e, al contrario, lievemente aumentati coloro che giocano esclusivamente online (dal 2% al 4,2%).

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Giochi e scommesse, Centro e Sud America le nuove frontiere: ‘Mercato regolamentato e norme chiare, così il settore aiuta i paesi latinoamericani’

Sanchez Ortega (Ente regolatore Panama): ‘Sicurezza e stabilità per operatori e giocatori’

Le nuove frontiere del gioco passano anche dai paesi latinoamericani: un mercato in espansione a cui molti operatori stanno guardando con interesse. A maggior ragione, assume un significato particolare la settima edizione della Cumbre Iberoamericana del Juego, l’evento di riferimento per gli operatori del gioco dell’area LATAM.

L’edizione 2023 ha preso il via a Panama e vede i principali attori e regolatori latinoamericani protagonisti di incontri, panel e discussioni per il futuro e il presente del settore. I mercati del Centro e del Sud America rappresentano ad oggi un’opportunità e sono sempre di più le aziende che si spingono oltreoceano per espandere il proprio business.

In questo contesto, ad aprire i lavori è stato Manuel Sánchez Ortega, Segretario Esecutivo della “Junta de control de Juegos” di Panama, l’ente regolare del gioco del paese centroamericano. “Il lavoro del nostro ente è garantire la sicurezza dell’industria sia dal lato degli operatori sia da quello dei giocatori”, le sue parole.

Sanchez Ortega ha voluto porre l’accento sull’importanza del settore nel suo paese: “Regolare il gioco è un aspetto molto importante, a Panama l’industria del gioco è tra i primi dieci contribuenti del paese. L’industria impiega direttamente più di 10.000 persone e allo stesso tempo gli operatori investono tramite sponsorizzazioni alle società sportive sia professionistiche che amatoriali, aiutando così lo sport nazionale”.

Anche nei paesi latinoamericani, quindi, gli operatori del gioco svolgono un ruolo fondamentale sia a livello fiscale sia a livello sociale. Il tutto, prosegue Sanchez Ortega, all’interno di un mercato regolamentato: “Sicurezza vuol dire stabilità, sia per i clienti sia per i giocatori, per questo la normativa deve essere stabile e non cambiare continuamente”, ha concluso.

Dalla Cumbre Iberoamericana del Juego parte quindi un messaggio agli operatori internazionali: il mercato della zona LATAM è pronto ad accogliere nuovi investimenti e nuove aziende. All’evento presenti tutti i regolatori latinoamericani, durante la manifestazione è stata premiata Cirsa per l’importante contributo economico dato ai cittadini di Panama all’inizio della pandemia.

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Isola dei Famosi, si entra nel vivo: Paolo Noise è già il grande favorito

I bookmaker propongono la griglia dei pronostici: Pamela Camassa ed Helena Prestes entrambe quotate vincenti a 5,00

E’ giunta alla quinta puntata l’Isola dei Famosi, il reality in onda questa sera in diretta dall’Honduras. Cominciano a infiammarsi gli animi, tra litigi e battibecchi, con stanchezza e fame che iniziano a farsi sentire tra i naufraghi VIP.

Ma non solo, perché anche il pubblico sta iniziando a conoscere meglio i concorrenti e i bookmaker stanno quindi già pensando a chi potrebbe essere il vincitore finale dell’edizione 2023.

Nella puntata di stasera rischia di uscire uno tra Helena Prestes, Fiore Argento, Gian Maria Sainato, Marco Mazzoli e Paolo Noise. Ma proprio quest’ultimo è, allo stesso tempo, il grande favorito dei pronostici.

Una vittoria di Noise è infatti data appena a 2,00 mentre a distanza, sul secondo gradino del podio virtuale, ci sono Pamela Camassa ed Helena Prestes entrambe a 5.00. Seguono Andrea Lo Cicero (6.50) e Cristina Scuccia (7.00), poi Alessandra Drusian (12.00), Fabio Ricci (15.00), Nathaly Caldonazzo (16.00) e Fiore Argento (20.00). Quote più alte per la vittoria di Christopher Leoni (40.00) e Corinne Clery (50.00).

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Il Lotto diventa maggiorenne: 18 anni fa l’inizio delle estrazioni automatizzate

Era il 4 maggio del 2005 quando per la prima volta le palline furono estratte con l’ausilio della tecnologia

C’era una volta l’estrazione del Lotto: i più attenti e i più appassionati del gioco più antico del mondo, si ricorderanno la mitica figura del “bambino bendato” addetto a scegliere le palline con i numeri vincenti. Sembra ieri, ma invece oggi sono passati 18 anni dalla prima volta in cui la mano di quel bambino è stata sostituita da un’estrazione automatizzata.

Il Lotto moderno e tecnologico diventa quindi maggiorenne, in questo 4 maggio 2023, perché era il 2005 quando per la ruota di Roma e la ruota Nazionale veniva effettuata la prima estrazione automatica di sempre. Storiche, a loro modo, le prime due cinquine estratte con le urne elettroniche: Roma 49-67-38-54-56 e Nazionale 72-12-42-57-31.

Fu una prima volta che cambiò un’era e piano piano il bambino bendato è stato mandato “in pensione” anche sulle altre ruote: il 31 maggio e il 12 giugno del 2007, divennero automatizzate anche le estrazioni di Napoli e Milano. Il processo fu completato il 15 settembre del 2009 con tutte le altre ruote.

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Ippica: il trotto italiano ‘sbarca’ in Francia

La prima corsa sarà il Gran Premio Lotteria di Agnano

Media System Technologies, società leader nella fornitura di soluzioni tecnologiche connesse al mondo dell’ippica, ha siglato uno storico accordo con LeTrot, Ente francese responsabile per la gestione delle corse di trotto in Francia, per la trasmissione in Francia e nei paesi internazionali partner di PMU dei più importanti appuntamenti stagionali italiani di questa disciplina. Con la firma di oggi, infatti, i grandi eventi in programma negli ippodromi di trotto contrattualizzati da MST e selezionati da LeTrot saranno diffusi in tutto il territorio francese, nonché in oltre 15 paesi partner di Paris Mutuel Urbain (“PMU”), famoso gestore del totalizzatore sulle corse dei cavalli francese.

Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: “Il Gran Premio Lotteria di Agnano è un evento centrale per l’ippica italiana e internazionale. Un evento che richiamerà migliaia di appassionati e che ha le carte in regola per contribuire al rilancio del settore. Un rilancio non solo in Italia, ma anche all’estero in cui crediamo fortemente e al quale sicuramente potrà dare un valido contributo la sigla dell’accordo tra MST e LeTrot. Lavoriamo tutti insieme con un unico obiettivo, la valorizzazione del mondo dell’ippica”.

Questa nuova partnership sarà inaugurata da un evento d’eccezione: il Gran Premio Lotteria, che si terrà presso l’ippodromo di Agnano (NA) lunedì primo maggio. Si tratta del primo grande evento trasmesso d’oltralpe e nei paesi internazionali partner di PMU, attraverso il canale internazionale “MST-IROP”. Una kermesse che richiama – ogni anno – migliaia di spettatori, provenienti da tutto lo Stivale per assistere alle tre batterie di qualificazione alla Gran Finale, e che mette in palio un ambitissimo montepremi da 660 mila euro.

Michele Rosi, Head of Operation & Business Development di MST, ha voluto sottolineare quanto sia un investimento strategicamente importante per tutto il settore: “Dopo una lunga attesa siamo felici e orgogliosi di riportare, a partire dal Gran Premio Lotteria di Agnano, il meglio del trotto italiano in un mercato importantissimo per l’ippica internazionale, come quello francese. Il raggiungimento di questo storico accordo dimostra, ulteriormente, la validità del palinsesto di corse italiane selezionato da MST e l’importanza di proseguire con il modello di business per la distribuzione internazionale dei diritti individuato dal Decreto del MASAF del gennaio 2022. Siamo convinti che l’accordo annuale raggiunto con LeTrot sia solo l’inizio di una lunga collaborazione, che garantirà all’ippica italiana una vetrina internazionale di massimo rilievo. A tal fine, è necessario assicurare, il prima possibile, una continuità a tale paradigma in modo da consentire agli operatori internazionali di includere le corse nazionali all’interno dei vari palinsesti internazionali”.

Grazie alla partnership tra MST e LeTrot, dopo quasi 10 anni, le corse di cavalli italiane di trotto tornano ad essere trasmesse in Francia, con l’apertura delle scommesse su le più importanti formule di gioco a totalizzatore. In particolare, sarà possibile scommettere nei 13mila punti di vendita francesi e nei canali online a marchio PMU, nei siti di gioco degli operatori di scommesse francesi, nonché presso il network retail internazionale dei paesi partner di PMU, tra cui Germania, Brasile, Spagna, Malta, Olanda, Svizzera, USA, Svezia.

Jean-Pierre Barjon, Presidente della Federazione Francese di Trotto (LeTROT): “Siamo lieti della firma di questo accordo che consentirà agli scommettitori francesi di scommettere su tre delle più belle corse di trotto organizzate in Italia. Queste corse sono le tappe italiane di il Circuito UET Elite, creato quest’anno, ed era molto importante poter dare visibilità a queste corse anche a scommettitori e appassionati francesi. La partnership con MST è un nuovo passo in avanti e stiamo lavorando a stretto contatto con il Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentare e Forestale italiano per rinnovare e sviluppare questo accordo. L’Italia è un partner storico della Francia per le corse al trotto e i legami devono essere rafforzati”.

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Gioco pubblico, Alesse (dir. ADM): ‘Tutelare fasce più deboli’. Leo (Vice Min. MEF): ‘Al via presidio contro la ludopatia’

Istituzioni e politica hanno affrontato criticità e sfide per il settore

Il gioco pubblico entra nel dibattito politico e istituzionale ed è tra gli argomenti cardine dell’evento “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli tra efficienza e legalità”, andato in scena presso la Sala Regina della Camera dei Deputati e organizzato da ADM. Nell’occasione, è stato fatto il punto sul ruolo dell’Agenzia, da circa tre mesi diretta da Roberto Alesse.

Proprio Alesse ha inaugurato le discussioni con un lungo ed esauriente intervento, tra excursus storici e bilanci passati e presenti, ma anche con uno sguardo al futuro e alle nuove sfide che aspettano l’Agenzia. Il direttore di ADM, tra i vari settori, ha voluto porre l’accento anche sul gioco pubblico e sul delicato tema delle concessioni.

“Salvo nuovi orientamenti da parte del Legislatore, le concessioni in corso non saranno più prorogate a partire dal 2024 – ha annunciato – Inoltre, auspichiamo presto la tanto richiesta riforma del gioco pubblico”.

Altro tema importante quello della sicurezza e della tutela dei giocatori: “E’ necessario giungere ad una più marcata ripartizione tra gioco sicuro e gioco non sicuro. Abbiamo l’obbligo di salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica contro il rischio di frodi e di tutelare i soggetti più deboli, che devono essere preservati da una diffusione del gioco incontrollata, indiscriminata e senza regole”, le sue parole.

In un contesto in continua evoluzione, Alesse ha anche voluto dedicare un passaggio ai nuovi trend che stanno investendo il mercato del gaming e non solo: “Sarà molto utile approfondire il cosiddetto ‘mondo del metaverso e quello del multiverso’ applicati alla materia del gioco”, le sue conclusioni.

Nel corso dell’evento è intervenuto anche il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Anche per lui, quello dei giochi è un settore che merita grande attenzione: “I giochi rispondono ad un sistema concessorio e c’è bisogno che si intervenga in maniera più massiccia per tutelare la salute dei più vulnerabili. A tal fine ci sarà un presidio del ministero per contrastare questi fenomeni come la ludopatia, con una relazione annuale al Parlamento”, le sue parole.

“Nel 2024 avremo i decreti legislativi per quanto riguarda la riforma dei giochi e siamo anche al lavoro per risolvere le questioni territoriali ed avere una disciplina nazionale”, ha infine concluso il Viceministro Leo.

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Scommesse e gioco online: E-Play24 (gruppo Cirsa-Blackstone) acquisisce SportitaliaBet

L’operazione riguarda una quota del 70 per cento della Micri Commmunication titolare del marchio

E’ sicuramente un’operazione di impatto per il mercato delle scommesse sportive in Italia. Il gruppo spagnolo Cirsa, di proprietà al 100% del fondo americano Blackstone, attraverso Eplay24, ha acquisito la maggioranza delle quote della Micri Communication srl, società titolare del marchio Sportitaliabet.

Sportitaliabet è la skin di scommesse e gioco online numero 1 in Italia e quindi rappresentava un’occasione importante per il gruppo E-Play24 nell’ottica di consolidamento e crescita del proprio impatto sul mercato del betting.

E-Play24 ha una quota del 70%, che salirà all’80% il prossimo anno, del capitale della Micri Communication.

Antonio Tressanti e Carmine Biancospino, rispettivamente CEO e Direttore Generale della E-Play24, hanno dichiarato che l’operazione di acquisizione rientra nei piani di sviluppo previsti nel 2023 per consolidare maggiormente la propria posizione nel mercato italiano dei giochi online.

“Prima a Milano e poi a Barcellona abbiamo trovato l’intesa migliore possibile per il bene di entrambi. Sono rimasto colpito dalla loro determinazione, come sono stato colpito allo stesso modo dal fatto che in Italia nessuno si sia accorto di una realtà importante come Sportitaliabet – ha dichiarato Criscitiello, ceo ed editore di Sportitalia -. Resto Presidente e azionista di minoranza della Micri. Una mia creatura dal 2010. SportitaliaBet ha un team operativo di grande valore e i risultati raggiunti ne sono la dimostrazione. L’operazione non riguarda Sportitalia tv che rimarrà un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore”.