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Freni (sottosegr. MEF): “Forte contrasto all’illegalità e prevenzione della ludopatia”

Lotta al gioco illegale, contrasto alla ludopatia, gare concessioni e canoni Bingo: i temi di un’intervista a Federico Freni

I punti cardine della Legge Delega sul riordino del gioco pubblico in Italia

Il punto sul settore del gioco pubblico a 6 mesi dalla sua nomina ufficiale a sottosegretario ed i punti cardine sui cui si basa l’attesissima Legge Delega sono alcuni dei temi trattati dal sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni.

“Il settore del gioco nel suo complesso è convalescente, ma in tendenziale ripresa. Speriamo che tutte le azioni intraprese fino ad oggi ci consentiranno di avere una ripresa non più tendenziale”, ha dichiarato Freni. “Alcuni segmenti di questo comparto sono in grande crisi, con una ripresa meno sicura e meno solida, ma sono ottimista e convinto che l’impegno profuso in 6 mesi, da me e dal MEF, possa portare ad un riordino che ci consentirà di uscire da questo pantano e di avere un gioco non più in ripresa, ma finalmente lanciato verso il futuro. Questo è il nostro obiettivo”.

“La legge delega si basa su due pilastri“, ha chiarito il sottosegretario ad Agimeg. “Uno è la lotta senza quartiere all’ illegalità: dove lo Stato è assente e non garantisce adeguati livelli di controllo, prospera l’illegalità che danneggia lo Stato, ma anche gli operatori del settore che lavorano onestamente, che lo Stato ha il dovere di proteggere. La lotta all’illegalità passa attraverso strumenti tecnologici avanzati per prevenire l’illegalità sia sul gioco fisico sia soprattutto sull’online. Il secondo pilastro della legge delega – ha proseguito – è la prevenzione ed il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo patologico. Il gioco non fa male in assoluto, ma possono esistere alcune situazioni in cui il gioco fa male e crea dipendenze. Dobbiamo impedire da un lato che le famiglie abbiano problemi a seguito di un approccio malato nei confronti del gioco, dall’altro impedire che il gioco venga assimilato ad una patologia, in quanto non lo è”.

“Su questi due pilastri – afferma ancora il sottosegretario Freni ad Agimeg – si regge tutta l’impalcatura del riordino, che passerà da una razionalizzazione dei punti gioco, e non da una riduzione – la relazione illustrativa allegata al disegno di legge delega afferma chiaramente ‘esclusa ogni riduzione dell’offerta’ – su una revisione completa delle normative del gioco online, troppo datate, da una rivisitazione dei compiti di sorveglianza di ADM, fino ad una razionalizzazione ulteriore di determinati meccanismi di svolgimento delle attività di gioco. Vorremmo portare, con il contributo del Parlamento, il gioco a divenire un comparto industriale, con la dignità di comparto industriale“.

Per il sottosegretario, i Governatori dovrebbero attendere il riordino nazionale prima di emanare leggi regionali restrittive sul gioco. “Lo dirò anche in conferenza Stato-Regioni non appena sarà licenziata la Legge Delega, parlerò con il Presidente Fedriga, servirà una nuova intesa. Auspico che i governatori vogliano considerare il riordino ed attendere il più possibile l’entrata in vigore delle leggi regionali. Ciò non significa privare le regioni del loro potere normativo, ma inserirlo in una cornice con regole più omogenee rispetto a quanto accade oggi, senza rischiare di dover giocare in modo diverso a distanza di pochi chilometri tra un Comune e l’altro”.

L’intervento del sottosegretario al Mef ha toccato anche la spinosa questione dei canoni di concessione del bingo, con le sale che hanno dovuto versare i canoni anche sotto pandemia, quando erano chiuse. “Una soluzione tecnica esiste” per superare questo problema, “ma si tratta soprattutto di volontà politica. La soluzione tecnica c’è tramite gli emendamenti sin qui presentati che consentono di scontare quei canoni per i periodi in cui le sale bingo sono state chiuse. Ma per rendere attiva la cosa c’è bisogno di una volontà politica che affronti questo delicato argomento”, ha detto ancora Freni.

Sulla data del 30 giugno, quando scadranno le concessioni per le scommesse, la posizione del sottosegretario è questa: “Se non si prorogano le concessioni, si fermano anche le entrate erariali. E’ interesse anche dello Stato risolvere questa situazione. Le concessioni delle scommesse sono scadute da molto tempo, prorogate in virtù dello stato di emergenza, credo che la strada migliore ed unica possibile, a bilancio dello Stato invariato, sia rappresentata da proroghe tecniche che consentano la prosecuzione dell’attività dei concessionari in attesa del riordino. Una proroga normativa avrebbe infatti costi su bilancio dello Stato non gestibili”.

Questa proroga tecnica potrà avvenire “con un provvedimento di ADM, a condizione che vi sia una legge delega di riordino avviata. La cosa sicura è che il 1° luglio chi va a giocare potrà continuare a farlo come oggi, non vi sarà un vuoto”.

Sui tempi dell’iter di approvazione della legge delega, Freni ha affermato che “sul lato del MEF il nostro lavoro è compiuto. La legge delega è stata scritta, bollinata dalla Ragioneria generale e trasmessa a Palazzo Chigi. A breve sarà calendarizzata in Cdm, poi approderà in Parlamento. Mi impegno a lavorare ai decreti delegati dal primo giorno in cui la legge delega sarà licenziata dal Consiglio dei Ministri, per poter lavorare parallelamente al Parlamento per arrivare ad avere un risultato che ci dia quanto prima decreti delegati definitivi, per consentire al settore un riordino celere ed effettivo. Penso che in qualche mese si possa fare, ma dipenderà dal Parlamento, in quanto tempo riuscirà a licenziare la Legge Delega”, ha concluso.

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