Il gioco pubblico ha versato nelle casse dello Stato oltre 7 miliardi di euro
“Anche nell’anno della pandemia, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha assicurato un gettito erariale di oltre 60 miliardi”. A dichiararlo è il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, presentando il “Libro Blu 2020”, che illustra i risultati operativi conseguiti e le azioni messe in campo negli ambiti di competenza dell’ADM.
Nel 2020 l’Agenzia ha complessivamente riscosso e versato nelle casse dello Stato 62,4 miliardi di euro. Solamente dal prelievo sui giochi lo Stato ha incassato 7,24 miliardi di euro, a titolo di prelievo erariale, utile erariale ed imposta unica. La raccolta complessiva del settore – in un anno caratterizzato da mesi di chiusura forzata, resasi necessaria per fronteggiare l’emergenza pandemica – è stata pari a 88,38 miliardi di euro. Il gioco online ha rappresentato il 55,7% di questa raccolta, mentre la rete fisica – che è stata chiusa nei due lockdown (tra marzo e giugno, e tra ottobre e dicembre 2020 ndr) – ha totalizzato 39,15 miliardi di euro (44,3%).
Nel 2020 – evidenzia ADM – tutti i valori del settore giochi hanno registrato una forte diminuzione rispetto al 2019, causata soprattutto dalla situazione di emergenza sanitaria da Covid-19: -20,05 per cento per la Raccolta, -17,24 per le Vincite, -33,23 per cento per la Spesa e -36,27 per cento per l’Erario. Dei 7,2 miliardi di euro incassati dallo Stato, il 35% deriva dalle AWP, il 9,59% dalle VLT – al 31 dicembre 2020 in Italia si contavano 261.186 Awp e 55.968 VLT, oltre a 96.115 apparecchi senza vincita in denaro – il 25,6% dalle Lotterie, il 12,7% dal Lotto, il 4,9% dai giochi numeri a totalizzatore nazionale e il 22% da Altri giochi (voce comprendente scommesse sportive, bingo, Totocalcio-Il9-Totogol, scommesse virtuali, Casinò games, poker cash e a torneo, betting exchange).
La riduzione della Raccolta del gioco fisico (ad es. derivante AWP e VLT) nel 2020 è stata del 47,20 per cento, ed è stata dovuta principalmente alla chiusura dei punti gioco sul territorio durante l’emergenza sanitaria. Conseguentemente, la Raccolta del gioco a distanza è aumentata del 35,25 per cento rispetto al 2019, con un incremento di oltre il 30 per cento del numero dei conti di gioco aperti durante l’anno. Tuttavia, il netto spostamento dei volumi di gioco dal canale fisico a quello telematico, non è riuscito a controbilanciare la contrazione della raccolta in valore assoluto, determinando una forte riduzione del gettito erariale.
L’attività di ADM lo scorso anno è stata finalizzata anche all’individuazione di tutte le forme di irregolarità nell’ambito dell’offerta di gioco autorizzato e allo svolgimento di un’efficace azione di contrasto al gioco illegale attraverso l’effettuazione di verifiche capillari sul territorio e l’irrogazione di sanzioni. Nel 2020 sono stati controllati 10.458 esercizi e sono stati inibiti 297 siti web privi delle autorizzazioni previste.
“Quando, il 31 Gennaio 2020, sono stato nominato Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) sapevo di iniziare una sfida importante per il Paese; non potevo immaginare il ruolo nevralgico che l’Agenzia avrebbe rivestito per la tutela della salute, la sicurezza dei cittadini e il contrasto ai gravi reati in materia di traffico di merci e di valuta derivati dell’emergenza pandemica. In questi mesi ho avuto modo di apprezzare la grande professionalità, le specificità, il senso dello Stato e il rispetto delle Istituzioni dei funzionari e dei dirigenti dell’Agenzia”, ha affermato Marcello Minenna, Direttore Generale ADM.
“Un costante controllo delle frontiere terrestri, portuali e aeroportuali, anche in collaborazione con Istituzioni sovranazionali come l’OLAF, hanno consentito di garantire adeguati approvvigionamenti al Paese e soprattutto la salvaguardia da prodotti contraffatti e pericolosi per la salute. Colleghe e Colleghi che con professionalità svolgono attività di grande complessità – funzionalmente riconducibili a quindici ministeri – a cui l’ordinamento, non a caso, riconosce le qualifiche di Agenti e Ufficiali di Polizia Giudiziaria e Tributaria e che, tra gli altri, contemplano ingegneri, giuristi, economisti, analisti quantitativi, informatici, chimici e interpreti. Insieme di professionalità che rendono l’Agenzia un unicum nell’ambito degli apparati dello Stato”.
“ADM, anche in un anno particolare come quello della pandemia, ha assicurato la raccolta di oltre 60 miliardi di euro di gettito erariale nei settori di competenza riassunti nell’acronimo ADM, le cui lettere definiscono anche il payoff dell’Agenzia.
La A di “Accise”, riguarda energie elettriche e gas naturale, oli minerali, tabacchi e alcole sui quali l’Agenzia esercita attività regolatorie, di controllo e vigilanza capillare sui soggetti delle rispettive filiere.
La D di “Dogane”, rispecchia il ruolo esclusivo dell’Agenzia come autorità doganale, previsto dall’ordinamento comunitario e nazionale, di riscuotere i dazi, l’IVA e tutti i diritti di confine. Ruolo complesso che da un lato implica la necessità di individuare tutte le procedure più efficienti per facilitare il commercio internazionale lecito e, dall’altro, ha il fine di prevenire gli illeciti, anche penali, su merci e valuta, contrastando la criminalità organizzata. Ogni anno vengono sequestrate tonnellate di merci tra rifiuti, stupefacenti, farmaci contraffatti, giocattoli e tessuti pericolosi.
Infine, la M di “Monopoli”, che vede l’Agenzia svolgere un’importante funzione di regolamentazione, vigilanza e controllo sulle filiere dei tabacchi e dei prodotti assimilati e accessori, tra cui i liquidi da inalazione, della distribuzione degli oli minerali e dei giochi. In tale ultimo ambito, il comitato CoPReGI, che ho l’onore di presiedere, con la partecipazione di tutte le Forza di Polizia, coordina l’organizzazione delle attività di enforcement sul territorio”.
L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 140 personalità istituzionali, è stato caratterizzato dal saluto istituzionale del Presidente della Camera, Roberto Fico, e dalla tavola rotonda, moderata da Fabio Fazio, a cui hanno partecipato i ministri Luciana Lamorgese, Luigi Di Maio, Lorenzo Guerini e Roberto Speranza. Il tema del confronto è stato il ruolo di ADM nelle interazioni con i dicasteri di competenza ma non sono mancati i riferimenti alla situazione internazionale, in particolare sull’Afghanistan, con il ministro Di Maio, e i recenti provvedimenti normativi sull’estensione del green pass e sulla necessità della terza dose di vaccino anti Covid, cui ha fatto riferimento il ministro Roberto Speranza. Dalla ministra Lamorgese sono venuti importanti richiami alla collaborazione tra ADM e le forze di Polizia. Sul ruolo dell’Agenzia durante la crisi pandemica è intervenuto invece il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
In particolare, in tema di gioco, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha affermato: “Quello dei giochi e delle scommesse è un settore di grande rilevanza ed Adm ha il compito di contrastare crescenti situazioni di irregolarità. Oggi abbiamo un quadro normativo complesso e frammentato. Governo e Parlamento devono dare vita a riforma organica del comparto”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invece, ha affrontato la questione dei vaccini: “Come governo siamo convinti che il vaccino sia fondamentale. L’esecutivo non ha paura di estendere il green pass e l’obbligo vaccinale che ricordo è consentito dalla nostra Costituzione all’articolo 32”.
“Il Green pass è uno strumento fondamentale per mettere in sicurezza il Paese” ha aggiunto il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. E sul gioco, il ministro degli interni ha sottolineato: “I giovani possono cadere nella ludopatia giocando su internet senza controllo. Serve porre un argine ai reati online connessi al gioco”.
Alla presentazione del Libro Blu 2020 ha partecipato anche il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, che si è espresso sugli effetti del Decreto Dignità, che ha vietato le sponsorizzazioni degli operatori di gioco. “Senza la sponsorizzazione delle scommesse, dal punto di vista degli introiti, il settore sta molto soffrendo”, ha dichiarato ad Agimeg. “Dal primo giorno ho sempre sostenuto che è una partita che si sta giocando ad armi impari, oggettivamente perdiamo elementi di competitività. E’ anche una cosa senza senso impedire di avere pubblicità tabellare o sulla maglia quando accendete la televisione e le squadre italiane giocano contro le altre che invece le hanno, il messaggio arriva comunque e si penalizzano solamente le squadre italiane. E’ una di quelle cose figlie di un concetto di demagogia che ha penalizzato lo sport e non solo il calcio, molti campionati e molte squadre. Mi auguro si possa sistemare questa cosa al più presto. Il ministro Di Maio lo sa perfettamente, ma non credo sia più di sua competenza. Di Maio è un uomo di sport, credo non possa che condividere, ritengo sia un problema di Parlamento”.
“Laddove il gioco legale viene chiuso, è evidente che riaprono tutti i canali del gioco illegale”, ha invece sottolineato ad Agimeg da Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia.
“Il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è fondamentale per la tutela del settore del gioco lecito” ha invece detto il moderatore dell’incontro e giornalista RAI, Fabio Fazio.