Nei primi 9 mesi di quest’anno, la tassa è quasi interamente versata
Anche se ormai il prelievo è stato quasi interamente versato, il Governo sembra intenzionato ad allentare il peso della tassa “Salva Sport” sul settore delle scommesse. Restano solamente due rate da versare, ma i concessionari dovrebbero aver già superato i 50 milioni previsti per quest’anno e il decreto attuativo, pubblicato da ADM nel settembre 2020, prevede che quando il tetto viene raggiunto il prelievo si fermi.
La Tassa Salva Sport, istituita con il decreto Rilancio del 2020, prevede un prelievo straordinario sulle scommesse, pari allo 0,5% delle giocate, finalizzato al rilancio del Sistema sportivo nazionale. Il prelievo dura solo per due anni, 2020 e 2021 e dovrebbe garantire 40 milioni di euro il primo anno e 50 il secondo. Questo fondo serve in pratica ad aiutare le società sportive pesantemente colpite dalla pandemia.
Molti operatori hanno criticato la scelta di gravare ancora di più su un settore già messo in crisi dai tanti mesi di lockdown e chiusure. Nel caso specifico del betting exchange la tassa ha creato inoltre un vero e proprio paradosso, dal momento che il suo importo supera i ricavi degli operatori. Ne sono quindi scaturiti una serie di ricorsi al Tar Lazio e in alcuni casi, anche se la cosa ancora non si è risolta definitivamente, i giudici hanno dato ragione ai bookmaker.
Il Governo ha quindi deciso di inserire nel decreto per l’estensione del Green Pass, anche se al momento è ancora all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato, una norma che sembra alleviare in parte il peso della tassa. L’art. 6 è incentrato su un fondo da 220 milioni assegnato a Sport e Salute, il quale dovrebbe servire a pagare delle indennità per i collaboratori sportivi che non hanno potuto svolgere la propria attività a causa all’emergenza COVID-19. Se Sport e Salute non utilizzerà interamente queste somme entro il 15 ottobre, la parte restante, per il 50%, confluirà nel Fondo Salva Sport.
La norma però ha vari punti interrogativi e non spiega che effetti abbia sulla tassa dello 0,5% sulle scommesse. Il Fondo Salva Sport ha infatti una dotazione determinata: doveva arrivare a 40 milioni l’anno scorso e a 50 quest’anno. Se adesso grazie alla nuova norma una parte di queste risorse arriveranno da Sport e Salute, viene da pensare che il prelievo sulle scommesse debba ridursi di conseguenza. Non è nemmeno chiaro quante risorse potrebbero arrivare da Sport e Salute. La stessa società controllata dal Mef, contattata dall’agenzia di stampa Agimeg, non ha saputo fornire una cifra indicativa, nonostante debba chiudere le operazioni entro il 15 ottobre. (fed)