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Million Day

Million Day, l’estrazione di martedì 12 aprile

Nuovo appuntamento con le due cinquine vincenti

Appuntamento del martedì con il Million Day, il concorso che mette in palio un milione di euro al giorno.

Extra Million Day, nuova opzione di gioco, consente di partecipare, con gli stessi 5 numeri giocati al Million Day, ad un’estrazione aggiuntiva di altri 5 numeri tra quelli rimanenti dopo l’estrazione del gioco base.

La combinazione vincente dell’estrazione di martedì 12 aprile:

0112252749

I numeri Extra:

1417222638
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SuperEnalotto

Estrazioni SuperEnalotto, la combinazione di martedì 12 aprile

La giocata minima è di una combinazione da 6 numeri ed ha il costo di 1 euro

Primo appuntamento della settimana per il SuperEnalotto.

Le estrazioni del SuperEnalotto sono tre alla settimana e si svolgono nelle giornate di martedì, giovedì e sabato alle ore 20,00. Nei giorni di estrazione è possibile giocare fino alle 19,30.

La combinazione vincente di martedì 12 aprile è:

15-27-32-51-74-77 Jolly 44 Superstar 22

Per partecipare al concorso SuperEnalotto si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90. Ogni colonna giocata comporta una spesa di 1 euro. Si vince con “2”, “3”, “4”, “5”, “5+1” e “6” punti.

E’ possibile aggiungere alla giocata il numero SuperStar, estratto anch’esso compreso tra 1 e 90, al costo di 0,50 euro per ogni combinazione. Centrando il numero SuperStar si vince anche facendo “0” o “1” punto sulla sestina giocata.

Per quanto riguarda la categoria più alta, quella del “6”, è previsto il meccanismo del jackpot. La quota del montepremi del singolo concorso andrà a sommarsi a tutte le altre quote dei concorsi nei quali il “6” non viene centrato.

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Lotto e 10eLotto

Estrazioni Lotto e 10eLotto, i numeri di martedì 12 aprile

Inizia la settimana con i due giochi amatissimi dagli italiani

Primo appuntamento settimanale per il Lotto ed il 10eLotto.

I numeri estratti per il Lotto sono:

BARI6144504130
CAGLIARI684472578
FIRENZE13525369
GENOVA9073718281
MILANO3921724738
NAPOLI5816862539
PALERMO533275354
ROMA1820692578
TORINO2550416936
VENEZIA1043408288
NAZIONALE2717666034

La combinazione del 10eLotto è:

14510161820212533
35394344505861687390

Numero Oro 61 Doppio Oro 61-44

Al Lotto è possibile puntare diverse combinazioni.

Estratto: per vincere basta indovinare un numero tra quelli in gioco

Estratto determinato: bisogna indovinare la posizione esatta (1°, 2°, 3°, 4° o 5° posto) nel quale verrà estratto il numero scelto

Ambetto: per vincere basta indovinare uno dei numeri in gioco e l’estratto precedente o successivo all’altro. Ad esempio giocando i numeri 15 e 37, con l’ambetto vengono messi contemporaneamente in gioco gli ambi 15-36, 15-38, 14-37 e 16-37. Attenzione con l’ambetto non è valida la coppia base (nell’esempio sopra non sarebbe valido l’ambo 15-37 che andrà eventualmente puntato a parte)

Ambo: per vincere basta indovinare 2 dei numeri in gioco

Terno: per vincere basta indovinare 3 dei numeri in gioco

Quaterna: per vincere bisogna indovinare 4 dei numeri in gioco

Cinquina: per vincere bisogna indovinare 5 dei numeri in gioco

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Normativa

Freni (sottosegr. MEF): “Forte contrasto all’illegalità e prevenzione della ludopatia”

I punti cardine della Legge Delega sul riordino del gioco pubblico in Italia

Il punto sul settore del gioco pubblico a 6 mesi dalla sua nomina ufficiale a sottosegretario ed i punti cardine sui cui si basa l’attesissima Legge Delega sono alcuni dei temi trattati dal sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni.

“Il settore del gioco nel suo complesso è convalescente, ma in tendenziale ripresa. Speriamo che tutte le azioni intraprese fino ad oggi ci consentiranno di avere una ripresa non più tendenziale”, ha dichiarato Freni. “Alcuni segmenti di questo comparto sono in grande crisi, con una ripresa meno sicura e meno solida, ma sono ottimista e convinto che l’impegno profuso in 6 mesi, da me e dal MEF, possa portare ad un riordino che ci consentirà di uscire da questo pantano e di avere un gioco non più in ripresa, ma finalmente lanciato verso il futuro. Questo è il nostro obiettivo”.

“La legge delega si basa su due pilastri“, ha chiarito il sottosegretario ad Agimeg. “Uno è la lotta senza quartiere all’ illegalità: dove lo Stato è assente e non garantisce adeguati livelli di controllo, prospera l’illegalità che danneggia lo Stato, ma anche gli operatori del settore che lavorano onestamente, che lo Stato ha il dovere di proteggere. La lotta all’illegalità passa attraverso strumenti tecnologici avanzati per prevenire l’illegalità sia sul gioco fisico sia soprattutto sull’online. Il secondo pilastro della legge delega – ha proseguito – è la prevenzione ed il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo patologico. Il gioco non fa male in assoluto, ma possono esistere alcune situazioni in cui il gioco fa male e crea dipendenze. Dobbiamo impedire da un lato che le famiglie abbiano problemi a seguito di un approccio malato nei confronti del gioco, dall’altro impedire che il gioco venga assimilato ad una patologia, in quanto non lo è”.

“Su questi due pilastri – afferma ancora il sottosegretario Freni ad Agimeg – si regge tutta l’impalcatura del riordino, che passerà da una razionalizzazione dei punti gioco, e non da una riduzione – la relazione illustrativa allegata al disegno di legge delega afferma chiaramente ‘esclusa ogni riduzione dell’offerta’ – su una revisione completa delle normative del gioco online, troppo datate, da una rivisitazione dei compiti di sorveglianza di ADM, fino ad una razionalizzazione ulteriore di determinati meccanismi di svolgimento delle attività di gioco. Vorremmo portare, con il contributo del Parlamento, il gioco a divenire un comparto industriale, con la dignità di comparto industriale“.

Per il sottosegretario, i Governatori dovrebbero attendere il riordino nazionale prima di emanare leggi regionali restrittive sul gioco. “Lo dirò anche in conferenza Stato-Regioni non appena sarà licenziata la Legge Delega, parlerò con il Presidente Fedriga, servirà una nuova intesa. Auspico che i governatori vogliano considerare il riordino ed attendere il più possibile l’entrata in vigore delle leggi regionali. Ciò non significa privare le regioni del loro potere normativo, ma inserirlo in una cornice con regole più omogenee rispetto a quanto accade oggi, senza rischiare di dover giocare in modo diverso a distanza di pochi chilometri tra un Comune e l’altro”.

L’intervento del sottosegretario al Mef ha toccato anche la spinosa questione dei canoni di concessione del bingo, con le sale che hanno dovuto versare i canoni anche sotto pandemia, quando erano chiuse. “Una soluzione tecnica esiste” per superare questo problema, “ma si tratta soprattutto di volontà politica. La soluzione tecnica c’è tramite gli emendamenti sin qui presentati che consentono di scontare quei canoni per i periodi in cui le sale bingo sono state chiuse. Ma per rendere attiva la cosa c’è bisogno di una volontà politica che affronti questo delicato argomento”, ha detto ancora Freni.

Sulla data del 30 giugno, quando scadranno le concessioni per le scommesse, la posizione del sottosegretario è questa: “Se non si prorogano le concessioni, si fermano anche le entrate erariali. E’ interesse anche dello Stato risolvere questa situazione. Le concessioni delle scommesse sono scadute da molto tempo, prorogate in virtù dello stato di emergenza, credo che la strada migliore ed unica possibile, a bilancio dello Stato invariato, sia rappresentata da proroghe tecniche che consentano la prosecuzione dell’attività dei concessionari in attesa del riordino. Una proroga normativa avrebbe infatti costi su bilancio dello Stato non gestibili”.

Questa proroga tecnica potrà avvenire “con un provvedimento di ADM, a condizione che vi sia una legge delega di riordino avviata. La cosa sicura è che il 1° luglio chi va a giocare potrà continuare a farlo come oggi, non vi sarà un vuoto”.

Sui tempi dell’iter di approvazione della legge delega, Freni ha affermato che “sul lato del MEF il nostro lavoro è compiuto. La legge delega è stata scritta, bollinata dalla Ragioneria generale e trasmessa a Palazzo Chigi. A breve sarà calendarizzata in Cdm, poi approderà in Parlamento. Mi impegno a lavorare ai decreti delegati dal primo giorno in cui la legge delega sarà licenziata dal Consiglio dei Ministri, per poter lavorare parallelamente al Parlamento per arrivare ad avere un risultato che ci dia quanto prima decreti delegati definitivi, per consentire al settore un riordino celere ed effettivo. Penso che in qualche mese si possa fare, ma dipenderà dal Parlamento, in quanto tempo riuscirà a licenziare la Legge Delega”, ha concluso.

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Million Day

Million Day, l’estrazione di lunedì 11 aprile

Extra Million Day, la nuova opzione di gioco che i giocatori possono aggiungere alla propria schedina

Si apre la settimana con il Million Day.

Il Million Day è una lotteria basata sull’estrazione casuale di 5 numeri compresi tra l’1 e il 55.

I giocatori possono partecipare all’estrazione compilando una schedina, anche tramite dispositivi mobile, o comunicando al ricevitore i numeri da giocare.

La combinazione vincente è:

1516343640

I numeri Extra:

0231323751
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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di lunedì 11 aprile

Si può giocare in ricevitoria e online: bastano 2 euro per tentare la fortuna

Si apre la settimana con il VinciCasa. Giocare è davvero semplice: si devono scegliere 5 numeri su 40 e, indovinandoli tutti, si vincono una casa e 200mila euro subito.

L’estrazione di lunedì 11 aprile è:

9-10-25-33-37

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 50
Punti 45297,17 €
Punti 321224,78 €
Punti 226872,69 €
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Normativa

Avv. Pedrizzi “Doxa e Corte dei Conti contro i pregiudizi sul gioco pubblico”

Le componenti positive del gioco non riescono a correggere la visione negativa data dall’opinione pubblica

“La recente indagine prodotta dalla Doxa va subito al cuore della questione, intorno alla quale è nata una vera e propria leggenda nera: “nonostante il settore del gioco abbia diverse componenti positive, queste non riescono a correggere l’attuale visione che spesso permea l’opinione pubblica”…”; Spesso non si conosce infatti la genesi del gioco legale, non arrivato da una situazione di vuoto e assenza di gioco, ma al contrario arrivato per regolamentare quei segmenti spesso già esistenti ma esclusivamente un ambito sommerso e non legale; Fino alla regolamentazione partita nel 2004, i giochi erano in parte nelle mani dell’illegalità. Successivamente vennero finalmente normati e regolamentati, con molteplici benefici di ordine economico e per il giocatore stesso”. – sottolinea in un documento l’avvocato Riccardo Pedrizzi, Giornalista, Scrittore e Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006).

“In quel periodo infatti si svolse l’Indagine conoscitiva “Sul Settore dei Giochi e delle Scommesse” promossa e condotta da chi scrive che si concluse con un documento votato pressoché all’unanimità e che ancora oggi, a distanza di diciannove anni, mantiene ancora tutta la sua attualità. Dal canto suo la Corte dei Conti ha prodotto la Deliberazione nr. 23/2021 sul “Fondo per il gioco d’azzardo patologico” della Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato, nella quale tra l’altro constatava che “in relazione al graduale aumento, registrato nel corso degli ultimi anni, del numero dei soggetti che si sono dedicati alle plurime attività del gioco d’azzardo e la contestuale fenomeno emergente del gioco clandestino, quindi illegale, il Legislatore nazionale ha ravvisato un potenziale e specifico rischio sociale”.

“L’obiettivo primario della ricerca Doxa è stato quello di “valutare l’impatto delle misure adottate nelle regioni Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Puglia come modello rappresentativo delle rispettive aree territoriali, per un efficiente contrasto del gioco d’azzardo patologico”…”, per far “emergere, attraverso la narrazione motivazionale, quale è lo status quo attuale rispetto al gioco patologico, quali sono misure attivate ai fini del contrasto di tale situazione e come esse vengono vissute in termini di efficacia/inefficacia” e le conseguenze ritenute rilevanti”.

“E purtroppo le risposte arrivano univocamente non solo da tutte le componenti della filiera del gioco ma anche da tutti gli stakeholders, che manifestano la forte perplessità sull’effettiva efficacia di tali normative, mettendone invece in evidenza una serie di limiti che riverberano su diversi aspetti legali al gioco: l’effettiva capacità di preservare i giocatori a rischio o affetti da GAP…; le conseguenze economiche sul lavoro e gli investimenti…; la preoccupazione per la progressiva perdita di presidio da parte del gioco fisico legale, a vantaggio di componenti più rischiose, in primis l’illegalità”.

“Del resto è quello che si proponeva anche la Corte dei Conti che aveva allargato il suo sguardo complessivo su tutti i riferimenti normativi in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico; sulle statistiche sul consumo di gioco d’azzardo condotte dall’Istituto di fisiologia clinica del Centro nazionale delle ricerche, quelle dell’Istituto Superiore di Sanità; sull’operatività del fondo per il gioco d’azzardo patologico; sull’andamento del mercato dei giochi con il quadro dei flussi finanziari e della disciplina fiscale in vigore; l’attuale contesto delle concessioni nella gestione dei giochi; il sistema dei controlli”.

“Ma, in particolare, aveva concentrato la propria indagine sui profili del giocatore problematico ed i relativi rischi a cui è esposto: l’età anagrafica, la condizione lavorativa, il grado di cultura, il grado di dipendenza, “nell’epidemiologia classica il fattore di rischio (RF) è una specifica condizione che risulta statisticamente associata ad una malattia e che pertanto si ritiene possa concorrere alla sua patogenesi, favorirne lo sviluppo o accelerarne il decorso. Anche gli stili di vita non salutari si confermano come fattori associati positivamente con il comportamento di gioco problematico. In particolare, il comportamento di binge drinking (bere fino al perdere il controllo) ha un’associazione positiva molto forte se praticato 3 volte o più nell’ultimo mese, in quanto espone circa 18 volte di più alla possibilità di sviluppare un comportamento di gioco problematico”.

“Questo conferma quanto da sempre sottolineato anche da chi scrive, che, cioè, spesso la ludopatia è associata ad altri tipi di dipendenze e rappresenta solo uno degli aspetti di un problema complessivo della persona… Seguono una miriade di dati circa le indagini effettuate sulle varie tipologie di giocatori (età, professione, livelli culturali, genere, opinioni, spesa pro capite, capacità ed abilità, aspettative, accessibilità al luogo di gioco, giudizi sulla legalità del gioco, ecc. ecc.)”.

“Ma mette altresì in evidenza la difficoltà a dare cifre precise circa il numero dei giocatori che vengono suddivisi in queste percentuali il 72,8% della popolazione di giocatori pratica gioco d’azzardo senza nessun problema di gioco, l’11,3% è un giocatore a basso rischio, il 7,6% a rischio moderato e l’8,3% dei giocatori evidenzia un profilo di giocatore problematico anche se «Il problema delle difficoltà di rilevazione dei dati è conosciuto da un decennio e allo stato attuale non si ha un quadro reale di quanti malati siano in cura presso le strutture ambulatoriali, quanti presso le strutture residenziali, quanti presso le strutture semiresidenziali”.

“Anche la ricerca Doxa ci conferma che “l’attitudine al gioco patologico, nei suoi fattori di rischio e predisposizione, viene descritta come un insieme ben più articolato di elementi: genetici e afferenti all’individuo stesso, come dimostrano ormai la medicina e la psicologia attraverso la rilevazione della frequente comorbilità con altri tipi di dipendenze; culturali, con una stretta correlazione tra cultura medio bassa e minore capacità di tenere sotto controllo il gioco; contestuali e sociali, ad esempio legati alla precarietà delle condizioni economiche e lavorative e alla concomitante attitudine a considerare il gioco come una possibile soluzione”, lamentando che troppo spesso, tutta la platea dei giocatori viene emotivamente “appiattita” sulla definizione di giocatore patologico, problematico o potenzialmente problematico. Si perde cioè di vista il fatto che il gioco patologico rappresenti, nell’ambito della popolazione dei giocatori, una minoranza sul totale e che, cosa forse ancora più importante, la maggior parte di chi gioca oggi “sia destinata” a rimanere nell’ambito di un gioco sociale anche in futuro. Al contrario, il dibattito e le misure che nel tempo si sono adottate, sembrano più rivolte ad una sedicente salvaguardia dei giocatori tutti (che nella maggioranza dei casi non ne hanno bisogno) che non ad un’efficace azione focalizzata su chi non è in grado di gestire il gioco. Il 2017 viene da molti indicato come il momento culmine di tale deformata visione: il disturbo da gioco d’azzardo entra ufficialmente nell’ambito dei Lea (come già stabilito nell’art. 5 del decreto legge 158/2012), come da decreto pubblicato in Gazzetta il 18 Marzo. Da qui in poi, una parte delle istituzioni e molta dell’opinione pubblica (specialmente tra i non giocatori) vivono il gioco tutto come un autentico problema sociale, amplificandone emotivamente i numeri, le dimensioni e dunque portando a facili strumentalizzazioni della questione”.

“Da ciò deriva che il focus attenzionale si sia spostato dall’effettivo oggetto di interesse – ossia il giocatore affetto da GAP – al fenomeno generico del gioco, che è di per sé oggetto neutro e spesso gestibile in modo aproblematico. La spinta normativa, conseguentemente, non si è concentrata sulla capacità di protezione, recupero e riabilitazione di questo genere di giocatore (che, lo si ricorda, rappresenta attualmente una minoranza della totalità dei giocatori), bensì su una sistematica lotta la gioco, con conseguenze inefficaci o addirittura negative, spesso proprio per quei giocatori che si intendeva proteggere”.

“Questo tipo di approccio al problema ha portato come conseguenza inevitabile di “stroncare l’offerta di gioco in quanto tale”: …“allontanare” l’offerta di gioco tende a disinibire il giocatore sociale, più che quello che ha già sviluppato una relazione problematica o patologica con il gioco; osteggiare, nel tessuto sociale cittadino, il gioco lecito, crea delle aree grigie facilmente colonizzabili dall’illegalità (“dove non c’è gioco legale arriva il gioco illegale”); depauperare il territorio dell’offerta di gioco fisica, può dirottare il giocatore verso forme di gioco online, più difficilmente controllabili e più pericolose dal punto di vista del monitoraggio”. Fenomeno che puntualmente si è verificato in tutto il corso della pandemia”.

“Ad analoghe conclusioni erano arrivati i magistrati della Corte dei Conti, che auspicano che venga riconosciuto il ruolo economico dell’intero comparto, riconoscendogli una rilevante importanza in termini di occupazione, sviluppo tecnologico ecc. ecc. e non solo perché assicura allo Stato consistenti entrate, varando una legislazione che riesca a contemperare i confliggenti interessi pubblici, tesi al contrasto del disturbo da gioco d’azzardo ed al gioco illegale, tutelando altresì sia gli interessi dei conti pubblici sia le esigenze di un’industria, che vede coinvolte numerose aziende che danno occupazione a centinaia di migliaia di addetti, contribuiscono alla ricchezza nazionale, partecipano attivamente al processo di innovazione del nostro apparato tecnologico. E nello stesso tempo presiedono e garantiscono l’ordine e la salute pubblici”.

“Per questo il tema necessita di organiche soluzioni che passino anche attraverso un concreto e proficuo dialogo tra soggetti pubblici e associazioni delle imprese di categoria, per rendere il mercato maggiormente regolato ma anche di tipo concorrenziale. E’ del resto quel bilanciamento tra vari interessi ed esigenze che andiamo auspicando da anni”.

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SuperEnalotto

SuperEnalotto, il jackpot per il ‘6’ vola a 186,6 milioni di euro

Il premio massimo non viene centrato dal 22 maggio 2021

Il jackpot continua a crescere e per il prossimo concorso raggiunge quota 186,6 milioni di euro.

Le quote del SuperEnalotto dell’estrazione di sabato 9 aprile:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 60
Punti 5+10
Punti 51417.899,93 €
Punti 41.127225,68 €
Punti 333.16723,13 €
Punti 2490.7435,00 €

Le quote del SuperStar:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
5 Stella0
4 Stella722.568,00 €
3 Stella2362.313,00 €
2 Stella3.453100,00 €
1 Stella21.69110,00 €
0 Stella46.1705,00 €
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Million Day

Million Day, l’estrazione di domenica 10 aprile

Il concorso è partito quattro anni fa ed ha già distribuito oltre 200 vincite da un milione di euro

Ultimo appuntamento della settimana con il Million Day.

La combinazione vincente dell’estrazione di domenica 10 aprile è:

1734394253

I numeri Extra:

2021364047

Il gioco ha fatto il suo debutto il 7 febbraio 2018. La prima grande vincita al Million Day è avvenuta il 16 febbraio 2018, alla decima estrazione.

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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di domenica 10 aprile

Il vincitore ha 2 anni di tempo per trovare la casa dei sogni

Ultimo appuntamento settimanale con il Vincicasa, il concorso che mette in palio ogni giorno un premio del valore di 500mila euro. Il vincitore non dovrà fare altro che presentarsi con la ricevuta vincente presso gli Uffici Premi Sisal, a Milano o a Roma.

La combinazione vincente è:

9-14-19-30-37

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 50
Punti 47155,68 €
Punti 318321,05 €
Punti 220902,54 €