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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di giovedì 27 novembre

Si vince anche indovinando 4, 3 o 2 numeri della combinazione estratta

Estrazione del giovedì per il VinciCasa. C’è un’estrazione al giorno, l’appuntamento è alle 20:00.

La combinazione vincente è:

4-6-8-29-38

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 50
Punti 48183,81 €
Punti 326219,84 €
Punti 229792,40 €

Per avviare le pratiche di riscossione del Premio, il vincitore deve recarsi presso gli Uffici Pagamento Premi di Milano o Roma, portando con sé la ricevuta vincente, un documento di identità e il codice fiscale.

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 20:30 di giovedì 27 novembre

Un nuovo appuntamento serale con il concorso tanto seguito dai giocatori italiani

Con il Million Day c’è sempre una nuova opportunità per vincere un milione di euro o 100.000 euro con l’opzione Extra. Le estrazioni Million Day vengono effettuate ogni giorno, dal lunedì alla domenica, alle ore 13:00 e alle 20:30.

La combinazione vincente è:

14-15-28-30-32

I numeri Extra:

19-40-43-44-52

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Lotto e 10eLotto

Estrazioni Lotto e 10eLotto, i numeri di giovedì 27 novembre

I risultati delle estrazioni sono disponibili alle 20:30 circa

Appuntamento del giovedì per il Lotto ed il 10eLotto.

Al Lotto si può giocare scegliendo una delle 11 ruote previste, vale a dire Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Nazionale.

E’ previsto anche il gioco su “Tutte”. In questo caso per vincere è sufficiente che la combinazione giocata esca su una qualsiasi di queste ruote: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia. Dal gioco su Tutte è esclusa la ruota Nazionale.

Si può giocare su più ruote contemporaneamente. I numeri in gioco vanno dall’1 al 90.

Si può giocare in tutte le ricevitorie autorizzate, oppure sui siti che prevedono questo servizio o attraverso una apposita app.

I numeri estratti per il Lotto sono:

La combinazione del 10eLotto:

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SuperEnalotto

Estrazioni SuperEnalotto, la combinazione di giovedì 27 novembre

Per partecipare al concorso si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90

Appuntamento del giovedì per il SuperEnalotto.

Le estrazioni del SuperEnalotto sono tre alla settimana e si svolgono nelle giornate di martedì, giovedì e sabato alle ore 20,00. Nei giorni di estrazione è possibile giocare fino alle 19,30.

Dal 7 luglio del 2023 un’estrazione aggiuntiva tutti i venerdì. 

Per partecipare al concorso SuperEnalotto si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90. Ogni colonna giocata comporta una spesa di 1 euro. Si vince con “2”, “3”, “4”, “5”, “5+1” e “6” punti.

E’ possibile aggiungere alla giocata il numero SuperStar, estratto anch’esso compreso tra 1 e 90, al costo di 0,50 euro per ogni combinazione. Centrando il numero SuperStar si vince anche facendo “0” o “1” punto sulla sestina giocata.

Per quanto riguarda la categoria più alta, quella del “6”, è previsto il meccanismo del jackpot. La quota del montepremi del singolo concorso andrà a sommarsi a tutte le altre quote dei concorsi nei quali il “6” non viene centrato.

La combinazione vincente di giovedì 27 novembre è:

9 28 50 43 88 61 Numero Jolly 83 Superstar 62

Come avviene lo spoglio?

Tra la chiusura della raccolta (ore 19.30) e l’inizio della procedura di estrazione (ore 20.00) la Commissione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, deposita nell’armadio blindato i dischi ottici, non riscrivibili e non modificabili, su cui sono salvate tutte le combinazioni giocate.

Una volta avvenuta l’estrazione della combinazione vincente, la Commissione provvede al prelievo dall’armadio dei dischi ottici e ad inserire i dati del concorso nel sistema informatico messo a disposizione dal Concessionario, non connesso a nessuna rete e quindi non accessibile dall’esterno. Successivamente al caricamento dei dati, la Commissione inserisce nel sistema informatico la combinazione dei numeri vincenti del SuperEnalotto e il numero SuperStar. Si dà avvio, quindi, alla procedura di spoglio per l’individuazione delle ricevute di gioco vincenti e alla redazione del relativo elenco, comprensivo delle relative quote di vincita.

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Eventi

Enada Workshop 2025, D’Angelo: “Fondamentale il pieno riconoscimento giuridico della figura del gestore”

Distanze, responsabilità, innovazione e ruolo dello Stato le parole chiave di un confronto che fotografa lo stato dell’arte del settore del gioco pubblico

La seconda parte dell’Enada Workshop 2025 ha visto sul palco operatori e associazioni e l’apertura del presidente Sapar, Sergio D’Angelo, che ha definito con chiarezza qual è – secondo la filiera – la linea rossa del riordino in preparazione.

D’Angelo ha ricordato che “negli ultimi venticinque anni ai gestori è stato chiesto moltissimo: investimenti, formazione, responsabilità, sacrifici”. E ha ribadito che una riforma che non tenga conto del loro ruolo sarebbe “la riscrittura di un nuovo modello di business che ci estrometterebbe definitivamente. È inaccettabile”.

Uno dei passaggi centrali ha riguardato l’identità industriale delle aziende di gestione: «Le nostre imprese sono italiane, radicate nei territori. Non possono essere schiacciate dalle logiche multinazionali, guidate da ragioni finanziarie più che industriali». Da qui la richiesta di un riordino che sia davvero inclusivo, moderno e allineato al contesto europeo, ma senza cancellare chi, negli anni, ha presidiato migliaia di esercizi pubblici costruendo una filiera capillare.

“Il gestore è il punto nevralgico della filiera, anche nell’intrattenimento”

D’Angelo ha parlato apertamente della marginalizzazione subita negli ultimi anni, soprattutto rispetto agli operatori verticali che uniscono ruolo di concessionario e attività operative: «Qualcuno ritiene che siamo diventati marginali. Noi sappiamo che non è così». Ha poi denunciato il rischio di vedere scomparire il comparto dell’intrattenimento puro: “È lì che si costruisce il rapporto quotidiano con i territori, con le comunità. Scordarsene è gravissimo”.

Un altro tema cardine è stato il destino dei bar e dei piccoli esercenti: «Pensare che togliere apparecchi significhi ridurre il gioco è una pericolosa ingenuità». La conseguenza, secondo D’Angelo, sarebbe l’aumento del gioco illegale, come confermato dai dati citati del Moige.

“Serve un riconoscimento giuridico pieno e l’accesso alle quote dei concessionari”

Per la prima volta, Sapar mette in chiaro una proposta strutturale: la partecipazione dei gestori alle quote dei concessionari, così da diventare parte del modello industriale e non più semplici fornitori operativi. “Solo così si crea un equilibrio vero”, ha affermato.

La chiusura è stata un appello alla filiera e alle istituzioni: «Serve un patto per il futuro del gioco legale», ricordando che le aziende di gestione hanno contribuito allo Stato, negli ultimi vent’anni, “quasi 100 miliardi di euro”.

Caliendo (Eurispes): “Il gioco legale è l’unico vero argine all’illegale. Norme diverse tra regioni creano confusione”

Angelo Caliendo ha offerto una lettura macroeconomica del comparto: con “157 miliardi di euro generati”, il settore resta uno degli asset più rilevanti dell’economia italiana. Ma l’opinione pubblica – ha detto – non distingue tra gioco legale e illegale.

Per Caliendo, comprimere l’offerta legale “non riduce la domanda: la sposta sul sommerso”. E ha insistito sulla necessità di una cornice omogenea, superando norme regionali spesso nate da reazioni emotive, come i distanziometri: “Non producono alcun effetto”.

Affinita (Moige): “La parola d’ordine è responsabilità

Antonio Affinita ha riportato dati preoccupanti sulla facilità con cui i minori accedono a contenuti vietati. Sul gioco d’azzardo è stato netto: «Quando un minorenne gioca, è istantaneamente illegale».

Ha riconosciuto l’impegno di forze dell’ordine e ADM nei controlli, ma ha chiesto agli operatori di essere il primo presidio di responsabilità: “Non si può mettere un poliziotto davanti a ogni slot, ma è indispensabile la consapevolezza del settore”.

Cardia (Acadi): “Le distanze non tutelano nessuno. Il nuovo nemico è l’online? Errore gravissimo”

Geronimo Cardia ha denunciato un clima di costante ricerca del “nemico pubblico”, oggi identificato – secondo lui – nel gioco online. Un approccio che definisce sbagliato perché frammentato: “Individuare un solo tipo di gioco come problema è lo stesso errore che facciamo dal 2010”.

Sulle distanze è stato diretto: “È intellettualmente errato pensare che tutelino l’utente. Andrebbe estirpato il concetto stesso”. La vera protezione, per Cardia, è tecnologica: riconoscimento facciale, prodotti safe, sistemi di alert, strumenti equi per i giocatori.

Cangianelli (EGP): “Obiettivo canalizzare il gioco in un’offerta il più possibile controllata”

“L’obiettivo che dovrebbero avere tutti è di raggiungere il 100% di gioco legale ed eliminare l’illegale”. Lo ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente Egp. “Chiudere e distanziare una parte dell’offerta, come gli apparecchi, sposta la domanda da un’altra parte. Non la cancella. Mettere limiti orari per gli apparecchi, non può portare alcun vantaggio”, ha continuato. “Una normalizzazione permetterà di pianificare gli investimenti”.

Zamparelli (Sts): “I distanziometri? Inefficaci”

Emilio Zamparelli ha ricordato la stagione del “toto nero” e il ruolo storico degli esercenti autorizzati. Oggi – ha detto – il problema non è più la raccolta clandestina nelle strade, ma il gioco illegale veicolato dal web: «Attraverso le piattaforme .com arriva ovunque». Ha criticato apertamente le Regioni: “Quando sento parlare di compromesso mi irrito. Le fasce orarie e i distanziometri sono inefficaci”. E ha chiesto che il riordino restituisca “dignità a chi rappresenta lo Stato sul territorio”.

Di Lecce (Novomatic): “Innovazione e responsabilità per un sistema sostenibile”

Mara Di Lecce ha posto al centro l’equilibrio tra sostenibilità, tutela dell’utente e innovazione tecnologica. “Il gioco responsabile non è uno slogan”, ha detto, ricordando l’impegno dell’azienda nella produzione di apparecchi più sicuri. Ha ribadito che la legalità è una condizione essenziale per il futuro del comparto: “Il nostro prodotto deve essere chiaramente identificabile come legale”.

Sestili (Global): “Il problema non è la tutela, ma come nascono le norme”

Stefano Sestili, responsabile del progetto online Global, ha sottolineato che “Gli operatori dialogano con il regolatore, con ADM, e siamo sostanzialmente dalla stessa parte: c’è una competenza condivisa e un linguaggio comune. Nella politica invece la situazione è diversa”. Ha spiegato infatti che: “La politica, più che parlare di contenuti, fa operazioni di marketing, perché deve raccogliere numeri come chi deve vendere un prodotto”.

Palo (CNI): “La figura del gestore è nata vent’anni fa: discutere ancora del suo futuro è paradossale”

Vito Palo ha ricostruito l’evoluzione delle AWP dal 2004, sottolineando il ruolo chiave dei gestori nel ripulire il mercato dagli apparecchi illegali. Oggi – ha detto – è assurdo che il loro ruolo sia ancora incerto. Palo ha posto l’accento sulla tutela del giocatore: serve “un apparecchio meno invasivo e con un payout più alto”, ricordando che negli ultimi vent’anni il payout è stato progressivamente abbassato.

Sbordoni (Utis): “Le norme sbagliate creano vuoti. E nei vuoti nasce l’illegalità”

Stefano Sbordoni ha puntato il dito contro un legislatore spesso poco informato: “Chi doveva intervenire non l’ha fatto o l’ha fatto male”. La richiesta è una sola: ascoltare chi opera nel settore e conosce i meccanismi che regolano la filiera.

Chiacchio (AGSI): “La politica decide senza sapere. Servono regole chiare e sostenibili”

Pasquale Chiacchio ha riportato il tema della responsabilità della politica nel definire norme applicabili e coerenti. Ha denunciato i ritardi nell’attuazione delle leggi approvate e l’assenza di competenze specifiche: “Decidono senza sapere cosa vanno a fare”. Ha ribadito che non è il gioco legale a creare vulnerabilità: “All’80% è il mercato illegale”. E ha chiuso chiedendo regole “certe, sostenibili e costruite con il contributo degli operatori”.

Parlati (Sgi): “Uniformare norme sbagliate non serve. Lo Stato deve difendere la propria immagine”

In chiusura, Gennaro Parlati ha ribaltato la narrazione secondo cui il settore deve riabilitare la propria reputazione: “Noi operiamo per conto dello Stato. È lo Stato che deve difendere la propria immagine”. Sul tema dell’omogeneità normativa ha avvertito: “Uniformare gli errori non serve. Prima vanno corretti”.

Maselli (Ass. Regione Lazio): “Ricadute positive sui comuni per la compartecipazione al gettito erariale”

Sulla questione è successivamente intervenuto anche Massimiliano Maselli (Assessore all’Inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio).

«Sul contrasto al gioco d’azzardo, la Regione Lazio ha messo a disposizione oltre 1,4 milioni di euro per il consolidamento e lo sviluppo di attività di prossimità e di auto-mutuo-aiuto. L’obiettivo è coinvolgere le ASP affinché diventino soggetti di riferimento per la pianificazione e il coordinamento degli interventi. I territori, al contempo, possono giocare un ruolo importante nella lotta al gioco illegale e con una compartecipazione del 5% del gettito erariale, i Comuni potrebbero avere ricadute positive, con più risorse per sociale, sicurezza urbana, prevenzione delle dipendenze e sostegno ai più fragili.

In vista del prossimo riordino nazionale del gioco pubblico, inoltre, il ruolo delle Regioni deve essere centrale e non meramente consultivo. Le Regioni, che hanno una conoscenza diretta dei contesti sociali, economici e sanitari, devono partecipare in modo sostanziale alla definizione delle linee guida nazionali, a partire dai criteri autorizzativi, dai modelli distributivi, dagli strumenti di prevenzione e dalle politiche di controllo.

Le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Regione Lazio contro il gioco patologico rappresentano uno strumento fondamentale, ma è evidente che oggi debbano essere aggiornate. Il contesto è profondamente cambiato: il rischio non riguarda più soltanto le forme tradizionali di gioco, ma si estende sempre più all’universo digitale, alle piattaforme online, alle app e alle nuove forme di intrattenimento.

È essenziale rafforzare l’integrazione tra sanità, scuola, servizi sociali ed enti locali, costruendo campagne strutturate, continuative e basate su dati epidemiologici aggiornati».

Gatti (vicepres. Sapar): “Slot machine di nuova generazione: tecnologia e responsabilità per un gioco più sicuro”

Le innovazioni tecnologiche possono diventare uno strumento concreto di tutela del giocatore, riducendo i rischi di dipendenza e riportando il gioco fisico al centro di un contesto più controllato e trasparente. È questa la filosofia che ha guidato la realizzazione di un prototipo della nuova AWP, presentato al workshop Sapar 2025 dal vicepresidente dell’associazione, Francesco Gatti.

La macchina introduce un payout minimo del 70%, superiore agli attuali standard italiani e una vincita massima di 200 euro, il doppio rispetto alle AWP tradizionali. Parametri che, secondo Gatti, non puntano a rendere il gioco più aggressivo, ma a restituire competitività e sostenibilità a un prodotto che oggi paga meno di qualsiasi slot europea, con un ritorno al giocatore fermo al 65%. “Portare il payout al 70% significa offrire un’esperienza più equa e trasparente, favorendo un utilizzo consapevole”, ha spiegato.

La vera rivoluzione, però, è nel sistema di gestione delle vincite: non più monete erogate a ogni premio, ma crediti accumulati in un display digitale, il cosiddetto “bank”. Il giocatore può decidere se rigiocarli o scaricarli in un’unica soluzione, riducendo l’usura meccanica e rendendo la partita più fluida, simile a quella delle videolottery. A questo si aggiunge una messaggistica dinamica che accompagna la sessione con avvisi di moderazione e riferimenti a numeri verdi, anticipando le linee guida delle future VPR.

Sul fronte della sicurezza, la macchina integra un QR code ADM criptato, leggibile solo tramite un’app dedicata alle forze dell’ordine. In questo modo i controlli possono avvenire senza aprire fisicamente l’apparecchio, contrastando manomissioni e clonazioni. “È il sistema anti–taroccamento più avanzato mai sviluppato per le AWP italiane”, ha sottolineato Gatti.

Il prototipo è stato pensato come “norma ponte” da gennaio 2026 fino all’arrivo delle nuove macchine, previsto tra il 2027 e il 2028. In un mercato in calo, segnato dalla chiusura di locali e dalla migrazione dei giocatori verso l’online, l’obiettivo è offrire subito un’evoluzione tecnologica che tuteli il consumatore e preservi gli incassi statali, senza attendere il riordino complessivo del settore. In sintesi, la nuova AWP si propone come un prodotto moderno e responsabile: un ponte tra l’attuale generazione di apparecchi e le future VPR, che vuole tutelare il giocatore, rafforzare la legalità e restituire competitività al gioco fisico recuperando quei giocatori che, a fronte delle limitazioni introdotte nelle macchine da gioco, hanno trovato più attraente il gioco online, soprattutto quando fuori dal controllo dello Stato.

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Eventi

Enada Workshop 2025: “Progettare insieme il futuro del gioco: il cambiamento del settore fra innovazione e tutela del consumatore e delle imprese”

D’Angelo (pres. Sapar): “Rappresentiamo un presidio di legalità su tutto il territorio”

L’Enada Workshop 2025 si è svolto con un confronto serrato tra istituzioni, operatori e politica sul futuro del gioco pubblico, in un momento decisivo per il riordino del settore e per la definizione delle nuove regole che accompagneranno i prossimi anni. La quarta edizione dell’evento, organizzata da Sapar e Italian Exhibition Group, ha visto alternarsi sul palco le principali voci dell’industria e del legislatore, in attesa della bozza finale del decreto sul gioco fisico attesa per dicembre.

Il presidente di Sapar, Sergio D’Angelo, ha aperto i lavori ringraziando forze dell’ordine e ADM per il loro ruolo nella tutela della legalità. «Siamo operativi in tutte le regioni d’Italia, un presidio di gioco legale che rappresenta il cuore pulsante di Sapar», ha ricordato, sottolineando l’urgenza di «innovazione, tutela del consumatore, sicurezza e sostenibilità delle imprese».

Ha evidenziato il calo di raccolta ed entrate degli ultimi anni: «Dal 2019 a oggi abbiamo registrato una riduzione della raccolta del 30%, del gettito erariale del 22% e del 21% per la filiera».

Andrea Ramberti, presidente IEG, ha evidenziato il valore dell’appuntamento: «Siamo riusciti a creare con questo workshop un evento partecipato e significativo per il settore».

Testa (FdI): “Regole più chiare e tassazione più uniforme”

Guerino Testa, deputato di Fratelli d’Italia, ha insistito sui tre pilastri del comparto: «Sicurezza, legalità e intrattenimento sono concetti che devono essere sempre detti in maniera chiara». Sulla riforma: «Gli emendamenti ponte possono garantire alcuni segnali che il vostro mondo chiede». E sulla prospettiva della delega: «Con delle regole più chiare si potranno aumentare le unità occupazionali, così da avere una maggiore uniformità di comportamento tra i vari operatori».

Gasparri (FI): “No alla criminalizzazione del settore”

Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha richiamato la necessità di superare una narrazione distorta: «Ritengo che questo settore non vada criminalizzato. C’è sempre stata molta ipocrisia». Sulle distanze: «Pensare che la distanza fisica risolva il problema è una grande ipocrisia: oggi il gioco arriva ovunque». E sulle dipendenze: «È un fenomeno dei nostri tempi, ma resta un’anomalia, non la regola».

De Bertoldi (Gruppo Misto): “Tutela del giocatore e industria possono convivere”

Il deputato del Gruppo Misto ha rimarcato la centralità delle imprese italiane: «Gli interessi dell’industria del gioco e la tutela del giocatore si possono conciliare dando fiducia ai concessionari dello Stato». Ha denunciato lo squilibrio fiscale: «L’unica colonna che sale è quella dell’introito dell’erario, mentre i vostri ricavi diminuiscono». Sul quadro normativo: «La Conferenza Stato-Regioni è già al lavoro per uniformare il quadro regolatorio».

De Palma (FI): “La vera piaga è il gioco illegale”

Il deputato di Forza Italia ha insistito sul ruolo dell’innovazione: «Attraverso il binomio formazione–innovazione potete tracciare il mondo di chi utilizza il gioco legale». E ha attaccato la “giungla normativa”: «Alcune norme non hanno alcun senso. È il mondo dell’ipocrisia». Un messaggio chiaro: «Il vero problema non è il gioco legale: il vero problema è il gioco illegale».

Cattaneo (FI): “Raccontare la realtà di un sistema regolamentato”

Cattaneo ha ricordato la necessità di una comunicazione più corretta: «Dobbiamo far conoscere ciò che viene fatto da un punto di vista tecnologico e in collaborazione con le Forze dell’ordine». E ha avvertito: «Mentre regolamentiamo un’emergenza, ce n’è già un’altra: la diffusione del gioco online».

Lollobrigida (ADM): “Bozza riordino gioco fisico pronta entro dicembre. Se il decreto sarà approvato, gare al via entro fine 2026”

La parte più attesa del workshop è stata quella dedicata all’intervento di Mario Lollobrigida, direttore Giochi di ADM, che ha illustrato lo stato del riordino del gioco fisico e le tappe che attendono il settore nei prossimi mesi.

«I lavori sono ancora in corso – ha spiegato – stiamo collaborando con gli uffici legislativi del viceministro e con l’ufficio di gabinetto per le ultime rifiniture della bozza che avevamo già preparato a maggio». «La bozza c’è, è allo studio, e vogliamo chiudere il prima possibile con un testo definitivo. Ritengo che entro dicembre avremo chiuso il documento».

«Le regioni hanno chiesto di mantenere il discorso delle distanze tra i luoghi sensibili. È per loro un punto imprescindibile», ha confermato. ADM ha però proposto criteri più flessibili: «Abbiamo fatto una proposta molto diminutiva di quanto è ora nelle regioni».

Formazione obbligatoria per gli operatori

Un capitolo centrale sarà la qualificazione del personale: «L’operatore deve avere una maggiore consapevolezza dei rischi e saper riconoscere comportamenti a rischio».

Nuove gare nel 2026: apparecchi, scommesse e bingo

«Se si riesce a licenziare il decreto prima della scadenza della delega, le gare partiranno a fine 2026 e il nuovo assetto si avrà nel 2027». Sul bingo: «Il Consiglio di Stato è stato chiaro: non è possibile mantenere proroghe così lunghe».

«Evitano l’accesso dei minori, monitorano in tempo reale le attività di gioco e inviano alert in caso di comportamenti a rischio», ha sottolineato.
«C’è un grande futuro nel settore AWP».

Illegale favorito da distanze e orari restrittivi

«Le ordinanze dei sindaci e le leggi regionali spesso favoriscono l’illegale. Bastano cinque computer in una stanza dietro un bar collegati a un sito .com».

«Ci sarà un contatto più stretto e più penetrante sulle attività e sull’offerta di gioco». Obiettivo: un sistema più coerente, moderno e sostenibile.

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 13:00 di giovedì 27 novembre

Il concorso si basa sull’estrazione casuale di 5 numeri compresi tra 1 e 55

Il gioco del Million Day ha debuttato il 7 febbraio 2018. Agli inizi era possibile compilare e giocare le schedine solo in ricevitoria. Solo in seguito è stata offerta ai giocatori la possibilità di giocare anche online.

Il 16 febbraio 2018alla decima estrazione, è avvenuta la prima grande vincita da un milione di euro. Giocando al Million Day si ha anche l’opportunità di partecipare ad una seconda estrazione di 5 numeri, dei 50 restanti, e vincere i premi dell’opzione Extra.

La combinazione vincente è:

12-16-22-26-50

I numeri Extra:

24-29-36-45-53

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 20:30 di mercoledì 26 novembre

Ecco l’estrazione serale del concorso tanto amato dagli italiani

Il Million Day continua a catturare l’attenzione degli italiani con la sua formula unica di lotteria. Con due estrazioni giornaliere, questo gioco offre la possibilità di vincere un milione di euro ogni giorno, rendendolo uno dei più avvincenti nel panorama dei giochi in Italia.

La combinazione vincente è:

4-18-20-28-38

I numeri Extra:

11-21-25-46-52

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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di mercoledì 26 novembre

Si può giocare in ricevitoria e online

Appuntamento del mercoledì con il VinciCasa. Indovinando tutti i 5 numeri della combinazione estratta, si vince una casa + 200.000 euro subito.

Ma non è finita qui: si vince un premio in denaro anche indovinando 4, 3 o 2 numeri della combinazione estratta.

La combinazione vincente è:

11-22-36-38-40

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 50
Punti 43435,13 €
Punti 322320,70 €
Punti 222232,86 €

È il vincitore a scegliere l’immobile da acquistare. Avrà 2 anni di tempo per cercare la casa dei suoi sogni, in tutta Italia e in completa libertà.

Alla fine dei 2 anni, se il vincitore ha utilizzato solo parte dell’importo del premio destinato all’acquisto degli immobili, il Concessionario liquida in denaro il 50% dell’importo residuo (inclusi gli interessi maturati) al vincitore stesso e il restante 50% viene versato sul fondo dedicato alle vincite di prima categoria.

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 13:00 di mercoledì 26 novembre

Tutti i giorni doppia estrazione: ore 13:00 e ore 20:30

Per partecipare al Million Day è necessario compilare una schedina selezionando 5 numeri compresi tra l’1 e il 55 e attendere le estrazioni delle combinazioni numeriche per scoprire se la propria giocata è vincente.

È possibile partecipare al gioco numerico a quota fissa del Million Day effettuando la propria giocata tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, fino alle ore 12:50 per le estrazioni della mattina e fino alle 20:20 per quelle della sera.

La combinazione vincente è:

24-33-35-39-49

I numeri Extra:

7-21-22-40-50