L’edizione attuale segna una crescita di circa il 10% rispetto allo scorso anno, confermando il ruolo decisivo dell’abbinamento televisivo con Affari Tuoi
La Lotteria Italia torna a registrare numeri record. L’edizione attuale della storica lotteria dell’Epifania ha infatti segnato quasi 9,6 milioni di biglietti venduti, con un incremento vicino al 10% rispetto allo scorso anno.
Un risultato che, come evidenziato da Agimeg, conferma il rinnovato interesse degli italiani per uno degli appuntamenti più tradizionali del gioco. L’ultimo dato simile risale al 2010, quando la Lotteria Italia, allora abbinata alla trasmissione televisiva I Migliori Anni, condotta da Carlo Conti, raggiunse livelli analoghi di vendita.
Secondo l’analisi di Agimeg, il successo dell’edizione 2024-2025 è il frutto di una combinazione di fattori. Da un lato il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha accompagnato il rilancio della lotteria nazionale, dall’altro il contributo del concessionario Brightstar, forte di una rete distributiva capillare e consolidata, in particolare attraverso i tabaccai. Decisivo, inoltre, l’abbinamento televisivo con Affari Tuoi, programma di grande popolarità che ha garantito visibilità e continuità durante il periodo delle festività.
Il risultato assume un significato ancora più rilevante se confrontato con il recente passato. Nel 2022 la Lotteria Italia aveva infatti toccato il punto più basso della sua storia, con poco più di 6 milioni di biglietti venduti. Da lì è partita una graduale inversione di tendenza: nel 2023 le vendite sono risalite a oltre 6,7 milioni, per poi salire a 8,65 milioni nel 2024 e arrivare agli attuali livelli record.
All’aumento dei biglietti venduti è destinato a corrispondere anche un numero più elevato di premi. Nella precedente edizione ne furono assegnati 280, contro i 210 dell’anno prima. Secondo le stime riportate da Agimeg, con l’estrazione del 6 gennaio il numero complessivo dei premi potrebbe superare quota 300.
Resta infine aperto il tema dei premi non riscossi: dall’introduzione dell’euro, infatti, vincite per oltre 32 milioni di euro non sono mai state incassate dai rispettivi beneficiari.