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“Il riordino del Gioco Pubblico per la sostenibilità del comparto”: a Roma il Forum Acadi-Confcommercio

Parole d’ordine rispetto, informazione e formazione

All’evento presenti rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle associazioni di settore

Al Forum Acadi 2024, tenutosi a Roma alla presenza di importanti rappresentanti delle Istituzioni e del settore, è stato presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, nel quale è stata evidenziata la crescita del settore e la necessità di una gestione regolamentata e responsabile.

Nel Bilancio sono stati presentati alcuni dati e concetti fondamentali: tra il 2019 e il 2023, il settore del gioco pubblico ha visto un notevole aumento della raccolta, da 110 miliardi di euro a 147,5 miliardi di euro, e delle somme nette spese dai giocatori, da 18 miliardi a 20,9 miliardi di euro. Questo incremento è stato sostenuto dalla lotta al gioco illegale e dal consolidamento del gioco regolamentato.

Il gettito fiscale del comparto è passato da 10 miliardi di euro nel 2019 a 12 miliardi di euro nel 2023, rafforzando il ruolo del settore come uno dei principali contributori alle entrate dello Stato. Il settore supporta circa 150.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno (FTE), mantenendo una stabilità occupazionale. La rete di distribuzione fisica comprende oltre 85.000 punti vendita, tra cui più di 10.000 punti specializzati come sale scommesse e bingo. Circa il 90% del gettito erariale è generato dalla rete fisica. Il gioco a distanza continua a crescere, gestito da oltre 80 concessionari con 449 siti e app dedicate. Tra il 2018 e il 2023, la spesa degli utenti è salita da 18,9 a 20,9 miliardi di euro, ma i dati indicano un calo della spesa per Apparecchi AWP e VLT, da 10,3 a 8,5 miliardi, e l’importanza della rete generalista nel presidiare la legalità su gran parte del territorio italiano.

Il comparto garantisce la legalità e la protezione dei giocatori rispetto alla minaccia del gioco illegale. Il settore è impegnato nella promozione del gioco responsabile e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico, con misure come la tutela dei minori e il contrasto alle attività illecite. Le aziende aderiscono a standard di qualità e sicurezza anche attraverso le certificazioni ISO. Il comparto del territorio affronta sfide legate alla regolamentazione territoriale, come le limitazioni imposte dai distanziometri o dai regolamenti orari, che impediscono di svolgere le gare e che potrebbero compromettere la sostenibilità delle attività.

È atteso un riordino normativo che armonizzi e renda sostenibili le regolamentazioni locali, e la tassazione dei diversi giochi per garantire una gestione equilibrata tra responsabilità, legalità, fiscalità e occupazione e che tenga conto dell’importanza strategica della distribuzione territoriale e della rete generalista. Il Forum ha sottolineato l’importanza di un approccio regolamentato e sostenibile per garantire che il gioco pubblico continui a operare in modo sicuro, trasparente e con benefici per l’economia e la società italiana.

Il Direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida ha espresso preoccupazione per il ritardo nel riordino del gioco fisico, attribuendolo all’impossibilità di trovare un accordo tra le parti coinvolte. “I tempi del riordino per il gioco fisico si stanno purtroppo allungando. Ciò dipende perché non si riesce a trovare un accordo di sintesi tra le parti. Ciò nasce da una chiusura del mondo delle Regioni a tutte le proposte avanzate da noi tecnici. Quindi, parte delle Regioni non vogliono tornare indietro e togliere il distanziometro che, per quanto ci riguarda, è un sistema inutile al fine di arginare il disturbo da gioco d’azzardo. Abbiamo visto che il sistema delle distanze non serve perché ogni giocatore può spostarsi tranquillamente in altri punti gioco e, in più, sappiamo tutti quale è stato l’incremento del gioco online. Dunque, il giocatore può, attraverso i device tecnologici, usufruire dell’offerta di gioco. Il sistema delle distanze, come certificato dai notti controlli insieme alle Forze di Polizia, provocano un incremento dell’illegalità, poiché ora è semplicissimo poter raccogliere gioco con dei pc collegati ad operatori privi di concessione”.

“Speriamo ancora che si possa trovare questa sintesi. Abbiamo un documento del settore bilancio delle Regioni molto interessante e speriamo che su questa si possa lavorare. Abbiamo notato che può esserci uno spazio di trattativa soprattutto sul numero punti gioco. Se non si riuscirà a trovare un accordo, saremo costretti a nuove stagioni di proroga per bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse. Verosimilmente nella nuova legge di bilancio ci saranno le proroghe. Tutto il resto delle norme all’interno della Delega trova tutti d’accordo, ma non è possibile attuarle con i concessionari in proroga. Come può un soggetto in regime di proroga dedicarsi nel modo migliori al controllo del giocatore?”.

Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, ha parlato con entusiasmo dell’importanza della sostenibilità nel gioco pubblico. Secondo il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze “la sostenibilità è la parola chiave anche nell’ambito del gioco pubblico, per quelle che sono valutazioni e prestazioni aziendali nel medio e lungo termine. Il gioco presenta caratteri di complessità, poiché la normativa quadro include sia il gioco fisico sia l’online, che sono due materie diverse anche se interconnesse. In secondo luogo si contrappongono due libertà fondamentali: la tutela della salute e quella degli interessi economico”.

“Gli obiettivi che ci siamo prefissati possiamo raggiungerli solo potenziando la legalità e quindi si impone un’attenta attività di presidio già nella fase di concessione della licenza. Gli obiettivi prefissati hanno trovato una prima applicazione con il decreto per il gioco online, che ha imposto ai concessionari misure per favorire il gioco responsabile con campagne informative sui tali temi”.

Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE Confcommercio, ha evidenziato la necessità di un riordino del mercato dei giochi pubblici per garantire la tutela dei consumatori attraverso il gioco regolamentato, contrastando l’illegalità e le infiltrazioni criminali. Ha criticato la “questione territoriale” sulle restrizioni degli apparecchi da gioco, che ha portato alla chiusura di molte attività, soprattutto in regioni come Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna, riducendo di 35.000 i punti vendita dal 2017. Stoppani ha chiesto di estendere il “Registro di autoesclusione” ai punti vendita per prevenire il gioco compulsivo e di identificare chiaramente i punti autorizzati, simili ai rivenditori di generi di monopolio. Ha proposto un Patto con le autorità locali per migliorare la protezione dei consumatori e ha suggerito di utilizzare la Consulta Permanente dei Giochi Pubblici per sviluppare strategie contro il gioco patologico.

Geronimo Cardia, Presidente di ACADI Confcommercio, ha illustrato l’importanza del Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, che evidenzia un contributo economico significativo con un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro e un gettito erariale di 12 miliardi di euro, sostenendo 150.000 posti di lavoro. Ha sottolineato la necessità di un riordino normativo per superare le limitazioni locali che penalizzano l’offerta regolamentata, auspicando un’armonizzazione fiscale per evitare aumenti di tassazione che potrebbero compromettere la sostenibilità del comparto.

Emilio Zamparelli, Presidente, STS-FIT Confcommercio, ha parlato del fatto che in passato la tutela del giocatore e del sistema in generale è passata attraverso l’affidamento del gioco a reti qualificate e professionali. Ha precisato come oggi il legislatore abbia il delicato compito di ridisegnare l’assetto del gioco pubblico nel nostro Paese, e risulta fondamentale seguire la stessa linea guida, garantendo il buon funzionamento del sistema, tra trasparenza, legalità, entrate erariali e salute dei cittadini. Zamparelli si è augurato che il riordino porti finalmente chiarezza e regole certe, e rappresenti la fine di quelle polemiche, a volte pretestuose e troppo ideologiche, che nell’ultimo decennio hanno infangato l’intero settore.

Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP-FIPE (Confcommercio), ha sottolineato l’urgenza di un riordino normativo e fiscale per il gioco pubblico, evidenziando come le normative locali espulsive e le limitazioni orarie penalizzino le sale specializzate, compromettendo investimenti e occupazione. Ha ribadito la necessità di un quadro stabile per permettere investimenti in innovazione tecnologica, come i controlli di accesso e il Registro di autoesclusione, fondamentali per la prevenzione del gioco compulsivo e la protezione dei soggetti vulnerabili. Cangianelli ha anche richiesto un riequilibrio fiscale per il comparto degli apparecchi da gioco, che ha visto un calo del 18% nella spesa dei giocatori tra il 2019 e il 2023 a causa di un payout non più attraente.

“Le aziende del settore, dal 2004, stanno investendo in questa attività autorizzata dallo Stato. Dato che siamo i primi contribuenti dello Stato non ci dobbiamo vergognare del nostro lavoro che è assolutamente lecito. È incredibile confrontarsi ancora con persone che ideologicamente vanno contro il settore. Siamo continuamente attaccati da certa stampa che è totalmente disinformata sulle questioni di comparto. Stiamo ancora discutendo sulle distanze, strumento fuori tempo visto che ora si può giocare direttamente sul telefonino. Non capisco perché non si possa aprire un’attività vicino ad una scuola, tanto il gioco è vietato ai minori e a loro non è consentito entrare nelle nostre sale. I limiti orari anche si sono rivelati totalmente inutili e inefficaci rispetto agli obiettivi che si erano prefissati”. È quanto ha detto il presidente della Sapar, Domenico Distante,

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