D’Angelo (pres. Sapar): “Rappresentiamo un presidio di legalità su tutto il territorio”
L’Enada Workshop 2025 si è svolto con un confronto serrato tra istituzioni, operatori e politica sul futuro del gioco pubblico, in un momento decisivo per il riordino del settore e per la definizione delle nuove regole che accompagneranno i prossimi anni. La quarta edizione dell’evento, organizzata da Sapar e Italian Exhibition Group, ha visto alternarsi sul palco le principali voci dell’industria e del legislatore, in attesa della bozza finale del decreto sul gioco fisico attesa per dicembre.
Il presidente di Sapar, Sergio D’Angelo, ha aperto i lavori ringraziando forze dell’ordine e ADM per il loro ruolo nella tutela della legalità. «Siamo operativi in tutte le regioni d’Italia, un presidio di gioco legale che rappresenta il cuore pulsante di Sapar», ha ricordato, sottolineando l’urgenza di «innovazione, tutela del consumatore, sicurezza e sostenibilità delle imprese».
Ha evidenziato il calo di raccolta ed entrate degli ultimi anni: «Dal 2019 a oggi abbiamo registrato una riduzione della raccolta del 30%, del gettito erariale del 22% e del 21% per la filiera».
Andrea Ramberti, presidente IEG, ha evidenziato il valore dell’appuntamento: «Siamo riusciti a creare con questo workshop un evento partecipato e significativo per il settore».
Testa (FdI): “Regole più chiare e tassazione più uniforme”
Guerino Testa, deputato di Fratelli d’Italia, ha insistito sui tre pilastri del comparto: «Sicurezza, legalità e intrattenimento sono concetti che devono essere sempre detti in maniera chiara». Sulla riforma: «Gli emendamenti ponte possono garantire alcuni segnali che il vostro mondo chiede». E sulla prospettiva della delega: «Con delle regole più chiare si potranno aumentare le unità occupazionali, così da avere una maggiore uniformità di comportamento tra i vari operatori».
Gasparri (FI): “No alla criminalizzazione del settore”
Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha richiamato la necessità di superare una narrazione distorta: «Ritengo che questo settore non vada criminalizzato. C’è sempre stata molta ipocrisia». Sulle distanze: «Pensare che la distanza fisica risolva il problema è una grande ipocrisia: oggi il gioco arriva ovunque». E sulle dipendenze: «È un fenomeno dei nostri tempi, ma resta un’anomalia, non la regola».
De Bertoldi (Gruppo Misto): “Tutela del giocatore e industria possono convivere”
Il deputato del Gruppo Misto ha rimarcato la centralità delle imprese italiane: «Gli interessi dell’industria del gioco e la tutela del giocatore si possono conciliare dando fiducia ai concessionari dello Stato». Ha denunciato lo squilibrio fiscale: «L’unica colonna che sale è quella dell’introito dell’erario, mentre i vostri ricavi diminuiscono». Sul quadro normativo: «La Conferenza Stato-Regioni è già al lavoro per uniformare il quadro regolatorio».
De Palma (FI): “La vera piaga è il gioco illegale”
Il deputato di Forza Italia ha insistito sul ruolo dell’innovazione: «Attraverso il binomio formazione–innovazione potete tracciare il mondo di chi utilizza il gioco legale». E ha attaccato la “giungla normativa”: «Alcune norme non hanno alcun senso. È il mondo dell’ipocrisia». Un messaggio chiaro: «Il vero problema non è il gioco legale: il vero problema è il gioco illegale».
Cattaneo (FI): “Raccontare la realtà di un sistema regolamentato”
Cattaneo ha ricordato la necessità di una comunicazione più corretta: «Dobbiamo far conoscere ciò che viene fatto da un punto di vista tecnologico e in collaborazione con le Forze dell’ordine». E ha avvertito: «Mentre regolamentiamo un’emergenza, ce n’è già un’altra: la diffusione del gioco online».
Lollobrigida (ADM): “Bozza riordino gioco fisico pronta entro dicembre. Se il decreto sarà approvato, gare al via entro fine 2026”
La parte più attesa del workshop è stata quella dedicata all’intervento di Mario Lollobrigida, direttore Giochi di ADM, che ha illustrato lo stato del riordino del gioco fisico e le tappe che attendono il settore nei prossimi mesi.
«I lavori sono ancora in corso – ha spiegato – stiamo collaborando con gli uffici legislativi del viceministro e con l’ufficio di gabinetto per le ultime rifiniture della bozza che avevamo già preparato a maggio». «La bozza c’è, è allo studio, e vogliamo chiudere il prima possibile con un testo definitivo. Ritengo che entro dicembre avremo chiuso il documento».
«Le regioni hanno chiesto di mantenere il discorso delle distanze tra i luoghi sensibili. È per loro un punto imprescindibile», ha confermato. ADM ha però proposto criteri più flessibili: «Abbiamo fatto una proposta molto diminutiva di quanto è ora nelle regioni».
Formazione obbligatoria per gli operatori
Un capitolo centrale sarà la qualificazione del personale: «L’operatore deve avere una maggiore consapevolezza dei rischi e saper riconoscere comportamenti a rischio».
Nuove gare nel 2026: apparecchi, scommesse e bingo
«Se si riesce a licenziare il decreto prima della scadenza della delega, le gare partiranno a fine 2026 e il nuovo assetto si avrà nel 2027». Sul bingo: «Il Consiglio di Stato è stato chiaro: non è possibile mantenere proroghe così lunghe».
«Evitano l’accesso dei minori, monitorano in tempo reale le attività di gioco e inviano alert in caso di comportamenti a rischio», ha sottolineato.
«C’è un grande futuro nel settore AWP».
Illegale favorito da distanze e orari restrittivi
«Le ordinanze dei sindaci e le leggi regionali spesso favoriscono l’illegale. Bastano cinque computer in una stanza dietro un bar collegati a un sito .com».
«Ci sarà un contatto più stretto e più penetrante sulle attività e sull’offerta di gioco». Obiettivo: un sistema più coerente, moderno e sostenibile.