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Lotto e 10eLotto Normativa

10eLotto, arriva la nuova modalità di gioco “Extra”

Al via dal 10 settembre una nuova opzione che rimette in gioco i numeri puntati

Novità per gli appassionati del Lotto ed in particolare del 10eLotto. Dal 10 settembre prossimo si potrà puntare su una nuova opzione di gioco del 10eLotto, “Extra”. Il gioco è valido per il 10eLotto nella versione ogni 5 minuti.

Scegliendo sulla schedina (rinnovata anch’essa) l’opzione “EXTRA”, l’utente avrà a disposizione altri 15 numeri per verificare se la sua giocata è vincente. I 15 numeri aggiuntivi saranno estratti tra i 70 rimanenti dopo l’estrazione dei 20 numeri classici.

Come si gioca e si vince

I premi “EXTRA” vanno aggiunti ai premi 10eLotto, Numero Oro e Doppio Oro eventualmente conseguiti. Supponendo di aver giocato 4 numeri. Uno di questi viene estratto come Numero Oro nell’estrazione dei 20 numeri, dando vita ad un premio di 10 volte la posta. Gli altri 3 vengono invece estratti nei successi 15 numeri “EXTRA”, dando una vincita di 25 volte la somma giocata. In totale la vincita ammonterà a 35 volte quanto speso.

La combinazione vincente NON deve però essere calcolata su tutti i 35 numeri estratti (20 classici + 15 extra). Se ad esempio si giocano 4 numeri ed uno è estratto tra i 20 numeri classici ed uno dei 15 “extra” NON si vince. La combinazione vincente fa infatti sempre riferimento ad un unico blocco di estratti.

Il costo

Sull’opzione “EXTRA” si possono giocare da 1 fino ad un massimo di 200 euro, ma l’importo non deve superare quello della giocata per il 10eLotto. Scegliendo sulla schedina l’opzione “EXTRA” il terminale assegnerà automaticamente alla giocata il costo di 1 euro. Supponiamo di giocare 2 euro sulla combinazione del 10eLotto e scegliamo anche l’opzione “EXTRA”, il terminale assegnerà alla giocata il costo di 2+1=3 euro. La somma da giocare su “EXTRA” potrà però essere modificata a voce. Nell’esempio proposto, si potrà chiedere al ricevitore di giocare 2 euro su “EXTRA” al posto di 1 euro assegnato automaticamente dal terminale.

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Casinò, l’impatto del Coronavirus non si attenua: la casa da gioco di Sanremo perde ad agosto il 13% di incassi

E oltreoceano anche il colosso dei casinò MGM annuncia migliaia di licenziamenti

Chiude in rosso il bilancio di agosto per il Casinò di Sanremo. La casa da gioco ligure ha infatti incassato, nel mese appena concluso, quasi 5 milioni di euro, in calo del 13% rispetto allo stesso mese del 2019.

Dall’inizio del 2020, il Casinò di Sanremo ha registrato incassi complessivi per 17,8 milioni di euro.

L’impatto del Coronavirus non ha colpito solo i casinò italiani. Il colosso del gioco d’azzardo di Las Vegas, la MGM Resorts International, ha infatti intenzione di licenziare 18mila dipendenti. Praticamente un quarto della forza lavoro complessiva della MGM.

I tagli riguarderanno principalmente la capitale del gioco mondiale, Las Vegas, ma non tralasceranno anche altre case da gioco sparse negli Stati Uniti. La misura è stata presa a causa del crollo del turismo, a seguito della pandemia. Solo nello scorso mese di luglio, il turismo ha segnato in Usa un -61%.

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Riapertura e chiusura sale scommesse, bingo e slot: le aspettative e le paure degli operatori anche su Google

Negli ultimi mesi il settore del gioco è spesso tra i trends più in voga sul popolare motore di ricerca

Durante il lockdown anche il settore del gioco è stato protagonista delle ricerche su Google, entrando in pieno diritto tra i trends più seguiti. Riapertura sale slot, riapertura sale scommesse e riapertura sale bingo sono state le tre chiavi più ricercate da metà aprile in poi. Le sale erano infatti state chiuse dai primi di marzo a causa dell’emergenza Coronavirus.

Secondo una ricerca condotta da Agimeg, proprio dopo circa un mese dalla chiusura c’è stata un’impennata di richieste su Google per queste tre chiavi di ricerca.

La crescita non si è attenuata, anzi è continuata a salire, fino alla settimana compresa tra il 7 ed il 13 giugno, giorni in cui le Regioni hanno cominciato ad emettere ordinanze per la riapertura delle sale. Unica eccezione il Lazio, che ha riaperto a metà giugno e che ha quindi portato avanti la ricerca degli operatori del gioco.

Le regioni dove si sono fatte più ricerche sulla riapertura delle sale sono state il Lazio, in primissima posizione, seguita poi da Abruzzo, Sicilia, Emilia Romagna e Liguria.

Ma l’attenzione degli appassionati e degli operatori del gioco non è ancora calata ed ora è puntata su una possibile chiusura delle sale. Visto infatti l’aumento dei contagi, ad agosto ci sono sempre più ricerche su Google di chiavi come “chiusura sale bingo” e “chiusura sale slot”. Si sta facendo avanti, evidentemente, la paura di un nuovo lockdown che potrebbe coinvolgere nuovamente anche il settore dei giochi.

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Scommesse sportive, con l’effetto lockdown mercato in calo del 13% nei primi sette mesi del 2020

Ma a luglio c’è una ripresa importante

La sospensione dei principali campionati e la chiusura delle sale scommesse da marzo ai primi di giugno, dovuti all’emergenza Coronavirus ed al conseguente lockdown, hanno influito molto sull’andamento del mercato delle scommesse sportive.

Nei primi sette mesi di quest’anno, la spesa tra gioco fisico e gioco online è stata di 773,7 milioni di euro, valore in calo del 13,3% rispetto al periodo gennaio-luglio del 2019. Il calo è stato contenuto soprattutto dalle ottime performance di gennaio, quando la spesa era cresciuta del 70% e di luglio, che ha registrato un incremento di quasi l’80%.

Bene anche l’online che, sempre nei primi sette mesi di quest’anno, è cresciuto dell’8,6%, registrando una spesa di 434,4 milioni di euro.

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Scommesse virtuali, nei primi 7 mesi del 2020 crollo della spesa a -30%

La chiusura delle agenzie durante il lockdown è stata complice del forte calo

L’effetto lockdown ha ovviamente pesato molto anche sul mercato delle scommesse virtuali. Da gennaio a luglio di quest’anno infatti il settore, sia quello in agenzia sia quello online, ha registrato una spesa di 132,8 milioni di euro, vale a dire un -30% rispetto ai 172,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Sul dato ha inciso in maniera determinante la chiusura delle agenzie di scommesse, con i due mesi di aprile e maggio che sono andati pesantemente in rosso (-70% della spesa in entrambi i mesi). In forte calo la spesa anche a marzo (-54%)  e giugno (33%).

Record invece dell’online, che neimesi in questione è arrivato a far segnare punte del +233% della spesa.

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Scommesse, Adm: “I nostri sistemi informativi consentono il riconoscimento di eventuali combine”

L’analisi degli eventi è effettuata prima, durante ed alla fine degli incontri

“ADM governa, tra gli altri, il settore delle scommesse sportive. I sistemi informativi in uso, grazie alla conoscenza in tempo reale di tutte le scommesse raccolte, sia attraverso canali fisici sia a distanza, consentono di effettuare analisi prima, durante e al termine dello svolgimento degli incontri”. E’ quanto sottolinea l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in una nota.

“Un’attenzione particolare è dedicata all’analisi dei flussi di scommessa che, sulla base di specifici indicatori, possono evidenziare elementi dai quali desumere il rischio di manipolazione dei risultati delle competizioni sulle quali si punta.

L’attività – conclude ADM – consente pertanto di riconoscere i possibili eventi “combinati” e contribuisce a mantenere intatti i valori fondamentali dello sport”.

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ADM, istituito Fondo da 100mila euro per operazioni di controllo su scommesse, slot e vlt

Il Fondo andrà distribuito tra il personale di Adm, GdF, Polizia e Carabinieri

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli mette in campo una nuova “arma” contro il gioco illegale. L’amministrazione ha infatti istituito un fondo di 100mila euro che finanzierà le operazioni di gioco effettuate dal personale di Adm, dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

Il Fondo servirà esclusivamente per le operazioni di gioco a distanza o presso i locali in cui si effettuano scommesse o sono installate slot e vlt, al solo fine di acquisire elementi di prova in ordine alle eventuali violazioni in materia di gioco pubblico, ivi comprese quelle relative al divieto di gioco dei minori.

Le eventuali vincite conseguite dagli organi di controllo durante le operazioni, verranno riversate nel Fondo, così come gli importi conseguenti ad eventuali rimborsi di somme giocate.

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Lotto e 10eLotto Normativa

10eLotto, da settembre al via “EXTRA”, la nuova opzione di gioco

Si potrà vincere anche con l’estrazione di 15 numeri extra

Il 10eLotto si rinnova. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha infatti pubblicato le specifiche del nuovo gioco opzionale e complementare al 10eLotto: “EXTRA”. In pratica si potrà scegliere, ovviamente pagando per la nuova opportunità di vincita, se confrontare i numeri giocati non solo con i 20 estratti classici della combinazione vincente ma con altri 15 estratti “extra”. Insomma si avranno due possibilità di vincere, La nuova formula di gioco sarà introdotta, in via sperimentale, dal 10 settembre 2020 fino al concorso dell’11 settembre 2021. Ecco i dettagli di “EXTRA”:

Modalità di gioco

Per partecipare al gioco è necessario scegliere l’opzione EXTRA al momento in cui si effettua una giocata al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo. L’opzione EXTRA consente al giocatore la partecipazione, con gli stessi numeri giocati al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo e nel medesimo concorso, all’estrazione di ulteriori 15 numeri tra i 70 rimanenti dopo l’avvenuta estrazione dei 20 numeri vincenti al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo. I numeri giocati verranno, quindi, confrontati prima con i 20 e poi con i 15 numeri estratti automaticamente dal sistema.

Posta di gioco

La posta di gioco per la partecipazione alla formula di gioco EXTRA è fissata in 1,00 Euro, con incrementi di 0,50 Euro, e si aggiunge al costo della giocata al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo ed a quello delle eventuali giocate alle formule opzionali di gioco NUMERO ORO e DOPPIO ORO. La posta di gioco della opzione EXTRA è pari o inferiore a quella della corrispondente giocata al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo e vi si aggiunge. La giocata consente la partecipazione a tutte le categorie di vincita previste sulla base della corrispondenza tra i numeri pronosticati e quelli estratti.

Categorie di vincita

 L’importo della vincita è determinato dal prodotto della posta di gioco per il moltiplicatore riportato nella Tabella 1 allegata, relativo alla corrispondenza dei numeri pronosticati con i quindici numeri vincenti estratti nella seconda estrazione. La possibilità di conseguire premi corrispondenti ad alcune categorie di vincita con la partecipazione alla formula di gioco EXTRA, dipende dalla quantità dei numeri giocati e dalle categorie delle vincite eventualmente conseguite al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo, che potrebbero escludere la possibilità di realizzare vincite all’opzione EXTRA; a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo: se a seguito di una giocata di 8 numeri al 10eLotto in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo, 6 dei numeri pronosticati sono risultati estratti al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo, con i 2 numeri rimanenti non estratti non sarà possibile conseguire alcuna vincita alla formula di gioco EXTRA non essendo previste le relative categorie di vincita con 0, 1 o 2 numeri. In tal caso, comunque, la giocata all’opzione EXTRA è valida essendo le giocate al gioco base ed al gioco EXTRA collegate in quanto attribuiscono, nel complesso, ulteriori probabilità di vincita. Per ogni giocata è conseguibile solo la vincita massima realizzata, con esclusione di ogni cumulabilità. Il premio conseguito con la formula di gioco EXTRA si somma agli eventuali premi conseguiti al 10eLOTTO in modalità ad estrazione ad intervallo di tempo ed alle formule opzionali di gioco NUMERO ORO e DOPPIO ORO nei limiti della vincita massima consentita. Alle vincite attribuite dalla formula di gioco EXTRA si applicano le stesse ritenute previste dalla normativa vigente per il 10eLOTTO.

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Sale giochi, le Regioni prorogano le linee guida anti contagio

I presidenti di Regione stanno firmando ordinanze valide fino a fine agosto, ma anche fino al 15 ottobre

Le Regioni hanno cominciato a prorogare le proprie ordinanze sulle riaperture delle attività commerciali, tra le quali anche le sale slot, scommesse e bingo. Tutte le direttive regionali scadevano infatti il 31 luglio scorso e nelle ultime ore c’è un susseguirsi di nuove ordinanze che prorogano le aperture con le linee guida per evitare il contagio da Covid-19.

La prima ad aver emesso l’ordinanza è stata la Regione Veneto, prorogando dal 1° agosto 2020 fino al 15 ottobre 2020 tutte le direttive sulle riaperture.

Linee guida prorogate invece fino al 10 settembre per la Regione Lombardia, così come per la Sicilia.

La data di fine proroga è invece il 31 agosto per il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata, mentre per la Provincia di Trento è il 30 agosto.

Tra le indicazioni principali per evitare il contagio, le linee guida per sale scommesse, slot e bingo impongono: distanziamento sociale di almeno un metro, mascherina obbligatoria, sanificazione degli apparecchi da gioco e spegnimento di quelli che non si possono pulire, ricircolo dell’aria, misurazione della temperatura per chi lavora all’interno delle sale e divieto di entrata per chi ha febbre uguale o superiore ai 37.5°.

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Normativa Scommesse calcio

Totocalcio, jackpot, partite giornaliere e altre novità: allo studio il rilancio dello storico concorso italiano

Il concorso legato alle partite di calcio compirà, il prossimo anno, 75 anni di vita

Era l’anno, il 1946, in cui in Italia si tenne il referendum per scegliere tra Monarchia e Repubblica, in cui la Piaggio brevettò la Vespa, ma anche quello in cui nasceva il Totocalcio, che il 5 maggio del prossimo anno festeggerà il suo 75esimo compleanno.

La prima schedina venne giocata il 5 maggio 1946: l’idea del concorso venne a tre giornalisti sportivi, Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo. Aveva un nome diverso all’epoca, si chiamava schedina Sisal – quello di Totocalcio, ovvero Totalizzatore calcistico lo assunse nel 1948 quando passò sotto la gestione del Coni – una colonna costava 30 lire, sulla schedina c’erano due partite di riserva, nel caso ci fossero stati dei rinvii, e per vincere bisognava fare 12.

Nel primo concorso a vincere fu un solo giocatore: Emilio Biasotti – un impiegato milanese originario di Roma – che vinse 426.826 lire. La popolarità del gioco crebbe di concorso in concorso e già l’ottava schedina distribuì due vincite milionarie: un disoccupato di Genova e una casalinga di Bologna intascarono 1.696.000 lire a testa. Nel 1947 Pietro Aleotti di Treviso, vinse 64 milioni. La vincita più alta venne registrata il 7 novembre 1993, quando una schedina con un 13 e cinque 12 regalò 5.549.756.245 lire.

Anche il Totocalcio nel corso degli anni si è progressivamente rinnovato, e è stato affiancato a una serie di giochi paralleli: nel 1994 arrivarono il Totogol, il Totosei e il Totobingol, Con il nuovo millennio il trend negativo si è accentuato, in Italia l’offerta dei giochi si è progressivamente ampliata, e la concorrenza di altri prodotti – le scommesse sportive in primis, forti di una formula più flessibile – è diventata insormontabile. L’età passa per tutti, anche per chi ha fatto epoca.

Ma per il Totocalcio potrebbe esserci una seconda vita. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ufficio per lo sport) e Sport e Salute spa, stanno lavorando ad un progetto di rilancio. Ed in questa ottica oggi c’è stato un confronto online con esperti e giornalisti di settore.

“Il Totocalcio è un gioco che ha una tradizione molto importante, per questo ci tenevamo molto a questo incontro. Inoltre, il Totocalcio non è nel novero di quelli a rischio ludopatia. Ha avito un grande boom negli anni ’90, a poi a causa delle innovazioni ha sofferto una serie di criticità”, ha detto in apertura dei lavori Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

“Non ci permettiamo in questa fase di fare un’analisi sulla tipologia del gioco. E’ una questione tecnica particolarmente difficile di cui rendiamo perfettamente conto”. Ha detto Diego Nepi di Sport e Salute. “Il messaggio che vogliamo far passare è che il totocalcio è un brand che ha percorso decenni. La parte importante secondo noi è la comunicazione del brand e dei jackpot. Si deve ripercorrere un concetto diverso, di semplice gioco e divertimento. E occorre sottolineare che i proventi possono essere reinvestiti nello sport e negli impianti, quindi chi sceglie di giocare sa che poi i proventi andranno a beneficio della sua vita reale”.

“Il Totocalcio ha un killer ben preciso le scommesse. Il calo della raccolta nel Totocalcio iniziò nel 1998, anno in presero il via le scommesse in Italia. Il nuovo Totocalcio dovrebbe quindi essere un mix tra scommesse e novità. Tra quest’ultime ad esempio ci potrebbe essere una versione “giornaliera” del Totocalcio. Inoltre il nuovo concorso andrebbe abbinato, anche se per il momento non è possibile, a una trasmissione televisiva come la Domenica Sportiva, sarebbe fondamentale per il rilancio del gioco”. Ha detto Fabio Felici, direttore di Agimeg. “Le strade ci sono, ma occorre portare questo gioco nel terzo Millennio. Con le dovute cautele, però, perché non deve essere una replica delle scommesse”.

Utis intende invece presentare un progetto “che recepisce tutti gli input della modernità e del nuovo mondo delle scommesse” ha spiegato il segretario Stefano Sbordoni. “Si basa su due modalità, una a torneo e una sit&go”. Utis ha pensato anche al nome: “Si chiama BetChallenge”.

“La cosa fondamentale è recuperare un brand che e nell’immaginario collettivo è legato in modo indissolubile al calcio” lo ha detto il responsabile delle Relazioni Istituzionali si Sisal.

“Bisogna parlare di un gioco di massa, per formare il montepremi. E quindi bisogna individuare il target” ha sottolineato Emilio Zamparelli di Sts-Fit. “Ci devono essere anche le vincite popolari”. E sulla rete vendita: “Deve essere diffusa, non si può pensare alla sola rete dei corner, proprio perché deve essere diffuso capillarmente. Anche per questo è fondamentale la remunerazione al punto vendita, negli ultimi anni ci siamo dimenticati un po’ il ruolo che hanno i ricevitori”.

Secondo Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016, “Il Totocalcio non riuscirà mai a essere competitivo con le scommesse sportive, con un palinsesto di centinaia di possibilità  che di certo non possono finire su una schedina. Deve essere un gioco per le famiglie; e si deve consentire al giocatore di avere una serie di giorni per pensare la schedina, per condividerla e per socializzare”. Sulla questione del jackpot: “Se ne verrà previsto uno, sarà essenziale formare un pre-jackpot per creare attenzione”.

“Al di là delle meccaniche di gioco, servirà uno sforzo di comunicazione per rilanciare il prodotto” ha osservato Moreno Marasco, presidente di Logico, ricordando che l’attuale normativa vieta qualunque forma di pubblicità del gioco. “Senza intervenire su questo aspetto sarebbe impensabile rilanciare il Totocalcio, ma sarebbe fondamentale anche esentare dal divieto tutti i prodotti legati allo sport. Da tempo si sta cercando di rilanciare l’ippica, ma con il divieto di pubblicità è impossibile”.