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Palermo, nuova ordinanza su fasce orarie per accensione delle slot

Il sindaco Leoluca Orlando ha emanato nuove disposizioni per la regolamentazione degli apparecchi da gioco

Leoluca Orlando, il sindaco di Palermo, ha emanato una nuova ordinanza per la regolamentazione delle slot e gli orari di accensione. Il regolamento entrerà però in vigore solo dopo il pronunciamento del Tar sul ricorso fatto contro le fasce orarie della città.

“Con i nostri uffici abbiamo fatto un ulteriore approfondimento relativo al quadro scientifico e alla situazione locale legata alla dipendenza patologica da gioco. Una valutazione attenta che parte dal bisogno di tutelare la salute dei cittadini e contrastare un fenomeno che sempre più assume i contorni di un dramma umano e sociale. Crediamo che vi sia adesso una chiara motivazione dei provvedimenti assunti, che sono tutti a tutela della collettività nel suo complesso”, ha detto il primo cittadino.

La nuova ordinanza mette al bando punti di gioco a meno di 500 metri, misurati secondo il percorso pedonale più breve, dai luoghi sensibili, quali istituti scolastici, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili, ricreativi, sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale.

Sale gioco e accensione delle slot e vlt non potranno operare in orari al di fuori delle fasce 9-13 e 19-24. Inoltre, in tutti gli esercizi in cui sono installati apparecchi da gioco in denaro, il titolare avrà l’obbligo di esporre un cartello sul rischio di dipendenza e con gli orari di apertura.

Salate le sanzioni per chi violerà le nuove regole: si va da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 e, in caso di recidiva, la sospensione degli apparecchi o la chiusura dell’esercizio per dieci giorni.

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Libro Blu 2019, l’Italia è unita: la crescita del settore dei giochi è da Nord a Sud

Campania e Lombardia le regioni dove si è sfidata maggiormente la dea bendata

L’Italia è unita nel gioco. La fotografia che emerge dalla presentazione del Libro Blu 2019 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che si è svolta ieri a Roma, è una crescita che accomuna finalmente Nord e Sud, e precisamente due regioni molto spesso agli antipodi in numerose classifiche: Campania e Lombardia.

Va da Napoli a Milano l’asse che traina l’intero settore dei giochi che fa registrare, nel periodo 2015-2019, valori estremamente positivi: +25,33 per cento per la Raccolta, +27,95 per cento per le Vincite, +14,41 per cento per la Spesa e +29,55 per cento per l’Erario.

Le classifiche stilate dagli analisti dell’Agenzia delle Dogane, se guardate complessivamente, mettono in luce un binomio sempre presente. Campania e Lombardia, molto spesso, si contendono il podio nelle graduatorie dei vari settori del gioco.

La Campania, ad esempio, batte la Lombardia nel campo delle scommesse virtuali (con 69 milioni spesi) e delle scommesse sportive (qui non c’è storia, Campania al primo posto con 198 milioni di euro spesi). Alla Lombardia va invece il primo posto nei settori Slot, Ippica (Campania quarta) e Lotto (Campania seconda).

Anche nel campo della rete di vendita le due regioni si alternano ai primi posti: la Campania può ad esempio vantare più sale Bingo (preceduta solo dalla Sicilia), più operatori nel settore del gioco a base ippica e a base sportiva. La Lombardia, invece, è prima nel campo dei punti vendita della Lotteria, nei punti vendita di giochi numerici a totalizzatore e nelle ricevitorie del Lotto.

Se molto spesso si parla di “paese a due velocità”, i numeri sul settore dei giochi contenuti nel Libro Blu smentiscono – almeno su questa particolare fetta di attività produttive – ogni cliché.

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Giochi, nei primi sette mesi del 2020 entrate tributarie in calo del 43%

La crisi a seguito della pandemia globale ha colpito anche il mercato del gioco

Nei primi sette mesi del 2020, si è riscontrata una contrazione per le entrate tributarie erariali del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La perdita per le casse dello Stato equivale a 19.195 milioni di euro ed è la conseguenza dell’impatto negativo che ha avuto la pandemia globale del nuovo coronavirus e dalle misure di sospensione dei versamenti tributari e soggettivi per gli esercenti di attività di impresa, arte o professione introdotte dal governo per fronteggiare la crisi.

Nello specifico, le imposte dirette si attestano a 138.204 milioni di euro (+2.371 milioni di euro, pari a +1,7%) e le imposte indirette – in cui il dato negativo riflette meglio la sua proporzione – risultano pari a 92.744 milioni di euro (-21.566 milioni di euro, pari a –18,9%).

Questi sono i dati comunicati dal Ministero dell’Economia e Finanze nel consueto bollettino mensile, in cui nel paragrafo dedicato al settore dei giochi – che include varie imposte indicate come entrate erariali dirette ed indirette – le entrate tributarie sono risultate pari a 5.191 milioni di euro con una riduzione del 42,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-3.865 milioni di euro). Anche qui la causa principale è dovuta al lockdown nazionale che ha coinvolto naturalmente anche le attività di gioco che sono state tra gli esercizi a subire una chiusura più duratura rispetto a molti altri settori economici.

Per quanto riguarda il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi ammonta a 6.123 milioni di euro (-25 milioni di euro, pari a –0,4%). Nella Sintesi del bilancio dello Stato, per gli accertamenti del preconsuntivo del periodo gennaio-luglio 2020 sono compresi 3.034 milioni di euro di proventi dal lotto, 1.583 milioni da apparecchi e congegni di gioco e ulteriori 135 milioni dai proventi delle attività di gioco. Nel solo mese di luglio 2020, 552 milioni dai proventi del lotto, 42 milioni dai proventi delle attività di gioco e 37 milioni da apparecchi e congegni di gioco.

Nel documento, gli incassi del preconsuntivo del periodo gennaio-luglio 2020 sono compresi 507 milioni di euro di proventi dal lotto, 1.584 milioni da apparecchi e congegni di gioco e ulteriori 120 milioni dai proventi delle attività di gioco. Nel solo mese di luglio 2020, 84 milioni dai proventi del lotto, 27 milioni dai proventi delle attività di gioco e 37 milioni da apparecchi e congegni di gioco.

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Lotto e 10eLotto Normativa

10eLotto, arriva la nuova modalità di gioco “Extra”

Al via dal 10 settembre una nuova opzione che rimette in gioco i numeri puntati

Novità per gli appassionati del Lotto ed in particolare del 10eLotto. Dal 10 settembre prossimo si potrà puntare su una nuova opzione di gioco del 10eLotto, “Extra”. Il gioco è valido per il 10eLotto nella versione ogni 5 minuti.

Scegliendo sulla schedina (rinnovata anch’essa) l’opzione “EXTRA”, l’utente avrà a disposizione altri 15 numeri per verificare se la sua giocata è vincente. I 15 numeri aggiuntivi saranno estratti tra i 70 rimanenti dopo l’estrazione dei 20 numeri classici.

Come si gioca e si vince

I premi “EXTRA” vanno aggiunti ai premi 10eLotto, Numero Oro e Doppio Oro eventualmente conseguiti. Supponendo di aver giocato 4 numeri. Uno di questi viene estratto come Numero Oro nell’estrazione dei 20 numeri, dando vita ad un premio di 10 volte la posta. Gli altri 3 vengono invece estratti nei successi 15 numeri “EXTRA”, dando una vincita di 25 volte la somma giocata. In totale la vincita ammonterà a 35 volte quanto speso.

La combinazione vincente NON deve però essere calcolata su tutti i 35 numeri estratti (20 classici + 15 extra). Se ad esempio si giocano 4 numeri ed uno è estratto tra i 20 numeri classici ed uno dei 15 “extra” NON si vince. La combinazione vincente fa infatti sempre riferimento ad un unico blocco di estratti.

Il costo

Sull’opzione “EXTRA” si possono giocare da 1 fino ad un massimo di 200 euro, ma l’importo non deve superare quello della giocata per il 10eLotto. Scegliendo sulla schedina l’opzione “EXTRA” il terminale assegnerà automaticamente alla giocata il costo di 1 euro. Supponiamo di giocare 2 euro sulla combinazione del 10eLotto e scegliamo anche l’opzione “EXTRA”, il terminale assegnerà alla giocata il costo di 2+1=3 euro. La somma da giocare su “EXTRA” potrà però essere modificata a voce. Nell’esempio proposto, si potrà chiedere al ricevitore di giocare 2 euro su “EXTRA” al posto di 1 euro assegnato automaticamente dal terminale.

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Casinò, l’impatto del Coronavirus non si attenua: la casa da gioco di Sanremo perde ad agosto il 13% di incassi

E oltreoceano anche il colosso dei casinò MGM annuncia migliaia di licenziamenti

Chiude in rosso il bilancio di agosto per il Casinò di Sanremo. La casa da gioco ligure ha infatti incassato, nel mese appena concluso, quasi 5 milioni di euro, in calo del 13% rispetto allo stesso mese del 2019.

Dall’inizio del 2020, il Casinò di Sanremo ha registrato incassi complessivi per 17,8 milioni di euro.

L’impatto del Coronavirus non ha colpito solo i casinò italiani. Il colosso del gioco d’azzardo di Las Vegas, la MGM Resorts International, ha infatti intenzione di licenziare 18mila dipendenti. Praticamente un quarto della forza lavoro complessiva della MGM.

I tagli riguarderanno principalmente la capitale del gioco mondiale, Las Vegas, ma non tralasceranno anche altre case da gioco sparse negli Stati Uniti. La misura è stata presa a causa del crollo del turismo, a seguito della pandemia. Solo nello scorso mese di luglio, il turismo ha segnato in Usa un -61%.

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Riapertura e chiusura sale scommesse, bingo e slot: le aspettative e le paure degli operatori anche su Google

Negli ultimi mesi il settore del gioco è spesso tra i trends più in voga sul popolare motore di ricerca

Durante il lockdown anche il settore del gioco è stato protagonista delle ricerche su Google, entrando in pieno diritto tra i trends più seguiti. Riapertura sale slot, riapertura sale scommesse e riapertura sale bingo sono state le tre chiavi più ricercate da metà aprile in poi. Le sale erano infatti state chiuse dai primi di marzo a causa dell’emergenza Coronavirus.

Secondo una ricerca condotta da Agimeg, proprio dopo circa un mese dalla chiusura c’è stata un’impennata di richieste su Google per queste tre chiavi di ricerca.

La crescita non si è attenuata, anzi è continuata a salire, fino alla settimana compresa tra il 7 ed il 13 giugno, giorni in cui le Regioni hanno cominciato ad emettere ordinanze per la riapertura delle sale. Unica eccezione il Lazio, che ha riaperto a metà giugno e che ha quindi portato avanti la ricerca degli operatori del gioco.

Le regioni dove si sono fatte più ricerche sulla riapertura delle sale sono state il Lazio, in primissima posizione, seguita poi da Abruzzo, Sicilia, Emilia Romagna e Liguria.

Ma l’attenzione degli appassionati e degli operatori del gioco non è ancora calata ed ora è puntata su una possibile chiusura delle sale. Visto infatti l’aumento dei contagi, ad agosto ci sono sempre più ricerche su Google di chiavi come “chiusura sale bingo” e “chiusura sale slot”. Si sta facendo avanti, evidentemente, la paura di un nuovo lockdown che potrebbe coinvolgere nuovamente anche il settore dei giochi.

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Scommesse sportive, con l’effetto lockdown mercato in calo del 13% nei primi sette mesi del 2020

Ma a luglio c’è una ripresa importante

La sospensione dei principali campionati e la chiusura delle sale scommesse da marzo ai primi di giugno, dovuti all’emergenza Coronavirus ed al conseguente lockdown, hanno influito molto sull’andamento del mercato delle scommesse sportive.

Nei primi sette mesi di quest’anno, la spesa tra gioco fisico e gioco online è stata di 773,7 milioni di euro, valore in calo del 13,3% rispetto al periodo gennaio-luglio del 2019. Il calo è stato contenuto soprattutto dalle ottime performance di gennaio, quando la spesa era cresciuta del 70% e di luglio, che ha registrato un incremento di quasi l’80%.

Bene anche l’online che, sempre nei primi sette mesi di quest’anno, è cresciuto dell’8,6%, registrando una spesa di 434,4 milioni di euro.

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Scommesse virtuali, nei primi 7 mesi del 2020 crollo della spesa a -30%

La chiusura delle agenzie durante il lockdown è stata complice del forte calo

L’effetto lockdown ha ovviamente pesato molto anche sul mercato delle scommesse virtuali. Da gennaio a luglio di quest’anno infatti il settore, sia quello in agenzia sia quello online, ha registrato una spesa di 132,8 milioni di euro, vale a dire un -30% rispetto ai 172,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Sul dato ha inciso in maniera determinante la chiusura delle agenzie di scommesse, con i due mesi di aprile e maggio che sono andati pesantemente in rosso (-70% della spesa in entrambi i mesi). In forte calo la spesa anche a marzo (-54%)  e giugno (33%).

Record invece dell’online, che neimesi in questione è arrivato a far segnare punte del +233% della spesa.

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Scommesse, Adm: “I nostri sistemi informativi consentono il riconoscimento di eventuali combine”

L’analisi degli eventi è effettuata prima, durante ed alla fine degli incontri

“ADM governa, tra gli altri, il settore delle scommesse sportive. I sistemi informativi in uso, grazie alla conoscenza in tempo reale di tutte le scommesse raccolte, sia attraverso canali fisici sia a distanza, consentono di effettuare analisi prima, durante e al termine dello svolgimento degli incontri”. E’ quanto sottolinea l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in una nota.

“Un’attenzione particolare è dedicata all’analisi dei flussi di scommessa che, sulla base di specifici indicatori, possono evidenziare elementi dai quali desumere il rischio di manipolazione dei risultati delle competizioni sulle quali si punta.

L’attività – conclude ADM – consente pertanto di riconoscere i possibili eventi “combinati” e contribuisce a mantenere intatti i valori fondamentali dello sport”.

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ADM, istituito Fondo da 100mila euro per operazioni di controllo su scommesse, slot e vlt

Il Fondo andrà distribuito tra il personale di Adm, GdF, Polizia e Carabinieri

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli mette in campo una nuova “arma” contro il gioco illegale. L’amministrazione ha infatti istituito un fondo di 100mila euro che finanzierà le operazioni di gioco effettuate dal personale di Adm, dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

Il Fondo servirà esclusivamente per le operazioni di gioco a distanza o presso i locali in cui si effettuano scommesse o sono installate slot e vlt, al solo fine di acquisire elementi di prova in ordine alle eventuali violazioni in materia di gioco pubblico, ivi comprese quelle relative al divieto di gioco dei minori.

Le eventuali vincite conseguite dagli organi di controllo durante le operazioni, verranno riversate nel Fondo, così come gli importi conseguenti ad eventuali rimborsi di somme giocate.