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Minenna (ADM), in audizione al Senato: “Bisogna contrastare il gioco illegale, non penalizzare quello legale”

Il direttore generale di ADM ha evidenziato anche la necessità di un Testo Unico sui giochi

Il direttore generale di ADM, Marcello Minenna, è intervenuto in audizione al Senato nell’ambito dell’esame dell’Affare “Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022”. Ad una domanda della senatrice Tatjana Rojc del PD, il Direttore ha risposto: “Se le grandi banche di investimento e studi stranieri dicono che in Italia la quota del gioco illegale è pari a quella del gioco legale, ritengo che il tema vada affrontato non con il colpire il gioco legale, ma con il contrastare fortemente il gioco illegale. Dobbiamo tenere sotto controllo il fenomeno con un coordinamento bilaterale con Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza”.

“In tema dei giochi, non è compito dell’Agenzia fare valutazioni se è giusto o no, ma applicare le regole che vengono definite. C’è un problema di disciplina concorrente tra Stato, Regioni ed Enti locali – ha sottolineato Minenna – E’ difficile oggi poter procedere al rinnovo di gare fatte tanti anni fa, nel frattempo altre discipline sono intervenute. Oggi l’80% dei punti gioco è sotto governance di un regime concessorio non in linea con le normative degli enti locali. Occorre ridefinire un assetto normativo, scrivere un testo unico sui giochi, per effettuare quelle attività di gara necessarie alla ripartenza ordinata del sistema, fondamentale per garantire il gettito erariale. Prevedere 36 mesi di proroga vuol dire dare tempo a legislatore e Adm per trovare la sintesi di competenze concorrenti e riallineare il comparto. ADM infatti svolge ampie funzioni per motivi statutari, tra cui quello di organo di regolamentazione, vigilanza e coordinamento dei giochi”. (fed)

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Nuovo DPCM, le sanzioni per le sale scommesse, le sale bingo e le sale giochi che violano le regole

Nuove sanzioni economiche per le attività che non rispettano gli orari di apertura

Il Governo ha stabilito, con il nuovo Dpcm, gli orari di apertura e chiusura di sale scommesse, sale bingo e sale giochi.

E’ consentita l’attività per questi locali dalle 8:00 di mattùtina alle 21:00 di sera e per i trasgressori dei suddetti orari sono previste delle sanzioni economiche e accessorie.

Facendo, quindi, riferimento all’ “Art. 1 c. 6 lett. l D.P.C.M. del 18.10.2020”, si legge che: “in caso di inottemperanza all’obbligo, per le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo è prevista una sanzione in misura ridotta di 280 euro, che salgono a 560 euro in caso di recidività“. Per sanzioni accessorie si intende invece una chiusura provvisoria dell’attività fino cinque giorni. (fed)

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Savona, chiusa sala giochi per non aver rispettato normativa anti contagio

Proseguono i controlli delle forze dell’ordine

Continuano a tappeto in tutta Italia i controlli da parte delle forze dell’ordine degli esercizi pubblici, per verificare il rispetto delle norme anti Covid-19.

Proprio nell’ambito di tale verifica, la Polizia di Stato di Savona, insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Genova, hanno identificato circa 30 persone. Nel mirino anche una sala giochi che, per non aver rispettato la normativa sul contenimento dell’epidemia Covid-19, è stata chiusa per 5 giorni.

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Coronavirus, ordinanza Regione Lombardia: gioco legale nel mirino

Ieri sera la decisione di chiudere sale giochi, sale scommesse e sale bingo

“E’ davvero sorprendente la posizione della Regione Lombardia che parla di “Misure di contrasto a fenomeni sociali a rischio contagio” e sospende tutte le attività di gioco legale. Sorprendente e preoccupante dal momento che il settore del Gioco Legale ha scrupolosamente seguito le linee guida per la riapertura delle attività di gioco varate dalla Conferenza Stato Regioni ed ha adottato specifici protocolli verticali – preventivamente condivisi con le Organizzazioni Sindacali – ancor più restrittivi, a presidio e tutela della sicurezza e della salute di dipendenti, giocatori e fornitori. Siamo poi sinceramente preoccupati per le anticipazioni che circolano sull’imminente DPCM del Presidente Conte che, stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe ancora una volta poter contenere elementi di discriminazione per il settore, con possibili ulteriori chiusure delle attività.”

E’ quanto dichiarano in una nota congiunta ACADI, Associazione Concessionaria dei Giochi Pubblici – CONFCOMMERCIO, FIEGL, Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale – CONFESERCENTI, SISTEMA GIOCO ITALIA – CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI, che rappresentano le componenti del commercio, produttive ed industriali, del comparto del gioco pubblico.

“Confidiamo nella ragionevolezza del Governo: tutti gli operatori della filiera hanno adottato protocolli seri e condivisi, non ci risulta alcun rilievo a carico del settore, le attività sono state portate avanti nel rispetto scrupoloso dei protocolli sottoscritti, non registriamo assembramenti o focolai in nessuna delle strutture e, in sintesi, non è mai stata evidenziata nessuna criticità nella gestione del settore.

Una scelta di chiusura da parte del Governo determinerebbe un danno enorme ed incalcolabile negli effetti per l’industria, per il commercio, per gli esercenti, per tutti gli operatori della filiera del settore del gioco legale e per i loro dipendenti, per lo stesso Stato. Danni economici e sociali. E’ arrivato il momento che si dimostri attenzione, coerenza e chiarezza.”

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Uk, scommesse sportive in calo per colpa della pandemia

Ad agosto la raccolta è calata del 12 per cento

Il Covid-19, in UK, ha causato problemi anche nel settore delle scommesse. Il gioco online ed in particolare il segmento delle scommesse sono in calo del 2%, mentre le scommesse sugli eventi reali hanno perso ben il 12%  e il numero dei clienti attivi è diminuito del 7%.

Questa diminuzione è alimentata dal comportamento, in continuo mutamento, della clientela che deve far fronte alle regolamentazioni che subiscono l’influenza dell’andamento dei contagi da Covid-19. La Gambling Commission è in perenne allerta e in continua valutazione dell’impatto delle linee guida, imposte agli operatori del settore, per contrastare l’aumento dei contagi e tutelare i consumatori. (fed)

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Scommesse: ADM e CONI dichiarano guerra al match-fixing

Il direttore generale di Adm, Minenna ed il presidente del Coni, Malagò, firmano un importante accordo

Sono stati firmati i due protocolli d’intesa per controstare il fenomeno del match-fixing in Italia. L’accordo siglato dal direttore generale di Adm, Marcello Minenna ed il presidente del Coni, Giovanni Malagò, prevede l’applicazione di due protocolli specifici: il primo prevede un rapido trasferimento di informazioni in presenza di flussi anomali di giocate e ha l’obiettivo è di garantire correttezza e trasparenza sulla raccolta delle scommesse e la conseguente regolarità delle competizioni sportive.

Il secondo, invece, è finalizzato a fornire le informazioni più appropriate e a semplificare tutti gli adempimenti previsti per l’introduzione nel territorio dei materiali necessari allo svolgimento di eventi e manifestazioni internazionali con sede in Italia. L’applicazione di questi protocolli è stata studiata per tutelare il mondo delle scommesse e la regolarità delle competizioni sportive.

Secondo quanto previsto nel protocollo, da un punto di vista pratico, una volta ricevuta l’informativa, la Procura Generale dello Sport la trasmetterà alla Procura Federale competente, con una richiesta di fornire l’elenco di tutti i tesserati coinvolti nella competizione sportiva.

Ricevuto quanto richiesto, sarà compito della Procura Federale girare tutto a ADM ,che confronta i dati dei titolari dei conti di gioco in suo possesso con quelli dei tesserati forniti dalla Procura Generale dello Sport, effettuando tutti i controlli del caso ed eventualmente anche tramite l’ausilio di Sogei, inclusi eventuali prestanome.

L’esito dei controlli sarà in seguito comunicato alla Procura Generale dello Sport e all’UISS. La Procura Generale dello Sport, a sua volta, trasmetterà tutto alla Procura Federale per il compimento dell’indagine disciplinare. Il protocollo d’intesa sarà rivisto, verificato ed eventualmente aggiornato con cadenza annuale. (fed)

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USA, oltre 2,1 miliardi di dollari di raccolta dopo la riapertura delle scommesse sportive

NBA e Major League Baseball gli sport che hanno attirato di più gli appassionati

Complice la ripartenza dei campionati sportivi più importanti, come la NBA e la Major League Baseball, l’industria delle scommesse statunitensi è riuscita a raccogliere la cifra record di ben 2,1 miliardi di dollari. Questo è il secondo risultato più alto di sempre, +90% rispetto all’agosto del 2019.

Le giocate, in tutto il paese, sono cresciute del 175% con il New Jersey testa di serie tra gli Stati, con gli incassi che hanno addirittura toccato i 668 milioni di dollari, +127,5% rispetto all’agosto del 2019.

Ma anche altri quattro Stati hanno superato i 100 milioni di raccolta ad agosto, come il Nevada che ha raggiunto $ 474,5 milioni, la Pennsylvania $ 365 milioni, l’Indiana 169 milioni e il Colorado 128,6 milioni di dollari. (fed)

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Tar Brescia: con la tessera sanitaria e app SMART, le fasce orarie per le Vlt devono essere meno rigide

Le videolottery sono potenzialmente dannose ma la tecnologia aiuta nella regolamentazione

Accogliendo il ricorso di una sala Vlt contro le fasce orarie adottate dal comune di Cavernago, in provincia di Bergamo, il Tar di Brescia chiede che siano riviste perché “con l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per giocare, l’inserimento dei messaggi di avvertimento e il controllo sui volumi di gioco grazie all’app SMART, è possibile tutelare i giocatori più fragili attraverso limitazioni interne al sistema informatico. Di conseguenza si riduce lo spazio a disposizione della regolamentazione comunale”.

Il giudice sottolinea anche che nonostante il gioco alle Vlt sia potenzialmente dannoso e soggetto a casi di ludopatia, la tecnologia su cui si fonda permette, già a monte, di essere regolato. Questo grazie ai programmi informatici che collegano i terminali alla rete telematica.

Il giudice ricorda anche le varie misure già adottate per tutelare i soggetti a rischio, come l’utilizzo della tessera sanitaria o le formule di avvertimento sugli apparecchi. Non ultima, l’app Smart che consente di monitorare il volume di gioco e la sua distribuzione su tutto il territorio nazionale, anche al fine di tenere sotto controllo le aree più soggette al rischio di giocatori affetti da ludopatia.

Il giudice conclude dicendo che “l’intervento regolatorio dei Comuni deve tenere conto della nuova disciplina del gioco d’azzardo e delle norme tecniche adottate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Inoltre, l’intervento regolatorio dei Comuni deve utilizzare la sempre maggiore quantità di dati disponibili, dopo che il legislatore nazionale, con l’APP SMart, ha obbligato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a mettere a disposizione degli Enti Locali gli orari di funzionamento degli apparecchi”.

Secondo il Tar Brescia quindi le amministrazioni locali devono effettuare una nuova valutazione per arrivare a bilanciare “la riduzione delle sessioni di gioco continuativo e le aspettative economiche dei gestori delle sale dedicate ai videoterminali VLT”. (fed)

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Casinò di Sanremo, a settembre incassi incassi in calo

Riaperta da metà giugno, l’andamento della casa da gioco risente sempre della crisi da pandemia

Settembre in calo per il Casinò di Sanremo che registra infatti incassi per 3,3 milioni di euro, con un decremento dell’8,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

La casa da gioco ligure ha ottemperato al contingentamento dei clienti, seguendo tutte le norme di sicurezza previste per contenere i contagi da Covid-19.

Da gennaio a settembre 2020, il Casinò di Sanremo ha incassato 21,1 milioni di euro, valore con un calo molto accentuato (-39%) rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.

L’emergenza dovuta dalla pandemia e anche i mesi di chiusura della casa da gioco hanno sicuramente influito sulla diminuzione dei ricavi del casinò.

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Slot, al via Enada Rimini. Distante (Sapar): “Rappresentiamo il gioco di Stato”

Fino a venerdì 2 ottobre, uno dei più importanti appuntamenti per il settore dei giochi

Si è aperta questa mattina a Rimini la 32ma Fiera degli apparecchi da intrattenimento, l’Enada. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti per il settore del gioco in Italia.

“Siamo sempre stati in prima linea per denunciare atteggiamenti irregolari su tutto il territorio nazionale durante il lockdown. Voglio ricordare che degli 11,5 miliardi di euro che il settore del gioco dà allo Stato ogni anno, 6,8 miliardi di euro arrivano da slot e Vlt. Noi rappresentiamo il gioco di Stato, non dobbiamo vergognarci”. E’ quanto ha detto Domenico Distante, il presidente di Sapar, durante il convegno di apertura di Enada.

“Non dobbiamo combattere solamente contro l’illegalità, lo facciamo volentieri ogni giorno, ci abbiamo messo sempre la faccia denunciando le situazioni irregolari a polizia, Questure e Gdf, ma dobbiamo combattere anche con i sindaci che si alzano la mattina e stabiliscono limiti orari e distanziometro, quando si è visto che le distanze fanno solo chiudere le attività legali e il loro indotto.

Il procuratore nazionale Cafiero de Raho – ha ricordato Distante – ha ribadito più volte che dove non c’è il gioco legale, c’è il gioco illegale. In Piemonte da 2 anni e mezzo ci sono solamente apparecchi illegali, perché la legge regionale di fatto ha espulso il gioco legale. La politica deve capire che noi siamo partner dello Stato, non siamo contro lo Stato”, ha concluso.