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Normativa

Chiusura attività di gioco, le lavoratrici scendono in piazza

Le sale sono chiuse dal 26 ottobre scorso

“Dopo sei mesi di chiusura il settore del gioco legale, il più penalizzato e non solo per avere il primato sui tempi di chiusura, ma anche per essere l’unico ad aver subito un aumento di tassazione durante la chiusura nel primo lockdown, oggi vive nella forte incertezza di sapere quando e come potrà riaprire le attività”. E’ il grido d’allarme lanciato da Antonia Campanella, presidente dell’associazione EMI Rebus.

“Pur essendo il terzo settore erariale – ha continuato – e nonostante i protocolli rigorosi adottati nelle varie attività di gioco, per prevenire ogni fonte di contagio da Covid19, il settore è chiuso da due mesi e non c’è un solo accenno di riapertura anche parziale.

La previsione di una terza ondata da Covid potrebbe essere il colpo di grazia per le imprese, composte da circa 150mila lavoratori, dopo aver già perso quella che é considerata l’alta stagione per le attività. E’ più che necessario ed urgente quindi scendere in piazza con un presidio tutto al femminile del settore, richiamando la presenza e la partecipazione di tutte le imprenditrici, dipendenti, mamme, figlie, mogli che da questo settore traggono il proprio sostentamento, per manifestare e far vedere cosa esiste dietro quel mondo così bistrattato e disdegnato che è il settore del gioco. Un settore che per i lavoratori un gioco non é”. (fed)

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Normativa Poker

Casinò, Sanremo, Venezia e Saint Vincent uniti per la riapertura

Necessario riaprire le case da gioco, importanti realtà nel tessuto economico delle realtà locali

Le Amministrazioni comunali di Sanremo, Venezia e Saint Vincent si sono incontrate per parlare della riapertura dei tre casinò cittadini. Gli esecutivi hanno discusso sul drammatico momento che stanno vivendo le attività di gioco ed in particolare delle case da gioco, chiuse da quasi due mesi.

Nei prossimi giorni, i vertici dei tre casinò incontreranno alcuni parlamentari delle regioni interessate, Liguria, Veneto e Valle d’Aosta, e sottoporranno un documento che evidenzia l’importanza dei casinò nel tessuto economico delle diverse realtà locali coinvolte. I rappresentanti delle case da gioco chiederanno quindi ai parlamentari di sollecitare il Governo affinché le case da gioco vengano riaperte.

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Normativa

L’Italia stabilisce il record europeo di giorni di chiusura per le attività di gioco

Da un indagine di Agimeg è emerso che l’Italia ha il record negativo

Per arginare la diffusione del Covid, il Governo italiano ha adottato delle misure restrittive che hanno però penalizzato il settore del gioco pubblico, con le chiusure dei negozi di gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, durante i due lockdown.

Da un’indagine condotta da Agimeg è emerso che l’Italia è il Paese europeo che ha maggiormente penalizzato questo settore, che in media resterà chiuso 183 giorni, 6 mesi circa. Il secondo lockdown però, che è ancora in corso e che si dovrebbe concludere il prossimo 15 gennaio, non ha una data di cessazione certa ed infatti non è detto che i negozi di gioco potranno riaprire da metà gennaio.

La Francia è il secondo paese europeo con le chiusure del settore del gioco più prolungate, dove, complessivamente e in media, il settore del gioco è stato chiuso per 160 giorni. Come per tutti i Paesi analizzati, la durata delle misure adottate variano a secondo dell’andamento della curva epidemiologica.

Anche in Olanda, per arginare la diffusione del virus, sono stati adottati tre lockdown, che hanno portato, in totale, chiusure di 158 giorni circa tra sale giochi, sale scommesse e casinò.

In Germania i lockdown sono stati due e il secondo, iniziato il 2 novembre, avrebbe dovuto terminare per le festività natalizie, ma è stato prolungato ulteriormente sino al prossimo 10 gennaio. Il gioco resterà quindi chiuso in Germania per circa 156 giorni.

Chiude la triste classifica il Regno Unito, dove sono stati attuati tre lockdown che hanno portato le chiusure al settore del gioco per “soli” 120 giorni. Confrontando il dato con quello italiano, gli inglesi durante la pandemia hanno avuto due mesi in più per poter giocare e scommettere (fed)

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Normativa

UK, in aumento il gioco online. A New York crescono scommesse e casinò

A New York le entrate delle scommesse sportive raddoppiano

Nonostante la pandemia da Covid stia mettendo in ginocchio molte realtà nel settore del gioco, le scommesse sportive e il gioco online stanno aumentando i loro incassi. In UK, la Gambling Commission ha pubblicato dei dati che dimostrano come le misure prese, per contrastare il Covid-19, abbiano influenzato il comportamento del giocatori in Gran Bretagna. Dall’analisi di questi dati si evince che il gioco online su eventi sportivi è cresciuto del 29%, mentre il numero di scommesse ha avuto un incremento del 12%.

Nello stato di New York, negli USA, la State Gaming Commission ha invece pubblicato i dati delle entrate, per il mese di novembre, delle scommesse sportive. Dall’analisi si è notato un importante aumento delle entrate sia per le scommesse e sia per i casinò, addirittura il doppio per le prime che sono passate dagli 1,3 milioni di dollari del 2019 ai 2,6 milioni di dollari del 2020. La NFI, sport nazionale americano per eccellenza, è quello su cui si concentrano maggiormente le scommesse degli appassionati. (fed)

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Scommesse, il Tar Lazio rigetta ricorso operatori contro tassa per “Fondo Salva Sport”

In aula il provvedimento che impone una tassa dello 0,5 per cento sulla raccolta delle scommesse

Il Tar del Lazio ha respinto alcuni ricorsi di operatori delle scommesse che avevano portato nelle aule del Tribunale amministrativo la tassa dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse, il cosiddetto “Fondo Salva Sport”.

Secondo i giudici “la misura in esame, trovando applicazione in misura percentuale sulle scommesse relative ad ogni evento sportivo, appare rispettare il principio di proporzionalità, non sfavorendo alcuna categoria di operatori del settore”.

Il Tribunale ha sottolineato anche che “il prelievo forzoso trova applicazione alla intera attività di raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali e, conseguentemente, a tutti gli operatori del settore in Italia, indipendentemente dallo Stato membro in cui abbiano stabilito la propria sede legale e che, conseguentemente, la misura in oggetto non osta alla libertà di stabilimento ed alla libera prestazioni di servizi”.

Il Tar ha quindi rigettato l’istanza cautelare stabilendo che “la insussistenza di sufficienti motivi di fumus boni juris e che, sotto il profilo del periculum, il contestato regime impositivo non appare idoneo allo stato ad arrecare alla ricorrente un pregiudizio grave ed irreparabile”. 

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Tassa Salva sport, oggi la scadenza dei termini per il primo versamento

La tassa è stata introdotta per sostenere lo sport

Il termine di pagamento del primo versamento della tassa “Salvasport”, introdotta prima dell’estate per sostenere la crisi economica del settore sportivo italiano a seguito dell’emergenza da Covid. La tassa è dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse. Ai concessionari questo primo versamento costerà circa 19 milioni di euro. La raccolta delle scommesse sportive, ippiche e virtuali ha superato, tra maggio ed agosto scorsi, i 3 miliardi di euro, con un impatto di oltre 15 milioni di euro. A questi va aggiunta una parte attribuibile al betting exchange, per un totale quindi di circa 19 milioni di euro. (fed)

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Normativa Poker

Gioco online, mercato in crescita nei primi 11 mesi del 2020

La spesa fino a novembre ha sfiorato il miliardo e 400 milioni di euro

Nei primi undici mesi del 2020, la spesa nel gioco online, comprendente poker cash, casinò games, bingo, betting exchange, scommesse ippiche, scommesse virtuali e concorsi pronostici, è stata pari a 1,39 miliardi di euro, +45,9%, rispetto allo stesso periodo del 2019.

Con una spesa, tra gennaio e novembre, pari a 1,06 miliardi di euro (+42,3%) sono i casinò games a fare la parte del leone. Anche il poker cash e a torneo hanno registrato un buon incremento, con un spesa, rispettivamente, di 74,3 milioni (+36%) e 113,6 milioni (+60,9%).

Bene anche il bingo online, che nei primi undici mesi dell’anno ha registrato un spesa di 50,6 milioni (+51,9%). Migliorato di un milione invece il betting exchange, che ha raggiunto i 9,3 milioni di spesa (+12%).

Perde invece il 13% l’ippica nazionale, che ha raggiunto una spesa di 4 milioni di euro. Le scommesse virtuali hanno totalizzato 64,6 milioni (+144,7%) rispetto al 2019, mentre i concorsi pronostici e i concorsi Big hanno registrato complessivamente una spesa inferiore ai 50mila euro. (fed)

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Lockdown giochi: ecco le regioni più colpite

Le attività di gioco resteranno chiuse in media 183 giorni

Agimeg ha condotto un analisi sui giorni di chiusura imposti dal Governo al settore del gioco e dai dati è emerso che sale giochi, sale scommesse e sale bingo resteranno chiuse in media 183 giorni in meno di un anno (da marzo 2020 al 15 gennaio 2021, data in cui “scadrà” l’attuale DPCM).

Tra i due lockdown le sale sono rimaste aperte, mediamente, 136 giorni. Il settore del gioco è stato tra i primi a chiudere e tra gli ultimi a poter riaprire e ogni regione d’Italia ha avuto differenti ripercussioni.

La Provincia Autonoma di Bolzano è quella con il maggior numero di giorni di chiusura, ben 210. Segue con 196 giorni di chiusura, il Lazio che paga la decisione del Governatore Zingaretti di posticipare le riaperture dopo il primo lockdown al 1° luglio. La Lombardia ha anticipato anche la seconda chiusura, scattata in questa regione dal 17 ottobre, una decina di giorni prima di quanto fatto nel resto d’Italia, arrivando a registrare 190 giorni di chiusura.

L’Umbria ha chiuso le proprie sale per 186 giorni, anticipando però di una settimana l’entrata in vigore delle nuove misure restrittive causate dalla seconda ondata. Con 184 giorni di chiusura troviamo, in questa classifica, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Calabria e la Provincia Autonoma di Trento; le Marche 181 giorni; Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli, Campania e Puglia 180 giorni; la Toscana 178 e infine il Molise a 176 giorni. (fed)

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Uk, allo studio revisione del settore dei giochi

Il Betting and Gaming Council in UK hanno accolto la proposta del Ministro dello sport e turismo

Nigel Huddleston, Sottosegretario di Stato e Ministro dello sport e del turismo, ha dato il via libera al Betting and Gaming Council per una revisione del settore del gioco per renderlo più “equilibrato” tra la protezione dei consumatori più deboli e il diritto di intrattenimento degli utenti.

Huddleston ha anche affermato che: “Vogliamo assicurarci che la regolamentazione sia giusta per l’era digitale e vogliamo anche ottenere il giusto equilibrio tra il divertimento che le persone possono trarre dal gioco e l’obbligo di proteggere le persone vulnerabili”.

Anche un portavoce del Betting and Gaming Council ha sottolineato che: “In qualità di organismo di normazione per il settore regolamentato, abbiamo chiesto che la revisione del governo sia di ampia portata e fornisca un’importante opportunità per guidare ulteriori cambiamenti. È importante che la revisione sia basata su dati reali e trovi il giusto equilibrio tra la protezione dei soggetti vulnerabili, senza rovinare il divertimento dei 30 milioni di persone che giocano almeno una volta al mese, la stragrande maggioranza delle quali lo fa perfettamente in modo sicuro, oltre a garantire l’occupazione dei 100.000 lavoratori del settore”. (fed)

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Minenna (Dir. Gen. ADM): “La tessera sanitaria per le VLT non serve a nulla, anzi rischia di incentivare le attività illegali”

In audizione in Commissione Finanze alla Camera per parlare delle attività di ADM

Il Direttore Generale di ADM, Marcello Minenna, è stato in audizione in Commissione Finanze alla Camera sulle tematiche relative all’operatività dell’Agenzia. “Nel momento in cui la rete legale del gioco è chiusa, le strade sono due: o non si gioca, o si gioca in modo illegale. Il gioco illegale va contrastato in ogni modo! In questo periodo, l’Agenzia, ha riattivato i lavori del Copregi (Comitato di Prevenzione del Gioco Illegale) con operazioni svolte con le altre forze di polizia, Guardia di finanza e Carabinieri. La legge va applicata, l’attività del gioco è legale e come tale va trattata. ADM, attraverso i suoi sistemi informatici, monitora tutte le giocate per prevenire fenomeni di illegalità e riciclaggio”.

Il Direttore Generale si è poi soffermato sull’inutilità della tessera sanitaria per poter accedere alle VLT, affermando che: “la tessera sanitaria, così come disciplinata, non serve a nulla. Non essendo data facoltà all’Agenzia di effettuare nessuna memorizzazione del dato non riesco francamente a capire a cosa serva. Rischia anzi di incentivare attività illegali. Serve un po’ di sano pragmatismo, affrontare questo tema in maniera equilibrata, tentando di regolamentare bene il settore, perché non regolamentare bene questo settore vuol dire solo spalancare la strada al gioco illegale e questo vuol dire riciclaggio e malavita organizzata”.

Sul futuro del settore Minenna ha tenuto a ribadire che: “la stratificazione normativa del settore giochi e la legislazione concorrente tra Stato, Regioni ed enti locali non facilitano un equilibrio e per questo serve un importante ripensamento”. (fed)