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Vezzali (sottosegr. Sport): “Su divieto pubblicità scommesse necessario trovare soluzioni rapide e condivise”

La prossima settimana convocato tavolo istituzionale con ADM, Mef e Mise

“Il mondo dello sport in generale e in particolare quello del calcio richiede interventi a livello normativo e non interventi a pioggia. La settimana prossima ho convocato un tavolo istituzionale, dopo essermi interfacciata con il presidente Figc Gravina, a cui parteciperà Adm, MEF, MISE e i presidenti delle commissioni finanze di Camera e Senato per trovare nell’immediato soluzioni relativamente anche al settore del Betting“.

E’ quanto dichiarato ad Agimeg il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali in merito all’ipotesi di eliminazione del divieto di pubblicità di giochi e scommesse introdotto con il decreto dignità che ha privato lo sport, soprattutto le categorie minori, di importanti introiti derivanti dalle sponsorizzazioni.

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Parlati (pres. Sistema Gioco Italia): “Non dobbiamo subire la riforma del gioco pubblico ma esserne protagonisti”

Dialogo, confronto e collaborazione i tre obiettivi principali del programma di SGI

“Ho assunto la carica di presidente di Sistema Gioco Italia in un momento certamente delicato, ma c’è da dire che anche gli anni passati non sono stati semplici”. Queste le prime parole di Gennaro Parlati, alla presentazione del suo programma di presidenza di Sistema Gioco Italia.

“Ci troviamo ad affrontare due problematiche principali: la tassazione e le normative territoriali. E parlando di queste problematiche, faccio una critica al settore, che paga la mancanza di idee condivise tra gli attori. Il mio programma verte su tre obiettivi principali: il dialogo, il confronto e la collaborazione.

Mi impegnerò per migliorare e rafforzare il dialogo con il Governo, il Parlamento ed i principali interlocutori istituzionali con l’obiettivo di assumere un ruolo attivo e propositivo nel prossimo progetto di riforma. Non dobbiamo subire la riforma ma esserne tra i protagonisti, capaci di supportare le istituzioni verso un progetto di riforma chiaro, equilibrato, sostenibile ed inclusivo.

Sarà importante anche promuovere, tra i diversi attori ed associazioni, il confronto interno al comparto. Il confronto si dovrà incentrare sulle principali e concrete esigenze, criticità e prospettive di sviluppo della filiera, allo scopo di rendere più incisivo il confronto con la politica attraverso un documento condiviso.

La collaborazione sarà incentrata su quattro tavoli tecnici dedicati a scommesse e online, awp e vlt, bingo e ippica. Da questi tavoli tecnici, a cui parteciperanno anche interlocutori istituzionali di riferimento, usciranno le indicazioni che saranno di supporto ad un gruppo di lavoro tecnico, dedicato alla riforma del gioco legale.

E sarà anche una nuova stagione di comunicazione, che dovrà portare importanti attori, come ad esempio già fatto dal Procuratore Nazionale Antimafia De Raho e dal direttore di ADM Minenna, a sostenere la verità su un settore importante come quello del gioco pubblico”.

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Italo Marcotti (Pres. Federbingo): “Le sale Bingo oppresse da costi inaccettabili”

A rischio il futuro della Tombola moderna che produce posti di lavori e risorse erariali

“E’ necessario che la politica metta mano ai costi legati ai canoni di concessione del bingo (al settore sono stati chiesti anche per i mesi di chiusura dovuti alla pandemia ndr). Nel 2015 il canone oneroso mensile per ogni sala era di 2.800 euro e incideva per il 2,58% sul fatturato, nel 2019 è pari a 7.500 euro ed incide per il 6,62%. Sono numeri che portano al fallimento della nostra rete”. Lo ha dichiarato Italo Marcotti, presidente Federbingo durante l’incontro tra i vertici di Sistema Gioco Italia e la stampa.

“Nonostante che in questi anni, anche con le difficoltà dovute alla pandemia, il settore abbia prodotto meno valore, è stato aumentato il canone. Oggi il bingo raccoglie 1,5 miliardi di euro, ma occupa quasi 10mila persone. Questi dati sono fondamentali, visto che il bingo conta il 10% del totale della forza lavoro nel settore dei giochi. Eppure non veniamo ascoltati dalla politica. Dovremmo invece avere la dignità di qualsiasi altro concessionario di Stato”.

Per Marcotti “l’obiettivo è convogliare le forze del settore in un’unica voce: la questione territoriale, la tassazione, il riordino sono i punti chiave del comparto, le problematiche che vanno risolte. La rete del bingo oggi conta su 188 punti, tra qualche mese saranno anche meno, ma non si può cancellare”.

“Tra l’altro, la pandemia ha insegnato che dopo due anni a sale chiuse il problema del gioco azzardo patologico non è stato risolto, ma è solamente migrato sulla rete illegale. Lo Stato non deve dimenticare che siamo concessionari legali, che investono, producono posti di lavoro e garantiscono entrate erariali“, ha concluso Marcotti.

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Lotteria degli Scontrini, l’Umbria ancora baciata dalla fortuna

Con una spesa di pochi euro, una donna di Perugia si è portata a casa uno dei premi maggiori

Ha speso 26 euro e ne ha vinti 100 mila grazie alla Lotteria degli Scontrini. La dea bendata torna a baciare ancora una famiglia della provincia di Perugia e in particolare una signora il cui scontrino fiscale è stato estratto consentendole di vincere la cifra.

La donna si è presentata presso gli Uffici ADM di Perugia, dove i funzionari, dopo aver verificato la correttezza della documentazione, hanno certificato la vincita e consegnato la ricevuta per poterla incassare. L’acquisto che ha fruttato la vincita, è stato fatto in un market di una città vicina a Perugia.

La vincitrice ha raccontato in una lettera, inviata all’Amministrazione, della propria emozione e gratitudine per la professionalità con cui è stata accolta per l’espletamento delle procedure burocratiche.

Sto vivendo un sogno!” – è riportato nello scritto – “un sogno a cui ho sempre creduto. Quando è uscita questa Lotteria erano molti gli scettici, anche i miei familiari. Io invece ci ho creduto: perché non farla? Non costa nulla e non cambia le mie abitudini! Devo solo passare il codice della Lotteria quando faccio la spesa e pagare con il bancomat e carta di credito. Oggi vivo il mio sogno, è tutto vero! Ringrazio i funzionari dell’Ufficio dei Monopoli per l’Umbria che con la loro gentilezza e professionalità mi hanno seguita negli aspetti amministrativi per poter reclamare e riscuotere la vincita”. All’esercente che ha emesso il fortunato scontrino andrà invece la vincita di 20mila euro.

L’Umbria si conferma una regione fortunata atteso che nel mese di novembre 2021 sono state 18 le persone (11 esercenti e 7 acquirenti), che hanno reclamato altrettante vincite alla Lotteria degli Scontrini per un importo totale di 137mila euro, mentre nello scorso mese di gennaio è stata registrata un’altra vincita di 100 mila euro ad un’altra signora di Perugia.

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Freni (sottosegr. MEF): “Pronta la Legge Delega su riordino del settore del gioco”

Trasmessa dal Mef alla presidenza del Consiglio

“La Legge delega è pronta. E’ la proposta del Governo che il Parlamento potrà eventualmente modificare, ma è pronta. E’ stata trasmessa dal Mef alla presidenza del Consiglio per essere inserita nell’Ordine del Giorno Consiglio dei Ministri“. E’ quanto ha dichiarato Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel corso del webinar “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” curato dal team dell’Istituto per la Competitività (I­Com).

“Speriamo che la tempistica sia compatibile con la fine della legislatura. L’assetto della Legge delega è neutro e dovrebbe trovare l’approvazione da parte dei partiti visto che si basa sul contrasto al gap, al riciclaggio, a tutti quei fenomeni distorsivi che hanno inquinato il gioco lecito, che ricordiamo è un fenomeno fisiologico e autorizzato dalla Stato. Dobbiamo combattere le distorsioni del fenomeno, non il fenomeno“.

“Il settore, che è anelastico, va regolato in modo industriale. Siamo l’unico paese europeo in cui le concessioni non si rinnovano, lasciando nell’incertezza più assoluta un settore industriale importantissimo in termini di gettito erariale. Ad oggi non conviene a nessuno rinnovare le concessioni senza un riordino del settore, né allo Stato né ai concessionari. Per questo andiamo avanti con proroghe tecniche puntando a emanare le gare a valle del riordino”.

“Quanto al gioco online – ha proseguito Freni – è un fenomeno di cui non possiamo non tenere conto. Il gioco online è il futuro ed il futuro va regolato, per questo dobbiamo dare un sostegno a questo settore, affinché prosperando rispetti i valori per noi ineliminabili, come la tutela delle fasce deboli, evitando distorsioni – come il gioco illegale – che fanno male ad erario e cittadini. Tuttavia, trattare il gioco online come il gioco fisico è un errore, in quanto l’online ha modalità di fruizione differenti rispetto al fisico. Il concorso virtuoso di Parlamento, ADM e Governo potrà consentire di far crescere il settore dell’online a presidio dei due pilastri ineliminabili che sono il contrasto al gioco azzardo ed il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo patologico. Il gioco non va ucciso, ma regolato”, ha concluso il sottosegretario del Mef.

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Frosini (IGT): “Per un mercato dei giochi più moderno e funzionale necessaria innovazione normativa e tecnologica”

La tecnologia non è solo digitale, ci sono tante opportunità che vengono offerte nel punto vendita

“E’ molto interessante ciò che è scritto nel paper, ovvero che il gioco ha colto tutte le opportunità digitali per cercare di utilizzare al meglio quegli strumenti necessari per gestire gli effetti della pandemia. Il settore ha fatto quello che ha potuto, ma c’è ancora molto da fare”. E’ quanto ha affermato Giuliano Frosini, Vice President Public Affairs IGT, durante il webinar ‘Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione’ organizzato da I-Com.

“Un esempio su tutti: ha ragione il direttore Minenna (ADM) dicendo che solo una porzione ha potuto traslocare dal fisico al digitale in sicurezza. Per il resto non conosciamo bene tutti i dati. ADM ha fatto tutto il possibile ed è l’unica che ad aver agito, perché ha cercato di interpretare al meglio la normativa e sostenere l’offerta anche di fronte ad una volontà di diminuirla attraverso la pandemia. Mi spiego meglio: da tanto tempo le istituzione pensano a come riorganizzare questo settore. Però la tentazione negli anni, anche precedenti la pandemia, di ridurre l’offerta con normative stringenti è stata abbastanza significativa”.

“La tecnologia non è solo digitale e gioco a distanza, ma ci sono tante opportunità che vengono offerte nel punto vendita. Ma riaprire questa offerta nei punti vendita ed evitare che si concludesse questo processo, è stato possibile grazie ad un progetto lungimirante dell’Agenzia che ha messo a servizio le proprie competenze. Questa idea di un gioco pubblico in cui l’offerta viene ridotta produce un travaso verso forme di illegalità. Tra l’altro, io sto molto attento a non scomodare i grandi temi come la criminalità organizzata. La criminalità significa anche la piccola evasione e la prospettiva di non offrire al consumatore un prodotto fruito in sicurezza e come esperienza da intrattenimento”.

“Quindi, in sintesi, perché bisogna cogliere le opportunità che ci offre la tecnologia? Perché abbiamo bisogno di nuovi modelli di produzione e così facendo si può garantire la sicurezza del prodotto con la garanzia per le istituzioni di evitare devianze come il riciclaggio e l’evasione. Un prodotto pubblico con il bollino di ADM produce valore per il consumatore. Cosa manca? Un’innovazione normativa coerente con l’innovazione tecnologica affinché questa evoluzione possa essere colta attraverso un impianto normativo più adatto a questi sviluppi. Considerate che non c’è quasi più consumatore che paghi le bollette in modo analogico. L’unico settore in cui il titolo del gioco è cartaceo è quello del gioco. E’ chiaro che ci vuole una strumentazione adatta, però è singolare che la normativa non mi consenta di andare al tabaccaio e avere uno scontrino digitale per giocare al Lotto o fare una scommesse. Il regolatore fa quello che può cercando di cogliere queste innovazioni, ma poi manca una base normativa nuova”.

“C’è bisogno di creare una forma normativa innovativa allo stesso passo dell’evoluzione tecnologica. E’ questa la sfida più importante per fare in modo che si colgano queste opportunità e metterle a sistema. Ovviamente per fare questo è necessaria la riforma del settore. Questa è necessaria, non per capricci degli operatori, ma perché senza questa normativa non riusciremo ad indire le gare per le concessioni, superare l’eterogeneità delle leggi regionali, a cogliere opportunità per dare un contesto regolatorio certo e non riusciremo a cogliere le opportunità tecnologiche. Per questo, la politica, ADM e gli operatori devono cooperare nel rispetto dei ruoli per ottenere una riforma che tenga conto di tutte le cose che spesso vengono ricordate, ma anche di una revisione di quelle opportunità che ci consentiranno di metterci al passo con le innovazioni”. 

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Minenna (dir. ADM): “Durante la pandemia, la chiusura della rete fisica ha portato ad uno spostamento sul gioco illegale”

Digitalizzare e razionalizzare per un mercato del gioco ancora più consapevole

“E’ importante ricordare alcuni aspetti chiave del gioco pubblico. Durante la pandemia il gioco fisico è stato chiuso, ma non l’online. Nonostante questo, abbiamo assistito solo ad un parziale spostamento del gioco fisico verso l’online. Sull’online la normativa prevede un riconoscimento del giocatore più puntuale rispetto a quello sulla rete fisica. In più occasioni, ad esempio, ho segnalato l’inefficacia del sistema della tessera sanitaria.

Lo spostamento parziale sull’online ha significato, con una domanda anelastica come quella del gioco, uno spostamento sulla rete fisica illegale, cosa verificata da ADM attraverso il coordinamento del Copregi, in cui l’Agenzia e le forze di polizia sono intervenute chiudendo oltre 200 sale illegali vestite da legali”. E’ quanto ha dichiarato Marcello Minenna, Direttore Generale ADM, nel corso del webinar “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” curato dal team dell’Istituto per la Competitività (I­Com).

“Sono stati eseguiti interventi che hanno portato alla chiusura di centinaia di siti illegali, ma  sul gioco a distanza mancano ancora tutta una serie di misure. Dal punto di vista della digitalizzazione, condivido le questioni chiave del paper I-COM. Il segmento del gioco secondo le stime a livello di illegalità vale almeno quanto il gioco legale, in termini di sottrazione alla fiscalità generale. La digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure, ma anche la ridefinizione del settore susseguente alle prossime gare, serviranno a definire le barriere in entrata e i requisiti soggettivi e oggettivi. L’elemento della digitalizzazione offre grandi opportunità, dal punto di vista della vigilanza e dell’interazione con il giocatore”.

“Oggi i sistemi digitali interoperabili e moderni possono essere di grande supporto per prevenire il gioco problematico e il riciclaggio“, ha detto ancora Minenna. “Una regolamentazione efficace può migliorare il rapporto tra erogazione del gioco e la sua fruizione, in modo da non prevenire solo le criticità ludopatiche, ma anche di dare strumenti più attuali al servizio del gioco”.

“I giochi online possono consentire anche interazioni di giocatori che puntano cifre maggiori rispetto al loro reddito, ma proprio il meccanismo del controllo è intervenuto su queste evidenze, non consentendo infiltrazioni criminali anche in questo settore. Abbiamo numerose attività di vigilanza, sulla scia di quanto fa la Consob nel trading online, che sono andate a ricercare operatività fuori dalla norma. Servono riforme normative, Adm deve poter contare sui poteri di un’autorità di vigilanza piuttosto che di agenzia fiscale. Non faremo mancare il nostro supporto per migliorare la vigilanza in questo settore”, ha concluso Minenna.

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Rapporto I-Com, gioco online: in Europa entro il 2025 una giocata su tre via internet

Il 58 per cento del gioco online potrebbe essere fatto tramite mobile

Nel 2020 la quota di mercato del gioco online in Europa è stata pari al 34,7%, mentre ha registrato un lieve calo nel 2021 con le riaperture che si sono susseguite, seppur a singhiozzo, nei diversi Paesi. Nel complesso, l’online è in costante crescita nel Vecchio Continente: secondo le stime, dovrebbe raggiungere il 33,6% nel 2025. Un trend favorito in parte anche dalla rimodulazione delle modalità di gioco a distanza, ossia dalla tendenza dei consumatori a spostarsi sempre di più sui canali digitali.

Da questo punto di vista, la quota di spesa relativa al giocato attraverso dispositivi mobili (mobile gambling) continua ad aumentare significativamente nell’Unione europea: sul totale registrato nel segmento del gioco a distanza, ha raggiunto il 44,1% nel 2019 per poi arrivare a toccare il 47,7% nel 2021, a fronte di una progressiva riduzione della spesa del giocato attraverso computer. In pratica, si tratta di una crescita che non accenna a fermarsi: secondo le stime, il mercato del mobile gambling in Europa potrebbe arrivare a rappresentare il 58,2% dell’intera spesa dell’online nel 2025, in linea con il crescente utilizzo dei dispositivi mobili da parte della popolazione

Parte da queste premesse il paper dal titolo “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” curato dal team dell’Istituto per la Competitività (I­Com). La ricerca, che è stata presentata oggi nel corso di un dibattito promosso insieme a International Game Technology (IGT), leader mondiale nel settore del gioco regolamentato e concessionario statale delle Lotterie in Italia, prende spunto dai più recenti sviluppi tecnologici che stanno interessando il comparto. L’iniziativa ha mirato ad approfondire l’impatto che l’innovazione e la trasformazione digitale stanno generando sui comportamenti dei consumatori e le relative sfide di regolazione in capo alle istituzioni.

Dal paper emerge come l’avanzamento tecnologico e la crescente digitalizzazione della popolazione abbiano permesso all’intero settore di registrare nel complesso una dinamica resiliente rispetto ai principali sviluppi macroeconomici, come la recessione globale vissuta nel 2020. E lo abbiano fatto anche grazie al cambiamento delle abitudini dei consumatori, creando un nuovo mercato digitale e mettendo il settore di fronte a nuove sfide non considerate dalla disciplina delle concessioni e dall’attuale impianto regolatorio.

Il fenomeno, diffuso a livello mondiale, ha interessato anche il comparto del gioco pubblico italiano, tanto da confermare il valore degli investimenti delle imprese nelle nuove tecnologie e aprire nuovi potenziali scenari. Secondo gli analisti dell’istituto, si tratta di una congiunzione che rappresenta da un lato un’opportunità di innovazione mentre dall’altro richiede al regolatore di intervenire e giocare un ruolo chiave per garantire lo sviluppo del settore legale, evitare lo spostamento su canali illegali e impedire potenziali impatti negativi sui consumatori.

A tal proposito, il paper fa il punto della situazione sullo stato delle lotterie in Italia che, oltre a contribuire all’erario dello Stato con un gettito di oltre 2,5 miliardi di euro, con circa 75.000 punti di vendita, costituiscono un importante presidio di legalità sul territorio. Rispetto alla crescita dei canali digitali registrata in generale nel settore del gioco, le lotterie sono rimaste legate principalmente al canale fisico, senza sperimentare una sostanziale sostituzione con l’online.

In realtà la tendenza del mercato è duplice”, ha dichiarato la direttrice dell’area Innovazione I-Com Eleonora Mazzoni che ha curato l’approfondimento. Ad avviso della ricercatrice, “il futuro del comparto non potrà che essere multi-canale: assisteremo alla creazione di punti di contatto innovativi con il consumatore, la gestione dei dati avverrà in modo integrato e si farà leva sulla customer experience attraverso l’intero processo di contatto e vendita on e off-line”. Un trend confermato anche dall’andamento del mercato internazionale: secondo uno studio condotto dalla stessa Igt, che ha esaminato lo stato di 19 lotterie attive anche attraverso il canale digitale, il 60% di esse ha visto aumentare le vendite della rete fisica contestualmente al lancio di quelle online. Non risulta che vi sia dunque un effetto di sostituzione in tal senso tra digitale e fisico.

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Totocalcio, nel concorso del weekend raccolta in calo

L’assenza dei jackpot ha pesato sul bilancio del nuovo gioco legato alle partite di calcio

Il Totocalcio segna il primo segno negativo da quando è partita la nuova versione del concorso. Complice l’assenza dei jackpot, assegnati nel concorso precedente, le giocate e la raccolta del weekend scorso hanno segnato un calo generalizzato.

L’assenza, nell’ultimo concorso, del jackpot ha quindi influito fortemente sulla raccolta ed in particolare quella relativa al “13” che da sola vale solitamente circa il 60%-70% degli incassi complessivi. In calo anche le giocate sulle formule “9” ed “11”, mentre per la seconda settimana consecutiva crescono quelle sul “5” ed il” 7″. 

Ai 12 vincitori del “13” è andato comunque un premio da oltre 20mila euro ciascuno.

Ecco le quote ed i vincitori per ogni singola categoria di gioco del nuovo Totocalcio:

Formula 3

1.136 vincitori per una quota di 5,00 euro

Formula 5

498 vincitori per una quota di 18,00 euro

Formula 7

187 vincitori per una quota di 89,00 euro

Formula 9

26 vincitori per una quota di 975,00 euro

Formula 11

15 vincitori per una quota di 5.296,00 euro

Formula 13

12 vincitori per una quota di 20.793,00 euro

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Scommesse illegali in un locale in provincia di Palermo: denunciato il gestore

Molto elevata anche la sanzione comminata dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

I funzionari ADM di Palermo hanno portato a termine una proficua operazione di controllo in materia di scommesse sportive online non autorizzate.

All’interno di un bar di Misilmeri (PA), è stato rinvenuto un locale separato da una porta scorrevole, adibito a sala da gioco per la raccolta di scommesse abusive effettuate dagli scommettitori mediante l’utilizzo di vari dispositivi informatici collegati con un bookmaker estero non autorizzato da ADM e dalla Questura.

Al gestore, denunciato all’Autorità Giudiziaria, è stata comminata una sanzione amministrativa di 50.000 euro per aver consentito le scommesse su eventi non previsti nel palinsesto ufficiale dell’Agenzia, mentre gli uffici di accertamento tributario procederanno a contestare l’evasione dell’imposta unica dovuta dai centri autorizzati al gioco a distanza.