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Eurobet (Gruppo Entain) presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023

Al centro del percorso dell’azienda i valori di innovazione, sostenibilità, inclusività e formazione

Eurobet, azienda leader nel settore dell’intrattenimento, ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023. Si tratta di un bilancio che evidenzia le performance dell’azienda in materia di ambiente, società e governance (ESG) e conferma l’impegno per una crescita sostenibile e responsabile.

Al centro del percorso di Eurobet i valori di innovazione e sostenibilità, essenziali per perseguire una strategia di crescita, che crei al tempo stesso le condizioni per un impatto positivo all’interno delle comunità di riferimento.

Oltre al benessere delle comunità in cui opera, l’azienda pone attenzione all’ambiente, al personale e all’innovazione tecnologica.

Eurobet si è impegnata a mitigare il suo impatto ambientale, attraverso iniziative di efficientamento energetico e della gestione dei rifiuti. Inoltre, ha promosso la mobilità sostenibile tra i propri dipendenti, incentivando l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto e proseguendo con il progetto di rinnovamento della flotta auto aziendale.

Eurobet, con l’obiettivo di porre al centro la cura e il benessere delle proprie persone, ha investito in programmi di welfare, ha promosso lo sviluppo professionale – erogando quasi 42.000 ore di formazione – e ha creato un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso della diversità.

L’azienda ha rafforzato il suo supporto concreto ai territori e alle comunità dove opera, sostenendo progetti e iniziative a sostegno dello sport, quale strumento di promozione del benessere e dell’inclusione sociale. Nel contesto di questo impegno si inserisce il progetto del CSR Award, giunto nel 2023 alla seconda edizione. L’azienda ha sostenuto 15 progetti – per un valore di quasi 0.4 milioni di euro – presentati da associazioni del terzo settore attive su tutto il territorio italiano che utilizzano lo sport come strumento di inclusione e si impegnano a proteggere l’ambiente e le persone attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

Eurobet ha, complessivamente, restituito risorse al territorio sottoforma di gettito, per un valore di 407 milioni di euro.

Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in materia di sostenibilità nel 2023. Il nostro impegno per la crescita sostenibile nel lungo periodo è parte integrante della nostra strategia aziendale e continueremo a lavorare per migliorare le nostre performance negli ambiti ESG. Voglio ringraziare tutti i nostri stakeholder per il loro supporto e la loro fiducia. Insieme, possiamo costruire un futuro migliore per tutti”. Ha dichiarato Andrea Faelli, CEO di Eurobet Italia e responsabile del Gruppo Entain in Italia.

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Autoesclusione nel Gioco Fisico: la Ricerca R.U.E. dell’Università di Tor Vergata

Un sistema integrato per contrastare la ludopatia nel gioco pubblico italiano

“Fino a quando non ci sarà l’esclusione/autoesclusione anche per il gioco frontale, il problema del gioco d’azzardo non verrà risolto definitivamente. Chi verrà escluso online, potrebbe riprendere a giocare fisicamente“, ha dichiarato Nathan Levialdi Ghiron, Magnifico Rettore dell’Università di Tor Vergata, durante il convegno organizzato per la presentazione della ricerca sul Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) per il settore del gioco pubblico in Italia.

Laura D’Angeli, componente del “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore” dell’Università Tor Vergata di Roma, ha illustrato le strategie comunicative del progetto: “Con questa ricerca noi ci rivolgiamo ai giocatori, non puniamo, né proponiamo una cura. La nostra analisi si pone l’obiettivo di realizzare delle strategie di autoesclusione, adottando un approccio complessivo e integrato.”

La D’Angeli ha poi sottolineato l’importanza del “Customer Player Journey”, il percorso di gioco del cliente, e come il comportamento dell’autoescluso differisca rispetto al giocatore normale, enfatizzando la necessità di una comunicazione efficace per sensibilizzare i giocatori sui rischi del gioco d’azzardo e sull’opportunità dell’autoesclusione.

Roberto Basili, professore associato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Roma, Tor Vergata, ha esposto l’approccio tecnologico al problema: “Le tecnologie includono dispositivi indossabili come tag RFID e Beacon, e dispositivi mobili con app che usano Bluetooth e NFC, garantendo sempre anonimato e non invasività.”

Roberto Iurilli, responsabile Area legale “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore”, ha affrontato l’approccio normativo necessario per l’autoesclusione nel gioco fisico: “La futura normativa attuativa dovrà affrontare il tema del monitoraggio dei tentativi di gioco fisico da parte di giocatori volontariamente autoesclusi, garantendo trasparenza, anonimato e accessibilità.”

Antonio Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale Lazio, ha enfatizzato l’importanza di una normativa nazionale uniforme: “Negli ultimi anni abbiamo notato una certa discrasia tra le varie regioni che hanno regolamentato in maniera difforme le varie attività di gioco. È necessario uniformare un sistema non solo per avere un maggior controllo ma anche per dare le giuste risposte a chi vive questo disagio.”

Elisabetta Poso, direttrice ADM Ufficio Apparecchi da Intrattenimento, ha lodato l’approccio multidisciplinare dello studio: “Nella qualità ci sono anche gli aspetti di prevenzione delle eventuali patologie derivanti dal gioco d’azzardo e credo che con questa ricerca sia stato centrato in pieno questo obiettivo.”

Mario Lollobrigida, direttore per i giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sottolineato l’importanza del contatto tra giocatori autoesclusi e strutture sanitarie statali: “Il sistema si regge sui giocatori sani, che utilizzano il gioco come uno qualsiasi altro passatempo. I concessionari saranno ben felici di adottare un sistema che garantisca il risultato attraverso la semplicità.”

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“Proiettare gli ADI nel futuro”: verso innovazione e sostenibilità nel settore del gioco pubblico

Sfide future e opportunità per il mercato degli apparecchi da intrattenimento

Si è tenuto ieri a Roma il convegno “Proiettare gli ADI nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato da As.Tro Confindustria SIT.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di diffondere le analisi condotte dalla CGIA di Mestre e dalla LUISS in collaborazione con Prisma Spa. Fra i relatori presenti al convegno, c’era Armando Iaccarino, presidente del Centro Studi As.Tro Confindustria SIT: “Il gioco online, come reddito erariale, è raddoppiato, ma pesa soltanto un miliardo, sugli undici finiti nelle casse dell’erario.

Il mercato ha una domanda robusta e crescente, ed ha un elevato indice di sostituzione fra i singoli giochi. Però, l’importanza del riordino fisico, non può penalizzare le agenzie sul territorio: tutto questo non può prescindere dall’analisi della domanda”.

Armando Iaccarino, presidente del Centro Studi As.Tro Confindustria SIT

A proposito di riordino fisico, ne ha parlato anche Marco Zega, coordinatore Sezione Concessionari ADI di As.Tro Confindustria SIT, Direttore Affari Istituzionali & Sviluppo Business di Codere Italia: “E’ un momento politicamente importante perché si stanno riscrivendo le regole per il riordino del gioco fisico, con particolare focus sugli apparecchi di intrattenimento.

E’ importante che questa riforma superi tutte le barriere ideologiche affinché sia una norma equilibrata e che tenga conto degli interessi di tutti”.

È intervenuto anche Umberto Monarca, docente di economia industriale della LUISS: “I casinò games sono aumentati del 40% negli ultimi otto anni. Le AWP, invece, sono calate del 16%, e questo calo ha avuto un grosso impatto sul gettito fiscale. Questo, è dovuto anche alle politiche contro il gioco, e contro gli esercizi fisici che ospitano gli apparecchi di intrattenimento”.

Collegandosi alla politica ed al contrasto all’illegalità, ne ha parlato Riccardo Pedrizzi, presidente UCID Lazio: “Serve l’istituzione di un tavolo tecnico. Ci si deve confrontare sui dati. C’è una maggiore interlocuzione, rispetto a qualche anno fa, quando sembrava che ci fosse un’aria di proibizionismo totale. Dobbiamo cambiare il focus dell’attenzione della politica, non si può concentrare tutta l’attenzione esclusivamente sul dipendente patologico”.

Riccardo Pedrizzi, presidente UCID Lazio

Chiosa Marco Piatti, amministratore Prisma: “Il legislatore sta lavorando al futuro riordino, tenendo conto anche del riequilibrio del prelievo fiscale per aggiornare aggi e percentuali vincite”.

Ancora, Mario Lollobrigida, direttore Giochi ADM: “Partecipo attivamente al tavolo tecnico per il riordino del gioco fisico: dalle Regioni, richiediamo il ridimensionamento della rete, ma quella degli esercizi generalisti non si tocca. La nostra proposta, è diminuire la lista dei luoghi sensibili, oppure arrivare ad un distanziometro fra i singoli esercizi”.

Mario Lollobrigida, direttore Giochi ADM

A proposito di gioco fisico, ha detto la sua l’avvocato Isabella Rusciano di As.Tro: “Il riordino del gioco fisico non deve dimenticare le piccole e medie imprese. Da loro, è stato pagato un prezzo particolarmente alto: ci si auspica, che si rivedano le condizioni del 2019”.

A rimarcare quanto siano state importanti le piccole e medie imprese, ed il progresso svolto negli ultimi anni da questo settore, è stato Gennaro Parlati, presidente ACMI Confindustria Sit: “Vent’anni fa, si giocava solo la schedina. Oggi, grazie a piccole e medie imprese, che hanno messo a disposizione dei capitali importanti, è stata creata una vera e propria industria nuova per sviluppare questo mercato. Dopo vent’anni, è impossibile parlare ancora delle stesse problematiche: questo settore è la terza o quarta realtà del Pil nazionale”.

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Stati Generali ADM: “Tabaccherie punti sussidiari dello Stato che vanno tutelate”

Il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha definito le tabaccherie un “presidio territoriale fondamentale”

Gli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), tenutisi la scorsa settimana a Roma, sono stati un evento molto importante che ha riunito vari stakeholder dei settori delle dogane, delle accise, dei giochi e dei tabacchi.

La due giorni ha visto interventi significativi da parte di esponenti del governo, istituzionali e delle associazioni. Nel secondo giorno ha avuto ampio rilievo il mercato dei tabacchi.

Roberto Alesse, Direttore dell’ADM, ha sottolineato l’importanza di proteggere le tabaccherie, definendole “punti sussidiari dello Stato“. Ha dichiarato: “Le tabaccherie rappresentano un presidio territoriale fondamentale, e dobbiamo assicurarci che continuino a operare in modo sicuro e regolamentato”. Alesse ha ribadito l’impegno dell’ADM nel sostenere queste strutture, riconoscendo il loro ruolo nella rete di distribuzione dei prodotti del tabacco.

Roberto Alesse, direttore generale ADM

Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha sottolineato come “il tabacco sia una realtà storica dell’Italia, ma ora sono in atto grandi cambiamenti anche in questo settore. Ovviamente bisogna tenere presente i rischi sulla salute e la legalità; quindi, è quantomai opportuno che l’Agenzia svolga il suo compito qualificato per contrastare illeciti”. “Il tema dei tabacchi ha bisogno di un approfondimento perché l’equità e l’efficienza del prelievo sono fondamentali. Oggi dobbiamo capire se c’è un equilibrio sotto l’aspetto dell’imposizione fiscale e per farlo abbiamo avviato un’indagine conoscitiva”, ha affermato Osnato.

Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera

Mario Antonelli, Presidente della Federazione Italiana Tabaccai (FIT), ha definito le tabaccherie come “luoghi di legalità dello Stato”. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di “mantenere un dialogo costante con le istituzioni per garantire che le normative siano adeguate alle esigenze del mercato“. “Le tabaccherie svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro il mercato illegale del tabacco”, ha dichiarato Antonelli, evidenziando l’importanza della collaborazione tra i vari attori del settore.

Mario Antonelli, presidente FIT

Giuseppe Basso, Responsabile degli Affari Regolamentari della FIT, ha discusso dell’evoluzione del mercato dei tabacchi e della necessità di aggiornare le norme per accompagnare questi cambiamenti. “È fondamentale che l’evoluzione del mercato sia supportata da un quadro normativo adeguato“, ha detto Basso, indicando che le attuali norme devono essere riviste per riflettere le nuove dinamiche del settore.

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Stati Generali ADM: il gioco pubblico protagonista

Riordino gioco online e fisico, distanziometro, tutela del consumatore, legalità e qualità dell’offerta tra le tematiche trattate

Il gioco pubblico sotto la lente d’ingrandimento nella prima giornata degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’evento ha voluto riunire istituzioni ed associazioni, stakeholder e portatori di interessi.

Il gioco pubblico è quindi stato protagonista con un’intera sessione dedicata, durante la quale sono stati affrontanti numerosi temi, a partire dalla riforma del settore che ha visto recentemente la luce e porterà a nuove concessioni per l’online entro la fine dell’anno. Ma sul tavolo anche il gioco fisico e le sue problematiche, oltre alla questione territoriale e fiscale.

Panel e conferenze che hanno abbracciato sfide e soluzioni a 360 gradi. Sul palco, si sono alternati i rappresentanti delle maggiori associazioni di settore, a partire dal presidente dell’Associazione Gioco e Intrattenimento in Concessione (AGIC)Gennaro Schettino: “Strumenti come il distanziometro vanno superati, oggi ci sono tecnologie che sarebbero molto più efficaci nella tutela del giocatore. Il riordino online ha innalzato il livello di qualità dell’offerta e delle infrastrutture – il suo commento – Il sistema delle proroghe non può continuare all’infinito poiché non permette di pianificare e introdurre l’innovazione tecnologica che è il driver per la tutela del consumatore. Quindi il riordino è necessario. Il primo decreto che è stato approvato, ovvero quello dell’online, dà già degli importanti input”.

Poi Emilio Zamparelli, presidente di STS: “La rete legale, al netto di qualche esempio negativo, rappresenta il baluardo della legalità ed è il primo contrasto all’illegalità. Pensare che la rete di offerta fisica sia il problema comporterebbe un ritorno all’illegalità”, ha detto, per poi aggiungere: “La tutela del giocatore non passa dai distanziometro o dai limiti orari, ma va tutelato in maniera diversa. Questo settore non può avere né norme proibizioniste né liberiste, ma deve essere normato con giudizio: ovvero con grande attenzione verso la salute, ma anche verso l’erario e le imprese. La rete legale, con in primis i tabaccai, rappresentano il primo contrasto all’illegalità e alla tutela dei minori”.

“Il settore del gioco merita maggiore salvaguardia poiché è un comparto gestito dallo Stato che, a sua volta, dà in concessione la licenza per raccogliere gioco”, ha invece detto il presidente di EGP-FipeEmmanuele Cangianelli. “La formazione per gli operatori è già ben strutturata ed è uno degli elementi di reimpostazione del gioco. Gli esercenti devono avere la capacità di riconoscere la non consapevolezza di un giocatore e aiutarlo ad avere un rapporto normale e controllato al gioco. Penso che uno strumento molto utile verso il gioco responsabile e consapevole possa essere l’autosclusione che è anche citato dalla Delega fiscale”.

Per Geronimo Cardia, presidente di ACADI: “Il comparto dei gioco è alla ricerca di una normativa che sia equilibrata. La presenza sul territorio dello Stato attraverso i gestori di questi esercizi , che sono incaricati di pubblico servizio, è fondamentale. È necessaria un’armonizzazione fiscale – ha aggiunto – poiché diverse tassazioni sui giochi possono modificare notevolmente i modi di giocare e i margini della filiera, ci sono da tutelare numerosi posti di lavoro. Penso che la rete legale, soprattutto quella generalizzata, è da sempre formata per intuire quando c’è un utente problematico”.

Sul palco degli Stati Generali di ADM anche Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Nel comparto del gioco pubblico è necessario eseguire un delicato contemperamento tra quelle che sono opposte esigenze: da un lato la salute degli utenti, dall’altro la salvaguardia della libertà economica privata. I concessionari, in questo senso, sono il primo baluardo contro l’illegalità. Presto verrà istituita una commissione governativa dedicata alla pubblicità sul gioco. Questa commissione dovrà farsi garante dell’effettiva capacità delle campagne di informazione”.

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Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Tra i temi trattati, l’urgenza di una normativa nazionale sul gioco fisico che tuteli salute dei consumatori, Erario e imprese

La riforma del settore dei giochi, dall’online al fisico, l’urgenza di una normativa unitaria, la tutela della salute dei consumatori e degli interessi pubblici e imprenditoriali. Questo e molto altro è stato al centro della prima giornata degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Dalle associazioni alle istituzioni, passando per accademici e stakeholder, i panel e le conferenze hanno dato una fotografia chiara del gioco in Italia tra problematiche da risolvere e uno sguardo al futuro.

Tutti i relatori hanno tirato le fila di un discorso complesso, che riguarda un’industria importantissima per lo Stato sotto il profilo fiscale e della tutela della legalità e della salute. Ad aprire i lavori il direttore generale di ADM, Roberto Alesse.

“E’ stato un anno molto intenso. Abbiamo riorganizzato tutta l’Amministrazione. Abbiamo riformato le strutture centrali e quelle territoriali. Abbiamo unito le competenze, d’ora in poi sul territorio gli Uffici parleranno un’unica lingua a vantaggio dell’utenza”. E’ quanto ha sottolineato Roberto Alesse.

Roberto Alesse, direttore generale ADM

E sulla realizzaione degli Stati Generali, Alesse ha dichiarato che: “Nasce proprio dall’esigenza che questa pubblica amministrazione deve garantire, da un lato, la realizzazione e l’applicazione dei principi di legalità, dall’altro rimane un’agenzia che deve ascoltare tutto quel mondo sia pubblico sia privato che grava attorno alle materie che l’Agenzia gestisce.

Si pensi alla struttura doganale, a quella del gioco pubblico, alla produzione energetica e del tabacco: è tutto ciò che ruota intorno a questa amministrazione, da parte soprattutto di grande imprese che sono l’ossatura portante di questo paese. Eroghiamo dei servizi pubblici essenziali, applicando la legalità e fornendo un servizio all’utenza e quindi all’economia”.

“La crescente diffusione delle scommesse illegali – ha proseguito Alesse – impone una riflessione sulla attività da porre a contrasto a tali fenomeni. Le attività della criminalità organizzata possono essere contrastate solo dalla legalità e dai controlli esercitati dall’Agenzia, in coordinamento con le altre Forze dell’ordine”.

Alesse ha parlato, in un’intervista ad Agimeg, anche del settore del gioco pubblico: “

Quella dei giochi pubblici è una materia fondamentale perché è un comparto che porta circa 13 miliardi di gettito nelle casse dello Stato e quindi merita molta attenzione. E deve essere riordinata.

Il Governo ha già l’ok per il riordino del gioco online e ora ci accingiamo a fare riforma del gioco fisico. E’ una riforma molto complessa ma che non possiamo non fare. Ci sono stati dei pregressi che non sono andati a buon fine, mentre ora ci sono tutti i presupposti per creare a livello territoriale una legislazione in materia di giochi omogenea che è la premessa indispensabile per andare a gara, perché le gare bisogna farle altrimenti faremmo la fine dei cosiddetti balneare applicati ai giochi pubblici”.

“Plaudo a questa importante iniziativa di avviare gli Stati Generali dell’ADM per avere un confronto costruttivo con istituzioni, accademia e stakeholder. Il confronto collaborativo ispira l’azione che ha sempre svolto il Mef e le agenzie che dipendono dal Ministero soprattutto per dare attuazione alla Delega fiscale”. È quanto ha detto il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, durante il suo intervento agli Stati Generali.

Maurizio Leo, viceministro MEF

“L’importante protocollo d’intesa tra ADM e GdF va nella giusta direzione, perché un maggior coordinamento garantirà un’efficienza maggiore dei controlli. Al tempo stesso si sta spingendo molto sull’informatizzazione e l’intelligenza artificiale che aiuterà al contrasto all’evasione fiscale”, ha sottolineato Leo.

E sul riordino dei giochi, Leo ha commentato ad Agimeg: “Per quanto riguarda il gioco fisico stiamo lavorando con la Conferenza Unificata poiché dobbiamo mettere a punto alcuni aspetti, come quello delle distanze“.

Nella sezione dedicata al settore dei giochi sono stati protagonisti i principali stakeholder, importanti “per valutare le proposte e per contemperare i vari interessi in gioco che sono quelli dei consumatori, la tutela dei consumatori, la tutela della salute, la tutela delle entrate erariali e la tutela della libertà economica degli operatori“. Ha dichiarato Mario Lollobrigida, direttore centrale Giochi di ADM, a margine degli Stati Generali a Roma.

Mario Lollobrigida, direttore centrale Giochi ADM

Molti dei principi enunciati oggi sono già contenuti nell’articolo 15 della Delega fiscale, quindi sono tutte cose che il legislatore ha già valutato e noi dobbiamo solo applicare tali principi nei decreti attuativi. Ovviamente è necessario un riordino fisico con un accordo in sede di Conferenza Unificata, poiché senza di esso è impossibile procedere a nuove gare. Mi auguro che si possa addivenire con un accordo in tempo brevi”, ha detto Lollobrigida a conclusione della prima giornata degli Stati Generali.

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ICE 2025, Barcellona si mette in mostra: numeri e novità della prossima edizione

Dopo tanti anni a Londra, la manifestazione targata Clarion si sposta per la prima volta nella città catalana

Da Londra a Barcellona per un percorso di crescita, all’insegna della tecnologia e della sostenibilità. ICE compie il grande salto e dopo tanti anni nella capitale inglese, si sposta in Spagna per puntare sempre più in alto. Più spazio, più visitatori e più espositori per il più grande evento al mondo nel settore del gioco e delle scommesse.

Dal 20 al 22 gennaio 2025, ICE Barcellona promette di portare l’industria del gaming a un livello superiore, con un percorso di costante crescita almeno fino al 2029. Sono stati gli stessi organizzatori, Clarion Events e Fira Barcelona, a mostrare tutte le novità e le aspettative di ICE Barcelona 2025

“Sono previsti 50.000 partecipanti, una crescita impressionante rispetto ai 35.000 del 2019. Maggiore anche lo spazio a disposizione, con i 120.000 metri quadrati di Barcellona rispetto ai 100.000 dell’ExCel di Londra”, ha commentato Stuart Hunter, MD di Clarion Gaming Events.

“Ci siamo trovati benissimo a Londra, abbiamo vissuto degli anni straordinari, ma era giunto il tempo di cambiare e Barcellona si è dimostrata la città migliore. Ci sono grandi prospettive di crescita qui e anche i nostri partner e clienti se ne renderanno conto – ha proseguito Hunter – A Barcellona potremo espanderci ulteriormente, la Fira Barcelona è già uno spazio perfetto ma diventerà ancora più grande nei prossimi anni con nuovi padiglioni. Avendo stretto una collaborazione per i prossimi cinque anni, ci aspettiamo tanto e abbiamo un progetto a lungo termine. ICE fornirà un’esperienza nuova ai propri partner e clienti nel segno di innovazione, tecnologia e intrattenimento”.

A mostrare i dettagli della location sono stati i rappresentanti della Fira Barcelona Gran Via: “Fira Barcelona Gran Via è uno dei maggiori organizzatori di eventi in Europa. Ospitiamo circa 270 eventi all’anno nella nostra sede di Barcellona. Il nostro obiettivo è far sentire i visitatori a casa. Vogliamo lavorare e crescere insieme, collaborando con tutti i nostri stakeholder. Questo non ci rende solo una sede, ma una realtà che organizza gli eventi a 360 gradi”.

“Per quanto riguarda ICE, abbiamo 29 sale meeting e oltre 100 stanze per organizzare incontri. Abbiamo anche l’eliporto, la fiera è raggiungibile in tutti i modi, è molto ben servita con i mezzi pubblici. Abbiamo a disposizione le migliori tecnologie digitali e uno dei migliori servizi wifi d’Europa, per rendere l’evento uno dei più connessi di sempre. Inoltre, è una struttura ecosostenibile, abbiamo pannelli fotovoltaici, l’energia che utilizziamo alla Fira Barcelona è 100% sostenibile. Stiamo anche costruendo un nuovo padiglione di oltre 60.000 metri quadrati che sarà operativo dal 2026. Flessibilità, sostenibilità e modernità sono i nostri principi cardine”.

“Abbiamo grandi aspettative sull’evento di Barcellona, vogliamo raggiungere i più altri standard per diventare un punto di riferimento mondiale per l’industria del gaming. Saranno tre giorni intensi, frenetici, frutto di investimenti e di innovazione tecnologica. Il tutto in un contesto sostenibile e sicuro, in cui l’industria si ritroverà in un momento di confronto e crescita. Non vediamo l’ora che arrivi gennaio 2025″, il messaggio lanciato da Barcellona.

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BNL Italy Major Premier Padel 2024: al via la terza edizione

Il torneo internazionale al Foro Italico di Roma dal 17 al 23 giugno

E’ stata presentata ieri la terza edizione del BNL Italy Major Premier Padel 2024. Il prestigioso torneo si terrà dal 17 al 23 giugno nella magnifica cornice del Foro Italico di Roma. Il BNL Italy Major è una delle quattro tappe principali del circuito Premier Padel, che vedrà sfidarsi i più grandi campioni di padel maschile e femminile.

Luigi Carraro, consigliere della FITP e presidente della FIP (International Padel Federation), ha illustrato i dettagli della manifestazione. Alla presentazione erano presenti anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, l’assessore ai Grandi Eventi di Roma, Alessandro Onorato, l’AD di Sport e Salute, Diego Nepi, il capo del dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio, Flavio Siniscalchi, e il responsabile relazioni esterne della BNL BNP Paribas, Luca Ranieri.

Carraro ha sottolineato l’importanza del torneo a livello mondiale e ha ringraziato Angelo Binaghi, presidente della FITP, per il supporto. Ha inoltre evidenziato che il prize money per le giocatrici sarà di 425.000 euro. Ha aggiunto che l’Italia è diventata la seconda potenza mondiale nel padel, superando l’Argentina per numero di campi e praticanti, con la Spagna ancora al primo posto. “Il circuito Premier Padel, per darvi un dato, è trasmesso in oltre 190 paesi in televisione, mentre la Champions League di calcio viene trasmessa in 205 paesi. Questo è un motivo di grande visibilità”.

Il ministro Lollobrigida, appassionato di padel, ha paragonato le performance dei campioni a quelle dei cartoni animati sui robot, sottolineando come lo sport porti anche benefici sociali, citando la costruzione di campi da padel a Caivano come esempio di miglioramento sociale. “Il padel giocato da questi grandi campioni è uno sport diverso da quello che pratichiamo noi tutti i giorni. Lo guardiamo come guardavamo i cartoni animati sui robot quando eravamo ragazzini, dove facevano cose inimmaginabili”.

L’assessore Onorato ha ribadito il sostegno del Comune di Roma, evidenziando la crescita del padel nella capitale con 350.000 praticanti, 1.487 campi e 399 circoli. “Il padel si diceva essere un fenomeno passeggero, i numeri dimostrano assolutamente il contrario. I numeri sono impressionanti e Roma si conferma la città con il numero più alto di giocatori”.

Diego Nepi, AD di Sport e Salute, ha raccontato un episodio divertente su una scommessa persa con Carraro riguardo alla costruzione di un campo da padel al Foro Italico. “Una persona con la quale ho perso una scommessa è proprio Carraro. Luigi mi chiese aiuto per la sua candidatura a presidente del padel internazionale, dicendomi che se avesse vinto avrebbe preteso la costruzione di un campo da padel al Foro Italico, io lo sconsigliai. Ebbene sono felice di aver perso quella scommessa e oggi quel campo è lì”.

A margine della presentazione, il direttore di Agimeg, Fabio Felici, ha rivolto due domande a Luigi Carraro, presidente della FIP.

Alla domanda su un futuro “Sinner” del padel italiano, Carraro ha risposto: “L’Italia, e questo è un risultato straordinario, oggi è il secondo paese al mondo con un milione e mezzo di praticanti e oltre 9.200 strutture. Credo che nei prossimi 4 o 5 anni l’Italia, grazie al lavoro di Michelangelo dell’Edera e di tutto l’Istituto di Formazione Lombardi, riuscirà ad avere dei grandi campioni anche nel padel“.

Riguardo ai risultati delle donne italiane nel padel, Carraro ha spiegato: “Perché le donne meglio degli uomini? Probabilmente perché qualche anno fa abbiamo scelto una direttrice tecnica per il settore femminile, Marcela Ferrari, ed il lavoro che ha fatto per il nostro sport in Italia ha dato dei grandi risultati. E da quest’anno Marcela dirige tutti e due i settori, sia il maschile sia il femminile. Credo quindi che non sia una casualità che oggi abbiamo 7 donne nel main draw. Nelle ultime due edizioni dei mondiali, le squadre italiane femminili sono arrivate terze sul podio. Questo è un lavoro, quindi, partito già da qualche anno. Adesso Marcela Ferrari dirige entrambi i settori, quindi credo che questo sia un impulso in più per avere anche degli uomini con grandi risultati”.

Le migliori giocatrici e i migliori giocatori del mondo si ritroveranno a Roma per uno dei quattro Major del circuito Premier Padel, riconosciuto dalla FIP e sostenuto dal Qatar Sports Investments. Oltre a Roma, gli altri Major si svolgeranno in Qatar, Parigi (a Roland Garros) e Messico. Il circuito Premier Padel prevede 25 tornei in 18 paesi su cinque continenti nel 2024.

L’Italia ospiterà anche il torneo P2 di Genova a luglio e il P1 di Milano a dicembre. La formula “combined” permetterà di vedere in azione sia giocatrici che giocatori, con campioni come Arturo Coello, Ariana Sanchez Fallada, Alejandro Galan, Paula Josemaria Martin, Agustin Tapia e Gemma Triay pronti a esibirsi.

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Normativa, omologhe, autocertificazioni: bowling e biliardo tra preoccupazioni per il presente e speranze per il futuro

Raganini, pres. Anbi: “Le nostre sale sono frequentate dalle famiglie. Siamo gli unici luoghi di socializzazione live e non online”

Si è svolta oggi l’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento in cui sono state discusse le tematiche più importanti per il settore dei giochi senza vincita in denaro.

Ad aprire i lavori, il presidente della FISBB (Federazione Italiana Sport Bowling e Biliardo) Andrea Mancino: “A dicembre 2022 è nata la nuova FISBB, riconosciuta dal CONI come federazione sportiva nazionale. Un risultato molto prestigioso che unisce biliardo e bowling. Siamo convinti che si possano creare tra biliardo e bowling delle sinergie importanti che possano far crescere i movimenti”, le sue parole.

“Biliardo e bowling hanno grandi margini di crescita e potenzialità importanti, che noi tutti come gestori di impianti e federazione abbiamo il dovere di cogliere. Ci sono le condizioni per creare all’interno delle sale bowling delle vere e proprie associazioni sportive”.

Gli ha fatto eco il vicepresidente della federazione, Cosimo Zecca, che ha dichiarato: “I prossimi progetti, a seguito della fusione nella medesima federazione di bowling e biliardo, saranno quelli di portare a regime questa nuova struttura che porterà vantaggi sia in termini di iscritti sia fiscali. Dopo aver fatto la fusione siamo stati costretti a fare un grande lavoro burocratico per far fronte alle nuove leggi, ma nel prossimo quadriennio ci concentreremo sulla parte sportiva. E’ mia intenzione inserire nella prossima commissione tecnica-sportiva Nedo Splendiari che ci aiuterà a sviluppare questo ambito. Stiamo mettendo a punto anche la parte paralimpica. Quindi, ora siamo focalizzati per far ripartire la parte sportiva”.

Marco Raganini, presidente dell’ANBI, ha poi fatto gli onori di casa: “Anche quest’anno ANBI è molto impegnata nei rapporti con ADM e la politica, la legge in vigore ci preoccupa, a partire dalle autocertificazioni. Anche le ultime notizie, che in alcune regioni hanno introdotto il divieto di gioco per i maggiorenni, sono inconcepibili”.

“Queste leggi ci preoccupano molto, il reparto con giochi senza vincite in denaro ha la predominanza nelle nostre strutture, le sale giochi vivono soprattutto sul reparto senza vincita in denaro. Dobbiamo quindi dividerci da un punto di vista burocratico e legislativo dai giochi con vincita in denaro. Siamo in un momento di transizione, stiamo sentendo ADM e le altre associazioni. Dobbiamo metterci tutti in moto per far capire che il nostro settore riguarda le famiglie e i giovani, è divertimento sano, non c’è pericolo. Le nostre sale sono frequentate dalle famiglie, dai bambini, siamo gli unici luoghi di socializzazione live e non online”, ha concluso Raganini.

Durante l’assemblea è intervenuto anche il parlamentare della Lega, Mirco Carloni, dicendo: “Da anni vi seguo e conosco bene la materia avendo fatto anche l’assessore alle attività produttive. Dal Ministro Giorgetti ho avuto una grande apertura per conoscere il problema ed intervenire nel modo migliore. La politica deve rendersi conto che avere un settore nell’incertezza crea un disvalore economico. Voglio ribadire che sono a disposizione del settore per portare avanti le vostre istanze”.

Sergio Milesi di Astro ha dichiarato: “Dobbiamo smarcare il settore dagli apparecchi con vincita in denaro, affrontando il sistema delle omologhe in modo diverso. E’ ora che il comma 7 non venga più visto come un mondo pericoloso, il pericolo è su altri canali, nei telefonini e nell’online, non nei nostri giochi e nei nostri locali”.

“La politica deve accorgersi di questo e speriamo che i politici mantengano le promesse. Le misure sono in ritardo rispetto alla realtà dei nostri tempi. Non ci deve essere timore verso le nostre attrezzature, purtroppo i nostri legislatori non sono per niente a conoscenza delle norme che regolano il nostro settore, stiamo lavorando per questo. Dobbiamo fargli capire che è puro intrattenimento”.

In chiusura dei lavori è intervenuta la vicepresidente di Anbi, Luisa Porzio, dichiarando: “Siamo un gruppo di lavoratori che si trovano in tutta Italia ai quali ANBI ha dato l’opportunità di riunirsi e ciò può portare diversi vantaggi. E’ un’occasione per essere stimolati per essere sempre aggiornati e cercare novità. A mio avviso, è una rete che ha grandi potenzialità e potrebbe aiutare tanto”.

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Gioco pubblico, il Modello Campania da esportare a livello nazionale

Baretta (ass. Bilancio Napoli): “Servono regole condivise a livello nazionale”

Il gioco fisico chiamato a un punto di svolta. La riforma del settore dei giochi online sta finalmente vedendo la luce ma anche il segmento del gioco fisico reclama un riordino. E’ quanto emerso dal convegno organizzato da AGSI – Associazione Gestori Scommesse Italia, dal titolo “Costruiamo insieme le regole del gioco legale fisico – Modello Campania”, tenutosi giovedì 30 maggio a Napoli.

Intervenuto l’assessore al bilancio del Comune di Napoli, Pierpaolo Baretta, da sempre vicino alle problematiche del settore del gioco: “Per arrivare a un accordo sulla normativa del gioco, bisogna trovare omogeneità a livello nazionale. Va bene l’articolazione territoriale, ma ci vogliono delle regole del gioco condivise a livello nazionale. Mi permetto un consiglio al settore, vale a dire che ci sia una unità nella rappresentanza degli operatori. Bisogna poi riprendere la Conferenza Unificata, perché sia gli enti locali sia il governo vadano in una unica direzione. E’ giusto che gli enti locali compartecipino al gettito derivante dal gioco pubblico. I punti chiave sono questi: consentire agli operatori di lavorare, tutelando allo stesso tempo coloro che soffrono delle conseguenze del gioco”.

A fare gli onori di casa è stato poi il presidente dell’AGSI, Pasquale Chiacchio: “La politica campana si è fidata di noi e coniugando le varie esigenze, da quelle sanitarie a quelle degli imprenditori, è nato il ‘Modello Campania’, che ha tenuto nella giusta considerazione la dignità di chi fa il nostro lavoro, perchè siamo partner dello Stato. E’ un settore che merita una reputazione giusta e reale, ricordando anche l’importanza che ha per la collettività attraverso i 12 miliardi di euro che finiscono nelle casse dell’Erario ed è importante, come ha riportato pochi giorni fa il presidente De Luca, il ruolo del gestore, figura che merita di essere tutelata. Alla politica chiedo che tutti i negozi di gioco abbiano le stesse regole, ci sia l’azzeramento dei luoghi sensibili e dei limiti orari, anche perchè gli stessi, vista la possibilità di giocare online, non hanno senso”.

La Relatrice della Legge Regionale ed ex consigliere della regione Campania, Antonella Ciaramella, ha sottolineato: “Parliamo di gioco legale che insieme allo Stato permette il contrasto delle offerte illegali e delle infiltrazioni delle mafie che fanno affari sul gioco illegale. Parliamo di imprese con lavoratori che hanno l’interesse, legittimo, di esistere perché il gioco legale è consentito. Al centro della nostra legge abbiamo messo il benessere dei cittadini e delle imprese. Dobbiamo essere uniti e la politica deve essere interprete della sostenibilità di qualsiasi attività: tutelare famiglie, cittadini e imprese”.

A seguire l’intervento di Peppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli dei tempi di Maradona e vice-presidente AGSI: “Come associazione dobbiamo molto al presidente Chiacchio e siamo molto orgogliosi delle importanti personalità che hanno deciso di partecipare al convegno. Una certificazione della bontà del nostro lavoro e della serietà con la quale operiamo. Noi siamo per la legalità”.

 “La Legge Regionale mette paletti importanti per la tutela sia della salute pubblica sia delle aziende di gioco. Nata proprio grazie all’apporto di AGSI, prevede un Numero Verde, l’assistenza permanente, le relazioni con i Comuni e formazione dei gestori. La restituzione al territorio, e non solo allo Stato, dei proventi derivanti da questo settore è importante perché permette al territorio stesso di far fronte a tante situazioni”, ha dichiarato Massimo Cilenti, presidente Commissione Politiche Sociali del comune di Napoli.

Tra gli interventi anche quello dell’avvocato Geronimo Cardia, presidente di Acadi: “Questa è un’industria seria, deve essere consapevole che mette a disposizione un prodotto delicato, quindi bisogna mettere al primo posto la sostenibilità del prodotto che offriamo. Distanziometro e fasce orarie sono provvedimenti che non hanno portato a nulla, non hanno funzionato. Servono politiche attive come quelle della regione Campania, facendo sistema sul territorio per contrastate il disturbo da gioco d’azzardo, anche tramite la formazione degli operatori”.

“La Regione Campania ha avuto il merito di ascoltare e collaborare con AGSI e arrivare ad una legge sul gioco che probabilmente è la migliore in Italia. Avere regole uguali per tutti significa avere un mercato più competitivo e più sicurezza per gli utenti”, le parole invece di Giuseppe Cirillo, vice sindaco della città metropolitana di Napoli.

Successivamente è intervenuto anche Aniello Baselice, presidente dell’Osservatorio Regionale sul DGA (Disturbo da Gioco d’Azzardo). “Il DGA è un disturbo ormai riconosciuto. Se ci deve essere un gioco deve permettere di ‘vincere’ a tutti, nel senso che devono essere tutelati tutti gli interessi. Tra le nostre proposte c’è quella di maggiore prevenzione, costruendo percorsi di identificazione dei processi problematici. Importante anche la tutela dei minori, magari facendo prevenzione con la formazione dei gestori”.

“Confermo il nostro impegno per un percorso equilibrato di tutela sia della sanità pubblica sia delle realtà imprenditoriali e cercherò di offrire il mio apporto nella conferenza unificata come rappresentante della Campania”. Questo le parole di Ettore Cinque, assessore al Bilancio della Regione Campania.

“Il riordino serve molto. E’ essenziale avere regole certe su tutto il territorio ma soprattutto regole che intervengano sui problemi in maniera giusta ed equilibrata. Il gioco è vero che per qualcuno può diventare un problema, ma bisogna affrontare la questione con delle scelte giuste e non con interventi tipo il distanziometro che si è rivelato inefficace in tutte le sue declinazioni. Chi offre gioco legale rappresenta la prima linea di contrasto all’illegalità e di tutela dei minori. Ed è importante che oltre al riordino del gioco ci sia un riordino culturale per far capire a tutti l’importanza che rivestono i gestori e le aziende che offrono gioco”, ha infine dichiarato Gianmaria Chiodo, presidente del CNI.