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Grande Fratello Vip: Antonella Fiordelisi esce dalla casa e spiana la strada ad Oriana Marzoli, è lei la grande favorita dei bookmaker

Appuntamento al 3 aprile per la finalissima che decreterà il vincitore del reality show

Entra nel vivo il Grande Fratello Vip ed è ufficialmente partito il conto alla rovescia per il vincitore finale della casa più spiata d’Italia. Appuntamento al 3 aprile quando uscirà l’ultimo concorrente e c’è già fermento sia tra gli appassionati sia tra gli operatori di scommesse che propongono i pronostici.

L’uscita di scena ieri sera di Antonella Fiordelisi spariglia le carte in tavola e adesso, secondo i bookmaker, è sempre più Oriana Marzoli la grande favorita al trionfo del reality show: un suo successo pagherebbe appena 1,80 volte la puntata. Ad insidiarla Edoardo Tavassi quotato vincente a 3,00 mentre chiudono il podio virtuale Micol Incorvaia e Nikita Pelizon entrambe a 4,00.

I colpi di scena però potrebbero essere sempre dietro l’angolo e nelle prossime due settimane rischia di succedere di tutto: ecco perché Giaele De Sofia a 6,00 e Alberto De Pisis a 8,00 ci credono ancora. Poche speranze invece sembrano esserci per Luca Onestini a 16,00 mentre le “imprese” di Milena Miconi e Andrea Maestrelli pagherebbero rispettivamente 36,00 e 51,00 volte la posta.

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Si è chiusa la tre giorni di Rimini dedicata al gioco pubblico. Distante (pres. Sapar): ‘Una fiera di successo che lascia messaggi importanti’

L’Enada Primavera è stata l’occasione di incontro tra operatori e visitatori con nuovi prodotti ed opportunità di business

Cala il sipario su Enada 2023, la 35esima edizione della Fiera internazionale sul gioco che ha visto per tre giorni Rimini capitale dell’intrattenimento. In un clima di grande soddisfazione da parte degli operatori e degli espositori presenti, l’evento è stata l’occasione anche per discutere delle problematiche che interessano il settore del gioco, oltre che per mettere in mostra i migliori prodotti e le offerte più innovative.

Un successo certificato dai numeri, su tutti il +25% che hanno fatto registrare gli operatori professionali presenti rispetto al 2022. Un chiaro messaggio di come il settore sia vivo e in costante crescita, con Enada che rappresenta ormai un brand riconosciuto a livello mondiale.

Impegno e professionalità hanno reso la Fiera un appuntamento immancabile per gli operatori del settore, con eventi collaterali e convegni che hanno impreziosito la kermesse. A fare da padrone di casa, oltre ad Italian Exhibition Group, è stata la Sapar, forza motrice dell’evento sia da un punto di vista organizzativo sia in termini di idee e proposte per tutelare il futuro del settore.

In particolare, di massimo interesse è stato il convegno “Il ruolo strategico della distribuzione territoriale e della filiera nel sistema concessorio italiano. Emergenza Marche e non solo”, organizzato proprio da Sapar. Temi e argomenti molto attuali sul tavolo, snocciolati e analizzati anche dal presidente dell’associazione Domenico Distante.

Enada 2023 è stato un grandissimo successo e a dimostrarlo sono gli attestati di stima e soddisfazione che abbiamo ricevuto dagli espositori e dagli operatori presenti. Non solo non ho ricevuto alcuna critica, ma tutti mi hanno confermato la loro presenza anche per il prossimo anno. Davvero un bilancio più che positivo, frutto del lavoro e dell’impegno di Sapar insieme alla Fiera di Rimini che ringrazio di cuore”, ha detto Distante.

Apparecchi in mostra ma non solo, quindi, perché da Rimini sono partiti anche messaggi importanti a livello giuridico e politico per il settore del gioco. “Dobbiamo essere tutti uniti, come associazioni e come rappresentati dell’industria, per tutelare il nostro futuro. Dobbiamo fare fronte comune e rapportarci con le istituzioni, soprattutto in questo momento con la bozza della legge delega in fase di discussione. Faremo la nostra parte”, ha aggiunto il presidente della Sapar.

La linea è tracciata e le sfide sono tante. Intanto, con uno sguardo sempre al futuro, si chiude Enada 2023: 35 anni e non sentirli, una delle fiere più storiche del mondo riesce a rinnovarsi e a stare al passo coi tempi, tra tradizione e innovazione. Appuntamento al 2024.  

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Family Entertainment Expo, il futuro dell’intrattenimento riparte da Bergamo

Per tre giorni la città è stata la capitale dell’Amusement, con operatori e visitatori provenienti da tutta Europa. Convegni, incontri, nuovi prodotti e business i protagonisti della prima edizione

Bilancio estremamente positivo per la prima fiera internazionale riservata agli operatori dell’Amusement. Nella tre giorni del Family Entertainment Expo, la Fiera di Bergamo è stata la capitale degli apparecchi senza vincite in denaro. Fin dalle prime ore di apertura, la fiera ha registrato un grande afflusso di operatori e visitatori da tutta Europa. Convegni, incontri, nuovi prodotti e tanti sorrisi sono stati la cornice di un evento di grande successo. E vista la straordinaria affluenza e le occasioni di business, l’organizzazione è già al lavoro per la seconda edizione che sarà ancora più ricca e ampia per ospitare le tantissime richieste di partecipazione.

Un successo ideato da Tiziano Tredese, Presidente del Consorzio FEE, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento: “Location perfetta, stand meravigliosi e grandissimo afflusso di gente interessata. Tanti i professionisti presenti in fiera, clienti nuovi e visitatori di tanti paesi come Ungheria, Croazia, Grecia, Inghilterra e Svizzera. Si respirava un’aria di grande euforia, del piacere di stare insieme, di confrontarsi, Anche se può sembrare un discorso di parte, credo davvero che meglio di così non potesse andare. E il filo conduttore che ha unito gli interessi di tutto il settore, è stato quello di avere finalmente una fiera completamente dedicata all’Amusement. Un evento che è stata anche l’occasione per confrontarci, con convegni e meeting, sui tanti problemi che ancora attanagliano sul settore. Ma è stata anche l’occasione per fare business importanti. Insomma un grande risultato, una fiera da 10 e lode”.

Parole positive anche da parte di Alessandro Lama, Presidente Federamusement Confesercenti: “La prima fiera dedicata agli operatori dell’Amusement è stata il prologo di un percorso che dovrà portarci lontano. Un successo che non era così scontato ma sul quale abbiamo investito tante risorse, tempo, professionalità, impegno. Il gradimento dimostrato dai consorziati e il grande interesse dei tantissimi visitatori sono la dimostrazione concreta che abbiamo fatto centro. Oggi una fiera del e per l’Amusement non è più un sogno è realtà. Ma non ci culliamo sugli allori e già stiamo lavorando per raddoppiare gli spazi per la seconda edizione della fiera. Abbiamo già richieste da altri operatori internazionali. Apprezzate anche la logistica, la vicinanza della fiera all’aeroporto, l’ottimo collegamento stradale e l’assistenza in fiera. Usciamo da questa tre giorni con un grande sorriso, lo stesso dei bambini e delle famiglie che sono venuti a trovarci in fiera e che giocheranno con le nostre attrazioni”.

Infine Luciano Patelli, Presidente di Promoberg, ha voluto riservare un plauso alla manifestazione: “Crediamo fortemente nel progetto FEE, perché riguarda uno dei settori d’eccellenza del Made in Italy nel mondo e nasce da una efficace sinergia tra Promoberg e una solida e credibile rappresentanza degli operatori dell’intrattenimento puro, ovvero quello che non ha nulla a che vedere con il mondo delle slot machine, del gioco d’azzardo e delle scommesse. Far capire questa fondamentale diversità agli operatori e ai media era il nostro obiettivo prioritario, e lo abbiamo raggiunto. Con la prima edizione, che è una ‘puntata zero’, siamo andati oltre le aspettative, riempiendo un padiglione di 6.500 metri quadrati, allestendo un ricco calendario di eventi collaterali molto partecipati e meritandoci da subito dalle istituzioni competenti la qualifica di ‘Internazionale’. Con FEE si è dimostrato ancora una volta che le fiere in presenza rappresentano uno straordinario ed efficace luogo di incontro e confronto ‘vis a vis’ che nessuna soluzione da remoto può eguagliare; uno straordinario volano per lo sviluppo del business, ma anche per il territorio, in chiave economica e turistica. Da domani ci rimettiamo subito al lavoro per sviluppare ulteriormente la manifestazione e consolidarla quale evento di riferimento in Italia e tra quelli più importanti a livello internazionale. I tanti operatori anche internazionali giunti a Bergamo hanno sottolineato l’alta qualità della manifestazione e del nostro polo fieristico, collocato al centro di una delle macroaree più importanti su tutti i fronti a livello europeo e mondiale, facilmente raggiungibile con ogni mezzo, avendo ad una manciata di chilometri l’autostrada A4 Milano-Venezia, le stazioni ferroviarie e l’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” (BGY), che collega Bergamo con oltre 140 destinazioni in tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente: un plus unico nel panorama del sistema fieristico non solo italiano, che contraddistingue la nostra fiera e le nostre attività”.

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Ramberti (IEG): “Enada punto di riferimento per il settore del gioco, l’edizione 2023 ci proietta nel futuro”

Al via domani fino a giovedì la manifestazione di Rimini: il Group Brand Manager della società che gestisce la Fiera alza in anteprima il sipario sui tre giorni di esposizione

E’ tutto pronto per Enada 2023, la fiera sul gioco in programma a Rimini dal 14 al 16 marzo. La manifestazione compie 35 anni e IEG, la società che gestisce la Fiera di Rimini, è ancora una volta al fianco di questo importante evento internazionale. Un segnale di ripresa dopo gli anni della pandemia, un’occasione per affrontare le criticità del settore e pianificare le sfide future, un’opportunità per scoprire ciò che l’industria del gioco ha da offrire. Andrea Ramberti, Group Brand Manager di IEG, fa il punto della situazione a poche ore dall’inizio di Enada 2023.

Dopo il periodo pandemico, come è stata la ripartenza per le fiere? Sono sempre di più le categorie di imprenditori che decidono di presentare e promuovere eventi presso di voi

“Dopo la pandemia, le aziende si sono rese ancora più conto dell’importanza delle fiere e del loro ruolo centrale per il business, la formazione e la crescita all’estero. Oggi infatti le manifestazioni fieristiche non si limitano alla creazione dei migliori presupposti per l’incontro tra domanda e offerta, ma sono dei veri e propri community catalysts che facilitano il networking tra tutti gli operatori delle filiere di riferimento, svolgono il ruolo di incubatori di start up e amplificano le istanze di tutto il mercato. Nel caso di Enada, in particolare, non è secondario che Italian Exhibition Group creda e abbia sempre investito nella manifestazione, sia con le idee, che con le risorse. Citiamo spesso un breve aneddoto, perché significativo: Enada è stata la prima fiera con cui abbiamo riaperto il quartiere, dopo il primo, drammatico, lock down, e una delle poche manifestazioni europee che, in periodi diversi e sfruttando le varie finestre normative, non ha perso neanche un’edizione in presenza”.

Enada Primavera festeggia quest’anno i 35 anni di vita. Perché, per un imprenditore del settore del gioco pubblico, è importante essere presente in Fiera? 

“Innanzitutto si tratta di una delle più importanti fiere di settore in Europa, punto di riferimento per l’Italia e per tutto il bacino del mediterraneo. Con 35 anni di storia alle spalle possiamo affermare che il brand Enada sia conosciuto a livello globale come sinonimo di affidabilità e appuntamento irrinunciabile per chiunque operi nel settore. Ovviamente di fondamentale importanza è la partnership con Sapar, che negli anni ha permesso di raggiungere al meglio gli obiettivi comuni e ha creato i presupposti per dare risposte concrete alle esigenze di un mercato in continua trasformazione.

Mi permetta però di sottolineare anche il ruolo fondamentale di IEG: oltre alla professionalità del team che gestisce la manifestazione, il know-how acquisito in tutte le manifestazioni che direttamente organizza ha permesso quello scambio di conoscenza e best practice fondamentale per un evento attuale come Enada. Non di secondaria importanza è inoltre il quartiere di Rimini, di cui IEG è proprietaria, si tratta di una struttura facilmente raggiungibile e moderna, capace di offrire servizi ad alto valore aggiunto. Il tutto in un territorio che, da sempre, ha fatto dell’ospitalità il suo vanto”.

Come si augura sia l’edizione di quest’anno?

“Proprio per i presupposti a cui accennavo prima, la ripartenza è stata più rapida del previsto, e credo che Enada lo dimostrerà anche per il settore del gioco. Oltre a costituire il marketplace di riferimento per tutta l’industry del gaming, dove le aziende leader internazionali presentano prodotti sempre più performanti e servizi innovativi, Enada è anche un momento di riflessione sulle tematiche attuali, soprattutto normative. Lo dimostrano gli appuntamenti di Sapar e il convegno di GiocoNews, che faranno il punto su un settore che si evolve di continuo. Segnalo anche la novità di EspoGame, l’evento all’interno di Rimini Amusement Show, dedicato agli esports e ai nuovi trend, dalla gamification al Metaverso, dalla blockchain alle criptovalute e agli NTF e che porterà in fiera esponenti e case histories di marchi davvero prestigiosi”.

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Family Entertainment Expo, Bergamo capitale dell’amusement: la fiera internazionale dal 10 al 12 marzo

Gli operatori di settore si ritrovano per esporre i migliori prodotti e discutere del futuro dell’industria

Partito il conto alla rovescia per Family Entertainment Expo, il nuovo evento dedicato al settore dell’amusement, in programma dal 10 al 12 marzo presso la Fiera di Bergamo. Organizzata da Promoberg insieme al Consorzio FEE, costituito da un gruppo di aziende leader nella produzione e installazione di giochi e parchi gioco, la fiera è riservata agli operatori del gioco senza vincite in denaro e, oltre a mettere in mostra i migliori prodotti da intrattenimento, ospiterà eventi collaterali e conferenze dedicate ai temi più di rilievo per l’industria del settore.

Bergamo, nell’anno in cui è insieme a Brescia la Capitale italiana della Cultura, diventa così per tre giorni anche la capitale dell’amusement: dai giochi tradizionali alla realtà virtuale, passando per ticket redemption e videogiochi, Family Entertainment Expo abbraccia gioco e intrattenimento a 360 gradi, toccando tutte le sfaccettature di un settore che coinvolge aziende e famiglie.

Più di 50 le imprese presenti sui 6.500 metri quadrati destinati all’evento, provenienti da tutta Italia e i da sei nazioni straniere, in rappresentanza dei più importanti brands anche a livello mondiale; motivo per cui la manifestazione si è meritata sin dal debutto la qualifica di internazionale.

Tra le imprese, la regione più rappresentata è la Lombardia (11 aziende, di cui 5 bergamasche), seguita da Emilia-Romagna (7) Lazio e Campania (5 a testa), Piemonte e Veneto (4 cadauna), Friuli-Venezia Giulia e Umbria (2 a testa), e poi Abruzzo, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Trentino Alta Adige, con un’impresa. Le sei imprese straniere provengono da Argentina, Polonia, Germania, Repubblica San Marino, Belgio e Romania.

Tra i settori merceologici più rappresentati troviamo: bowling, centri d’intrattenimento per le famiglie, videogames, calcio balilla, giostrine e gadget.

Il debutto al centro fieristico e congressuale di via Lunga rappresenta di fatto la prima fiera del settore organizzata in stretta sinergia con gli operatori; un appuntamento importante per gli imprenditori che lavorano nel comparto dell’intrattenimento, una nuova occasione per scoprire le nuove tendenze e sollevare temi importanti riguardo al futuro dell’amusement italiano.

La filiera dell’amusement in Italia coinvolge 60mila addetti e centinaia di imprese che lavorano nell’ambito della produzione. Realtà e professionisti che arrivano a 500mila se si tiene conto anche del front office e dei settori amministrativi. Un comparto enorme, quindi, che richiede attenzione anche a livello istituzionale e politico.

A fare gli onori di casa, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Family Entertainment Expo, Luciano Patelli presidente di Promoberg, società che organizza e gestisce le manifestazioni alla Fiera di Bergamo: “Con Family Entertainment Expo vogliamo lanciare un nuovo grande evento che coinvolga tutti gli aspetti dell’intrattenimento, dai parchi avventura alle giostre, dai calciobalilla fino alla realtà virtuale. E’ importante far capire che chi fa intrattenimento svolge anche un ruolo sociale in cui a vincere sono il divertimento e il sorriso”.

Presente alla conferenza stampa anche Tiziano Tredese, presidente del consorzio FEE, promotore e organizzatore dell’evento: “Il mondo dell’amusement è in fermento per questa prima fiera. Ce l’abbiamo messa tutta, siamo emozionati ma allo stesso tempo certi che porteremo a Bergamo il top dell’automatico mondiale. Dopo tre anni di chiusura, chi verrà a Bergamo vedrà le migliori produzioni mondiali dagli Stati Uniti alla Cina. Verranno tutti i migliori clienti dall’Italia e dall’estero – le parole di Tredese, che poi lancia un appello – Ci auguriamo che anche ADM partecipi alla Fiera, così potrà rendersi conto che bisogna assolutamente cambiare il decreto che limita l’espansione del settore dell’amusement in Italia”.

Fiducioso anche Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg: “Per noi è il primo passo di un lungo percorso, questo settore rappresenta un’industria in cui l’Italia ricopre un ruolo molto importante. Sviluppare un evento B2B di questo settore, che sfocia nel contatto col pubblico in molti contesti, è fondamentale. E’ un settore strategico, una filiera molto importante anche da un punto di vista economico. Vogliamo diventare anno dopo anno un punto di riferimento per gli operatori nazionali ed internazionali. Vogliamo far diventare Bergamo la capitale europea dell’amusement”.

Anche il vicepresidente del consorzio FEE, Franco Sorte, spera in un cambiamento delle posizioni politiche rispetto al settore: “Stiamo facendo di tutto per separarci dal settore dei giochi con vincita in denaro e questo comporta un grande impegno. E’ difficile far capire che esiste un mondo che è completamente diverso dal mondo delle slot e del gambling. I due mondi vengono troppo spesso confusi e sovrapposti. Al momento stiamo subendo troppe restrizioni, troppi controlli che penalizzano il mercato, procedimenti complessi e onerosi. Non abbiamo nulla a che fare col gioco d’azzardo e vogliamo farlo capire a tutti, anzi noi rappresentiamo un’alternativa al gambling”.

“Abbiamo ricevuto sin da subito un ottimo riscontro in termini di partecipazione. La manifestazione occuperà un intero padiglione della Fiera ed è l’obiettivo che ci eravamo prefissati – dichiara invece Carlo Conte, direttore operativo di Promoberg – I visitatori sono operatori del settore, gestori di sale giochi e parchi commerciali e siamo sicuri che resteranno molto soddisfatti. Copriremo i settori più variegati, dagli eSports ai parchi giochi, passando per il bowling, la realtà virtuale, i sistemi di pagamento, i gadget. Presenteremo tutto il mondo che ruota intorno ai giochi senza vincita in denaro, quindi niente a che vedere con il gioco d’azzardo e le ludopatie”.

Della stessa idea, infine, anche Alessandro Lama, presidente di Federamusement: “Stiamo portando avanti una lotta durissima per risolvere le problematiche del settore, stiamo combattendo per far capire che non abbiamo nulla a che fare col gioco d’azzardo, le scommesse, il gambling. Dobbiamo rinnovare e rilanciare un mercato che ha tanta voglia di ricominciare. Bergamo sarà il punto di partenza per spiegare a politica e istituzioni che noi siamo una cosa diversa rispetto ai giochi con vincita in denaro”, le sue parole.

“Questa fiera deve essere una rampa di lancio per cambiare le regole del settore dell’amusement. La parola d’ordine è diversità rispetto al gioco pubblico – conclude Lama – Il messaggio politico alla fine della fiera sarà: il nostro settore è importante a livello sociale ed economico, merita una sua rappresentanza e una sua dignità, meritiamo una nostra fiera tutta italiana ed è per questo che ci siamo riuniti a Bergamo. Il nostro obbiettivo primario è far capire che l’amusement deve essere riconosciuto come realtà a sé stante, staccata dal gioco con vincite in denaro”.

Tante quindi le novità che aspettano i visitatori della Fiera di Bergamo dal 10 al 12 marzo. Gli operatori presenti sono pronti a mostrare il meglio con tante innovazioni, ad esempio quelle di GoldFox, solo per citarne alcune: simulatori di guida e di volo, cinema 9d interattivo, simulatori di camminata, arredi per sale eSports. Tutto questo e molto altro renderanno l’evento unico nel suo genere.

Gli appelli sono stati lanciati, le idee sono tante e le novità si annunciano numerose. Mancano pochi giorni e poi il settore dell’amusement aprirà le proprie porte agli operatori italiani e internazionali, con la speranza che Bergamo sia il punto di partenza per il cambiamento di un settore che ha nei giovani e nelle famiglie i propri interlocutori principali.

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L’evoluzione del Bingo online in Italia: così uno dei giochi più amati diventa ‘live’

Dalla sala giochi a tablet e smartphone, un tuffo nel futuro che parte da Conegliano Veneto

Il Bingo, uno dei giochi storicamente più amati e praticati, si modernizza e sbarca in Italia anche in versione virtuale. Una rivoluzione, o meglio un’evoluzione di quello che è uno dei metodi di intrattenimento più praticati nel nostro paese. Un passo verso il futuro, di un gioco che da sempre vive di forti tradizioni.

A portare il Bingo nel “mondo virtuale” è l’azienda veneta Diecimilauno Spa, di Conegliano Veneto, patria del prosecco. Ma di frizzante non c’è solo il buon vino, ci sono anche le idee dell’amministratore delegato Alessandro Polo, un visionario che già gestisce 37 sale bingo sul territorio e che ora ha deciso di portare questa forma di intrattenimento, e di passatempo, anche sul digitale.

Dalla sala giochi allo smartphone, il passo è breve. Il Bingo Live è quindi da oggi disponibile sulle piattaforme di ZonaGioco.it: “Siamo davvero soddisfatti di aver completato un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Il progetto del Bingo Live parte da lontano ed è una evoluzione di quella che è la nostra esperienza nel settore del Bingo”, le parole di Alessandro Polo.

Il CEO di Diecimilauno Spa è soddisfatto del lancio del prodotto: “Siamo già pronti ad aumentare anche gli orari dell’offerta fino ad essere operativi 24 ore su 24. L’obiettivo è quello di far divertire la gente. Il bingo è la tombola moderna, quindi non ha nulla a che vedere con la ludopatia”. Gioco legale e sano divertimento, niente di più, e da adesso anche in modalità virtuale e in versione live.

Una rivoluzione nel panorama del gioco italiano, perché mai fino adesso era stato possibile giocare al bingo online in modalità live, come invece accadeva per altri prodotti da casinò. Ma non solo, perché come tutte le nuove iniziative economiche, anche questa è destinata a produrre nuovi impieghi e nuovi posti di lavoro. E’ proprio il caso di dirlo: Diecimilauno Spa ha fatto bingo.

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Il flipper avrà un suo Museo: tra storia e costume, così Terni celebra uno dei giochi più amati

Nasce in Umbria il Museo del flipper e del Modernariato ‘Dino Merluzzi’, dedicato all’importante collezionista scomparso

Il flipper, uno dei giochi più amati e praticati dagli italiani, avrà adesso un suo museo. Nasce il Museo del flipper e del Modernariato “Dino Merluzzi”, uno spazio dove si incontrano cultura, educazione e divertimento.

Dino Merluzzi è stato tra i primi italiani a collezionare giochi d’epoca, coltivando il sogno di poterle racchiudere un giorno in un Museo. Da sabato 18 febbraio questo sogno sarà realtà, grazie all’Associazione Ifpa Italia, in collaborazione con il Comune di Terni, la Pro Loco di Marmore e l’ARCI di Terni.

Il Museo, che sorge negli spazi dell’ex scuola elementare di Marmore, rappresenta oggi un unicum nel nostro paese e si propone di svolgere diverse funzioni, in ambito culturale, didattico e ricreativo, promettendo di ricavarsi un ruolo di richiamo a livello nazionale e internazionale. Dal punto di vista culturale, si tratta di un vero e proprio Museo del modernariato, in grado di proporre una serie di flipper di diverse epoche, il tutto descritto attraverso le ambientazioni di altro materiale vintage.

Dal punto di vista didattico, il Museo offre una sede permanente che vuole diventare un punto di riferimento per le scuole e gli istituti del territorio, mentre dal punto di vista ricreativo e sociale la struttura offre una sede permanente per organizzare eventi di intrattenimento.

All’interno della struttura saranno presenti oltre 25 macchine da intrattenimento, tra flipper, juke box e giochi d’epoca di varia tipologia, insieme ad altri oggetti da collezione. La superficie complessiva di oltre 260 metri quadrati si compone di sei diverse sale, organizzate in modo tematico. L’ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria è il motivo in più per far visita al Museo: gli appassionati sono avvisati.

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Lotta alle dipendenze, nasce a Roma un centro d’eccellenza

La nuova struttura frutto della collaborazione tra la Fondazione del Policlinico Gemelli IRCCS e la Fondazione Lottomatica

Prevenzione, contrasto e cura dei disturbi da dipendenza patologica. E’ questa la mission della nuova struttura del Policlinico Gemelli di Roma, inaugurata grazie al contributo di Fondazione Lottomatica. Un centro ad alta specializzazione e all’avanguardia, a cui i cittadini affetti da patologie e dipendenze di qualsiasi tipo potranno rivolgersi per ricevere assistenza e supporto. Un nuovo punto di riferimento per chi si trova in difficoltà e chiede aiuto.

Il nuovo Centro Psichiatrico Integrato di ricerca, cura e prevenzione delle Dipendenze (CEPID) del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è stato costituito nell’ambito della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli ed è coordinato dal dottor Marco Di Nicola. La struttura eseguirà trattamenti in regime di Day Hospital tramite personale medico, sanitario, tecnico e amministrativo.

La grande sfida del centro è quella di sviluppare attività cliniche e di ricerca finalizzate alla prevenzione, al contrasto e alla cura dei disturbi da dipendenza patologica. La convenzione tra Fondazione Lottomatica e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS stabilisce una collaborazione triennale fondata su tre pilastri: assistenza per il trattamento dei disturbi, attività di ricerca e attività di carattere formativo.

“Per Fondazione Lottomatica e per tutti noi è un passo molto importante”, ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica. “La salute rappresenta uno dei temi fondamentali su cui si concentrano le nostre attività. Una sfida che richiede massimo impegno, passione e senso di responsabilità verso la comunità”.

Il CEPID – ha ricordato il professor Gabriele SaniDirettore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli e Ordinario di Psichiatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore approfondisce problematiche che al Gemelli sono state sempre affrontate. E’ necessario non tanto focalizzarsi su una specifica dipendenza, quanto sul processo alla base delle dipendenze. Trattandosi di disturbi multifasici, progressivi e tendenti alla cronicità, le dipendenze richiedono infatti un modello di cura, più che di guarigione”.

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Chi gioca in Italia? Online o fisico, tra legale e illegale, per soldi o divertimento: ecco chi tenta la fortuna

Una ricerca condotta dall’Università Luiss e da Ipsos fotografa il giocatore-tipo del nostro paese

Uomo o donna, con età media 47 anni e nella maggior parte dei casi con un lavoro. E’ questo il profilo del giocatore medio in Italia emerso dalla ricerca “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”, condotta dalla Luiss Business School e da Ipsos e presentata questa mattina a Roma.

Italiani popolo di giocatori, soprattutto sul circuito legale, visto che il gioco (online e fisico) e le puntate vengono considerate da molti come una forma di divertimento (52%), pur restando forte la componente dettata dalla voglia di vincere somme di denaro (63%). Chi si affida invece ai circuiti illegali resta una minoranza, il 12% dei giocatori italiani.

Di questi, l’utente tipo è uomo (67%), mediamente giovane (l’età media è di 41 anni), occupato (73%), con figli minorenni (49%), ha competenze finanziarie ed è istruito (con titolo di studio pari o superiore alla laurea per il 26%).

Ma non solo, perché dalla ricerca emerge una nuova figura di giocatore: il giocatore dei circuiti illegali inconsapevole. Questo cluster rappresenta un terzo dei giocatori che operano in circuiti illegali (pari al 4% della popolazione totale) e considera del tutto inaccettabili le scommesse clandestine o i giochi illegali.

Gli italiani si dividono tra chi gioca online e chi predilige il gioco fisico, in agenzia o nei centri scommesse: nel 2022 chi gioca esclusivamente off-line è il 46,1% degli italiani, mentre c’è una porzione del 23,9% di giocatori che si dedica sia al fisico che all’online. Domina quindi ancora il gioco nei centri fisici, un trend dovuto al fatto che ben il 62% degli italiani ritiene che i punti fisici di gioco siano una garanzia per la legalità e per il giocatore.

A proposito di tutela della legalità e di contrasto alla criminalità, proprio questi sono stati i temi di maggior interesse affrontati durante la presentazione. Per Raffaele Oriani, Dean della Luiss, “la lotta al gioco illegale rappresenta una priorità del settore”. Della stessa idea Emilio Zamparelli (presidente di STS) che ha sottolineato come il punto fisico rimanga “un presidio fondamentale per la legalità riconosciuto dal cittadino”. A fare eco anche l’ex senatore Riccardo Pedrizzi: “Gioco legale significa contrasto alla criminalità”.

Di particolare interesse infine per il settore del gioco l’intervento di Italo Volpe, vice capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Il tema del gioco sarà inserito nella delega fiscale, sarà necessario un confronto con gli operatori sulla questione della gestione del settore da parte degli Enti Locali”, il suo annuncio.

Operatori e società quindi aspettano, tra questi anche IGT, multinazionale del gioco presente in Italia: “Intanto è importante che le persone percepiscano il gioco come forma di divertimento”, il commento del CEO Fabio Cairoli.

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Gioco e scommesse, il futuro inizia da Londra: Italia protagonista all’ICE 2023

In Inghilterra la più grande fiera europea: dalle nuove regolamentazioni agli orizzonti del mercato globale, passando per tassazione e pubblicità, il nostro paese si prepara alle prossime sfide

Il futuro del gaming e delle scommesse, nuovi mercati e opportunità di business, prodotti innovativi e proposte per il settore. E ancora regolamentazione, tassazione, pubblicità: tutto questo è stato ICE London 2023, la più grande fiera europea del gioco che si è tenuta settimana scorsa a Londra e che ha visto riunirsi tutti i più importanti operatori del mondo.

Un’occasione di confronto e discussione per parlare dei nuovi orizzonti che può esplorare questo settore, tra l’attenzione per il cliente, la ripresa dopo gli anni del Covid, e le nuove tecnologie che avanzano e che inevitabilmente trasformeranno il mondo dell’intrattenimento digitale e del betting.

Tra stand pirotecnici e conferenze, Londra è stata per tre giorni la capitale mondiale del gaming, con l’Italia che ha svolto un ruolo di primo piano all’interno della manifestazione. Molte infatti le personalità che sono passate in fiera e molti i brand presenti che operano anche in Italia. Sul tavolo tanti argomenti di attualità, tra cui il possibile aumento della tassazione sui giochi per sostenere lo sport in Italia.

“L’aumento delle tasse ha sempre ripercussioni negative sul settore, sia per gli operatori sia per i giocatori – ha dichiarato Alexander Martin, CEO di SKS365 – In Italia la tassazione è già elevata e veniamo da anni complicati a causa del Covid e dell’aumento dei prezzi”.

Della stessa idea anche Andrea Faelli, CEO di Eurobet: “Il prelievo dello 0.5% sulle scommesse è una misura inefficace e contribuisce solamente a penalizzare il mercato del gioco”.

Il 2022 sembra comunque essere stato un anno molto positivo per il mercato del gioco. Da Londra, l’amministratore delegato di Snaitech Fabio Schiavolin annuncia con orgoglio: “Per noi l’anno scorso è stato il migliore della storia e quindi non possiamo che guardare con ottimismo al 2023”.

Soddisfazione anche da parte di Cristaltec, Pinnacle e Betsson, con l’Italia che si conferma un mercato in fermento e dalle grandi prospettive.

Il gioco a 360 gradi ha coinvolto a Londra anche gli eSports, con Luigi Ughi di Ejoy Esports pronto a lanciare nuove sfide per il futuro: “Le scommesse sui videogiochi competitivi sono il nuovo orizzonte di questo settore, in Italia siamo indietro nonostante gli eSports siano ormai un movimento consolidato e in costante espansione”.

Nuove frontiere in arrivo, quindi. Da Londra sono partite idee, considerazioni, appelli e annunci: il mondo del gioco e delle scommesse scalpita, appuntamento a questo 2023.