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L’evoluzione del Bingo online in Italia: così uno dei giochi più amati diventa ‘live’

Dalla sala giochi a tablet e smartphone, un tuffo nel futuro che parte da Conegliano Veneto

Il Bingo, uno dei giochi storicamente più amati e praticati, si modernizza e sbarca in Italia anche in versione virtuale. Una rivoluzione, o meglio un’evoluzione di quello che è uno dei metodi di intrattenimento più praticati nel nostro paese. Un passo verso il futuro, di un gioco che da sempre vive di forti tradizioni.

A portare il Bingo nel “mondo virtuale” è l’azienda veneta Diecimilauno Spa, di Conegliano Veneto, patria del prosecco. Ma di frizzante non c’è solo il buon vino, ci sono anche le idee dell’amministratore delegato Alessandro Polo, un visionario che già gestisce 37 sale bingo sul territorio e che ora ha deciso di portare questa forma di intrattenimento, e di passatempo, anche sul digitale.

Dalla sala giochi allo smartphone, il passo è breve. Il Bingo Live è quindi da oggi disponibile sulle piattaforme di ZonaGioco.it: “Siamo davvero soddisfatti di aver completato un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Il progetto del Bingo Live parte da lontano ed è una evoluzione di quella che è la nostra esperienza nel settore del Bingo”, le parole di Alessandro Polo.

Il CEO di Diecimilauno Spa è soddisfatto del lancio del prodotto: “Siamo già pronti ad aumentare anche gli orari dell’offerta fino ad essere operativi 24 ore su 24. L’obiettivo è quello di far divertire la gente. Il bingo è la tombola moderna, quindi non ha nulla a che vedere con la ludopatia”. Gioco legale e sano divertimento, niente di più, e da adesso anche in modalità virtuale e in versione live.

Una rivoluzione nel panorama del gioco italiano, perché mai fino adesso era stato possibile giocare al bingo online in modalità live, come invece accadeva per altri prodotti da casinò. Ma non solo, perché come tutte le nuove iniziative economiche, anche questa è destinata a produrre nuovi impieghi e nuovi posti di lavoro. E’ proprio il caso di dirlo: Diecimilauno Spa ha fatto bingo.

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Il flipper avrà un suo Museo: tra storia e costume, così Terni celebra uno dei giochi più amati

Nasce in Umbria il Museo del flipper e del Modernariato ‘Dino Merluzzi’, dedicato all’importante collezionista scomparso

Il flipper, uno dei giochi più amati e praticati dagli italiani, avrà adesso un suo museo. Nasce il Museo del flipper e del Modernariato “Dino Merluzzi”, uno spazio dove si incontrano cultura, educazione e divertimento.

Dino Merluzzi è stato tra i primi italiani a collezionare giochi d’epoca, coltivando il sogno di poterle racchiudere un giorno in un Museo. Da sabato 18 febbraio questo sogno sarà realtà, grazie all’Associazione Ifpa Italia, in collaborazione con il Comune di Terni, la Pro Loco di Marmore e l’ARCI di Terni.

Il Museo, che sorge negli spazi dell’ex scuola elementare di Marmore, rappresenta oggi un unicum nel nostro paese e si propone di svolgere diverse funzioni, in ambito culturale, didattico e ricreativo, promettendo di ricavarsi un ruolo di richiamo a livello nazionale e internazionale. Dal punto di vista culturale, si tratta di un vero e proprio Museo del modernariato, in grado di proporre una serie di flipper di diverse epoche, il tutto descritto attraverso le ambientazioni di altro materiale vintage.

Dal punto di vista didattico, il Museo offre una sede permanente che vuole diventare un punto di riferimento per le scuole e gli istituti del territorio, mentre dal punto di vista ricreativo e sociale la struttura offre una sede permanente per organizzare eventi di intrattenimento.

All’interno della struttura saranno presenti oltre 25 macchine da intrattenimento, tra flipper, juke box e giochi d’epoca di varia tipologia, insieme ad altri oggetti da collezione. La superficie complessiva di oltre 260 metri quadrati si compone di sei diverse sale, organizzate in modo tematico. L’ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria è il motivo in più per far visita al Museo: gli appassionati sono avvisati.

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Lotta alle dipendenze, nasce a Roma un centro d’eccellenza

La nuova struttura frutto della collaborazione tra la Fondazione del Policlinico Gemelli IRCCS e la Fondazione Lottomatica

Prevenzione, contrasto e cura dei disturbi da dipendenza patologica. E’ questa la mission della nuova struttura del Policlinico Gemelli di Roma, inaugurata grazie al contributo di Fondazione Lottomatica. Un centro ad alta specializzazione e all’avanguardia, a cui i cittadini affetti da patologie e dipendenze di qualsiasi tipo potranno rivolgersi per ricevere assistenza e supporto. Un nuovo punto di riferimento per chi si trova in difficoltà e chiede aiuto.

Il nuovo Centro Psichiatrico Integrato di ricerca, cura e prevenzione delle Dipendenze (CEPID) del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è stato costituito nell’ambito della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli ed è coordinato dal dottor Marco Di Nicola. La struttura eseguirà trattamenti in regime di Day Hospital tramite personale medico, sanitario, tecnico e amministrativo.

La grande sfida del centro è quella di sviluppare attività cliniche e di ricerca finalizzate alla prevenzione, al contrasto e alla cura dei disturbi da dipendenza patologica. La convenzione tra Fondazione Lottomatica e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS stabilisce una collaborazione triennale fondata su tre pilastri: assistenza per il trattamento dei disturbi, attività di ricerca e attività di carattere formativo.

“Per Fondazione Lottomatica e per tutti noi è un passo molto importante”, ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica. “La salute rappresenta uno dei temi fondamentali su cui si concentrano le nostre attività. Una sfida che richiede massimo impegno, passione e senso di responsabilità verso la comunità”.

Il CEPID – ha ricordato il professor Gabriele SaniDirettore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli e Ordinario di Psichiatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore approfondisce problematiche che al Gemelli sono state sempre affrontate. E’ necessario non tanto focalizzarsi su una specifica dipendenza, quanto sul processo alla base delle dipendenze. Trattandosi di disturbi multifasici, progressivi e tendenti alla cronicità, le dipendenze richiedono infatti un modello di cura, più che di guarigione”.

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Chi gioca in Italia? Online o fisico, tra legale e illegale, per soldi o divertimento: ecco chi tenta la fortuna

Una ricerca condotta dall’Università Luiss e da Ipsos fotografa il giocatore-tipo del nostro paese

Uomo o donna, con età media 47 anni e nella maggior parte dei casi con un lavoro. E’ questo il profilo del giocatore medio in Italia emerso dalla ricerca “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”, condotta dalla Luiss Business School e da Ipsos e presentata questa mattina a Roma.

Italiani popolo di giocatori, soprattutto sul circuito legale, visto che il gioco (online e fisico) e le puntate vengono considerate da molti come una forma di divertimento (52%), pur restando forte la componente dettata dalla voglia di vincere somme di denaro (63%). Chi si affida invece ai circuiti illegali resta una minoranza, il 12% dei giocatori italiani.

Di questi, l’utente tipo è uomo (67%), mediamente giovane (l’età media è di 41 anni), occupato (73%), con figli minorenni (49%), ha competenze finanziarie ed è istruito (con titolo di studio pari o superiore alla laurea per il 26%).

Ma non solo, perché dalla ricerca emerge una nuova figura di giocatore: il giocatore dei circuiti illegali inconsapevole. Questo cluster rappresenta un terzo dei giocatori che operano in circuiti illegali (pari al 4% della popolazione totale) e considera del tutto inaccettabili le scommesse clandestine o i giochi illegali.

Gli italiani si dividono tra chi gioca online e chi predilige il gioco fisico, in agenzia o nei centri scommesse: nel 2022 chi gioca esclusivamente off-line è il 46,1% degli italiani, mentre c’è una porzione del 23,9% di giocatori che si dedica sia al fisico che all’online. Domina quindi ancora il gioco nei centri fisici, un trend dovuto al fatto che ben il 62% degli italiani ritiene che i punti fisici di gioco siano una garanzia per la legalità e per il giocatore.

A proposito di tutela della legalità e di contrasto alla criminalità, proprio questi sono stati i temi di maggior interesse affrontati durante la presentazione. Per Raffaele Oriani, Dean della Luiss, “la lotta al gioco illegale rappresenta una priorità del settore”. Della stessa idea Emilio Zamparelli (presidente di STS) che ha sottolineato come il punto fisico rimanga “un presidio fondamentale per la legalità riconosciuto dal cittadino”. A fare eco anche l’ex senatore Riccardo Pedrizzi: “Gioco legale significa contrasto alla criminalità”.

Di particolare interesse infine per il settore del gioco l’intervento di Italo Volpe, vice capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Il tema del gioco sarà inserito nella delega fiscale, sarà necessario un confronto con gli operatori sulla questione della gestione del settore da parte degli Enti Locali”, il suo annuncio.

Operatori e società quindi aspettano, tra questi anche IGT, multinazionale del gioco presente in Italia: “Intanto è importante che le persone percepiscano il gioco come forma di divertimento”, il commento del CEO Fabio Cairoli.

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Gioco e scommesse, il futuro inizia da Londra: Italia protagonista all’ICE 2023

In Inghilterra la più grande fiera europea: dalle nuove regolamentazioni agli orizzonti del mercato globale, passando per tassazione e pubblicità, il nostro paese si prepara alle prossime sfide

Il futuro del gaming e delle scommesse, nuovi mercati e opportunità di business, prodotti innovativi e proposte per il settore. E ancora regolamentazione, tassazione, pubblicità: tutto questo è stato ICE London 2023, la più grande fiera europea del gioco che si è tenuta settimana scorsa a Londra e che ha visto riunirsi tutti i più importanti operatori del mondo.

Un’occasione di confronto e discussione per parlare dei nuovi orizzonti che può esplorare questo settore, tra l’attenzione per il cliente, la ripresa dopo gli anni del Covid, e le nuove tecnologie che avanzano e che inevitabilmente trasformeranno il mondo dell’intrattenimento digitale e del betting.

Tra stand pirotecnici e conferenze, Londra è stata per tre giorni la capitale mondiale del gaming, con l’Italia che ha svolto un ruolo di primo piano all’interno della manifestazione. Molte infatti le personalità che sono passate in fiera e molti i brand presenti che operano anche in Italia. Sul tavolo tanti argomenti di attualità, tra cui il possibile aumento della tassazione sui giochi per sostenere lo sport in Italia.

“L’aumento delle tasse ha sempre ripercussioni negative sul settore, sia per gli operatori sia per i giocatori – ha dichiarato Alexander Martin, CEO di SKS365 – In Italia la tassazione è già elevata e veniamo da anni complicati a causa del Covid e dell’aumento dei prezzi”.

Della stessa idea anche Andrea Faelli, CEO di Eurobet: “Il prelievo dello 0.5% sulle scommesse è una misura inefficace e contribuisce solamente a penalizzare il mercato del gioco”.

Il 2022 sembra comunque essere stato un anno molto positivo per il mercato del gioco. Da Londra, l’amministratore delegato di Snaitech Fabio Schiavolin annuncia con orgoglio: “Per noi l’anno scorso è stato il migliore della storia e quindi non possiamo che guardare con ottimismo al 2023”.

Soddisfazione anche da parte di Cristaltec, Pinnacle e Betsson, con l’Italia che si conferma un mercato in fermento e dalle grandi prospettive.

Il gioco a 360 gradi ha coinvolto a Londra anche gli eSports, con Luigi Ughi di Ejoy Esports pronto a lanciare nuove sfide per il futuro: “Le scommesse sui videogiochi competitivi sono il nuovo orizzonte di questo settore, in Italia siamo indietro nonostante gli eSports siano ormai un movimento consolidato e in costante espansione”.

Nuove frontiere in arrivo, quindi. Da Londra sono partite idee, considerazioni, appelli e annunci: il mondo del gioco e delle scommesse scalpita, appuntamento a questo 2023.

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Scommesse: a Sisal la gestione dello sport betting in Marocco

L’accordo con la MDJS firmato a Casablanca ed avrà una durata di 8 anni

Una nuova, importante, tappa si aggiunge alla strategia di internazionalizzazione di Sisal, che ha firmato il contratto per la gestione dello sport betting in Marocco a seguito della gara indetta dalla Società nazionale di gestione delle scommesse sportive “La Marocaine des Jeux et des Sports” (MDJS).

Un ulteriore successo che arriva a pochi mesi dall’ingresso di Sisal in Flutter Entertaniment plc, società leader mondiale nelle scommesse sportive e giochi online. Facendo leva sulle potenzialità del “Flutter Edge” – ovvero offrire a tutti i brand del Gruppo il know how per accelerare la propria crescita nei mercati locali-, la nuova società combinerà la capacità omnicanale di Sisal con l’offerta Risk & Trading di Flutter, leader di mercato che si avvale di oltre 1.000 specialisti a livello globale. Questo, unito all’aggiudicazione di Sisal della concessione dei giochi in Tunisia, consente a Flutter di accedere per la prima volta in veste di licenziatario all’entusiasmante mercato africano delle scommesse sportive.

Questa aggiudicazione permette a Sisal di affiancare in Marocco la gestione delle scommesse sportive alla licenza per la gestione delle lotterie nazionali: una gara, aggiudicata nel 2018, che ha segnato la prima tappa nel percorso di internazionalizzazione; oggi Sisal Lotterie Maroc ha oltre 70 dipendenti nella propria sede di Casablanca e dispone di oltre 1.800 punti vendita sul territorio.

Sisal consolida la propria posizione in Marocco con la gestione e lo sviluppo di un portafoglio prodotti completo, composto da scommesse sportive a quota fissa e totalizzatore, per una durata complessiva di 8 anni. Questi giochi verranno distribuiti da Sisal Jeux Maroc in via esclusiva, attraverso un’estesa rete di punti vendita e online. Gli 8 anni di concessione prevedono la possibilità di un rinnovo per ulteriori 2 anni e un inizio delle operazioni per il 1° gennaio 2024. La gestione delle attività sarà gestita dalla neocostituita società Sisal Jeux Maroc, formata da una joint-venture tra Sisal e Paddy Power.

“Siamo estremamente soddisfatti di annunciare il consolidamento della nostra offerta in Marocco. La decisione da parte di MDJS conferma la bontà del nostro operato e di quanto realizzato in questi tre anni, in un Paese con forti tassi di crescita e grande potenziale” – ha commentato Marco Caccavale, CEO di Sisal Jeux Maroc e International Managing Director di Sisal – “Questa è per noi la quarta aggiudicazione internazionale, tutte gare altamente competitive che hanno premiato l’impegno, gli investimenti e il know-how che il mercato ci riconosce. L’appartenenza al Gruppo Flutter rafforza la nostra proposizione di valore e ci consente di sviluppare prodotti e servizi congiunti per diversi segmenti di mercato”.

Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con SISAL JEUX MAROC, società aggiudicataria della nostra gara per lo sport betting, con cui si delinea un rapporto di grande responsabilità e lungimiranza e permette di allocare maggiori risorse al Fondo nazionale per lo sviluppo dello sport. L’accordo rappresenta un salto di qualità per MDJS che rafforza la sua posizione in un settore in continua evoluzione”. E’ quanto ha dichiarato Younes El Mechrafi, General Manager di MDJS.

La vittoria della gara per la gestione dello sport betting in Marocco è l’ultimo dei risultati ottenuti da Sisal a livello internazionale. L’Azienda ha avviato la gestione delle lotterie in Marocco nel gennaio 2019, delle lotterie in Turchia nell’agosto 2020 e, recentemente, è arrivata l’aggiudicazione della concessione della gestione delle lotterie in Tunisia, annunciata a settembre 2022. 

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Sanremo 2023, cresce l’attesa anche dei bookmaker: dall’outfit di Amadeus allo share televisivo, le particolari scommesse sul Festival

Marco Mengoni favorito alla vittoria, Ultimo e Giorgia pronti a insidiarlo sul palco dell’Ariston

Mancano ormai pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo, 73esima edizione in programma dal 7 all’11 febbraio. Gli occhi di tutta Italia saranno puntati sul Teatro Ariston sia per ascoltare le esibizioni dei cantanti in gara, sia per godersi tutti gli eventi di contorno e collaterali che animeranno il palco della città ligure.

Uno spettacolo a 360 gradi che coinvolge la musica, il costume, la società e lo spettacolo. Proprio per questo, anche i bookmaker propongono quote molto variegate, dando la possibilità agli appassionati e ai telespettatori di scommettere su tutte le sfaccettature che compongono il Festival di Sanremo.

Il “Totosanremo” parte dal favorito per la vittoria finale, arrivando a come si vestirà il conduttore Amadeus, passando per lo share televisivo delle serate. Marco Mengoni è favorito al trionfo finale ed è quotato a 3,00. Dietro di lui, ci sono Giorgia e Ultimo, entrambi a 4,50. Più lontani Madame e Lazza a 12, mentre Elodie e il duo Colapesce e Di Martino a 15.

Ma ci sono anche quote molto particolari, come quelle proposte da Betn1 sull’outfit di Amadeus: la Prima Serata con papillon è offerta a 1,10, mentre è molto più alta la quota della cravatta a 8,50. Anche l’età del Vincitore sarà al centro delle scommesse di Sanremo 2023: il primo classificato Over 33,5 anni è dato a 1,80, mentre a 1,90 è la quota per un Under 33,5 anni.

Si potranno anche piazzare puntate su chi riuscirà a salire sul podio, oppure se l’artista entrerà nella top 5 della classifica finale. In questo senso, favoriti sono sempre Marco Mengoni (1,10), Giorgia (1,22) e Ultimo (1,22).

Una delle possibilità più intriganti è poi sicuramente quella delle scommesse sui primi due classificati. Mengoni-Giorgia e Mengoni-Ultimo sono le coppie favorite a piazzarsi in cima alla classifica a 4,50. A 4,75 invece le coppie Giorgia-Mengoni e Ultimo-Mengoni. La sorprese Tananai primo ed Elodie seconda vale centocinquanta volte la posta.

Per quanto riguarda il Vincente del premio della Critica la favorita è Mara Sattei a 4,50. Seguono il duo Colapesce e Di Martino e Ariete a 5,00, mentre Gianluca Grignani e Madame sono dati a 6 volte la posta.

Ma non solo, perché Sanremo va oltre il canto e la musica. E così lo share della Prima Serata maggiore del 53,5% vale 1,60, mentre una percentuale inferiore è data a 2,15.

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Enada, torna l’appuntamento primaverile con la fiera dedicata al mondo del gioco

Aziende leader del gaming, betting e amusement esporranno dal 14 al 16 marzo

La 35ª edizione di Enada Primavera, la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group e promossa da Sapar, punto di riferimento per il settore nel Sud Europa e nel Mediterraneo e unica piattaforma di business in presenza per l’intera filiera del gaming e dell’amusement in Italia, avrà luogo dal 14 al 16 marzo 2023 alla Fiera di Rimini.

Enada Primavera è in contemporanea con RAS – Rimini Amusement Show , che ospita (il 15 e il 16 marzo) anche EspoGame, la nuova sezione dedicata agli Esports, al gaming e al web3, organizzata dall’Osservatorio Italiano Esports, Sport Digital House e Italian Exhibition Group.

Il 15 e 16 marzo va in scena anche la novità rappresentata da EspoGame , la nuova sezione all’interno di RAS – Rimini Amusement Show. Organizzata da IEG grazie alla collaborazione dell’Osservatorio Italiano Esports e di Sport Digital House, la due giorni raccoglie l’eredità delle ultime due edizioni degli Esports Business Days e ospita workshop, formazione e incontri dedicati al settore dei videogiochi competitivi e dell’intrattenimento digitale. Con l’edizione 2023 l’evento si allarga a tutte le sfaccettature del settore: dalla gamification al blockchain, dal NFT al metaverso, fino ai trend legati al web 3.0. Gli operatori presenti potranno incontrare i principali brand che stanno investendo in questo mondo.

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Luciano Patelli (pres. Promoberg): “A Bergamo protagonisti divertimento ed intrattenimento”

Tra poco meno di due mesi al via la ‘Family Entertainment Expo’, la prima fiera organizzata dagli operatori dell’Amusement

Un appuntamento importante, quello del ‘Family Entertainment Expo’, non solo per il settore degli apparecchi senza vincite in denaro (saranno protagonisti kiddie rides, calcio balilla, playground, eSports, ecc) ma anche per la Fiera di Bergamo come conferma Luciano Patelli, presidente della Promoberg.

Presidente, lei ha assunto la carica da circa 6 mesi. Un periodo nel quale è cambiato anche il governo del nostro paese. Che rapporto ha, come presidente di Promoberg società che gestisce da sempre la Fiera di Bergamo, con il mondo della politica ed in particolare cosa si aspetta dal nuovo Governo?

“Non abbiamo colori politici, ci piace dialogare e confrontarci con tutti nell’interesse dei nostri soci (sono ben 19 e rappresentano tutto il mondo associativo economico del territorio orobico) e dei nostri utenti. Mi auguro che il governo sostenga il settore fieristico, perché rappresenta per l’Italia uno dei comparti più importanti su più fronti: in termini di Pil, di visibilità e sostegno alle imprese e di promozione e sviluppo dei territori in Italia e nel mondo. Le fiere sono uno strumento indispensabile per lo sviluppo economico del nostro Paese e consentono alle imprese di poter conquistare nuove fette di mercato anche sui mercati internazionali, oggi tappa quasi obbligata se si vuole competere con la forte concorrenza”.

Al momento della sua investitura lei ha dichiarato che non solo avrebbe continuato il lavoro avviato dai suoi predecessori, ma che si sarebbe anche occupato dello sviluppo del territorio. In questi sei mesi ha già potuto mettere in pratica alcuni dei suoi progetti? Che 2023 sarà per la Promoberg?

“Partiamo dal fatto che Promoberg l’anno prossimo taglierà il traguardo dei suoi primi quarant’anni di attività, spesi sempre per la promozione, l’innovazione, il sostegno e lo sviluppo in primis delle imprese in chiave economica, ma conseguentemente anche di Bergamo e del territorio per quanto concerne anche la cultura e il turismo. Quest’anno Bergamo è, insieme a Brescia capitale italiana della Cultura; abbiamo contribuito organizzando due mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea (Baf) e all’alto antiquariato (Ifa). Stiamo portando avanti le azioni previste dal nostro piano di sviluppo presentato lo scorso luglio, che, tra le tante tematiche mira a consolidare, ampliare e innovare le fiere già in essere e ad incrementare nel contempo il numero delle manifestazioni a partire già dal 2023: ci sono tutte le premesse per fare bene anche quest’anno. Alle diciassette manifestazioni allestite in Fiera Bergamo si aggiunge la fiera internazionale delle arti manuali (Creattiva) organizzata alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Quest’anno mancherà il summit internazionale delle valvole industriali Ivs (che è biennale e torna nel 2024) ma aggiungiamo alcune novità. La prima new entry, in programma alla Fiera di Bergamo (dal 10 al 12 marzo) è Family Entertainment Expo (FEE), nuovo evento internazionale B2B dedicato ai professionisti del divertimento e dell’intrattenimento. Le altre due principali novità sono dedicate invece al settore Hardware, tra ferramenta, edilizia, sicurezza, outdoor, colore, elettrico e fai da te (International Hardware Fair Italy, 5 e 6 maggio) e alla fumettistica, con la prima edizione a Bergamo di Comicon, che dopo i grandi successi ottenuti a Napoli, sua città natale, debutta alla Fiera di Bergamo dal 23 al 25 giugno”.

La Fiera di Bergamo ha un calendario molto ricco e fitto per tutto il 2023, con ben 17 eventi già in programma. Cosa differenzia la vostra organizzazione di questi eventi da altri in programma in ambiti fieristici diversi? Perché una azienda dovrebbe scegliere la Fiera di Bergamo?

“Uno dei nostri punti di forza sta nel riuscire ad intercettare dei mercati apparentemente di nicchia ma che in realtà coinvolgono un significativo numero di imprese (dalle micro alle big) e un’altrettanta vasta platea di appassionati e consumatori. Ma non siamo richiesti soltanto dalle imprese espositrici; ci sono anche altre realtà del settore fieristico che riconoscono la nostra esperienza e apprezzano il polo fieristico che gestiamo. Un centro fieristico e congressuale moderno e hi-tech, che sorge all’interno di un’area di oltre 170mila metri quadrati e che si sviluppa su oltre 16mila metri quadrati al coperto (che possono ampliarsi tramite tensostrutture ad hoc), con due padiglioni (6.500 mq cadauno) privi di pilastri intermedi che consentono ogni tipo di allestimento (anche di grandi eventi), a cui si aggiungono una galleria centrale e foyer (oltre tremila mq), un ristorante self-service e diversi punti per food & beverage. Il centro congressi (da poco aggiornato con le tecnologie più all’avanguardia) dispone di numerose sale (dalla più grande da 440 posti a sedere, a numerose salette di tipologie diverse). Infine, il parking, con una dotazione di circa duemila posti auto (che possono essere incrementati in base alle esigenze delle singole fiere) e aree per i bus. Bergamo è a due passi da Milano, al centro di una delle macroaree più importanti (su tutti i fronti) a livello europeo e mondiale. In tale contesto, la fiera di Bergamo è collocata strategicamente sullo scacchiere della mobilità, servita direttamente dal trasporto pubblico locale (Atb), a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Bergamo e ad una manciata di chilometri dai caselli autostradali (Bergamo e Seriate) della A4 Milano-Venezia; dalle stazioni ferroviarie di Bergamo e Seriate; e dall’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio (BGY), che collega la ‘Città dei Mille’ con 140 destinazioni in tutta Europa, parte del Nord Africa e Medio Oriente. Siamo a tutti gli effetti l’unica fiera in Italia ad avere quasi ‘incorporato’ anche un aeroporto internazionale, il che facilita molto gli arrivi da tutta Italia e dall’estero”.

Dal 10 al 12 marzo sarà in programma il “Family Entertainment Expo”. Un evento dedicato alle famiglie ed al gioco. Parliamo di videogiochi, giostre, calciobalilla, giochi per bambini, ecc.  Cosa ne pensa di questo settore e delle aziende che saranno presenti in Fiera?

“Mi piace il fatto che FEE è organizzata in collaborazione con una solida rappresentanza degli stessi operatori del settore e ha quale obiettivo prioritario il dimostrare che chi si occupa per professione di divertimento e intrattenimento svolge un importante ruolo anche sociale, per cui a vincere sono soprattutto la condivisione del divertimento e del sorriso. Si tratta di un nuovo evento riservato agli operatori professionali del settore (produttori, importatori o gestori) che troveranno in fiera tutti i settori dell’intrattenimento, con un’offerta pronta a soddisfare le esigenze degli operatori e del mercato: dai parchi (avventura, giochi) alle giostre, dagli intramontabili calcio balilla ai videogiochi, sino a quelli più tecnologici legati alla realtà virtuale”.

Secondo lei il “Family Entertainment Expo” sarà un evento molto seguito e potrà rappresentare un appuntamento fisso nel calendario della Fiera di Bergamo?

“Faccio una premessa. Si pensava che il lockdown fosse il declino delle manifestazioni fieristiche in presenza, a beneficio di quelle in versione digitale: non è stato così. In realtà, pur essendoci stato dall’inizio della pandemia un indubbio incremento delle attività online, il blocco delle attività imposto dalle doverose normative a tutela della salute ha fatto emergere come le fiere siano uno straordinario ed efficace luogo di incontro e confronto, sia quando sono rivolte ai soli operatori (B2B) sia in quelle dedicate al pubblico (B2C). In entrambe le versioni, le fiere sono un forte volano per lo sviluppo del business e per l’incontro tra domanda e offerta a tutto beneficio dei consumatori finali, in particolare delle famiglie. Dico questo dopo aver verificato quanto sia forte il desiderio, sia da parte delle imprese che del pubblico, di partecipare ad una fiera, potendo confrontarsi di persona, creando un rapporto diretto che nessuno strumento digitale può eguagliare. La tecnologia ci ha fatto crescere tantissimo, ci ha semplificato di molto la vita, ci ha permesso di “incontraci” pur stando dall’altro capo del pianeta, ma la gente ama ancora tantissimo incontrarsi e dialogare di persona, che sia in una piazza o in una fiera. Il settore protagonista a FEE ha tutte le carte in regola per richiamare in fiera molte imprese e molti operatori, gettando così le basi per future edizioni”. 

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Roma capitale del gioco online: il 4 e 5 maggio arriva l’Online Casinò Summit Italia

La città eterna ospita la prima edizione della manifestazione sul casinò e gaming online

Due giorni per conoscere il mondo del gioco online e per approfondire un mercato in grande crescita, che rappresenta una solida realtà nel panorama economico italiano: l’appuntamento è con il primo “Online Casinò Summit Italia” il 4 e 5 maggio 2023 a Roma, che si scopre capitale presente e futura dell’intrattenimento digitale.

Panel, conferenze e discussioni dedicate al gaming online aiuteranno operatori del settore e appassionati a comprendere meglio il panorama di tale industria in Italia, con un focus particolare sui nuovi trend che interessano il settore, dalle criptovalute al metaverso.

Un’occasione di formazione ma anche di networking, perché oltre ad approfondire la conoscenza del gioco online nel nostro paese, l’Online Casinò Summit Italia permetterà di sviluppare opportunità di partnership e sponsorship con brand, aziende e operatori presenti all’evento.

In tutto questo, a fare da cornice sarà lo splendore della città di Roma, con eventi collaterali impreziositi dalle bellezze della capitale italiana. Grande attesa quindi per la prima edizione di questa manifestazione targata Eventus International.