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Scommesse: a Sisal la gestione dello sport betting in Marocco

L’accordo con la MDJS firmato a Casablanca ed avrà una durata di 8 anni

Una nuova, importante, tappa si aggiunge alla strategia di internazionalizzazione di Sisal, che ha firmato il contratto per la gestione dello sport betting in Marocco a seguito della gara indetta dalla Società nazionale di gestione delle scommesse sportive “La Marocaine des Jeux et des Sports” (MDJS).

Un ulteriore successo che arriva a pochi mesi dall’ingresso di Sisal in Flutter Entertaniment plc, società leader mondiale nelle scommesse sportive e giochi online. Facendo leva sulle potenzialità del “Flutter Edge” – ovvero offrire a tutti i brand del Gruppo il know how per accelerare la propria crescita nei mercati locali-, la nuova società combinerà la capacità omnicanale di Sisal con l’offerta Risk & Trading di Flutter, leader di mercato che si avvale di oltre 1.000 specialisti a livello globale. Questo, unito all’aggiudicazione di Sisal della concessione dei giochi in Tunisia, consente a Flutter di accedere per la prima volta in veste di licenziatario all’entusiasmante mercato africano delle scommesse sportive.

Questa aggiudicazione permette a Sisal di affiancare in Marocco la gestione delle scommesse sportive alla licenza per la gestione delle lotterie nazionali: una gara, aggiudicata nel 2018, che ha segnato la prima tappa nel percorso di internazionalizzazione; oggi Sisal Lotterie Maroc ha oltre 70 dipendenti nella propria sede di Casablanca e dispone di oltre 1.800 punti vendita sul territorio.

Sisal consolida la propria posizione in Marocco con la gestione e lo sviluppo di un portafoglio prodotti completo, composto da scommesse sportive a quota fissa e totalizzatore, per una durata complessiva di 8 anni. Questi giochi verranno distribuiti da Sisal Jeux Maroc in via esclusiva, attraverso un’estesa rete di punti vendita e online. Gli 8 anni di concessione prevedono la possibilità di un rinnovo per ulteriori 2 anni e un inizio delle operazioni per il 1° gennaio 2024. La gestione delle attività sarà gestita dalla neocostituita società Sisal Jeux Maroc, formata da una joint-venture tra Sisal e Paddy Power.

“Siamo estremamente soddisfatti di annunciare il consolidamento della nostra offerta in Marocco. La decisione da parte di MDJS conferma la bontà del nostro operato e di quanto realizzato in questi tre anni, in un Paese con forti tassi di crescita e grande potenziale” – ha commentato Marco Caccavale, CEO di Sisal Jeux Maroc e International Managing Director di Sisal – “Questa è per noi la quarta aggiudicazione internazionale, tutte gare altamente competitive che hanno premiato l’impegno, gli investimenti e il know-how che il mercato ci riconosce. L’appartenenza al Gruppo Flutter rafforza la nostra proposizione di valore e ci consente di sviluppare prodotti e servizi congiunti per diversi segmenti di mercato”.

Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con SISAL JEUX MAROC, società aggiudicataria della nostra gara per lo sport betting, con cui si delinea un rapporto di grande responsabilità e lungimiranza e permette di allocare maggiori risorse al Fondo nazionale per lo sviluppo dello sport. L’accordo rappresenta un salto di qualità per MDJS che rafforza la sua posizione in un settore in continua evoluzione”. E’ quanto ha dichiarato Younes El Mechrafi, General Manager di MDJS.

La vittoria della gara per la gestione dello sport betting in Marocco è l’ultimo dei risultati ottenuti da Sisal a livello internazionale. L’Azienda ha avviato la gestione delle lotterie in Marocco nel gennaio 2019, delle lotterie in Turchia nell’agosto 2020 e, recentemente, è arrivata l’aggiudicazione della concessione della gestione delle lotterie in Tunisia, annunciata a settembre 2022. 

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Sanremo 2023, cresce l’attesa anche dei bookmaker: dall’outfit di Amadeus allo share televisivo, le particolari scommesse sul Festival

Marco Mengoni favorito alla vittoria, Ultimo e Giorgia pronti a insidiarlo sul palco dell’Ariston

Mancano ormai pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo, 73esima edizione in programma dal 7 all’11 febbraio. Gli occhi di tutta Italia saranno puntati sul Teatro Ariston sia per ascoltare le esibizioni dei cantanti in gara, sia per godersi tutti gli eventi di contorno e collaterali che animeranno il palco della città ligure.

Uno spettacolo a 360 gradi che coinvolge la musica, il costume, la società e lo spettacolo. Proprio per questo, anche i bookmaker propongono quote molto variegate, dando la possibilità agli appassionati e ai telespettatori di scommettere su tutte le sfaccettature che compongono il Festival di Sanremo.

Il “Totosanremo” parte dal favorito per la vittoria finale, arrivando a come si vestirà il conduttore Amadeus, passando per lo share televisivo delle serate. Marco Mengoni è favorito al trionfo finale ed è quotato a 3,00. Dietro di lui, ci sono Giorgia e Ultimo, entrambi a 4,50. Più lontani Madame e Lazza a 12, mentre Elodie e il duo Colapesce e Di Martino a 15.

Ma ci sono anche quote molto particolari, come quelle proposte da Betn1 sull’outfit di Amadeus: la Prima Serata con papillon è offerta a 1,10, mentre è molto più alta la quota della cravatta a 8,50. Anche l’età del Vincitore sarà al centro delle scommesse di Sanremo 2023: il primo classificato Over 33,5 anni è dato a 1,80, mentre a 1,90 è la quota per un Under 33,5 anni.

Si potranno anche piazzare puntate su chi riuscirà a salire sul podio, oppure se l’artista entrerà nella top 5 della classifica finale. In questo senso, favoriti sono sempre Marco Mengoni (1,10), Giorgia (1,22) e Ultimo (1,22).

Una delle possibilità più intriganti è poi sicuramente quella delle scommesse sui primi due classificati. Mengoni-Giorgia e Mengoni-Ultimo sono le coppie favorite a piazzarsi in cima alla classifica a 4,50. A 4,75 invece le coppie Giorgia-Mengoni e Ultimo-Mengoni. La sorprese Tananai primo ed Elodie seconda vale centocinquanta volte la posta.

Per quanto riguarda il Vincente del premio della Critica la favorita è Mara Sattei a 4,50. Seguono il duo Colapesce e Di Martino e Ariete a 5,00, mentre Gianluca Grignani e Madame sono dati a 6 volte la posta.

Ma non solo, perché Sanremo va oltre il canto e la musica. E così lo share della Prima Serata maggiore del 53,5% vale 1,60, mentre una percentuale inferiore è data a 2,15.

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Enada, torna l’appuntamento primaverile con la fiera dedicata al mondo del gioco

Aziende leader del gaming, betting e amusement esporranno dal 14 al 16 marzo

La 35ª edizione di Enada Primavera, la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group e promossa da Sapar, punto di riferimento per il settore nel Sud Europa e nel Mediterraneo e unica piattaforma di business in presenza per l’intera filiera del gaming e dell’amusement in Italia, avrà luogo dal 14 al 16 marzo 2023 alla Fiera di Rimini.

Enada Primavera è in contemporanea con RAS – Rimini Amusement Show , che ospita (il 15 e il 16 marzo) anche EspoGame, la nuova sezione dedicata agli Esports, al gaming e al web3, organizzata dall’Osservatorio Italiano Esports, Sport Digital House e Italian Exhibition Group.

Il 15 e 16 marzo va in scena anche la novità rappresentata da EspoGame , la nuova sezione all’interno di RAS – Rimini Amusement Show. Organizzata da IEG grazie alla collaborazione dell’Osservatorio Italiano Esports e di Sport Digital House, la due giorni raccoglie l’eredità delle ultime due edizioni degli Esports Business Days e ospita workshop, formazione e incontri dedicati al settore dei videogiochi competitivi e dell’intrattenimento digitale. Con l’edizione 2023 l’evento si allarga a tutte le sfaccettature del settore: dalla gamification al blockchain, dal NFT al metaverso, fino ai trend legati al web 3.0. Gli operatori presenti potranno incontrare i principali brand che stanno investendo in questo mondo.

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Luciano Patelli (pres. Promoberg): “A Bergamo protagonisti divertimento ed intrattenimento”

Tra poco meno di due mesi al via la ‘Family Entertainment Expo’, la prima fiera organizzata dagli operatori dell’Amusement

Un appuntamento importante, quello del ‘Family Entertainment Expo’, non solo per il settore degli apparecchi senza vincite in denaro (saranno protagonisti kiddie rides, calcio balilla, playground, eSports, ecc) ma anche per la Fiera di Bergamo come conferma Luciano Patelli, presidente della Promoberg.

Presidente, lei ha assunto la carica da circa 6 mesi. Un periodo nel quale è cambiato anche il governo del nostro paese. Che rapporto ha, come presidente di Promoberg società che gestisce da sempre la Fiera di Bergamo, con il mondo della politica ed in particolare cosa si aspetta dal nuovo Governo?

“Non abbiamo colori politici, ci piace dialogare e confrontarci con tutti nell’interesse dei nostri soci (sono ben 19 e rappresentano tutto il mondo associativo economico del territorio orobico) e dei nostri utenti. Mi auguro che il governo sostenga il settore fieristico, perché rappresenta per l’Italia uno dei comparti più importanti su più fronti: in termini di Pil, di visibilità e sostegno alle imprese e di promozione e sviluppo dei territori in Italia e nel mondo. Le fiere sono uno strumento indispensabile per lo sviluppo economico del nostro Paese e consentono alle imprese di poter conquistare nuove fette di mercato anche sui mercati internazionali, oggi tappa quasi obbligata se si vuole competere con la forte concorrenza”.

Al momento della sua investitura lei ha dichiarato che non solo avrebbe continuato il lavoro avviato dai suoi predecessori, ma che si sarebbe anche occupato dello sviluppo del territorio. In questi sei mesi ha già potuto mettere in pratica alcuni dei suoi progetti? Che 2023 sarà per la Promoberg?

“Partiamo dal fatto che Promoberg l’anno prossimo taglierà il traguardo dei suoi primi quarant’anni di attività, spesi sempre per la promozione, l’innovazione, il sostegno e lo sviluppo in primis delle imprese in chiave economica, ma conseguentemente anche di Bergamo e del territorio per quanto concerne anche la cultura e il turismo. Quest’anno Bergamo è, insieme a Brescia capitale italiana della Cultura; abbiamo contribuito organizzando due mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea (Baf) e all’alto antiquariato (Ifa). Stiamo portando avanti le azioni previste dal nostro piano di sviluppo presentato lo scorso luglio, che, tra le tante tematiche mira a consolidare, ampliare e innovare le fiere già in essere e ad incrementare nel contempo il numero delle manifestazioni a partire già dal 2023: ci sono tutte le premesse per fare bene anche quest’anno. Alle diciassette manifestazioni allestite in Fiera Bergamo si aggiunge la fiera internazionale delle arti manuali (Creattiva) organizzata alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Quest’anno mancherà il summit internazionale delle valvole industriali Ivs (che è biennale e torna nel 2024) ma aggiungiamo alcune novità. La prima new entry, in programma alla Fiera di Bergamo (dal 10 al 12 marzo) è Family Entertainment Expo (FEE), nuovo evento internazionale B2B dedicato ai professionisti del divertimento e dell’intrattenimento. Le altre due principali novità sono dedicate invece al settore Hardware, tra ferramenta, edilizia, sicurezza, outdoor, colore, elettrico e fai da te (International Hardware Fair Italy, 5 e 6 maggio) e alla fumettistica, con la prima edizione a Bergamo di Comicon, che dopo i grandi successi ottenuti a Napoli, sua città natale, debutta alla Fiera di Bergamo dal 23 al 25 giugno”.

La Fiera di Bergamo ha un calendario molto ricco e fitto per tutto il 2023, con ben 17 eventi già in programma. Cosa differenzia la vostra organizzazione di questi eventi da altri in programma in ambiti fieristici diversi? Perché una azienda dovrebbe scegliere la Fiera di Bergamo?

“Uno dei nostri punti di forza sta nel riuscire ad intercettare dei mercati apparentemente di nicchia ma che in realtà coinvolgono un significativo numero di imprese (dalle micro alle big) e un’altrettanta vasta platea di appassionati e consumatori. Ma non siamo richiesti soltanto dalle imprese espositrici; ci sono anche altre realtà del settore fieristico che riconoscono la nostra esperienza e apprezzano il polo fieristico che gestiamo. Un centro fieristico e congressuale moderno e hi-tech, che sorge all’interno di un’area di oltre 170mila metri quadrati e che si sviluppa su oltre 16mila metri quadrati al coperto (che possono ampliarsi tramite tensostrutture ad hoc), con due padiglioni (6.500 mq cadauno) privi di pilastri intermedi che consentono ogni tipo di allestimento (anche di grandi eventi), a cui si aggiungono una galleria centrale e foyer (oltre tremila mq), un ristorante self-service e diversi punti per food & beverage. Il centro congressi (da poco aggiornato con le tecnologie più all’avanguardia) dispone di numerose sale (dalla più grande da 440 posti a sedere, a numerose salette di tipologie diverse). Infine, il parking, con una dotazione di circa duemila posti auto (che possono essere incrementati in base alle esigenze delle singole fiere) e aree per i bus. Bergamo è a due passi da Milano, al centro di una delle macroaree più importanti (su tutti i fronti) a livello europeo e mondiale. In tale contesto, la fiera di Bergamo è collocata strategicamente sullo scacchiere della mobilità, servita direttamente dal trasporto pubblico locale (Atb), a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Bergamo e ad una manciata di chilometri dai caselli autostradali (Bergamo e Seriate) della A4 Milano-Venezia; dalle stazioni ferroviarie di Bergamo e Seriate; e dall’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio (BGY), che collega la ‘Città dei Mille’ con 140 destinazioni in tutta Europa, parte del Nord Africa e Medio Oriente. Siamo a tutti gli effetti l’unica fiera in Italia ad avere quasi ‘incorporato’ anche un aeroporto internazionale, il che facilita molto gli arrivi da tutta Italia e dall’estero”.

Dal 10 al 12 marzo sarà in programma il “Family Entertainment Expo”. Un evento dedicato alle famiglie ed al gioco. Parliamo di videogiochi, giostre, calciobalilla, giochi per bambini, ecc.  Cosa ne pensa di questo settore e delle aziende che saranno presenti in Fiera?

“Mi piace il fatto che FEE è organizzata in collaborazione con una solida rappresentanza degli stessi operatori del settore e ha quale obiettivo prioritario il dimostrare che chi si occupa per professione di divertimento e intrattenimento svolge un importante ruolo anche sociale, per cui a vincere sono soprattutto la condivisione del divertimento e del sorriso. Si tratta di un nuovo evento riservato agli operatori professionali del settore (produttori, importatori o gestori) che troveranno in fiera tutti i settori dell’intrattenimento, con un’offerta pronta a soddisfare le esigenze degli operatori e del mercato: dai parchi (avventura, giochi) alle giostre, dagli intramontabili calcio balilla ai videogiochi, sino a quelli più tecnologici legati alla realtà virtuale”.

Secondo lei il “Family Entertainment Expo” sarà un evento molto seguito e potrà rappresentare un appuntamento fisso nel calendario della Fiera di Bergamo?

“Faccio una premessa. Si pensava che il lockdown fosse il declino delle manifestazioni fieristiche in presenza, a beneficio di quelle in versione digitale: non è stato così. In realtà, pur essendoci stato dall’inizio della pandemia un indubbio incremento delle attività online, il blocco delle attività imposto dalle doverose normative a tutela della salute ha fatto emergere come le fiere siano uno straordinario ed efficace luogo di incontro e confronto, sia quando sono rivolte ai soli operatori (B2B) sia in quelle dedicate al pubblico (B2C). In entrambe le versioni, le fiere sono un forte volano per lo sviluppo del business e per l’incontro tra domanda e offerta a tutto beneficio dei consumatori finali, in particolare delle famiglie. Dico questo dopo aver verificato quanto sia forte il desiderio, sia da parte delle imprese che del pubblico, di partecipare ad una fiera, potendo confrontarsi di persona, creando un rapporto diretto che nessuno strumento digitale può eguagliare. La tecnologia ci ha fatto crescere tantissimo, ci ha semplificato di molto la vita, ci ha permesso di “incontraci” pur stando dall’altro capo del pianeta, ma la gente ama ancora tantissimo incontrarsi e dialogare di persona, che sia in una piazza o in una fiera. Il settore protagonista a FEE ha tutte le carte in regola per richiamare in fiera molte imprese e molti operatori, gettando così le basi per future edizioni”. 

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Roma capitale del gioco online: il 4 e 5 maggio arriva l’Online Casinò Summit Italia

La città eterna ospita la prima edizione della manifestazione sul casinò e gaming online

Due giorni per conoscere il mondo del gioco online e per approfondire un mercato in grande crescita, che rappresenta una solida realtà nel panorama economico italiano: l’appuntamento è con il primo “Online Casinò Summit Italia” il 4 e 5 maggio 2023 a Roma, che si scopre capitale presente e futura dell’intrattenimento digitale.

Panel, conferenze e discussioni dedicate al gaming online aiuteranno operatori del settore e appassionati a comprendere meglio il panorama di tale industria in Italia, con un focus particolare sui nuovi trend che interessano il settore, dalle criptovalute al metaverso.

Un’occasione di formazione ma anche di networking, perché oltre ad approfondire la conoscenza del gioco online nel nostro paese, l’Online Casinò Summit Italia permetterà di sviluppare opportunità di partnership e sponsorship con brand, aziende e operatori presenti all’evento.

In tutto questo, a fare da cornice sarà lo splendore della città di Roma, con eventi collaterali impreziositi dalle bellezze della capitale italiana. Grande attesa quindi per la prima edizione di questa manifestazione targata Eventus International.

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ICE Londra 2023: gambling, betting e intrattenimento nella più grande fiera internazionale sul gioco

Dal 7 al 9 febbraio appuntamento nella capitale britannica

Iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per l’edizione 2023 della ICE di Londra, la più grande fiera internazionale dedicata all’industria del gaming.

La capitale britannica, nell’ormai consolidata sede della ExCel, ospita dal 7 al 9 febbraio 2023 espositori e operatori da tutto il mondo che esporranno nuovi prodotti e proposte.

Nuove tecnologie, innovazione e offerte uniche saranno a disposizione del pubblico. Con oltre 650 espositori previsti e 35.000 visitatori, ICE Londra 2023 è l’evento immancabile per i professionisti dell’industria del gaming: dal betting al bingo, passando per casinò e lotterie, fino ai giochi online e agli eSports, saranno presenti tutti i settori del mercato del gioco e dell’intrattenimento.

Saranno inoltre più di 150 i paesi rappresentati, a dimostrazione del respiro globale della manifestazione. Ma non solo, perché il sipario si alzerà con un giorno di anticipo per ICE Vox, la sessione di conferenze e incontri previsti nell’arco di tutto l’evento: dal 6 al 9 febbraio panel e masterclass animeranno la fiera di Londra, con il World Regulatory Briefing e l’International Casinò Conference appuntamenti principali del programma.

Mancano tre settimane ma l’edizione 2023 si preannuncia già un successo, che fa seguito ai riscontri positivi anche del 2022: ad aprile dello scorso anno, erano stati sempre più di 30.000 i visitatori con 550 espositori. A febbraio 2023 numeri in aumenti e segnali ancor più incoraggianti, per un settore delle fiere che sta tornando a crescere dopo anni difficili.

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Giochi, l’appello degli operatori alla politica: ‘Settore da mettere in sicurezza’

Istituzioni, politici, associazioni e rappresentanti dell’industria del gioco pubblico sono intervenuti all’evento per festeggiare i 60 anni della Sapar

Sapar, la più antica associazione dedicata al gioco pubblico, ha realizzato a Roma un importante evento per festeggiare i 60 anni di attività. Al convegno “Gioco di Stato: il ruolo del gestore e la futura messa in sicurezza del settore” hanno partecipato rappresentanti di tutte le forze politiche, istituzioni e associazioni.

A fare gli onori di casa Domenico Distante, presidente Sapar, che ha voluto sottolineare nel suo intervento di benvenuto: “Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione per tutelare il settore del gioco, anche e soprattutto le piccole e medie imprese che rappresentano il cuore pulsante dell’economia nazionale. Questo passa attraverso regole certe e valide per tutti, senza fare discriminazioni. I giochi vanno trattati tutti alla stessa maniera”. Il presidente di Sapar ha anche ribadito l’importanza del gestore: “figura imprenscindibile per la lotta all’illegalità e la tutela di un’offerta di gioco sana e trasparente”.

Presente in video conferenza Marcello Minenna: “I gestori hanno un ruolo fondamentale perché sono la prima sentinella sul territorio e in prima linea per la lotta all’illegalità. Il contrasto al gioco illegale, grazie all’aiuto degli operatori di gioco che agiscono sul territorio insieme all’attività di ADM, ha permesso di realizzare numeri  davvero importanti e quest’anno la raccolta erariale, derivante dai giochi, sarà da record”, il ringraziamento a Sapar del direttore generale di ADM.

Spazio poi agli esponenti della politica italiana. Il deputato di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi ha assicurato: “Dall’anno prossimo come governo inizieremo una riforma del gioco, analizzando a fondo le questioni del rinnovo delle concessioni e dei bandi. Questi saranno i grandi temi del 2023. Al momento non sono previsti, nella Manovra, interventi penalizzanti per il settore anche se non si possono escludere del tutto”.

Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, ha invece dichiarato: “Guardiamo al settore dei giochi senza pregiudizi ideologici. Abbiamo la necessità di tutelare i consumatori che sono l’anello debole della catena e tutelare i minori dal gioco d’azzardo. Non siamo contrari al gioco, ma al gioco che crea dipendenza”.

Anche Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, ha espresso la necessità di un intervento normativo in tema di giochi: “La Legge Delega deve dare certezze nella durata delle concessioni, bisogna tutelare la filiera dei gestori e dell’innovazione tecnologica. Ci vuole una sana tutela dei consumatori anche rispetto ai rischi della ludopatia. In tutto questo deve esserci una capacità del Governo e della politica di interloquire in maniera chiara con chi opera da anni in un settore che garantisce importanti entrate nelle casse dello Stato”.

Spazio poi anche a Vito De Palma di Forza Italia: “Quello del gioco è un settore che dà lavoro a tanta gente, che crea un indotto molto importante e che quindi va tenuto in considerazione anche dalla politica. La questione va affrontata con serietà e rispetto verso quelli che lavorano nel settore. Il governo deve affrontare i problemi che riguardano il gioco in maniera seria e senza parlare alla pancia delle persone”.

“Questo è il momento in cui bisogna dare una risposta vera alla questione del gioco pubblico che lo Stato regolamenta. Non credo che le risposte date sino ad ora siano sufficienti. Non credo sia giusto far pagare ai gestori e al settore il problema della ludopatia, che non si risolve con i distanziometri e l’ipocrisia”, il pensiero infine di Mirco Carloni (Lega).

“Come genitori riteniamo che il tema del gioco debba riscoprire, soprattutto in merito ai minori, la sostenibilità sociale del prodotto. Per noi è vitale far sì che questa attività sia netta e chiara riguardo la protezione dei minori. La chiave di volta su cui articolare l’attività è la centralità dell’esercente che deve avere piena consapevolezza di quanto sia importante, anche per lui, non fare accedere i minori al gioco. Noi siamo con i gestori anche perché l’illegalità non guarda l’età, invece se si fa un percorso sostenibile con la legalità si avrà un beneficio sociale”, ha sottolineato Antonio Affinita, direttore del Moige, intervenuto all’evento Sapar.

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Saracchi (ADM): “Le stime per il 2022 sono di 150 miliardi di raccolta, frutto della straordinaria attività di contrasto all’attività illegale”

Stiamo lavorando per l’online che ha le concessioni in scadenza il 31 dicembre

“Come può un settore economico non scomparire dopo un anno di chiusura? Il gioco ce l’ha fatta a rialzarsi perché è una eccellenza”.

Questo uno dei temi toccati da Stefano Saracchi, direttore per i giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso del suo intervento durante la presentazione studio della CGIA Mestre, in collaborazione con Astro, sul gioco pubblico.

Saracchi ha anche sottolineato che: “le stime per il 2022 sono di 150 miliardi di raccolta, frutto della straordinaria attività di contrasto all’attività illegale”.

“Il risultato dell’emersione del gioco illegale è frutto del presidio che ha l’Agenzia. Durante la chiusura è venuto fuori il substrato dell’illegalità che si stava perfezionando. Inoltre, l’agenzia è pronta a mettere in atto anche altri accorgimenti”.

“Lo spirito dietro la pubblicazione dell’elenco sul rapporto tra banche e operatori è quello di tutelare il consumatore“.

“Il 31 dicembre scade la concessione per gli operatori di gioco online. Abbiamo informato il ministero competente su quali potrebbero essere le soluzioni da apportare e ci stiamo lavorando”. 

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Freni (sottosegretario Mef): “Escludo che il settore del gioco pubblico possa subire ulteriori aumenti di tassazione”

Norme disomogenee sul territorio non è da paese civile

“Il settore del gioco pubblico è un comparto industriale a tutti gli effetti. Però non posso ignorare che nelle regioni e province italiane si gioca in modo differente. Tutto questo ha un senso?

Probabilmente nell’ottica proibizionista sì, ma nell’ottica di mercato di garantire regole certe per pianificare il futuro è totalmente dissennato. Questa non è una normativa da paese civile. Devono esserci regole uniformi tutelando al contempo le peculiarità territoriali. È l’incertezza delle regole che crea l’illegalità”.

E’ quanto ha dichiarato Federico Freni, sottosegretario al MEF, nel corso della presentazione dello studio della CGIA Mestre, in collaborazione con Astro, sul gioco pubblico,

“Il nostro dovere è sradicare tutto ciò che non è limpido e che non tutela le fasce della popolazione più fragili. Noi, insieme all’Agenzia, abbiamo provato a cambiare le cose con una Legge delega che è stata mandata al Consiglio dei Ministri e che è stata bollinata dalla Ragioneria dello Stato. A parole sono tutti bravi, ma quando c’è da fare qualcosa si tirano tutti indietro per paura di sporcarsi”.

“Escludo che il gioco possa essere ulteriormente tassato. Come si fa a chiedere nuove tasse a settori, come il Bingo, che non hanno avuto ristori anzi hanno pagato anche durante il periodo di chiusura?”.

“Nella Legge di Bilancio potranno esserci prodotti di gioco in cui una parte del gettito sarà diretta a determinati comparti che ne hanno bisogno. A livello di sport non esiste solo il calcio, ma ci sono tante attività cosiddette minori e che hanno meno fondi. Lo sport va sostenuto, ma con intelligenza”.

Freni ha poi dichiarato: “La normazione del settore non è adeguata e sono fiducioso di poterla cambiare. Mi attendo una risposta alla lettera che ho inviato ai presidenti delle Regioni, diamo il tempo di leggerla”.

“E’ presto per parlare di rivedere il blocco della pubblicità del gioco. E’ un tema delicato. Io sono laico sul tema e bisogna ascoltare tutte le sensibilità e trovare una sintesi, ma è ancora presto per parlarne”.

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Studio CGIA Mestre-As.Tro: boom del gioco online e crollo del numero di imprese e lavoratori nel settore di slot e vlt

Dopo due anni di pandemia ed i continui aumenti di tassazione, il mercato dell’intrattenimento è messo in a dura prova

Già prima dell’emergenza COVID il settore del gioco lecito è stato sottoposto a forti tensioni: continui incrementi del prelievo e norme di contenimento dell’offerta (distanziometro, riduzione degli orari di apertura e accensione degli apparecchi). Questi eventi, riducendone progressivamente i margini per gli operatori, ne hanno minato e ne minano la sostenibilità mettendone a rischio la sopravvivenza. E’ quanto riportato nello studio della CGIA Mestre in collaborazione con As.Tro, presentata oggi a Roma.

Gli occupati sostenuti dal sistema awp-vlt sono oltre 48mila. Il comparto è costituito da oltre 53mila imprese.

Nel periodo 2015/2021 si è avuto una riduzione del 39% (-164.374) di AWP e una corrispondente contrazione del 38% degli esercizi con AWP (-31.470).

Nel solo triennio 2019-2021 si sono «persi» oltre 6.600 esercizi (-11%).

Nel biennio 2020-2021 il comparto di slot e vlt ha subito il più lungo periodo di sospensione attività a causa dell’emergenza COVID: 166 giorni nel 2020 e da 151 a 178 nel 2021 a seconda delle Regioni. Il susseguirsi dei provvedimenti di sospensione dell’attività ha fatto si che le aziende abbiano sopportato periodi lunghissimi di chiusura ininterrotta che oscillano da 218 sino a 245 giorni consecutivi.

Il gettito complessivo derivante dall’intero settore del gioco si è ridotto, nel corso del 2020 di 4,1 miliardi di euro, di cui 3,5 derivanti dagli apparecchi AWP e VLT. Si è passati infatti dagli 11,3 miliardi di gettito del 2019 ai 7,2 miliardi del 2020. Dimezzato invece il gettito da awp e vlt, passati dai 6,7 miliardi del 2019 ai 3,2 del 2020, con un calo del -52%.

Le riduzioni della raccolta sono state percentualmente superiori alla perdita di gettito (rispetto all’anno 2019). Le stime per il 2021 parlano di una raccolta per awp e vlt di 19 miliardi di euro, in calo del 59% rispetto ai 46,5 miliardi del 2019.

A partire dal 2015, ogni anno sono state aumentate le aliquote del PREU su slot e vlt e questa continua crescita ha comportato una forte riduzione del margine della filiera passato dal 42% del 2017 a meno di 1/3 nel 2020.

Proprio nel 2020 e nel 2021 si sono avuti ulteriori incrementi delle aliquote del PREU, che apparentemente non sembrano eccessivamente elevate, perché sono applicate sulla raccolta, ma se si rapportano al margine si scopre che corrispondono a un prelievo che per le AWP è attorno al 70% e per le VLT al 60%.

La riduzione della raccolta, registrata nel biennio 2020 e 2021 non è solamente dovuta all’emergenza COVID, ma anche ad ulteriori prescrizioni normative entrate in vigore proprio dal 2020: introduzione della tessera sanitaria, aumento della tassa sulle vincite, riduzione delle soglie del payout.

Nel periodo 2018–2021, si è avuta anche una riduzione degli occupati di almeno 8.400 unità, si tratta di una riduzione di quasi il 15%. Mentre, nello stesso periodo il calo del fatturato arriva a sfiorare il 60%, sintomo evidente della drammaticità del biennio 2020–2021 vissuto dagli operatori del gioco lecito.

Nel rapporto della CGIA Mestre c’è anche un focus sul gioco online. Nel biennio 2020 e 2021 i tassi di crescita del gioco online sono esplosi. Nel 2020 la crescita è stata del 45% e nel 2021 la spesa è aumentata di quasi 2/3. Si presume che i lunghi periodi di sospensione dell’attività subiti dal gioco fisico per l’emergenza sanitaria, abbiano sicuramente concorso a questo rilevante aumento.

Ai giocatori nel corso del 2021 è ritornato circa il 94% del giocato, mentre l’effettiva spesa è di circa il 6% del giocato (raccolta). La raccolta è passata dai 36,4 miliardi del 2019 ai circa 70 del 2021. La spesa invece da 1,8 miliardi del 2019 a 4,4 del 2021.

In soli 5 anni il gettito è triplicato: da 212 milioni nel 2015 a 634 nel 2020. Nel 2021 si stima che abbia raggiunto un ammontare di almeno 887 milioni di euro.

Attualmente vi sono 84 concessionari di cui 53 italiani e 31 di diversa nazionalità. La maggior parte dei concessionari esteri hanno sede a Malta (27), le rimanenti società provengono dalle seguenti nazioni: Bulgaria, Francia, Slovenia e Svezia. I siti attraverso i quali viene esercitato il gioco a distanza sono 433 di cui 330 in capo a concessionari italiani e 103 a quelli esteri.

I 53 Concessionari del gioco online presenti in Italia occupano 4.351 addetti. L’esercizio e la raccolta del gioco online è quindi solo una delle attività svolte da queste imprese. Si stima che i proventi del gioco online dei 53 Concessionari italiani rappresentino un ammontare di risorse in grado di sostenere almeno 1.500 lavoratori.