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Lotterie Usa, 410 milioni di dollari centrati al Mega Millions

Viene dall’Arizona il nuovo Paperon de’ Paperoni a stelle e strisce

Se in Italia il jackpot da 49 milioni di euro del SuperEnalotto si fa ancora attendere, negli Stati Uniti il Mega Millions fa festeggiare un fortunato giocatore dell’Arizona. Nell’estrazione di ieri sera infatti, è stato centrato il jackpot da 410 milioni di dollari, al cambio 360 milioni di euro.

Ma come verranno erogati tutti questi soldi? Il giocatore ha un po’ di tempo per decidere se incassare subito il premio oppure riceverlo in 20 annualità.

La riscossione

Negli Stati Uniti le lotterie funzionano un po’ diversamente da come siamo abituati con i nostri giochi. Anche se gli importi vinti cambiano leggermente a seconda degli stati dove si è centrata la vincita perché le tasse sono diverse, i vincitori delle lotterie “made in USA” possono sempre decidere se ricevere i premi in un’unica rata (anche se mediamente l’importo è decurtato di circa un terzo per le tasse) oppure quasi tutto l’importo vinto ma suddiviso in 20 annualità.

Nel caso del fortunato giocatore dell’Arizona se dovesse decidere di incassare subito il premio, invece dei 410 milioni di dollari, vedrebbe scendere l’importo a “soli” 317 milioni di dollari. Volendo invece ricevere quasi un vitalizio, dovrà scegliere la rateizzazione del premio che in quel caso sarebbe un bottino da circa 20 milioni di dollari l’anno.

Le vincite precedenti

Prima della vincita di ieri sera, il jackpot sfuggiva dallo scorso 11 febbraio, quando la dea bendata premio il New Jersey.

La corsa al jackpot

In questi quattro mesi senza vincitori di prima categoria, il Mega Millions ha venduto oltre 17,6 milioni di biglietti vincenti, incluso quello del premio plurimilionario ed altri 46 biglietti dal valore di almeno un milione di dollari. Per il prossimo concorso, il Mega Millions metterà in palio un jackpot di tutto rispetto: 20 milioni di dollari.

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Coronavirus, via libera per la riapertura delle attività di gioco a Malta

Le attività di gioco di Malta, hanno ricevuto il via libera da parte delle autorità sanitarie locali, per la riapertura dei locali in seguito al lockdown causato dall’emergenza coronavirus. I locali di gioco potranno riaprire solo ed esclusivamente per fornire la possibilità di piazzare le scommesse, con tutte le precauzioni che sono previste dal protocollo di sicurezza. Malta, dal 18 maggio, sta procedendo ad allentare le misure restrittive adottate a causa del Covid-19 e da oggi, al contrario di quanto sta avvenendo in Italia, le attività di gioco tornano a rialzare la serranda.

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Principato di Monaco, via libera per la riapertura del casinò di Montecarlo il 2 giugno

Il Principato di Monaco entra nella Fase 3 della graduale revoca del contenimento: ristoranti, bar, musei e casinò riapriranno martedì 2 giugno. Il casinò di Montecarlo dovrà rispettare le distanze e prevedere una misura sufficiente tra slot e divisori ai tavoli da gioco; pulizia dei dadi e delle fiches dovranno essere sistematici.

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Grecia: via libera dalla Commissione Ue a progetto per gestione delle modifiche ai sistemi informativi centrali dei giochi

Via libera della Commissione Europea, al termine del regolare periodo di stand still, al Progetto di decisione ministeriale sull’applicazione del regolamento relativo al gioco d’azzardo in materia di gestione delle modifiche ai sistemi informativi centrali presentato dalla Grecia lo scorso 19 febbraio. Con il presente regolamento relativo al gioco d’azzardo in materia di gestione delle modifiche ai sistemi informativi centrali vengono definiti: gli obblighi dei titolari di una licenza relativi alla gestione delle modifiche ai sistemi informativi centrali, le procedure di approvazione delle modifiche da parte della commissione di controllo e di sorveglianza del gioco d’azzardo riguardanti i sistemi informativi centrali dei titolari di licenza e sono suddivise in: approvazione di modifiche rilevanti, approvazione di modifiche rilevanti particolarmente urgenti.

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Gossip, una quarantena tutta da ridere in casa Ferragnez: si scommette su un altro figlio tra Fedez e Chiara Ferragni

Una quarantena tutta da ridere in casa Ferragnez. La famiglia più famosa e social d’Italia, composta dall’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, il rapper Fedez, il figlio Leone e il cane Mati, trascorre la reclusione in casa dovuta all’emergenza coronavirus a suon di risate, postando video divertenti che ritraggono la famiglia nei momenti quotidiani in tutta spontaneità, tra cadute, scherzi e risate, che mettono di buon umore i fan e tutte le persone che li seguono sui social, e con i prelibati piatti preparati da Franco (padre di Fedez che in questo periodo convive insieme a loro). Questa quarantena vissuta in armonia porterà alla nascita di un altro figlio tra l’influencer e il rapper? I bookie ci scommettono! In lavagna bwin si gioca a 1.70 il secondo genito in casa Ferragnez entro la fine del 2021.

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Slot e vlt, chiuse sale giochi e spente tutte le macchine. Ecco le attività chiuse in ogni regione

Martedì 10 marzo 2020 l’Italia diventava tutta “Zona Rossa”. Qualche giorno prima la Lombardia e diverse province del Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche avevano subito la stessa sorte. La chiusura di gran parte delle attività ha ovviamente riguardato anche il settore del gioco pubblico. In particolare tra i primi esercizi a venire chiusi furono le sale gioco, sale scommesse e sale bingo. Successivamente slot spente in tutti gli esercizi e settore in ginocchio. Per dare l’idea dell’impatto dell’emergenza Coronavirus sul segmento degli apparecchi da intrattenimento, ecco gli esercizi commerciali con slot spente (la maggior parte delle attività che avevano dentro le slot sono chiuse, come i bar,  ma i tabaccai sono ancora aperti anche se con le macchine spente) e le sale slot chiuse in ogni regione:

RegioneEsercizi con slot spenteSale vlt chiuse
Abruzzo1.840152
Calabria2.463168
Campania6.099572
Emilia Romagna5.239389
Friuli Venezia Giulia1.45991
Lazio5.970535
Liguria2.110106
Lombardia10.718746
Marche1.866118
Piemonte e Valle d’Aosta1.866422
Puglia, Basilicata, Molise5.315410
Sardegna2.81659
Sicilia3.897239
Toscana3.980347
Umbria1.10474
Veneto, Trentino Alto Adige6.152551
TOTALE ITALIA62.8944.979

(dati Adm)

Insomma quasi 68.000 attività messe in crisi dall’emergenza.