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Baretta (Mef): “Necessario ripartire dall’intesa Stato-Regioni per riformare il settore del gioco”

Intervista al sottosegretario sul riordino dei giochi, le gare e le proroghe per scommesse e bingo

L’accordo siglato nel 2017 non è mai diventato operativo mentre ora un riordino omogeneo diventa basilare

Ripartire dall’Intesa siglata nel settembre 2017 tra Stato e Regioni, ma mai diventato operativa, per riformare il settore del gioco e avere una situazione omogenea su tutto il territorio nazionale, senza più regolamenti a macchia di leopardo. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta.

“Penso che la situazione migliore sia spostare tutto al 2022, fare un allineamento in modo che le gare ripartano con una visione più completa. Pensiamo alle Awpr, ovvero le slot da remoto, pensiamo alla tessera sanitaria, ai pro e contro, pensiamo al gioco online. Va ridefinita la prospettiva del settore, altrimenti non ha senso fare le gare ora”, ha affermato riferendosi alla scadenza delle concessioni delle slot e alla proroga che si prolunga da tempo di quelle di scommesse e bingo.

Serve ripartire dall’intesa Stato-Regioni, che anche se con alcuni limiti è l’unico punto fermo nella discussione in un settore così delicato, questa può essere l’occasione per far ripartire la riforma. Io ho alle spalle l’unico provvedimento di riduzione del gioco, pari a 100 mila slot in meno e il dimezzamento dei punti di gioco. Il tema vero, sul quale ognuno ha le sue opinioni, è discutere se il gioco debba sparire dal panorama italiano. Se pensiamo che sia giusta l’eventuale assenza dello Stato nel governo del gioco legale, allora dobbiamo essere ben consci che questo diventerebbe una tragedia sociale, scatterebbe l’usura”, ha chiarito Baretta.

“Dobbiamo assolutamente decidere il posizionamento dello Stato proprio in funzione della tutela del cittadino e della salute pubblica, quindi contrarre l’offerta, razionalizzando l’intervento e coinvolgendo gli enti locali. Quello del gioco è un settore che presenta contraddizioni, ma è meglio tutelarlo da un punto di vista legale che darlo in mano alle bande criminali”.

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