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Simbolotto

Simbolotto, l’estrazione di giovedì 9 giugno

Si vince indovinando 2, 3, 4 e 5 simboli della combinazione

Nel mese di giugno è Napoli la ruota abbinata al Simbolotto. Il gioco complementare al Lotto e completamente gratuito, mette in gioco 45 simboli abbinati ad altrettanti numeri.

Ogni volta che si gioca al Lotto sulla ruota abbinata al Simbolotto, viene stampata sulla schedina una combinazione di 5 simboli. Poi non si deve fare altro che controllare quanti simboli sono usciti.

Il premio massimo è di 10mila euro.

42-CAFFÈ

38-PIGNA

26-ELMO

3-GATTA

18-CERINO

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Normativa

Biliardini, flipper e apparecchi da intrattenimento: stop alle omologhe

Villanova (Gruppo Misto) ‘Proposto un emendamento importante per molte aziende e lavoratori’

Definire ogni anno, entro il 15 novembre, una lista di apparecchi senza vincita in denaro che non andranno sottoposte a verifica tecnica ed a procedura di omologa.

E’ su questa linea che le amministrazioni coinvolte stanno lavorando secondo quanto appreso da Agimeg da fonti istituzionali.

Sulla questione è intervenuto anche il senatore del Gruppo Misto Alessio Villarosa, attraverso la presentazione di un emendamento. Villarosa ha dichiarato ad Agimeg che: “sulla questione degli apparecchi da intrattenimento senza vincite in denaro, avevo sentito già il parere dell’Amministrazione delle Dogane e dei Monopoli. In attesa di un loro intervento, ho pensato intanto di richiamare l’attenzione politica su una questione importante per molte aziende e lavoratori.

Nel mio emendamento viene individuata la data del 15 novembre di ogni anno per la selezione di apparecchi meccanici ed elettromeccanici, che non distribuiscono tagliandi, esentati da verifiche tecniche ed omologhe“.

Nel testo dell’emendamento si legge: “Con provvedimento del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, da adottare entro il 15 novembre di ogni anno, sono individuati gli apparecchi meccanici ed elettromeccanici di cui al comma 7, lettera c-bis) che non distribuiscono tagliandi, e di cui al comma 7, lettera c-ter), basati sulla sola abilità fisica, mentale o strategica, o che riproducono esclusivamente audio e/o video o siano privi di interazione con il giocatore, ai quali non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 38, commi 3 e 4, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Per tali apparecchi resta fermo, comunque, l’obbligo di versamento dell’imposta sugli intrattenimenti”.

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Simbolotto

Simbolotto, a giugno arriva la ruota di Napoli

Le estrazioni del sesto mese dell’anno sono abbinate alla ruota partenopea

Dopo la ruota di Milano, a giugno il Simbolotto è abbinato al compartimento di Napoli.

La combinazione di martedì 7 giugno è:

2-MELA

40-QUADRO

17-SFORTUNA

36-NACCHERE

18-CERINO

La combinazione di sabato 4 giugno è:

20-FESTA

1-ITALIA

26-ELMO

39-FORBICI

23-AMO

La combinazione di venerdì 3 giugno è:

17-SFORTUNA

31-ANGURIA

40-QUADRO

6-LUNA

33-ELICA

La combinazione di martedì 31 maggio è:

42-CAFFÈ

12-SOLDATO

38-PIGNA

43-FUNGHI

44-PRIGIONE

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Million Day

Million Day, l’estrazione di lunedì 6 giugno 2022

La combinazione vincente del primo giorno della settimana

Nuovo appuntamento con il concorso quotidiano che mette in gioco 55 numeri e che dà due possibilità di vincita del premio maggiore.

Con il Million Day classico e l’opzione Extra si può tentare la fortuna due volte.

La combinazione di lunedì 6 giugno è:

9-18-32-38-53

L’opzione Extra:

1-7-17-43-45

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SuperEnalotto

SuperEnalotto, il jackpot supera i 215 milioni di euro

Il sei è il premio in palio più ricco al mondo

Ancora nessuna sestina vincente per il SuperEnalotto che raggiunge così 215,2 milioni di euro. Festeggiano però i “5”,  grazie a sette vincite da 43.807 euro, e ben  quattro ‘4 Stella’ da 38.133 euro.

Il jackpot del SuperEnalotto diventa così  il più ricco al mondo davanti ai 20 milioni dell’Eurojackpot e ai 44 milioni dell’Euromillions. Negli Usa invece occhi puntati su Powerball e MegaMillions, che mettono sul piatto rispettivamente 184 e 207 milioni di dollari.

L’estrazione di stasera avrà anche il montepremi più alto della storia italiana, ben oltre i 209,1 milioni di euro vinti a Lodi nel 2019. Il concorso che da anni fa sognare gli italiani, compirà quest’anno, precisamente il 3 dicembre, 25 anni.  La prima storica vincita risale al 17 gennaio 1998, appena un mese e mezzo dopo la partenza. Quel giorno un fortunato giocatore della provincia di Brescia si portò a casa 11,8 miliardi di lire.

La regione, con il primato dei jackpot vinti, è la Campania. Dei 124 jackpot assegnati nella storia, ben 18 sono stati centrati qui. Sul secondo gradino del podio sale il Lazio (16 jackpot), seguito dall’Emilia Romagna con 13 jackpot.

Ci sono però ancora tre regioni dove la dea bendata non si è ancora fermata e precisamente la Valle d’Aosta, il Trentino Alto Adige ed il Molise.

Ecco la distribuzione dei jackpot divisi per regione: Campania 18, Lazio 16, Emilia Romagna 13, Puglia 10, Toscana e Veneto 9, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Sicilia 7, Calabria 6, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo 3, Marche e Umbria 2, Liguria e Basilicata 1.

Quote SuperEnalotto

CATEGORIAVINCITORI           VALORI IN EURO (€)
Punti 60
Punti 5+10  –
Punti 5743.807,78 €
Punti 4818  381,33 €
Punti 331.094 30,22 €
Punti 2502.731 5,80 €

Quote SuperStar

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
5 Stella0
4 Stella438.133,00 €
3 Stella170  3.022,00 €
2 Stella2.438     100,00 €
1 Stella16.798       10,00 €
0 Stella39.814         5,00 €

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SuperEnalotto

SuperEnalotto, il jackpot sale a 214,5 milioni di euro

Il prossimo concorso è posticipato a sabato 4 giugno, a causa della Festa della Repubblica

Modifiche nel calendario delle estrazioni del SuperEnalotto. L’estrazione di giovedì 2 giugno, che coincide con la festa della Repubblica, verrà spostata a sabato 4 giugno e, di conseguenza, quella di sabato posticipata a lunedì 6 giugno.

Intanto però il jackpot continua a salire e nel prossimo concorso metterà in palio 214,5 milioni di euro.

La regione dove sono stati vinti più “6” in assoluto è la Campania, con 18 premi di prima categoria. Segue il Lazio, con 16 premi e l’Emilia Romagna (13).

Ecco le quote dell’ultimo concorso del SuperEnalotto.

Quote SuperEnalotto

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 60
Punti 5+10
Punti 5733.491,00 €
Punti 4574414,71 €
Punti 322.53931,85 €
Punti 2370.2846,02 €

Quote SuperStar

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
5 Stella0
4 Stella241.471,00 €
3 Stella1123.185,00 €
2 Stella2.130100,00 €
1 Stella15.04210,00 €
0 Stella36.3035,00 €
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Normativa

Università di Salerno: il gioco pubblico dal bussolotto alla fibra

Due giorni dedicati al gioco pubblico organizzati dall’Osservatorio Internazionale sul Gioco

Un evento completamente dedicato al gioco pubblico dal tema “Giocobyte: il gioco pubblico nell’evoluzione dal bussolotto alla fibra”. Il 26 e il 27 maggio scorso si è svolto presso l’Università di Salerno, nella sede di Fisciano, il convegno organizzato dall’Osservatorio Internazionale sul Gioco e guidato dalla professoressa Ornella De Rosa. Tanti gli interventi che si sono susseguiti, divisi in tre panel differenti.  

Dopo l’apertura dei lavori, nel pomeriggio del 26 il prof. Donato Verrastro, dell’Università degli studi della Basilicata, ha moderato il panel con Stefano Sbordoni (avvocato esperto del settore e membro dell’Osservatorio Internazionale sul Gioco), Valerio Retico (pres. CdA Betpremium) e Nicoletta Pagliuca (Sunbet).

“Un esame meta disciplinare del tema del gioco permette a tutti di valutare quel tema secondo gli elementi che sono più congeniali – ha detto l’avv. Stefano Sbordoni -. In questo modo si porta ad uno sviluppo del tema del gioco, non ad un soffocamento. E sviluppo può avere tanti significati, non è detto che sia per forza l’allargamento del settore. Non possiamo ignorare il gioco, lo dobbiamo controllare per i suoi effetti devianti in alcune fattispecie, come quello patologico, ma non possiamo pensare di soffocare una cosa che c’era già nel 2000 avanti Cristo. Anche chi ha un’avversione per questo tema deve essere in grado di poterlo valutare sotto questa luce.In ambito meta disciplinare, lo sviluppo non è un incentivo, ma una necessità. Qualsiasi tema pubblico e privato viene sviluppato e lo si contestualizza nell’epoca in cui si vive. E’ impossibile non farlo per un tema che è permanente nell’umanità da epoche lontanissime. L’evoluzione tecnologica è talmente veloce che, in un’attività come il gioco che se ne serve ampiamente, non possiamo fare a meno di stare sulla normazione del settore né negarlo.

Contesto alcune posizioni, qualunque siano, pro o contro il gioco, che esistono senza avere alcun fondamento scientifico o normativo.Apriamo dibattiti pubblici, anche parlamentari, su conoscenze troppo superficiali. Gli operatori del gioco pubblico lavorano professionalmente, ma si trovano in situazioni di buio, dovute al fatto che oggi vorremmo e promuoviamo un’analisi meta disciplinare del settore del gioco, ma – ha concluso Sbordoni – non sta avvenendo, non è avvenuto e non avverrà nelle dovute sedi nella maniera in cui vorremmo”.

“Non è facile trovare ambienti dove si possa parlare di gioco senza preconcetti e pregiudizi – ha detto Valerio Retico, presidente del CdA di Betpremium -. E poterlo fare, ci fa molto piacere. Il gioco ha vissuto delle grandi fasi.La prima arriva fino agli anni ’90, dove il gioco esisteva ma non si vedeva. In quel periodo c’erano solo il Lotto, le scommesse sulle corse dei cavalli e ricordiamo il famoso film “Febbre da cavallo”, il Totocalcio. Il resto dei giochi esistevano ma erano illegali. Esistevano i videopoker: stime parlano di 500mila videopoker, macchine illegali sparse sul territorio italiano. Per un lungo periodo in Italia si preferiva non vedere tutto questo. La seconda fase del gioco inizia con i Mondiali di Francia ’98, il primo avvenimento in cui si può scommettere legalmente su partite di calcio. Da lì i Monopoli di Stato hanno fatto un enorme lavoro per portare alla luce e regolamentare una serie di giochi che esistevano ma non erano leciti. In questa fase le aziende di gioco hanno investito ed il mercato era in grande espansione. Entrarono colossi del gioco a livello mondiale. Nel 1998 c’erano solo 300 locali in tutta Italia in ci era possibile scommettere, con l’ultima gara del 2007 si arrivò a 15mila.La terza fase, quella che chiamo “del rigetto”, inizia perché alcuni settori della società iniziano a percepire i rischi, i pericoli derivanti da un’attività troppo diffusa come era il gioco. Inizia prima l’opinione pubblica, attraverso i media, poi la politica, con una fase di rigetto verso il settore del gioco. Chiaramente, al crescere dei numeri dell’industria erano iniziati inevitabili “effetti collaterali” ed i primi a vedere questi problemi sono state proprio le Regioni, i Comuni. Il gioco si è ritrovato in poco tempo a passare da industria che offre divertimento, gettito erariale, occupazione a problema. E gli Enti Locali hanno provato a risolvere per primi il problema della ludopatia. E lo hanno fatto attraverso misure normative sempre più restrittive che spesso quasi eliminano il gioco dal territorio.Il mercato è di fatto bloccato da almeno 5 anni. Da una parte lo Stato che dà le concessioni, autorizza, regola, dall’altra gli Enti Locali legiferano contro il gioco, con distanziometri, limiti orari e leggi mirate. Gli operatori legali si ritrovano danneggiati da questo atteggiamento, così come i consumatori che non hanno più la libertà di decidere come spendere i propri soldi o cosa fare per divertirsi.Gli operatori vivono la cosa peggiore per un’impresa, vale a dire l’incertezza. Nel nostro settore, siamo nell’incertezza praticamente da 10 anni. Non sappiamo se lo Stato ha preso una decisione: il gioco si può o non si può fare?Credo che il proibizionismo non funzioni e che si possa trovare un giusto equilibrio tra proibizionismo e regolazione. Naturalmente anche l’industria del gioco deve fare la sua parte, controllando anche i fenomeni di devianza. Oggi, complice anche la pandemia, il gioco online ha accelerato la propria espansione. Con le sale chiuse per diversi mesi, il settore dell’online ha supplito la domanda di gioco. Ed è un settore molto controllato e tracciato. E’ il gioco illegale che dovrebbe essere il vero nemico dello Stato. Nonostante i controlli, oggi in Italia ci sono tantissimi punti di gioco illegali e siti di gioco online senza licenza. Questo fenomeno dovrebbe riguardare tutti perché più lo Stato stringe la corda attorno al collo dei suoi “agenti”, i concessionari pubblici, più l’illegale prenderà piede. E lo abbiamo visto in questi due anni di pandemia. Un fiorire di offerta illegale perché le sale legali erano chiuse. Regole certe – ha concluso Retico -, semplici e condivise: è ciò che chiede il settore del gioco”.

“E’ necessario trovare un equilibrio tra l’emergenza costituzionale e quella sociale – ha detto Nicoletta Pagliuca di Sunbet -. La tutela della salute deve rimanere al centro dell’attenzione di tutti gli attori del mercato, ma senza scalfire altri principi fondamentali quali il diritto del lavoro e quelli di libera impresa. Negli ultimi anni, il contrasto al gioco ha fatto sì che le Regioni legiferassero norme assolutamente restrittive. Manca un quadro di riferimento comune e quindi gli Enti Locali hanno adottato misure che hanno limitato il gioco pubblico lecito. Misure come i limiti orari, l’esclusione delle aziende di gioco da contributi o finanziamenti o il distanziometro. Alcuni Comuni, come ad esempio quelli in Emilia Romagna, proprio nel rispetto della legge regionale, hanno mappato i luoghi sensibili con la retroattività. E l’effetto è il decentramento delle attività di gioco verso zone periferiche, misura con la quale il soggetto patologico usufruisce di un anonimato che di fatto preferisce. E’ quindi un tipo di limitazione che non ha senso. Bisogna agire nel rispetto di alcuni principi, quelli di legalità e di proporzionalità, che sono assolutamente inderogabili. E’ necessario che ci sia un intervento dello Stato che sia proporzionale ed una normativa omogenea. Un intervento importante è stato quello con il Decreto Balduzzi, nel quale la ludopatia è entrata nei Lea e sono state introdotte norme per tutelare i minori. Il divieto di pubblicità è stato riaffrontato con il Decreto Dignità ma abbiamo assistito ad un divieto generalizzato che rischia però di confondere l’utente che non riconosce gli operatori legali da quelli illegali. Occorre quindi agire nel rispetto della legalità e bisogna creare una normativa in cui tutti possano agire e coordinarsi. Gli effetti negativi – ha concluso Pagliuca – non sono solo la patologia ma anche il rischio di riciclaggio, le infiltrazioni della criminalità. E per combattere questi fenomeni, i concessionari fanno tantissimi controlli ed hanno molti strumenti”.

Intensa anche la seconda giornata di lavori, moderata dal Direttore di Agimeg, Fabio Felici e che ha visto la presenza di Emilio Zamparelli, vicepresidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi e di Monica Petrosino, dirigente medico psichiatra ASL Salerno.

“Rappresento un sindacato che difende gli interessi dei tabaccai. Siamo la parte storica del settore. Nel 1946, quando partì il Totocalcio, veniva offerto proprio nelle tabaccherie”, ha dichiarato Emilio Zamparelli. “Il mercato del gioco – ha continuato il vicepresidente STS – lavora e dà possibilità di lavorare. Parliamo di circa 200mila occupati. Le nostre tabaccherie sono spesso imprese familiari, ma diamo lavoro anche a tanti dipendenti.

Il settore del gioco è sicuramente visto male dall’opinione pubblica e si parla spesso solo di gioco patologico. Non viene tenuto conto della parte sana del gioco, quella del divertimento. I primi a non volere che il gioco diventi una dipendenza siamo proprio noi operatori”.

Negli ultimi anni il mercato dei giochi si è evoluto e, soprattutto durante la pandemia, è andato sempre più verso l’online. Il moderatore del panel, Fabio Felici, ha evidenziato come si presenta oggi il gioco, con le problematiche che ha vissuto il comparto durante la chiusura dei lockdown, ma anche sottolineando l’importanza della rete, primo presidio contro l’illegalità.

“Il gioco rappresenta anche momenti di socializzazione e di costume – ha aggiunto Zamparelli -. Ricordo ad esempio quando qualche anno fa il SuperEnalotto rappresentava un momento di aggregazione, con il gioco di sistemi collettivi e paesi in festa quando si vinceva il “6”. Ed a queste feste partecipava anche chi non vinceva. Era un momento quindi di condivisione del piacere. Sicuramente la chiusura delle sale durante pandemia ha rappresentato l’avanzare del gioco online, ma il gioco fisico è tornato. L’online rappresenta una parte importante del mercato ed è anche un’integrazione della rete terrestre. Sono lo stesso settore, non sono divisi. La rete terrestre è importante e lo dimostrano anche i dati, soprattutto di alcuni giochi che vengono fatti quasi esclusivamente nei punti fisici. Allo stesso modo, alcuni giochi possono essere fatti solo online. Sono prodotti complementari.

Purtroppo però alcune leggi regionali, attraverso misure come il distanziometro, stanno di fatto eliminando il gioco legale. Ed il distanziometro, è stato dimostrato da tante ricerche, non serve. Ma eliminando il gioco legale – ha concluso Zamparelli – non si annulla la domanda, ma si dà spazio e si apre il mercato all’illegalità. E le stime parlano di un mercato di gioco illegale che vale ben 20 miliardi di euro”.

Ma per quanto riguarda le dipendenze, il problema è l’offerta, il prodotto, o la persona che ha una determinata patologia? “Sono d’accordo sul fatto che il proibizionismo non serve – ha risposto Monica Petrosino, dirigente medico psichiatra ASL Salerno – . Nei fondi che arrivano alla sanità per curare le dipendenze, ci dovrebbe essere una parte importante anche per la formazione dei cittadini. Non dobbiamo però guardare il gioco in maniera negativa perché stabilisce una relazione e quindi non si può demonizzare. Bisogna però diffondere questo concetto e fare quindi formazione”.

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Eurojackpot

Eurojackpot, maggio fortunato. Centrato un altro jackpot da 17 milioni di euro

Dopo appena un settimana, il concorso europeo regala un’altra vincita di prima categoria

Due jackpot nel giro di 7 giorni. E’ quanto accaduto con l’Eurojackpot che, nel concorso di venerdì scorso, ha visto centrare ancora una volta il “5+2”.

Questa volta la vincita è stata di “appena” 16,8 milioni di euro, dopo che il jackpot da oltre 110 milioni di euro era stato azzerato il 20 maggio.

La combinazione di venerdì 27 maggio è:

8-26-29-41-48 Euronumeri 3-5

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO
Punti 5 + 2116.811.926,40 €
Punti 5 + 16407.463,30 €
Punti 5 + 05183.543,50 €
Punti 4 + 2364.204,80 €
Punti 4 + 1609310,70 €
Punti 3 + 21.511137,70 €
Punti 4 + 01.207125,40 €
Punti 2 + 222.92521,00 €
Punti 3 + 127.45019,60 €
Punti 3 + 052.15819,50 €
Punti 1 + 2127.25210,00 €
Punti 2 + 1404.8199,40 €

La combinazione di martedì 24 maggio è:

25-26-40-45-47 Euronumeri 4-5

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO
Punti 5 + 20
Punti 5 + 10
Punti 5 + 0592.204,80 €
Punti 4 + 2107.604,50 €
Punti 4 + 1252377,20 €
Punti 3 + 2564185,30 €
Punti 4 + 0503151,10 €
Punti 2 + 29.18926,30 €
Punti 3 + 111.68823,10 €
Punti 3 + 023.94621,40 €
Punti 1 + 251.24612,50 €
Punti 2 + 1186.33910,30 €
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Simbolotto

Simbolotto, l’estrazione di sabato 28 maggio

Le combinazioni vincenti degli ultimi due concorsi legati al Lotto

Quasi al termine il mese di maggio e le combinazioni del Simbolotto abbinate alla ruota di Milano.

Da giovedì prossimo il concorso legato al gioco del Lotto, estrarrà infatti la propria combinazione sulla ruota di Napoli.

La combinazione di sabato 28 maggio è:

12-SOLDATO

40-QUADRO

22-BALESTRA

31-ANGURIA

4-MAIALE

La combinazione di giovedì 26 maggio è:

33-ELICA

4-MAIALE

11-TOPI

35-UCCELLO

37-PIANO

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Normativa

La nuova normativa sulle omologhe può portare al fallimento il settore degli apparecchi di puro intrattenimento

L’allarme arriva da Tiziano Tredese, titolare della Elmac una delle aziende più importanti del settore

E’ in grande fermento il settore degli apparecchi senza vincite in denaro. C’è infatti grande preoccupazione per la nuova normativa in tema di omologhe degli apparecchi. Ad evidenziare queste problematiche e le possibili soluzioni è Tiziano Tredese, titolare della Elmac una delle aziende più importanti del settore, in un’intervista rilasciata ad Agimeg.

“Nel biennio 2020-2021 non abbiamo venduto nulla né comprato niente, come la maggior parte dei distributori. I nostri clienti, ossia le sale giochi, non hanno di conseguenza acquistato nulla in questi due anni. A giugno del 2021 ci siamo ritrovati con i magazzini “scarichi” – sottolinea Tredese – “e quindi seppur autocertificando questi giochi, si è potuto vendere solo i resti di magazzino. Per rimettere in piedi il circuito economico, devo acquistare nuovi apparecchi che necessitano però di omologazione. E qui nasce il grande problema della nuova modalità di omologazione degli apparecchi

“Ad esempio, al momento sto omologando una gru a quattro giocatori che mi ha prestato il mio distributore inglese. Per omologarla è necessario preventivamente lo schema elettrico, la certificazione CE, la traduzione del manuale dall’inglese all’italiano. Ho lavorato poi una settimana per fare tutte le foto, quelle delle schede interne, la descrizione e i disegni. Ho mandato il tutto all’Ente Certificatore, che mi ha risposto che per proseguire nella certificazione devo fornire lo SHA-1 del programma sorgente, l’MD5 dell’eseguibile, dare istruzioni sulla compilazione del tutto e come è stato inserito il software nella scheda madre. Tutto questo non posso farlo. Mi relaziono con un distributore inglese, che ha comprato in Cina da un altro distributore, che a sua volta ha comprato da un produttore (“che al mercato mio padre comprò!!”). Insomma per avere una informazione, assolutamente non necessaria secondo me, bisogna fare una sorta di giro del mondo e sperare di ottenerla”.

“Dall’America non possiamo più comprare nulla, gli apparecchi da intrattenimento americani hanno dei costi proibitivi. Siamo costretti a rivolgerci ai mercati asiatici, dove pochi produttori danno a molti distributori i loro prodotti. Lo stesso prodotto viene quindi offerto da molti distributori e tu, europeo, acquisti generalmente da un altro distributore e lo importi”.

“Tutto questo di cui stiamo parlando serve per garantire che una Gru rimanga tale e non diventi una slot-videolottery! Un accostamento senza senso, illogico e dannoso. Ho dovuto temporaneamente abbandonare le Redemption, apparecchi che emettono tagliandi. Ho 419 titoli di Redemption venduti in questi 20 anni, che ho autocertificato. Non mi metto neanche ad immaginare cosa potrebbe succedere adesso in questa situazione” – evidenzia Tredese – “Mi sono concentrato sui 7a e i 7c, che comunque in parte commercializzavo anche prima. La principale problematica sorge nell’aver aggiunto al Decreto Tecnico del 2005 il punto 4 dell’articolo 7, ossia la parte tecnica allegata alla scheda esplicativa, quindi ora per presentare una certificazione di omologa sono necessari 4 documenti: Scheda Esplicativa, Estratto della Scheda Esplicativa, Documentazione Tecnica … e una dichiarazione su carta intestata che attesti che tale gioco è descritto nei 3 documenti sopracitati. Dovrei fare tutto questo per ogni macchina. Documentazione INUTILE e SOVRABBONDANTE. Sarebbe importante togliere almeno la parte tecnica per i giochi nuovi”.

“A lavorare sulla nuova omologa siamo in tre: io titolare dell’azienda e ingegnere elettronico, un tecnico che mi aiuta a comprendere le funzionalità del gioco e i relativi componenti elettronici e l’impiegato esperto nell’utilizzo dei software per impaginare e creare tutti i manuali. Fare l’omologa mi costa in questo modo 5mila euro per ogni tipologia di apparecchi. Ma quanti ne venderò? Il nuovo Decreto ha tolto anche le “targhette prova”.

Con questo modo di fare mi ci vogliono circa 6 giornate piene di lavoro in tre persone, più quanto richiesto dall’Ente certificatore. Insomma una situazione economicamente devastante per qualsiasi azienda. L’autocertificazione già fatta dovrebbe essere più che sufficiente per ADM. Ci siamo presi formalmente e penalmente l’impegno di certificare che quello segnalato è un apparecchio elettromeccanico di abilità comma 7

“In Europa ci sono paesi come Polonia, Danimarca, Belgio, Cecoslovacchia, Olanda e Spagna dove le ticket redemption non hanno bisogno di alcuna certificazione preventiva. Solo in Spagna il tecnico interno all’azienda fa una certificazione, firmata dal patron dell’azienda, con descrizione, fotografia, schema elettrico e CE. Nessun costo. Manda la descrizione allo Stato che immediatamente riconosce, se ritiene opportuno, il gioco. Va a prendere poi le tesserine e i codici identificativi, così che tutti sanno da chi è stato venduto l’apparecchio. Se poi chi la compra ci fa qualche modifica, non è più un problema dell’azienda”.

“Non posso spendere 5 mila euro a macchina. Per le ultime omologhe i Monopoli hanno impiegato tre settimane per darmi l’OK e altre due per ottenere i Nulla Osta di Distribuzione. Ora dovrà essere richiesto dal cliente il Nulla Osta di messa in esercizio, un processo che dura almeno “MESI”. Non possiamo vivere di aria fritta. Io sono fermo con 110mila euro al mese di costi. Che faccio mando a casa tutti i miei lavoratori? Nessuno dei responsabili ha capito bene i guai provocati da questo Decreto, né si è reso conto che siamo bloccati da 3 anni. Insomma una situazione – ha concluso il numero uno della Elmac – insostenibile e sulla quale ci aspettiamo interventi di Buon Senso da parte dell’ADM e, se necessario, della Politica”.