Trovati sei esercizi non in regola con le norme di sicurezza per l’emergenza epidemiologica
In Emilia Romagna e nelle Marche, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Direzione Territoriale competente hanno svolto dei controlli a 75 attività di gioco dislocate in entrambe le regioni, al fine di verificare il rispetto delle misure di sicurezza sanitaria e di prevenzione previste per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Dagli accertamenti è emerso che 62 esercizi erano in regola, 7 sono risultati chiusi, mentre 6 sono stati diffidati dalle autorità ad adottare le misure previste dalle linee guida regionali.
ADM, in concerto con le forze di polizia locali, sta portando avanti l’impegno di salvaguardare la salute dei cittadini in questa delicata fase di ripartenza, al fine di evitare rischi di ricadute sanitarie ed economiche.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha svolto controlli accurati anche durante il lockdown, facendo rispettare l’ordine di chiusura delle attività di gioco come previsto dai DPCM emanati dal Governo Conte.
Inoltre, il Direttore Marcello Minenna, dal mese di maggio ha dato luogo ad una serie di controlli su tutto il territorio nazionale, per contrastare l’accettazione di scommesse in centri di raccolta non autorizzati e su sale con apparecchi da intrattenimento illegali.
Le regioni più colpite sono state la Campania (99) e il Lazio (54). Le irregolarità rilevate, tutto sommato, non sono molte ma per la prima volta il personale di ADM ha agito in veste di ufficiale di polizia giudiziaria ai sensi dell’articolo 31 del Decreto legge 23 dell’8 aprile 2020. Ciò fornisce un ulteriore segnale di rinnovata attenzione al tema.
Infine, sono state elevate diverse sanzioni ed effettuati sequestri di apparecchiature utilizzate per il gioco presso alcuni degli esercizi sottoposti a verifica. A livello territoriale, è stato sottolineato che si è registrata una solida ed efficace sinergia tra le strutture operative dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i comandi provinciali della Guardia di Finanza e le locali Prefetture interessate, ove necessario, per le attività sanzionatorie.