E’ l’allarme lanciato dai soci dell’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento
Ieri pomeriggio si è tenuta l’assemblea annuale nazionale dei soci dell’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento. Tra i temi trattati ci sono state le omologhe, la proroga delle scadenze e le modifiche della normativa. Numerosi gli ospiti presenti: dai presidenti di associazione ad alcuni esponenti politici di spicco.
“La situazione è molto critica. Stiamo combattendo sul tema delle omologhe che è molto sentito dal settore. C’è stata un’apertura del Governo molto buffa, poiché 48 ore prima ha bocciato l’emendamento di Villarosa e poi hanno presentato un nuovo emendamento molto simile a nome del Governo. In ogni caso, anche questo prevede che alcuni apparecchi saranno inseriti nella lista degli esenti dalle omologhe. Oggi ho visto che anche i balneari si sono svegliati in merito alla situazione complicata”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, Maurizio Crisanti, durante l’assemblea dei soci dell’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento.
“I Monopoli si sono riservati il diritto assoluto di decidere quali giochi saranno esenti dalle omologhe. Credo che qui bisogna combattere. C’è sempre il tema delle ticket redemption che non sono omologabili come elettromeccaniche. Ci sarà da lavorare tanto con la politica. E’ un momento caldo in cui i politici rispondono anche per interessi propri. Abbiamo fatto presente che queste omologhe ci rendono diversi dagli altri operatori europei e c’è una direttiva europea che ADM non rispetta. Al momento sto riscontrando due fenomeni positivi: l’interesse della politica e cedimento delle posizioni nette di ADM”.
“A mio avviso le normative non erano uguali per tutti e ho segnalato la situazione delle sale Lan ad ADM che ha fatto luce su tutto il settore. Noi vediamo queste sale come parte integrante del settore del gaming e quindi dovrebbero poter operare sul territorio, ma va adeguata la normativa”. E’ quanto ha detto l’ad di LED, Sergio Milesi.
“La nostra azienda ha oltre 700 apparecchi di cui 170 modelli diversi che abbiamo provveduto a certificare. Mi sono già attivato e ho chiesto a due enti omologatori per iniziare le procedure, ma sono in attesa da dieci giorni poiché non ci sono molte persone dedicate al nostro settore. Ho fatto presente che se l’esito dovesse essere negativo vorremmo avere le motivazioni, poiché potrebbe ritornarci utile in futuro per contestare i provvedimenti di ADM. Penso che sarà molto difficile omologare gli apparecchi datati, ma a me questo atteggiamento non sta bene. Voglio rivolgermi ai Monopoli di Stato dimostrando che la loro norma non è attuabile nei termini stabiliti”.
“La situazione non è chiara – ha dichiarato Vanni Ferro, presidente di New Asgi Italia -. C’è un interessamento da parte della politica, con ogni probabilità dovuta alle elezioni e fanno provvedimenti a pioggia mettendoci in ulteriore difficoltà. Credo che sia da rivedere l’intera norma. La scadenza di fine anno sarà impossibile da rispettare ed è inutile rimpallare la colpa agli enti omologatori. Penso che la vera guerra inizierà con le omologhe”.
“Oggi ci troviamo nella fase cruciale: dopo una prima fase di certificazione vista come un limbo, oggi torniamo a combattere con le omologhe. E’ difficile prevedere come andrà a finire. Sia la politica che ADM si stanno rendendo conto che non è possibile omologare tutte queste macchine e speriamo che ci possa essere una sanatoria come accaduto nel 2003. Non è possibile che i nostri tipi di giochi abbiano le stesse procedure di un Comma 6 o Vlt”.
“Con le notizie dei sequestri dei biliardini, improvvisamente siamo diventati di interesse generale – ha sottolineto Alessandro Lama, presidente di Federamusement -. Se è un bene che la politica ci ascolti, potrebbero arrivare delle soluzioni che a noi mettono nei guai. La cosa importante è, ad esempio, risolvere il problema delle ticket redemption. Da quanto emerso sino ad ora sta salvando una parte del settore che era già stata messa in semi sicurezza in attesa delle omologhe. Nessuno sta pensando alle ticket redemption, anche a quelle già sul mercato. Sarà importante quindi la riunione che avremo con i Monopoli”.
“Non sarà negli interessi dei produttori omologare, dovremo inventarci dei consorzi per arrivare a delle soluzioni. Le associazioni non possono fare queste cose. La scadenza per il parco macchine esistente è il 31 dicembre. I giochi per gli adulti si contano sulle dita delle mani quelli omologati. Dobbiamo convincere i Monopoli che uno stakeholder si deve qualificare come qualcuno che fa le omologhe. Un altro problema è avere documentazione e materiali per fare le omologhe. Siamo chiusi in una morsa”.
“Molto spesso si pensa che le associazioni non servano – ha detto Mirco Carloni, vicepresidente della Regione Marche -, ma in realtà nei momenti complicati è fondamentale qualcuno che faccia la sintesi e per i decisori sono molto importanti. Creare associazioni di interesse come ANBI è stato molto utile per le istituzioni che hanno potuto prendere decisioni migliori. Siamo intervenuti sui codici Ateco in modo che non ci fosse confusione poiché talvolta ha rappresentato male il settore alle istituzioni. In più siamo stati in grado di fornire dei contributi per questo tipo di sale che non ne avevano ricevuti prima”.
“Da parte della Giunta regionale ci sarà sempre la massima collaborazione, poiché anche noi capiamo come ci si sente nel mondo imprenditoriale. Le ultime novità per il mondo degli apparecchi senza vincita in denaro sembrano dirette solo a disturbare le attività produttive”.
“La mia partecipazione a questo incontro è dovuta ad un mio interessamento sugli Spettacoli Viaggianti – ha sottolineato Francesca Galizia, deputata del Movimento 5 Stelle -. Ho provato ad inserire un emendamento nel Dl Aiuti che prevedeva un ulteriore proroga delle scadenze, ma purtroppo è stato considerato inammissibile. Con alcuni colleghi stiamo lavorando ad una nuova proposta e probabilmente si arriverà ad una soluzione concreta in un tempo ragionevole. Il problema però non è di facile soluzione”.
“Sono stata informata che c’è un problema di concorrenza anche a livello europeo poiché solo in Italia sono previste determinate procedure burocratiche. Il settore è rimasto totalmente fermo dal lato normativo e non è ammissibile, anche vista la situazione contingente. Su questo tema assicuro tutto il mio impegno e quello di alcuni colleghi che si stanno attivando per trovare la soluzione alla questione. Ho in programma a breve un incontro con ADM per ricevere ulteriori delucidazioni sul tema”.
“Conosco la problematica. C’è un gruppo di lavoro che sta lavorando su questo – ha dichiarato Giorgio Fede, senatore del Movimento 5 Stelle -. Alcune scelte del regolatore sono discutibili. Questo è un settore innovativo e la normativa lo sta inseguendo e lo sta facendo male. Capisco le difficoltà e la nostra volontà è quella di cercare una soluzione. Non capisco come gli spettacoli viaggianti riguardino la vostra categoria. Ricordo ad esempio che anche quando uscirono le slot, lo Stato non sapeva come gestirle e si è arrivati ad una regolamentazione solo in seguito”.
“Il settore ha trovato l’apparato impreparato, come spesso accade con i settori nuovi. Dobbiamo cercare di regolamentarlo per evitare problemi, per far operare tutti coloro che vogliono farlo onestamente. Va bene cercare una soluzione nell’immediato, ma le circolari devono essere più calibrate. Dobbiamo comprendere i bisogni, e ci stiamo lavorando cercando di seguire la normale evoluzione della tecnologia e del mercato”.