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SuperEnalotto

Estrazioni SuperEnalotto, la combinazione di venerdì 28 novembre

Ad oggi la giocata massima disponibile è pari a 27.132 combinazioni

Appuntamento del venerdì per il SuperEnalotto. I concorsi SuperEnalotto sono 4 a settimana: martedì, giovedì, venerdì e sabato alle ore 20.00.

L’ammontare dei premi non riscossi viene versato all’Erario.

Il termine massimo per presentare la ricevuta di gioco vincente è di 90 giorni solari dal giorno successivo alla pubblicazione del Bollettino Ufficiale del concorso. Dopo tale termine si perde il diritto alla riscossione della vincita.

Le modalità di riscossione dei premi, invece, variano in base alla somma vinta e alla modalità utilizzata per giocare.

La combinazione vincente di venerdì 28 novembre è:

58 1 42 12 21 20 Numero Jolly 84 Superstar 34

Si può giocare a SuperEnalotto tutti giorni dalle 6.00 alle 23.55 e nei giorni di estrazione fino alle 19.30.

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Lotto e 10eLotto

Estrazioni Lotto e 10eLotto, i numeri di venerdì 28 novembre

Il Gioco del Lotto ha origini molto antiche

Il gioco del Lotto prevede 4 estrazioni settimanali effettuate nelle giornate di martedì, giovedì, venerdì e sabato. In caso della concomitanza della giornata di estrazione con una festività, il concorso viene posticipato al primo giorno utile.

L’estrazione avviene, nei giorni previsti, alle ore 20:00. Si può giocare fino alle ore 19:30 del giorno di estrazioni. In alcune casi speciali, se ad esempio l’estrazione è prevista nei giorni del 24 o 31 dicembre, l’estrazione può essere anticipata alle ore 18:00 con chiusura del gioco alle 17:30.

Le estrazioni sono divise in 3 città ed effettuate nelle sedi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. A Milano vengono estratti i numeri per le ruote di Genova, Milano, Torino e Venezia. A Roma vengono estratti i numeri per le ruote di Cagliari, Firenze, Nazionale, Roma. A Napoli vengono estratti i numeri per le ruote di Bari, Napoli e Palermo.

I numeri estratti per il Lotto sono:

La combinazione del 10eLotto:

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 13:00 di venerdì 28 novembre

Il gioco del Million Day ha fatto il suo debutto il 7 febbraio 2018

Oltre al ‘classico’ appuntamento delle 20,30, c’è anche un nuovo appuntamento a pranzo. Ogni giorno alle 13:00 c’è una nuova combinazione vincente sia del Million Day sia dell’Extra.

La combinazione vincente è:

1-16-28-38-47

I numeri Extra:

5-6-22-41-44

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Eventi

30 anni di STS: la centralità dei tabaccai come presidio del gioco legale e tutela dei consumatori

Gli interventi di Zamparelli (STS), Durante (Flutter), Fiumara (GBO), Paciucci (Brightstar), Lollobrigida (ADM)

Un settore che cambia pelle, una rete che rivendica il proprio ruolo sociale e una ricorrenza simbolica: i trent’anni di STS, il sindacato dei tabaccai ricevitori che rappresenta oggi l’ossatura della distribuzione del gioco pubblico in Italia. Si è aperta così, ieri mattina a Roma, l’Assemblea nazionale STS, un appuntamento che quest’anno va oltre il consueto bilancio di fine stagione per trasformarsi in un confronto sulla riforma del comparto, sulla modernizzazione dell’offerta e sulla tenuta della rete fisica in un mercato sempre più segnato dallo spostamento verso il digitale.

Il presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Mario Antonelli, ha sottolineato l’importanza della ricorrenza: «Trent’anni sembrano pochi, ma in realtà sono tanti», ha ricordato, ripercorrendo l’evoluzione del settore dalle prime schedine alle scommesse in tempo reale. Un cambiamento che STS ha attraversato ampliando progressivamente il proprio campo d’azione: «Non fa più solo direzione, ma un lavoro direttamente sindacale», ha osservato.

Zamparelli (pres. STS): “La rete fisica va difesa. Trent’anni non sono un punto di arrivo”

“Oggi è un momento significativo, non solo per il bilancio dell’attività sindacale, ma perché il nostro sindacato compie vent’anni di vita, trent’anni di rappresentanza continua”. Ha sottolineato Zamparelli, ricordando anche il ruolo centrale di STS nella categoria: “Siamo rimasti l’unico punto di riferimento stabile mentre altre sigle hanno progressivamente cessato la propria attività”.

Un risultato che “suscita orgoglio ma anche senso di responsabilità”, legato alla “capacità di evolverci restando fedeli alla missione originaria: difendere il lavoro dei tabaccai ricevitori e garantire il buon funzionamento del gioco pubblico legale”.

Uno dei punti centrali della relazione ha riguardato il riordino del gioco fisico: “Ci troviamo in un punto cruciale: sul piatto c’è il futuro dell’intero comparto della distribuzione terrestre”, ha detto Zamparelli, ricordando che la riforma della rete fisica è attesa “da almeno quindici anni”.

Il presidente STS ha insistito sul valore sociale delle tabaccherie: “La rete fisica ha continuato a garantire il proprio ruolo di presidio di legalità, sicurezza e prossimità per milioni di cittadini”.

E ancora: “Difendere la rete fisica non significa difendere solo un interesse di categoria, ma salvaguardare una parte vitale delle nostre città e del loro tessuto sociale”.

Zamparelli ha definito alcune regolamentazioni territoriali come strumenti da superare: “È tempo di superare strumenti come il distanziometro e le limitazioni orarie, che penalizzano la rete fisica e non hanno alcuna efficacia”. Ha spiegato: “Oggi chiunque può giocare da casa, a qualsiasi ora e perfino all’interno dei cosiddetti luoghi sensibili”.

E ha sintetizzato così il paradosso: “Il distanziometro non dice ai cittadini di smettere di giocare: dice loro di giocare in un altro modo, eventualmente dal proprio pc o dal proprio telefono”.

Un altro tema forte è stato quello della compartecipazione degli enti locali alle entrate erariali: “È una misura di buon senso, di equità. Le risorse generate dal comparto provengono dai territori ed è giusto che, almeno in parte, vi ritornino”. Il fatto che la norma non compaia nel testo attuale della legge di bilancio è stato definito “un’occasione mancata”.

Zamparelli ha poi affrontato il tema dell’aggiornamento dei prodotti: “Negli ultimi anni il comparto non ha conosciuto significative innovazioni di prodotto”. Secondo il presidente STS, la vitalità della rete passa anche da un’offerta “più attuale, più dinamica, più attrattiva”.

Chiudendo la relazione, Zamparelli ha sintetizzato così la posizione di STS: “La rete fisica non è un mero terminale della distribuzione, ma un elemento essenziale del sistema di raccolta del Paese”. E ha concluso: “Il nostro impegno resterà quello di garantire un riordino equilibrato, credibile e capace di durare nel tempo”.

Fiumara (GBO): “Il gioco pubblico nasce in tabaccheria. La rete è centrale, per il fisico e per l’online”

Alessandro Fiumara, CEO di GBO, ha collocato il riordino in un contesto di modernizzazione del settore. “Siamo a un passaggio decisivo. Abbiamo appena superato l’assegnazione delle nuove concessioni online, entrando in un sistema più chiaro, coerente e moderno. Ci aspettiamo lo stesso dal riordino del gioco fisico”, ha dichiarato.

Sulla rete tabaccai ha sottolineato: “Il gioco pubblico in Italia nasce nella tabaccheria. Tutto il resto è un’evoluzione di quell’origine”. Fiumara ha ripercorso anche l’esperienza personale e storica legata alla rete generalista: “Ho iniziato a lavorare nel settore quando l’80% dei ricavi passava dai generalisti, in gran parte tabaccherie”.

Oggi, i numeri restano significativi: “Oltre il 30% dei nostri 4.000 punti scommesse è costituito da corner generalisti. Sono essenziali non solo nella raccolta fisica, ma anche per l’online, grazie al processo di omnicanalità accelerato dal Covid e dal PVR”.

Sul valore del tabaccaio nel presidio del mercato: “È un attore naturale, presidio di qualità, vicinanza al giocatore, tutela del giocatore”. Un aspetto centrale del suo intervento riguarda gli investimenti in corso: “Negli ultimi due anni abbiamo portato nuova tecnologia e nuovi arredi in circa 250 corner. Questo perché crediamo che le performance di questi punti possano ancora migliorare”.

Fiumara ha sottolineato l’importanza del gioco fisico: “Il retail è centrale non solo per i volumi, ma perché è diventato l’unico modo per far conoscere marchi e offerte dopo il decreto Dignità”.

E ha chiarito il ruolo sempre più importante della rete anche nell’online: “Il retail è un segmento che continua a crescere e che offre un grandissimo supporto anche all’online. I player solo digitali hanno sofferto molto. Chi ha vinto, ha sfruttato al meglio la rete fisica”.

Sulla tutela del giocatore e la responsabilità degli operatori: “Le due parole chiave sono innovazione e formazione. L’innovazione è fondamentale su prodotto, esperienza e tecnologia. La formazione dei ricevitori è altrettanto essenziale”. “Non iniziamo ora a formarli: lo facciamo da anni, non per obbligo, ma perché fa parte di una visione industriale matura”.

E ha concluso: “Non si può più ragionare per canali separati. Bisogna costruire esperienze coerenti e sicure. E la rete è un nodo fondamentale di un modello tracciabile e responsabile”.

Durante (Flutter SEA): “Il retail resterà il canale principale anche tra dieci anni. I tabaccai emergeranno come vincitori del riordino”

Nel corso del panel dell’Assemblea nazionale STS, Francesco Durante, Chief Executive Officer di Flutter SEA, ha tracciato una visione chiara del futuro del comparto, sottolineando in apertura il valore della ricorrenza celebrata da STS: “Volevo salutare e ringraziare il Presidente Zamparelli e il Presidente Antonelli. Oggi è una data importante: raggiungere trent’anni di attività è un traguardo significativo”.

Ricordando il ruolo storico della rete, Durante ha osservato: “La rete distributiva ha sempre rappresentato il ponte tra Sisal e i clienti, interpretando in maniera chiara le esigenze dei consumatori e raggiungendo il territorio con un servizio di eccellenza”.

Al centro del suo intervento la collaborazione con i tabaccai: “Per noi la partnership con i ricevitori è fondamentale e riguarda tutto il nostro modello operativo. Sono un canale di ascolto strategico per capire ciò che i clienti vogliono”.

Sul riordino del gioco fisico, Durante ha espresso un giudizio positivo: “È il momento giusto per effettuare questo riordino. Sono convinto che, quando saranno richiesti standard elevati di legalità e sicurezza, i tabaccai emergeranno come vincitori del nuovo scenario distributivo”. E ha aggiunto: “Il loro ruolo da protagonisti aumenterà anche nelle scommesse e negli apparecchi da intrattenimento”. Durante ha poi sottolineato un punto cruciale: “Il riordino ci darà finalmente regole chiare, indispensabili per consentire alle aziende di investire su prodotti, tecnologia e punti vendita”.

Il CEO ha poi affrontato la relazione tra digitale e retail: “La trasformazione digitale ha portato uno spostamento della spesa verso l’online, ma il canale fisico rappresenta ancora circa il 75% della spesa totale”. E ha previsto continuità: “Ci aspettiamo che questa percentuale possa diminuire leggermente, ma il canale fisico sarà comunque il canale principale anche fra dieci anni. Su questo non abbiamo dubbi”.

Secondo Durante, l’attuale contesto normativo ha reso il retail ancora più decisivo: “Il divieto di pubblicità per le aziende rende il punto vendita imprescindibile: è l’unico luogo dove far conoscere l’offerta ai clienti”. Ha poi affrontato il tema dell’innovazione: “Non dobbiamo cadere nella trappola del mercato maturo. Siamo arrivati fin qui perché abbiamo innovato. Dobbiamo continuare a farlo: nei prodotti, nella tecnologia, nell’esperienza in ricevitoria”.

Sul gioco responsabile: “Le nuove concessioni online introducono misure di tutela davvero importanti. Dovremo fare lo stesso sul canale fisico, investendo in ricerca, strumenti e formazione”. E ha ribadito il ruolo della rete nel percorso di tutela: “I tabaccai dovranno implementare questi programmi e noi dobbiamo essere di supporto, lavorando insieme a sindacato e Federazione”.

Durante ha infine affrontato il tema della percezione estera del nostro mercato: “Il mercato italiano è visto come un punto di riferimento a livello internazionale, sia per la qualità della regolamentazione sia per la qualità della rete”. E ha concluso: “Ci sono tante eccellenze di cui dovremmo essere più consapevoli”.

Paciucci (Brightstar Lottery): “Il retail resta il cuore del mercato italiano. Riordino importante anche per il settore delle lotterie”

Intervenendo all’Assemblea STS, Alessandro Paciucci ha confermato la centralità assoluta della rete tabaccai nel mercato delle lotterie. “Il riordino è importante anche per le lotterie. Porterebbe chiarezza, investimenti e rafforzerebbe il presidio di legalità e di tutela delle entrate erariali”, ha detto.

Paciucci ha ricordato la crescita dei prodotti: “Negli ultimi anni il Gratta e Vinci ha registrato quasi il 40% di crescita dal 2019 ad oggi”. Ha poi affrontato il tema del rapporto tra fisico e online: “I due canali crescono insieme. L’80% dei giocatori online è “home of the game”, cioè gioca su entrambi i canali”.

Sul peso del retail nel mercato italiano ha portato dati molto chiari: “Il mercato italiano è un business retail: quasi il 90% del fisico e i tabaccai rappresentano il 40% del totale”.

Paciucci ha anche posto un confronto internazionale: “In Italia la componente digitale delle lotterie è al 3%. Nei Paesi mediterranei è sempre sotto il 5%, mentre in Francia arriva al 20% e nel Nord Europa sale ancora di più”. Ha spiegato il motivo: “In Italia la socialità del punto vendita è radicata. È un luogo riconosciuto, sicuro, dove si crea esperienza”.

Sul tema innovazione ha annunciato un investimento di grande rilevanza: “Con la nuova concessione del Lotto, porteremo un investimento di quasi 150 milioni per il rinnovo tecnologico dei punti vendita”.

E ha aggiunto: “La tecnologia, anche grazie all’intelligenza artificiale, è fondamentale per arricchire l’esperienza di gioco e sostenere lo sviluppo del business”.

Molto spazio è stato dedicato al gioco responsabile: “Abbiamo 50.000 schermi nei punti vendita per comunicare il gioco responsabile. I nostri giochi vengono testati da professori ed esperti per valutarne il rischio”.

E sul ruolo del tabaccaio: “Il ricevitore è l’interlocutore chiave del giocatore. Per questo abbiamo un programma di formazione congiunto con FIT”. “La rete è chiave, soprattutto nelle lotterie. La crescita sostenibile passa da innovazione e responsabilità”.

E ha concluso: “Il punto vendita è fondamentale per raggiungere il giocatore. È il luogo dove l’esperienza diventa intrattenimento”.

Lollobrigida (ADM): “La rete dei tabaccai un valore da tutelare. Nel riordino formazione nazionale obbligatoria e attenzione al giocatore e allo stesso tempo tutela delle reti”

Il direttore Giochi di ADM, Mario Lollobrigida, ha aperto il suo intervento ringraziando STS e chiarendo sin da subito la posizione dell’Agenzia: “La posizione dell’Agenzia la ribadisco: noi siamo vicini alla rete dei tabaccai, perché è la nostra rete, la rete dei concessionari dello Stato che raccolgono il gioco e vendono il tabacco in regime di monopolio. Quindi è una nostra rete che tuteliamo e curiamo ogni giorno come regolatore”.

Lollobrigida ha poi fatto il punto sul percorso del riordino del gioco fisico, attualmente in fase di definizione da parte di ADM: “Stiamo lavorando al decreto di riordino del gioco fisico, ai lavori per la redazione del testo finale della bozza che poi sarà portata all’esame della Conferenza Unificata”.

Ha ricordato che l’Agenzia è impegnata da mesi: “Ci stiamo lavorando da mesi. Ogni settimana portiamo avanti i lavori per trovare un punto di raccordo che possa garantire la filiera, l’interesse erariale e andare incontro alle esigenze degli enti locali”.

Sul tema delle distanze e dei limiti orari, Lollobrigida ha confermato la piena convergenza con la posizione dei tabaccai: “La vostra posizione sulle distanze e sugli orari è la stessa nostra. Il problema è che le iniziative delle Regioni e dei Comuni non sono state intercettate in tempo: adesso ci troviamo a risolvere un problema stratificato”. Con una linea chiara: “Pensiamo di aver trovato una soluzione di mediazione che possa essere accolta e portare a terra una rete produttiva, che mantenga struttura e dimensioni attuali”.

Uno dei pilastri del riordino, ha spiegato Lollobrigida, sarà la formazione degli operatori: “Un altro punto importante del decreto è quello della formazione e della responsabilità dell’operatore nei confronti del giocatore. La tutela del giocatore e la prevenzione del gioco compulsivo sono temi centrali riconosciuti dal legislatore”.

ADM intende uniformare ciò che oggi è frammentato: “Alcune concessionarie hanno già percorsi formativi, alcune Regioni li richiedono. Ma non è possibile che la Toscana faccia in un modo e la Sardegna in un altro. Serve una sintesi nazionale”.

Ha ricordato che i tabaccai partono da una base già più solida rispetto ad altri operatori: “I tabaccai hanno già un corso obbligatorio per ottenere o mantenere la concessione, con una parte dedicata al gioco pubblico”.

Ma quella parte dovrà essere aggiornata: “Questa formazione va ripensata e attualizzata: non più solo sul prodotto, ma anche su come intercettare comportamenti problematici prima che accadano”.

Lollobrigida ha però riconosciuto un limite oggettivo: “È chiaro che ci sono marcatori che possono far identificare un giocatore a rischio, ma non sempre è possibile intercettarlo. Il giocatore, ad esempio, può fare 15 giocate in altrettanti punti vendita diversi”.

Sulla rete dei tabaccai, Lollobrigida ha ribadito che: “Per noi la rete è importantissima: è la rete dei nostri concessionari. Non sono punti vendita di un concessionario: sono i nostri concessionari”.

E ha garantito l’impegno dell’Agenzia: “La proteggeremo per quanto ci è possibile, per quanto riguarda il gioco e gli adempimenti successivi all’emanazione del decreto di riordino”.

Lollobrigida ha chiuso con uno sguardo prospettico: “Secondo me c’è ancora spazio per le rivendite e ricevitorie per acquisire altri prodotti di gioco. Nel riordino abbiamo creato una rete che comprende pienamente i tabaccai, per ridimensionamento e caratteristiche”.

De Bertoldi (Gruppo Lega): “Serve comunicazione chiara: il gioco legale non è il male assoluto. La politica segue i sondaggi, per questo il settore viene penalizzato”

L’onorevole Andrea De Bertoldi, deputato del Gruppo Lega, ha preso la parola all’Assemblea nazionale STS rivolgendosi direttamente ai rappresentanti della rete tabaccai e delle imprese del gioco pubblico.

“Vi ringrazio per l’invito e ringrazio il presidente Zamparelli e ciascuno di voi, perché rappresentate le tante imprese italiane che, alzandosi presto la mattina e aprendo le proprie botteghe, tengono in piedi questo Paese”, ha esordito.

De Bertoldi ha affrontato subito un tema centrale: il pregiudizio che circonda il settore. “Voi rappresentate un settore che ha tanti pregiudizi. Una parte della politica e dell’opinione pubblica vi vede come un ambito nel quale ci si può fare del male. E poi ci sono gli estremisti che vedono il male assoluto nel gioco”, ha osservato.

Il deputato ha insistito sulla necessità di una comunicazione più efficace: “Il consiglio che dò è che c’è bisogno di una importante comunicazione. Dovete far capire che la vostra attività non è il male assoluto”.

E ha precisato: “Non avete nessun interesse a creare ludopatie o a rovinare il pensionato o l’operaio. Il vostro interesse è concedere, in base alle possibilità di ognuno, un momento di piacere”.

De Bertoldi ha spiegato come il gioco debba essere considerato un’attività di intrattenimento: “Il confine non è tra buono e cattivo, ma tra chi vede nel gioco un piacere e chi può avere una degenerazione del proprio approccio”. “Qualunque aspetto della vita può degenerare: anche le medicine servono per stare meglio, ma se uno esagera si ammala di più”.

De Bertoldi ha affrontato con franchezza il rapporto tra percezione pubblica e scelte politiche: “La politica attuale agisce con i sondaggi in mano. Se il sentiment è contro di voi, gran parte della politica tende ad agire contro di voi perché altrimenti perde voti”.

E aggiunge: “Il popolo dice: quel partito aiuta l’azzardo, rovina le famiglie. Questo spiega i problemi che incontrate e che incontrano quei politici che vogliono ragionare oggettivamente e serenamente”.

Il deputato indica una strada precisa: “Bisogna comunicare e comunicare bene, anche sulla base di studi e analisi che dimostrino scientificamente che il vostro lavoro non rovina le famiglie e non porta le persone ad ammalarsi”.

Accanto alla comunicazione, però, richiama un dovere etico e professionale: “Se entra un pensionato e vi accorgete che spende gran parte delle sue disponibilità giocando, è giusto che siate voi i primi a muovervi per evitare fenomeni degenerativi”. E chiarisce il senso dell’invito: “Un imprenditore vuole una clientela di qualità, non una clientela malata”.

Guardando al futuro del settore, De Bertoldi ha espresso un auspicio preciso: “Siamo alle porte – ci auguriamo – dei nuovi bandi per il gioco fisico. È impensabile che le PMI italiane non possano continuare ad essere protagoniste”.

Toxiri (FIT): “Capire le nostre origini significa comprendere meglio il presente. Il settore ha bisogno di visione, coerenza e un riordino vero e duraturo”

Il Direttore delle Politiche Associative FIT, Barbara Toxiri, ha presentato il nuovo volume Ricevitori, ricevitorie e giochi pubblici, un libro che ricostruisce la storia del comparto e propone una lettura organica del sistema del gioco pubblico. “Non un manifesto né un manuale tecnico, ma un contributo di riflessione”.

“Il libro Ricevitori, ricevitorie e giochi pubblici non si limita a raccontare il settore, ma cerca di restituire quella profondità, quella storia e soprattutto quel senso che gli è proprio”, ha continuato.

Toxiri ha spiegato l’obiettivo dell’opera: “È un libro che cerca di rispondere alle esigenze di mettere ordine a un comparto che spesso viene raccontato attraverso emergenze normative, singoli episodi, provvedimenti isolati”. “Bisogna cominciare a riguardare il settore con una visione d’insieme. Solo così possiamo capire cosa è successo, da dove siamo partiti, dove siamo arrivati e dove vorremmo andare”.

Toxiri ha illustrato la struttura del volume: “Nella prima parte abbiamo risalito le origini del gioco: l’origine del gioco pubblico, la riserva statale, il senso delle concessioni statali e poi tutta l’evoluzione che ha portato alla nascita dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il nostro attuale ente regolatore”.

L’obiettivo della ricostruzione storica è comprendere il sistema: “Cerchiamo di capire il senso di un sistema pubblico del gioco, quali esigenze sociali soddisfa e come si è arrivati a quel cortocircuito che produce un’emorragia normativa che pesa così tanto sui territori e su tutti noi operatori”. “Vuole essere un contributo di riflessione per descrivere un quadro reale e per capire dove siamo arrivati e perché un riordino è indifferibile e deve essere vero, coerente e duraturo”.

La parte finale dell’opera è dedicata agli operatori e alle imprese: “La seconda parte parla di noi: delle ricevitorie, delle tabaccherie, delle persone e delle imprese che rappresentiamo”. Toxiri ha descritto l’evoluzione del ruolo del tabaccaio: “Racconta come è cambiato il ruolo del tabaccaio nel tempo: da commerciante, pur di prodotti particolari, a operatore professionale del gioco, con un ruolo distinto, formato e consapevole”. Un ruolo inserito in un settore “in costante evoluzione, che richiede sempre più innovazione, sostenibilità e responsabilità”.

Toxiri ha concluso spiegando la finalità del volume: “Non è un manifesto, non è un manuale tecnico, non ha nessuna pretesa di questo tipo. È un punto di riflessione”. E ha sintetizzato il messaggio centrale: “Riteniamo che capire le nostre origini e capire il passato significhi capire il presente e provare, da queste basi, a costruire un futuro con sempre maggiore coraggio e sempre maggiore consapevolezza, per il settore e per la nostra categoria”.

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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di giovedì 27 novembre

Si vince anche indovinando 4, 3 o 2 numeri della combinazione estratta

Estrazione del giovedì per il VinciCasa. C’è un’estrazione al giorno, l’appuntamento è alle 20:00.

La combinazione vincente è:

4-6-8-29-38

Le quote:

CATEGORIAVINCITORIVALORI IN EURO (€)
Punti 50
Punti 48183,81 €
Punti 326219,84 €
Punti 229792,40 €

Per avviare le pratiche di riscossione del Premio, il vincitore deve recarsi presso gli Uffici Pagamento Premi di Milano o Roma, portando con sé la ricevuta vincente, un documento di identità e il codice fiscale.

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Million Day

Million Day, l’estrazione delle 20:30 di giovedì 27 novembre

Un nuovo appuntamento serale con il concorso tanto seguito dai giocatori italiani

Con il Million Day c’è sempre una nuova opportunità per vincere un milione di euro o 100.000 euro con l’opzione Extra. Le estrazioni Million Day vengono effettuate ogni giorno, dal lunedì alla domenica, alle ore 13:00 e alle 20:30.

La combinazione vincente è:

14-15-28-30-32

I numeri Extra:

19-40-43-44-52

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Lotto e 10eLotto

Estrazioni Lotto e 10eLotto, i numeri di giovedì 27 novembre

I risultati delle estrazioni sono disponibili alle 20:30 circa

Appuntamento del giovedì per il Lotto ed il 10eLotto.

Al Lotto si può giocare scegliendo una delle 11 ruote previste, vale a dire Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Nazionale.

E’ previsto anche il gioco su “Tutte”. In questo caso per vincere è sufficiente che la combinazione giocata esca su una qualsiasi di queste ruote: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia. Dal gioco su Tutte è esclusa la ruota Nazionale.

Si può giocare su più ruote contemporaneamente. I numeri in gioco vanno dall’1 al 90.

Si può giocare in tutte le ricevitorie autorizzate, oppure sui siti che prevedono questo servizio o attraverso una apposita app.

I numeri estratti per il Lotto sono:

La combinazione del 10eLotto:

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SuperEnalotto

Estrazioni SuperEnalotto, la combinazione di giovedì 27 novembre

Per partecipare al concorso si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90

Appuntamento del giovedì per il SuperEnalotto.

Le estrazioni del SuperEnalotto sono tre alla settimana e si svolgono nelle giornate di martedì, giovedì e sabato alle ore 20,00. Nei giorni di estrazione è possibile giocare fino alle 19,30.

Dal 7 luglio del 2023 un’estrazione aggiuntiva tutti i venerdì. 

Per partecipare al concorso SuperEnalotto si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90. Ogni colonna giocata comporta una spesa di 1 euro. Si vince con “2”, “3”, “4”, “5”, “5+1” e “6” punti.

E’ possibile aggiungere alla giocata il numero SuperStar, estratto anch’esso compreso tra 1 e 90, al costo di 0,50 euro per ogni combinazione. Centrando il numero SuperStar si vince anche facendo “0” o “1” punto sulla sestina giocata.

Per quanto riguarda la categoria più alta, quella del “6”, è previsto il meccanismo del jackpot. La quota del montepremi del singolo concorso andrà a sommarsi a tutte le altre quote dei concorsi nei quali il “6” non viene centrato.

La combinazione vincente di giovedì 27 novembre è:

9 28 50 43 88 61 Numero Jolly 83 Superstar 62

Come avviene lo spoglio?

Tra la chiusura della raccolta (ore 19.30) e l’inizio della procedura di estrazione (ore 20.00) la Commissione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, deposita nell’armadio blindato i dischi ottici, non riscrivibili e non modificabili, su cui sono salvate tutte le combinazioni giocate.

Una volta avvenuta l’estrazione della combinazione vincente, la Commissione provvede al prelievo dall’armadio dei dischi ottici e ad inserire i dati del concorso nel sistema informatico messo a disposizione dal Concessionario, non connesso a nessuna rete e quindi non accessibile dall’esterno. Successivamente al caricamento dei dati, la Commissione inserisce nel sistema informatico la combinazione dei numeri vincenti del SuperEnalotto e il numero SuperStar. Si dà avvio, quindi, alla procedura di spoglio per l’individuazione delle ricevute di gioco vincenti e alla redazione del relativo elenco, comprensivo delle relative quote di vincita.

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Eventi

Enada Workshop 2025, D’Angelo: “Fondamentale il pieno riconoscimento giuridico della figura del gestore”

Distanze, responsabilità, innovazione e ruolo dello Stato le parole chiave di un confronto che fotografa lo stato dell’arte del settore del gioco pubblico

La seconda parte dell’Enada Workshop 2025 ha visto sul palco operatori e associazioni e l’apertura del presidente Sapar, Sergio D’Angelo, che ha definito con chiarezza qual è – secondo la filiera – la linea rossa del riordino in preparazione.

D’Angelo ha ricordato che “negli ultimi venticinque anni ai gestori è stato chiesto moltissimo: investimenti, formazione, responsabilità, sacrifici”. E ha ribadito che una riforma che non tenga conto del loro ruolo sarebbe “la riscrittura di un nuovo modello di business che ci estrometterebbe definitivamente. È inaccettabile”.

Uno dei passaggi centrali ha riguardato l’identità industriale delle aziende di gestione: «Le nostre imprese sono italiane, radicate nei territori. Non possono essere schiacciate dalle logiche multinazionali, guidate da ragioni finanziarie più che industriali». Da qui la richiesta di un riordino che sia davvero inclusivo, moderno e allineato al contesto europeo, ma senza cancellare chi, negli anni, ha presidiato migliaia di esercizi pubblici costruendo una filiera capillare.

“Il gestore è il punto nevralgico della filiera, anche nell’intrattenimento”

D’Angelo ha parlato apertamente della marginalizzazione subita negli ultimi anni, soprattutto rispetto agli operatori verticali che uniscono ruolo di concessionario e attività operative: «Qualcuno ritiene che siamo diventati marginali. Noi sappiamo che non è così». Ha poi denunciato il rischio di vedere scomparire il comparto dell’intrattenimento puro: “È lì che si costruisce il rapporto quotidiano con i territori, con le comunità. Scordarsene è gravissimo”.

Un altro tema cardine è stato il destino dei bar e dei piccoli esercenti: «Pensare che togliere apparecchi significhi ridurre il gioco è una pericolosa ingenuità». La conseguenza, secondo D’Angelo, sarebbe l’aumento del gioco illegale, come confermato dai dati citati del Moige.

“Serve un riconoscimento giuridico pieno e l’accesso alle quote dei concessionari”

Per la prima volta, Sapar mette in chiaro una proposta strutturale: la partecipazione dei gestori alle quote dei concessionari, così da diventare parte del modello industriale e non più semplici fornitori operativi. “Solo così si crea un equilibrio vero”, ha affermato.

La chiusura è stata un appello alla filiera e alle istituzioni: «Serve un patto per il futuro del gioco legale», ricordando che le aziende di gestione hanno contribuito allo Stato, negli ultimi vent’anni, “quasi 100 miliardi di euro”.

Caliendo (Eurispes): “Il gioco legale è l’unico vero argine all’illegale. Norme diverse tra regioni creano confusione”

Angelo Caliendo ha offerto una lettura macroeconomica del comparto: con “157 miliardi di euro generati”, il settore resta uno degli asset più rilevanti dell’economia italiana. Ma l’opinione pubblica – ha detto – non distingue tra gioco legale e illegale.

Per Caliendo, comprimere l’offerta legale “non riduce la domanda: la sposta sul sommerso”. E ha insistito sulla necessità di una cornice omogenea, superando norme regionali spesso nate da reazioni emotive, come i distanziometri: “Non producono alcun effetto”.

Affinita (Moige): “La parola d’ordine è responsabilità

Antonio Affinita ha riportato dati preoccupanti sulla facilità con cui i minori accedono a contenuti vietati. Sul gioco d’azzardo è stato netto: «Quando un minorenne gioca, è istantaneamente illegale».

Ha riconosciuto l’impegno di forze dell’ordine e ADM nei controlli, ma ha chiesto agli operatori di essere il primo presidio di responsabilità: “Non si può mettere un poliziotto davanti a ogni slot, ma è indispensabile la consapevolezza del settore”.

Cardia (Acadi): “Le distanze non tutelano nessuno. Il nuovo nemico è l’online? Errore gravissimo”

Geronimo Cardia ha denunciato un clima di costante ricerca del “nemico pubblico”, oggi identificato – secondo lui – nel gioco online. Un approccio che definisce sbagliato perché frammentato: “Individuare un solo tipo di gioco come problema è lo stesso errore che facciamo dal 2010”.

Sulle distanze è stato diretto: “È intellettualmente errato pensare che tutelino l’utente. Andrebbe estirpato il concetto stesso”. La vera protezione, per Cardia, è tecnologica: riconoscimento facciale, prodotti safe, sistemi di alert, strumenti equi per i giocatori.

Cangianelli (EGP): “Obiettivo canalizzare il gioco in un’offerta il più possibile controllata”

“L’obiettivo che dovrebbero avere tutti è di raggiungere il 100% di gioco legale ed eliminare l’illegale”. Lo ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente Egp. “Chiudere e distanziare una parte dell’offerta, come gli apparecchi, sposta la domanda da un’altra parte. Non la cancella. Mettere limiti orari per gli apparecchi, non può portare alcun vantaggio”, ha continuato. “Una normalizzazione permetterà di pianificare gli investimenti”.

Zamparelli (Sts): “I distanziometri? Inefficaci”

Emilio Zamparelli ha ricordato la stagione del “toto nero” e il ruolo storico degli esercenti autorizzati. Oggi – ha detto – il problema non è più la raccolta clandestina nelle strade, ma il gioco illegale veicolato dal web: «Attraverso le piattaforme .com arriva ovunque». Ha criticato apertamente le Regioni: “Quando sento parlare di compromesso mi irrito. Le fasce orarie e i distanziometri sono inefficaci”. E ha chiesto che il riordino restituisca “dignità a chi rappresenta lo Stato sul territorio”.

Di Lecce (Novomatic): “Innovazione e responsabilità per un sistema sostenibile”

Mara Di Lecce ha posto al centro l’equilibrio tra sostenibilità, tutela dell’utente e innovazione tecnologica. “Il gioco responsabile non è uno slogan”, ha detto, ricordando l’impegno dell’azienda nella produzione di apparecchi più sicuri. Ha ribadito che la legalità è una condizione essenziale per il futuro del comparto: “Il nostro prodotto deve essere chiaramente identificabile come legale”.

Sestili (Global): “Il problema non è la tutela, ma come nascono le norme”

Stefano Sestili, responsabile del progetto online Global, ha sottolineato che “Gli operatori dialogano con il regolatore, con ADM, e siamo sostanzialmente dalla stessa parte: c’è una competenza condivisa e un linguaggio comune. Nella politica invece la situazione è diversa”. Ha spiegato infatti che: “La politica, più che parlare di contenuti, fa operazioni di marketing, perché deve raccogliere numeri come chi deve vendere un prodotto”.

Palo (CNI): “La figura del gestore è nata vent’anni fa: discutere ancora del suo futuro è paradossale”

Vito Palo ha ricostruito l’evoluzione delle AWP dal 2004, sottolineando il ruolo chiave dei gestori nel ripulire il mercato dagli apparecchi illegali. Oggi – ha detto – è assurdo che il loro ruolo sia ancora incerto. Palo ha posto l’accento sulla tutela del giocatore: serve “un apparecchio meno invasivo e con un payout più alto”, ricordando che negli ultimi vent’anni il payout è stato progressivamente abbassato.

Sbordoni (Utis): “Le norme sbagliate creano vuoti. E nei vuoti nasce l’illegalità”

Stefano Sbordoni ha puntato il dito contro un legislatore spesso poco informato: “Chi doveva intervenire non l’ha fatto o l’ha fatto male”. La richiesta è una sola: ascoltare chi opera nel settore e conosce i meccanismi che regolano la filiera.

Chiacchio (AGSI): “La politica decide senza sapere. Servono regole chiare e sostenibili”

Pasquale Chiacchio ha riportato il tema della responsabilità della politica nel definire norme applicabili e coerenti. Ha denunciato i ritardi nell’attuazione delle leggi approvate e l’assenza di competenze specifiche: “Decidono senza sapere cosa vanno a fare”. Ha ribadito che non è il gioco legale a creare vulnerabilità: “All’80% è il mercato illegale”. E ha chiuso chiedendo regole “certe, sostenibili e costruite con il contributo degli operatori”.

Parlati (Sgi): “Uniformare norme sbagliate non serve. Lo Stato deve difendere la propria immagine”

In chiusura, Gennaro Parlati ha ribaltato la narrazione secondo cui il settore deve riabilitare la propria reputazione: “Noi operiamo per conto dello Stato. È lo Stato che deve difendere la propria immagine”. Sul tema dell’omogeneità normativa ha avvertito: “Uniformare gli errori non serve. Prima vanno corretti”.

Maselli (Ass. Regione Lazio): “Ricadute positive sui comuni per la compartecipazione al gettito erariale”

Sulla questione è successivamente intervenuto anche Massimiliano Maselli (Assessore all’Inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio).

«Sul contrasto al gioco d’azzardo, la Regione Lazio ha messo a disposizione oltre 1,4 milioni di euro per il consolidamento e lo sviluppo di attività di prossimità e di auto-mutuo-aiuto. L’obiettivo è coinvolgere le ASP affinché diventino soggetti di riferimento per la pianificazione e il coordinamento degli interventi. I territori, al contempo, possono giocare un ruolo importante nella lotta al gioco illegale e con una compartecipazione del 5% del gettito erariale, i Comuni potrebbero avere ricadute positive, con più risorse per sociale, sicurezza urbana, prevenzione delle dipendenze e sostegno ai più fragili.

In vista del prossimo riordino nazionale del gioco pubblico, inoltre, il ruolo delle Regioni deve essere centrale e non meramente consultivo. Le Regioni, che hanno una conoscenza diretta dei contesti sociali, economici e sanitari, devono partecipare in modo sostanziale alla definizione delle linee guida nazionali, a partire dai criteri autorizzativi, dai modelli distributivi, dagli strumenti di prevenzione e dalle politiche di controllo.

Le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Regione Lazio contro il gioco patologico rappresentano uno strumento fondamentale, ma è evidente che oggi debbano essere aggiornate. Il contesto è profondamente cambiato: il rischio non riguarda più soltanto le forme tradizionali di gioco, ma si estende sempre più all’universo digitale, alle piattaforme online, alle app e alle nuove forme di intrattenimento.

È essenziale rafforzare l’integrazione tra sanità, scuola, servizi sociali ed enti locali, costruendo campagne strutturate, continuative e basate su dati epidemiologici aggiornati».

Gatti (vicepres. Sapar): “Slot machine di nuova generazione: tecnologia e responsabilità per un gioco più sicuro”

Le innovazioni tecnologiche possono diventare uno strumento concreto di tutela del giocatore, riducendo i rischi di dipendenza e riportando il gioco fisico al centro di un contesto più controllato e trasparente. È questa la filosofia che ha guidato la realizzazione di un prototipo della nuova AWP, presentato al workshop Sapar 2025 dal vicepresidente dell’associazione, Francesco Gatti.

La macchina introduce un payout minimo del 70%, superiore agli attuali standard italiani e una vincita massima di 200 euro, il doppio rispetto alle AWP tradizionali. Parametri che, secondo Gatti, non puntano a rendere il gioco più aggressivo, ma a restituire competitività e sostenibilità a un prodotto che oggi paga meno di qualsiasi slot europea, con un ritorno al giocatore fermo al 65%. “Portare il payout al 70% significa offrire un’esperienza più equa e trasparente, favorendo un utilizzo consapevole”, ha spiegato.

La vera rivoluzione, però, è nel sistema di gestione delle vincite: non più monete erogate a ogni premio, ma crediti accumulati in un display digitale, il cosiddetto “bank”. Il giocatore può decidere se rigiocarli o scaricarli in un’unica soluzione, riducendo l’usura meccanica e rendendo la partita più fluida, simile a quella delle videolottery. A questo si aggiunge una messaggistica dinamica che accompagna la sessione con avvisi di moderazione e riferimenti a numeri verdi, anticipando le linee guida delle future VPR.

Sul fronte della sicurezza, la macchina integra un QR code ADM criptato, leggibile solo tramite un’app dedicata alle forze dell’ordine. In questo modo i controlli possono avvenire senza aprire fisicamente l’apparecchio, contrastando manomissioni e clonazioni. “È il sistema anti–taroccamento più avanzato mai sviluppato per le AWP italiane”, ha sottolineato Gatti.

Il prototipo è stato pensato come “norma ponte” da gennaio 2026 fino all’arrivo delle nuove macchine, previsto tra il 2027 e il 2028. In un mercato in calo, segnato dalla chiusura di locali e dalla migrazione dei giocatori verso l’online, l’obiettivo è offrire subito un’evoluzione tecnologica che tuteli il consumatore e preservi gli incassi statali, senza attendere il riordino complessivo del settore. In sintesi, la nuova AWP si propone come un prodotto moderno e responsabile: un ponte tra l’attuale generazione di apparecchi e le future VPR, che vuole tutelare il giocatore, rafforzare la legalità e restituire competitività al gioco fisico recuperando quei giocatori che, a fronte delle limitazioni introdotte nelle macchine da gioco, hanno trovato più attraente il gioco online, soprattutto quando fuori dal controllo dello Stato.

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Enada Workshop 2025: “Progettare insieme il futuro del gioco: il cambiamento del settore fra innovazione e tutela del consumatore e delle imprese”

D’Angelo (pres. Sapar): “Rappresentiamo un presidio di legalità su tutto il territorio”

L’Enada Workshop 2025 si è svolto con un confronto serrato tra istituzioni, operatori e politica sul futuro del gioco pubblico, in un momento decisivo per il riordino del settore e per la definizione delle nuove regole che accompagneranno i prossimi anni. La quarta edizione dell’evento, organizzata da Sapar e Italian Exhibition Group, ha visto alternarsi sul palco le principali voci dell’industria e del legislatore, in attesa della bozza finale del decreto sul gioco fisico attesa per dicembre.

Il presidente di Sapar, Sergio D’Angelo, ha aperto i lavori ringraziando forze dell’ordine e ADM per il loro ruolo nella tutela della legalità. «Siamo operativi in tutte le regioni d’Italia, un presidio di gioco legale che rappresenta il cuore pulsante di Sapar», ha ricordato, sottolineando l’urgenza di «innovazione, tutela del consumatore, sicurezza e sostenibilità delle imprese».

Ha evidenziato il calo di raccolta ed entrate degli ultimi anni: «Dal 2019 a oggi abbiamo registrato una riduzione della raccolta del 30%, del gettito erariale del 22% e del 21% per la filiera».

Andrea Ramberti, presidente IEG, ha evidenziato il valore dell’appuntamento: «Siamo riusciti a creare con questo workshop un evento partecipato e significativo per il settore».

Testa (FdI): “Regole più chiare e tassazione più uniforme”

Guerino Testa, deputato di Fratelli d’Italia, ha insistito sui tre pilastri del comparto: «Sicurezza, legalità e intrattenimento sono concetti che devono essere sempre detti in maniera chiara». Sulla riforma: «Gli emendamenti ponte possono garantire alcuni segnali che il vostro mondo chiede». E sulla prospettiva della delega: «Con delle regole più chiare si potranno aumentare le unità occupazionali, così da avere una maggiore uniformità di comportamento tra i vari operatori».

Gasparri (FI): “No alla criminalizzazione del settore”

Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha richiamato la necessità di superare una narrazione distorta: «Ritengo che questo settore non vada criminalizzato. C’è sempre stata molta ipocrisia». Sulle distanze: «Pensare che la distanza fisica risolva il problema è una grande ipocrisia: oggi il gioco arriva ovunque». E sulle dipendenze: «È un fenomeno dei nostri tempi, ma resta un’anomalia, non la regola».

De Bertoldi (Gruppo Misto): “Tutela del giocatore e industria possono convivere”

Il deputato del Gruppo Misto ha rimarcato la centralità delle imprese italiane: «Gli interessi dell’industria del gioco e la tutela del giocatore si possono conciliare dando fiducia ai concessionari dello Stato». Ha denunciato lo squilibrio fiscale: «L’unica colonna che sale è quella dell’introito dell’erario, mentre i vostri ricavi diminuiscono». Sul quadro normativo: «La Conferenza Stato-Regioni è già al lavoro per uniformare il quadro regolatorio».

De Palma (FI): “La vera piaga è il gioco illegale”

Il deputato di Forza Italia ha insistito sul ruolo dell’innovazione: «Attraverso il binomio formazione–innovazione potete tracciare il mondo di chi utilizza il gioco legale». E ha attaccato la “giungla normativa”: «Alcune norme non hanno alcun senso. È il mondo dell’ipocrisia». Un messaggio chiaro: «Il vero problema non è il gioco legale: il vero problema è il gioco illegale».

Cattaneo (FI): “Raccontare la realtà di un sistema regolamentato”

Cattaneo ha ricordato la necessità di una comunicazione più corretta: «Dobbiamo far conoscere ciò che viene fatto da un punto di vista tecnologico e in collaborazione con le Forze dell’ordine». E ha avvertito: «Mentre regolamentiamo un’emergenza, ce n’è già un’altra: la diffusione del gioco online».

Lollobrigida (ADM): “Bozza riordino gioco fisico pronta entro dicembre. Se il decreto sarà approvato, gare al via entro fine 2026”

La parte più attesa del workshop è stata quella dedicata all’intervento di Mario Lollobrigida, direttore Giochi di ADM, che ha illustrato lo stato del riordino del gioco fisico e le tappe che attendono il settore nei prossimi mesi.

«I lavori sono ancora in corso – ha spiegato – stiamo collaborando con gli uffici legislativi del viceministro e con l’ufficio di gabinetto per le ultime rifiniture della bozza che avevamo già preparato a maggio». «La bozza c’è, è allo studio, e vogliamo chiudere il prima possibile con un testo definitivo. Ritengo che entro dicembre avremo chiuso il documento».

«Le regioni hanno chiesto di mantenere il discorso delle distanze tra i luoghi sensibili. È per loro un punto imprescindibile», ha confermato. ADM ha però proposto criteri più flessibili: «Abbiamo fatto una proposta molto diminutiva di quanto è ora nelle regioni».

Formazione obbligatoria per gli operatori

Un capitolo centrale sarà la qualificazione del personale: «L’operatore deve avere una maggiore consapevolezza dei rischi e saper riconoscere comportamenti a rischio».

Nuove gare nel 2026: apparecchi, scommesse e bingo

«Se si riesce a licenziare il decreto prima della scadenza della delega, le gare partiranno a fine 2026 e il nuovo assetto si avrà nel 2027». Sul bingo: «Il Consiglio di Stato è stato chiaro: non è possibile mantenere proroghe così lunghe».

«Evitano l’accesso dei minori, monitorano in tempo reale le attività di gioco e inviano alert in caso di comportamenti a rischio», ha sottolineato.
«C’è un grande futuro nel settore AWP».

Illegale favorito da distanze e orari restrittivi

«Le ordinanze dei sindaci e le leggi regionali spesso favoriscono l’illegale. Bastano cinque computer in una stanza dietro un bar collegati a un sito .com».

«Ci sarà un contatto più stretto e più penetrante sulle attività e sull’offerta di gioco». Obiettivo: un sistema più coerente, moderno e sostenibile.