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Million Day

Million Day, l’estrazione di sabato 26 febbraio

Per partecipare bisogna selezionare 5 numeri compresi tra 1 e 55, in palio fino a 1 milione di euro

Dalla nascita del gioco oltre 200 le vincite da 1 milione di euro distribuite, l’ultima ha premiato la provincia di Lecce, grazie a una giocata da 5 euro.

La combinazione vincente di sabato 26 febbraio è:

1920275255

Oltre ai sistemi integrali, si può giocare anche i sistemi ridotti, che sviluppano una parte delle possibili combinazioni con i numeri selezionati.

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Normativa

Scommesse, ADM: “Aumentato a 4 il numero dei terminali nei corner sportivi”

Pastorino, STS: Molto soddisfatti della determina. Visto il successo del Totocalcio abbiamo necessità di più strumenti da offrire ai giocatori

Aumento del numero dei terminali nei corner sportivi e per la precisione ad un massimo di 4 terminali a punto di gioco. E’ quanto stabilito da una determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli firmata il Direttore Centrale ad interim Stefano Saracchi.

La decisione è stata presa grazie al “crescente riscontro ottenuto dal Totocalcio e in previsione di una ancor maggiore incremento della raccolta di tale concorso pronostici”, essendosi “verificato un maggior afflusso di pubblico nei corner di gioco sportivi”, visto che “il Totocalcio – a riprova della sua natura – viene giocato, prevalentemente, in esercizi che non hanno come attività principale quella della raccolta del gioco” – si legge nel documento.

“Il persistere dell’attuale stato di emergenza legato alla pandemia da Covid-19 impone di assumere ogni misura idonea a favorire il maggior distanziamento sociale tra le persone per ridurre il rischio di contagio”. Per questo motivo, “tenuto conto che i terminali assolvono anche a una funzione di informazione in ordine ai prodotti e servizi offerti, atta, nella fattispecie, a garantire la giusta comunicazione a prodotti di gioco legale – come il totocalcio” e visto “che la migliore e più ampia espansione del totocalcio può contribuire a ricondurre il pubblico verso giochi con maggiore coinvolgimento intellettivo per eliminare gli effetti patologici, con positivi riflessi anche per la tutela della salute pubblica”, si consente “l’aumento a 4 il numero massimo di terminali di gioco presso i corner sportivi”.

“Siamo molto soddisfatti per questa determina di ADM. L’aumento dei terminali nei corner sportivi era una richiesta che noi avevamo fatto all’Agenzia, per diversi motivi”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Giorgio Pastorinopresidente di STS, commentando la determina di ADM.

“Avevamo la necessità di velocizzare il gioco in ricevitoria – ha proseguito Pastorino – e dare più strumenti ai giocatori per poter garantire il distanziamento nei negozi. Con il lancio poi del nuovo Totocalcio, che sta funzionando molto bene, avevamo fatto presente all’Agenzia che sarebbe stato utile avere più strumenti per far giocare al nuovo concorso”.

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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di venerdì 25 febbraio

Tutti i giorni si può vincere una casa più 200mila euro in contanti subito

Appuntamento del venerdì con l’unico concorso in Italia che mette in palio ogni giorno una casa.

L’estrazione di venerdì 25 febbraio è:

314-19-26-30

Le quote

N. VINCITECATEGORIAEURO
nessunaPunti 50,00 €
10Punti 4165,15 €
343Punti 317,02 €
3.275Punti 22,45 €

Per giocare al VinciCasa bisogna scegliere 5 numeri compresi tra 1 e 40. Il costo di ogni giocata è di 2 euro.

Si vince centrando “2”, “3”, “4” e “5” punti.

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Million Day

Million Day, l’estrazione di venerdì 25 febbraio

Ogni giorno in palio un milione di euro per chi centra il premio maggiore

Un nuovo appuntamento con il Million Day, il concorso che mette in palio un milione di euro al giorno.

Il Million Day ha fatto il suo debutto il 7 febbraio 2018. Da allora sono state più di 54mila le vincite da 1.000 euro distribuite.

La combinazione vincente di venerdì 25 febbraio è:

511243548

Per partecipare al Million Day è necessario selezionare 5 numeri compresi tra 1 e 55 e controllare l’estrazione per scoprire se la propria giocata è vincente.

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Normativa

Nuovo Totocalcio: il jackpot per il “13” abbatte il muro del milione di euro

Per il prossimo concorso saranno ben 3, per il Nove, l’Undici ed il Tredici, i jackpot a disposizione degli appassionati

Il Nuovo Totocalcio prosegue nella sua marcia trionfale. Le schedine giocate continuano a crescere, così come la raccolta. Il “13” al Nuovo Totocalcio non ha tuttavia ancora trovato il suo primo vincitore e dopo i primi 6 concorsi il jackpot ha toccato la cifra record di 1,3 milioni di euro, comprensiva del jackpot accumulato e della quota parte del prossimo montepremi.

Ed il jackpot non è solo quello per il “13”. Nell’ultimo concorso infatti non essendoci stati vincitori per la “Formula 9” e la “Formula 11”, si è accumulato per ciascuna categoria un jackpot, rispettivamente di 50mila e 200mila euro.

Un viaggio lungo quasi 45 anni che ha per protagonista il Totocalcio. In quasi 5 decenni è cambiato il mondo, è cambiato il calcio ma il famoso Tredici è rimasto sempre nel cuore e nella memoria collettiva di tutto il Paese; il rapido successo della nuova formula attuata dal Totocalcio dal 4 gennaio 2022, ne è la dimostrazione più evidente. Superando il muro del milione di euro il nuovo Totocalcio raggiunge un traguardo importante e significativo.

E ricordando la storia di questo concorso, si può tornare a 45 anni fa, al concorso numero 19 del 31 dicembre 1977 quando, per la prima volta nella storia del gioco, la vincita superò il miliardo di lire. Il 13 centrato regalò al fortunato vincitore la bellezza di un miliardo e 185 mila lire. La schedina dell’epoca comprendeva otto gare di Serie A, tre di Serie B e le ultime due di Serie C. I risultati che resero miliardaria quella schedina furono essenzialmente due e coinvolsero le due formazioni milanesi: l’Inter venne bloccata in casa dal Pescara che aveva raccolto la miseria di 6 punti in 11 giornate mentre il Milan capolista di Liedholm e Rivera venne ripreso, a sei minuti dalla fine, dall’Atalanta, parente lontana dei ragazzi terribili di Gasperini.

Domenica prossima invece, quando potrebbe essere centrato il primo 13 milionario del gioco, non ci saranno in palinsesto né Milan né Inter. Venti le gare in programma, 8 fisse e le rimanenti 5 a scelta, tra Serie A, Serie B, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1: il meglio del calcio italiano ed europeo per il settimo concorso dell’anno che promette numeri ancora in crescita.

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Normativa

Giuliano Frosini (IGT): “I pregiudizi sul gioco pubblico si stanno affievolendo”

Il settore del gioco tra presente e futuro, riordino del mercato, gare concessioni, in un’intervista al Vice President Public Affairs IGT

Dallo stato dell’arte del settore dopo 2 anni di pandemia agli sviluppi che lo stesso avrà nei prossimi mesi, dall’atteso riordino del mercato del gioco pubblico alle gare per le nuove concessioni: questi sono solo alcuni degli importanti punti toccati nell’esclusiva intervista rilasciata, al direttore di Agimeg Fabio Felici, da Giuliano Frosini, Vice President Public Affairs IGT.

Qual è lo stato dell’arte del settore dopo 2 anni esatti di pandemia? E’ un mercato in ripresa o siamo ancora in una fase di “riparazione” dei danni subiti?

“Prima di entrare nel merito, rivolgerei un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al superamento della fase acuta della pandemia: operatori sanitari e medici. Anche nel nostro settore, un “grazie” va ai tabaccai, che hanno lavorato in prima linea nei momenti più difficili.

Il mondo del gioco pubblico, che ha vissuto una chiusura fra le più lunghe durante la crisi, sta vivendo oggi una fase di ripresa, grazie anche agli strumenti introdotti dal Governo per gestire la crisi sanitaria che hanno consentito alle persone di ricominciare a vivere. A mio avviso, però, la ripresa sarà vera quando sarà accompagnata da un percorso di riforma orientato alla stabilità regolatoria. Solo così gli operatori che, come molti altri imprenditori, hanno dovuto coprire a proprie spese i danni economici conseguenti alla chiusura, potranno finalmente guardare al mercato, già maturo, con minore preoccupazione”.

La gestione del settore durante la pandemia

“La situazione di estrema emergenza che abbiamo attraversato ha condotto i diversi governi che si sono succeduti ad agire nell’interesse della collettività e trovo che si sia fatto quanto di meglio possibile. Inoltre, il Regolatore ha svolto un’azione lungimirante dal punto di vista strategico. ADM, infatti, nell’ambito delle scelte del Governo, ha fornito il punto di vista del settore, grazie anche a studi e ricerche sul  mercato che hanno saputo offrire un’analisi utile al decisore.  Insomma una azione virtuosa  che ha supportato un dialogo fra le parti in equilibrio fra  le esigenze di mercato e l’interesse pubblico. Credo che il prolungamento delle chiusure e gli scarsi ristori siano soprattutto frutto del pregiudizio che fa da sfondo al dibattito politico sul Gioco Pubblico. Solo il settore del Gioco non ha visto alcun DPCM che sancisse la riapertura: semplicemente questa è avvenuta per inerzia…”

Ha sempre avuto una visione a lungo termine sul settore e non solo. Quello che ci aspetta è un 2022 di novità, di attese o di speranze naufragate?

“Dobbiamo distinguere se la ripresa è intesa come fine dei vincoli pandemici, come auspico e spero per tutti, quindi fine della pandemia, quindi ripresa dei consumi, rimozione di quelle difficoltà collegate ai classici problemi di questi 24 mesi. Fermo restando che le rimozioni avverranno nel rispetto delle valutazioni che prenderanno i decisori del governo, che a loro volta ascolteranno la comunità scientifica, questo ci lascia ben sperare per questo 2022. Supponendo invece che la pandemia finisca e che stiamo finalmente parlando della normalità, sarà il 2022 l’anno con grandi novità nella regolazione, la fine di alcuni grandi temi e l’avvio di un percorso nuovo per il settore? Sinceramente è difficile da dirsi. Per ora l’intendimento del decisore pubblico è stato immaginare un mercato, caratterizzato da concessioni in scadenza o scadute da tempo, che viene portato avanti con proroghe non strategiche ma tattiche. – Bisogna certamente sostenere in ogni modo l’idea di portare avanti la legge delega. Sarà una sfida difficile, vista l’approssimarsi della fine della legislatura, ma bisogna provarci anche grazie a un fatto nuovo, cioè che il pregiudizio dell’opinione pubblica comincia a mostrare un po’ la corda. Pure restando l’opinione pubblica particolarmente affezionata alle esternalità negative del settore credo che il “professionismo del no” cominci ora ad essere estemporaneo. Mi pare che i toni del dibattito siano più sostenibili anche da parte di chi, legittimamente, ha idee negative sul settore del gioco pubblico. Inoltre, si rafforza l’idea che il gioco legale è utile anche  in relazione al fatto  che non ci sia il gioco illegale”.

Senza nessuna velleità politica, su cosa dovrebbe incentrarsi il riordino del settore ? Le gare per il rinnovo delle concessioni scadute se e quando si faranno?

“Sul riordino ho pochi dubbi. Il riordino si deve fare e si farà. Non so se oggi sia una priorità ma si deve fare per numerosissimi motivi, il principale dei quali è il cuore stesso del riordino: rimodulazione del modello distributivo. Occorre partire da lì. Rimodulare il modello della distribuzione, consentirebbe anche di riaprire un discorso politico con gli enti locali. Una delle poche attività bipartisan della quale sento parlare negli ultimi anni, come sottolineato anche dal sottosegretario Federico Freni, è quella che evidenzia la necessità di ripartire dall’intesa della Conferenza delle Regioni del 2017, per intenderci quella voluta dall’allora sottosegretario con delega ai giochi Pierpaolo Baretta. Evidentemente c’era del valore nell’intesa trovata all’epoca. Bisogna ripartire da un fatto politico, cioè la revisione del modello distributivo deve essere portata avanti con la consapevolezza della sostenibilità di quella rete da parte degli Enti Locali. Il cuore, quindi, è il modello distributivo che deve presupporre un nuovo accordo, che passa, secondo me, attraverso la condivisione ella numerosità dei punti di vendita ed altre opportunità da valutare con Comuni e Regioni. Quando capita di parlare, ad esempio, di compartecipazione del gettito da parte degli Enti Locali si scatenano sempre molte critiche. Gli Enti Locali potrebbero trarre il vantaggio della trasformazione di una porzione delle upfront dovute allo Stato, quindi quelle cifre che vengono versate dai concessionari in occasione della gara. In aggiunta a questo, i pagamenti di multe e sanzioni verrebbero riscossi direttamente dagli Enti Locali, costruendo così una prospettiva di maggiore consapevolezza, a patto che le reti siano sostenibili, che gli investimenti dei punti vendita possano essere ragguardevolmente traghettati verso forme di maggiore sicurezza e di maggiore responsabilità del concessionario. può essere un buon modo per cooperare con gli Enti Locali e offrire strumenti di prevenzione e, se nel caso, anche di cura per quei soggetti che hanno avuto un impatto più forte dall’esposizione a questo tipo di prodotti. Ma non credo che il gettito debba “ingolosire” gli Enti Locali. Può essere uno degli strumenti, ma lo strumento centrale del dibattito, e insisto su questo punto, è la politica. Nel caso del gioco, mi riferisco al concetto condiviso, che deriva dal diritto comunitario, della riserva statale. La riserva occorre allo Stato centrale per dettare le regole che sono finalizzate alla valutazione degli eventuali impatti sociali che derivano da quel settore. dovrebbe essere la sostenibilità del modello distributivo a fare la differenza, non l’opinione pubblica di questo o di quel territorio. Armonizzare significa anche offrire la prospettiva e la possibilità di realizzare finalmente quei processi di evidenza pubblica che poi serviranno a riassegnare le concessioni. La riserva statale discende infatti da due principi: la sicurezza e l’ordine pubblico. Ed in quel senso ci si dovrebbe muovere. Un prodotto certificato, presidiato da operatori del settore formati, ma in una dimensione armonica in cui ciascuno possa sapere dall’inizio quali sono i propri doveri, che possono essere anche irrobustiti, ma che devono esser accompagnati dai giusti diritti”.

Gare concessioni

“Nel periodo che ci separa dalle prossime gare per l’aggiudicazione della concessione, occorre a mio avviso affrontare la questione legate all’armonizzazione delle leggi regionali. Molto dipenderà comunque da come verranno trascorsi questi mesi. Lo stillicidio dell’incertezza regolatoria è certamente impattante sul settore. Non è una situazione sostenibile né è saggio proseguire per questa strada. Penso che sarebbe più vantaggioso per la politica, per l’interesse pubblico e per gli operatori avere una prospettiva di lungo periodo ben determinata”.

Il mercato del gioco va sempre di più concentrandosi. E’ un fenomeno congiunturale o un trend fisiologico?

“Per gli operatori è un fenomeno fisiologico accelerato da un trend congiunturale. E’ stato abbastanza naturale che il mercato, una volta regolamentato, abbia visto una progressiva emersione di tantissimo gettito fiscale in poco tempo, e che ciò abbia generato qualche peculiarità di forma Uno tra questi è stato quello di ottenere un mercato molto frastagliato, con piccoli operatori che hanno talvolta anche una sola sala scommesse e altri più grandi che ne hanno migliaia. L’aggregazione è un processo naturale, ed è probabile che in questo tempo sia stato accelerato. Inoltre, l’instabilità della regolazione continua a creare situazioni incerte per chi ha una piccola rete o un modello distributivo più esiguo. Il risultato fisiologico, dunque, alla mancata stabilità della regolazione è l’aggregazione, il consolidamento”.

Che IGT vedremo nei prossimi mesi?

“IGT in Italia è sempre in movimento, un dinamismo che ci porta a confrontarci con nuove sfide che affrontiamo sempre con grande entusiasmo ed impegno. Siamo molto concentrati sul nostro core business di sempre, e questo ci ha permesso di replicare le nostre buone pratiche anche a livello internazionale, Lavoriamo con impegno e responsabilità all’ampliamento della nostra offerta per offrire ai consumatori  versioni più moderne, innovative e sicure delle esperienze di gioco nel mercato delle lotterie.

Punteremo anche alla diffusione di prodotti digitali, sempre saldamente ancorati alla rete fisica. Anche in questo campo ci confrontiamo con un Regolatore attento verso le novità derivanti dall’innovazione tecnologica.  Ovviamente proseguirà il nostro grande impegno nelle attività di Gioco Responsabile, un programma di sensibilizzazione e formazione che fa riferimento alla possibilità che ci si possa intrattenere con equilibrio. In questa direzione il lavoro svolto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in concomitanza con la Lotteria Italia con il lancio del concorso “Disegniamo la fortuna” ha dato un forte segnale rispetto ai temi della diversità e dell’inclusione e ha emozionato tanti di noi. Anche IGT vuole fare la sua parte: perseguiamo obiettivi di sostenibilità come la valorizzazione delle persone e delle loro diversità, il supporto alla comunità che ci ospita, e il sostegno all’ambiente”.

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Vincicasa

VinciCasa, l’estrazione di giovedì 24 febbraio

Dalla nascita del concorso ad oggi sono state vinte 172 case

Nuova combinazione vincente del VinciCasa, il concorso che mette in palio ogni giorno una casa. Si gioca in ricevitoria e online al costo di 2 euro.

I numeri usciti sono:

18-26-34-36-39

Le quote:

N. VINCITECATEGORIAEURO
nessunaPunti 50,00 €
13Punti 4144,10 €
235Punti 328,19 €
2.551Punti 23,58 €
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Normativa

Bingo: la “tombola” moderna rischia di scomparire

Il mercato in crisi dopo le chiusure per la pandemia, chiede interventi urgenti

Due anni di pandemia, con conseguente chiusura delle attività di gioco per mesi imposta dal Governo, non ha fatto sconti neanche al settore del Bingo. La chiusura delle sale quale strumento di contrasto al diffondersi della pandemia ha fatto registrare, nel solo 2020, una riduzione, rispetto al 2019, del 55% della Raccolta, del 53,3% delle Vincite e del 59,2% della spesa, mentre l’erario ha perso il 48,7% delle entrate.

Numeri che dimostrano il momento di grande crisi che sta attraversando il comparto, che oggi dà lavoro a 10mila persone dislocate nelle 189 sale presenti in Italia, con una raccolta che rappresenta l’1,5% del totale degli incassi del gioco legale nel nostro Paese.

Una situazione divenuta sempre più insostenibile – l’allarme delle associazioni del Bingo – in quanto al calo della raccolta si somma il pagamento del canone concessorio relativo ai mesi in cui le sale sono rimaste chiuse, una cifra che si aggira sui 10-11 milioni di euro. La richiesta degli operatori del settore è quella di far tornare il canone concessorio dagli attuali 7.500 euro per sala a 2.800 euro mensili (inizialmente il canone era stato fissato proprio in 2.800 euro, poi era passato a 5.000, infine con la legge di Bilancio 2018 ha raggiunto i 7.500 euro ndr), almeno per il periodo compreso fra il 1° giugno 2021 e il 31 dicembre 2022. Una misura che garantirebbe una boccata d’ossigeno alle tante sale in forte affanno.

Il Governo era intervenuto nella prima fase della pandemia stabilendo il blocco al pagamento del canone, misura non confermata nella seconda fase pandemica, motivo per il quale ai proprietari delle sale bingo è stato stato richiesto il pagamento dei periodi in cui le sale sono rimaste chiuse.

Altro nodo cruciale che necessita di misure immediate per risollevare il settore è quello relativo al pagamento delle cartelle. Le associazioni chiedono che venga posticipato a 90 giorni e che le cifre non vengano versate, come invece accade oggi, anticipatamente, in modo da garantire alle sale di poter avere più liquidità nell’immediato. A tutto ciò si aggiunge il fatto che nessuna banca ha dato la possibilità alle sale, per superare la crisi, di accedere ai finanziamenti dello Stato garantiti dalla Cassa depositi e prestiti, al contrario molti istituti di credito hanno addirittura chiuso i conti in quanto operatori di gioco.

Per questo motivo le associazioni del bingo chiedono che la politica si attivi con interventi mirati per difendere la storica ‘tombola‘, uno dei giochi più amati che rappresenta per molti italiani un momento di socialità e di incontro, ma che mai come in questo momento storico rischia di scomparire. Il 30% delle sale bingo rischia infatti di chiudere per sempre già nel primo trimestre 2022.

Una possibile soluzione a questa situazione critica è stata avanzata da un emendamento a firma dei senatori Gianni Pittella (PD) e Daniele Manca (PD), che propone di portare gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo a 2.800 euro per ogni mese o frazione di mese superiore a quindici giorni e a 1.400 euro per frazioni di mese pari o inferiore a quindici giorni. Per il solo periodo dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023, ciascun concessionario avrebbe la facoltà di versare il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco entro novanta giorni dal ritiro delle cartelle e, comunque, entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all’ultimo trimestre. Non sarebbero invece dovuti gli oneri concessori relativi al periodo di sospensione dell’attività di raccolta dovuta allo stato d’emergenza.

Un altro emendamento, a firma del senatore PD Tommaso Nannicini, prevede che le sale gioco siano esentate dal pagamento degli oneri dovuti per ‘i periodi di sospensione dell’attività’, da intendersi riferita a ciascun mese o frazione di mese interessato dalle prescrizioni di chiusura al pubblico per fronteggiare l’emergenza pandemica. Insomma sembra un controsenso chiedere un canone per un diritto di fatto “congelato”.

Emendamento in materia di bingo presentato anche dalla Lega, che prevede una rideterminazione dei canoni di concessione a 2.800 euro (1.400 euro per frazione di mese pari o inferiore a 15 giorni), annullamento degli oneri concessori relativi al periodo di sospensione dell’attività di raccolta e infine la facoltà per il concessionario di versare il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco in maniera differita entro 90 giorni dal ritiro delle cartelle.

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SuperEnalotto

Estrazioni SuperEnalotto, i numeri usciti giovedì 24 febbraio

Secondo appuntamento settimanale con la sestina più attesa del mondo

Il jackpot del Superenalotto continua ad attirare sempre di più l’attenzione degli italiani e ogni estrazione tiene col fiato sospeso tutte le persone che hanno tentato la fortuna.

La combinazione vincente è:

16-28-38-52-69-73 Jolly 17 SuperStar 47

Le estrazioni del SuperEnalotto sono tre alla settimana e si svolgono nelle giornate di martedì, giovedì e sabato alle ore 20,00. Nei giorni di estrazione è possibile giocare fino alle 19,30.

Per partecipare al concorso SuperEnalotto si devono scegliere 6 numeri compresi tra 1 e 90. Ogni colonna giocata comporta una spesa di 1 euro. Si vince con “2”, “3”, “4”, “5”, “5+1” e “6” punti.

E’ possibile aggiungere alla giocata il numero SuperStar, estratto anch’esso compreso tra 1 e 90, al costo di 0,50 euro per ogni combinazione. Centrando il numero SuperStar si vince anche facendo “0” o “1” punto sulla sestina giocata.

Per quanto riguarda la categoria più alta, quella del “6”, è previsto il meccanismo del jackpot. La quota del montepremi del singolo concorso andrà a sommarsi a tutte le altre quote dei concorsi nei quali il “6” non viene centrato.

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Lotto e 10eLotto

Estrazioni Lotto e 10eLotto, le combinazioni vincenti di giovedì 24 febbraio

Nuovo appuntamento con i 90 numeri che fanno sognare gli italiani

Continua a latitare l’8 sulla Ruota di Napoli che raggiunge le 132 assenze consecutive e si conferma il centenario più atteso del momento.

I numeri estratti per il gioco del Lotto di giovedì 24 febbraio sono:

La combinazione del 10eLotto è:

BARI4674326879
CAGLIARI8225517944
FIRENZE7565636643
GENOVA612756524
MILANO6412605634
NAPOLI5764845342
PALERMO4121177668
ROMA3633541438
TORINO387291315
VENEZIA6711538971
NAZIONALE8027638611

I numeri estratti per il 10eLotto sono:

231112212532333641
46576164656774758287

Numero Oro 46 Doppio Oro 46 74

Al Lotto si può giocare scegliendo una delle 11 ruote previste, vale a dire Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Nazionale.

E’ previsto anche il gioco su “Tutte”. In questo caso per vincere è sufficiente che la combinazione giocata esca su una qualsiasi di queste ruote: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia. Dal gioco su Tutte è esclusa la ruota Nazionale.

Si può giocare su più ruote contemporaneamente. I numeri in gioco vanno dall’1 al 90.

Si può giocare in tutte le ricevitorie autorizzate, oppure sui siti che prevedono questo servizio o attraverso una apposita app.