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Mistero e paura a Palermo: una banda ha preso di mira le agenzie di scommesse della città

Vetrine sfondate e buchi nel muro: le modalità accomunano quasi tutte le rapine

Numerosi episodi dall’inizio dell’anno. I gestori: ‘Abbandonati dalle forze dell’ordine’

Palermo sotto attacco. Non sono più gli anni dei grandi pericoli e del terrore, ma da qualche tempo nel capoluogo siciliano c’è un settore che è stato preso particolarmente di mira da rapinatori e malviventi: quello delle agenzie di scommesse.

Sembrava una coincidenza, all’inizio, con tutti quei “colpi” notturni a sale giochi e sale slot. Ma poi, il filo conduttore è apparso sempre più chiaro fino a diventare fin troppo evidente: a Palermo c’è una banda che ha deciso di interessarsi solo a questa tipologia di esercizi commerciali, creando il panico tra i gestori e gli operatori.

Nelle ultime settimane, l’escalation dei casi di cronaca ha portato a lanciare un allarme nella categoria. Prima il centro scommesse di Via Campolo, poi quelli di Via Marchese di Villabianca e Via De Gasperi, proseguendo con le sale giochi di Via Vincenzo Madonia, Piazza Amendola, Via Sampolo e Via Leonardo Da Vinci. Solo per citare i più eclatanti.

Perché anche le modalità dei malviventi sono sceniche, quasi “da film”, con vetrine spaccate e addirittura buchi nei muri da cui intrufolarsi nei locali. Il sospetto che si tratti della stessa “banda della spaccata” è una delle ipotesi più accreditate, nel frattempo i titolari delle agenzie hanno paura che gli episodi possano ripetersi anche di giorno, con personale e clienti all’interno della sala.

Gli imprenditori coinvolti hanno chiesto alle Forze dell’Ordine maggiori controlli prima che dai furti si passi a qualcosa di ancora più grave. A tutto questo, si aggiunge un aspetto che lascia perplessi: all’interno delle agenzie di scommesse, di notte, non vengono tenuti soldi contanti. Quindi qual è il “movente” che spinge questi rapinatori ad agire?

“Quando vediamo le nostre attività, nelle quali abbiamo messo anima, passione, soldi, devastate da questi delinquenti ci viene tanta rabbia. Andiamo a denunciare subito l’accaduto e ci viene risposto che se queste persone sono schedate, forse si potrà fare qualcosa, altrimenti non c’è niente da fare. Ci sentiamo abbandonati dalle Forze dell’Ordine”, l’amaro commento di uno dei gestori rimasto vittima di questa misteriosa banda.

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