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Giochi e scommesse abusivi: maxi-operazione a Pistoia

Eseguite 12 misure cautelari dopo un’indagine durata un anno

Disposti anche sequestri per oltre 1 milione di euro

Duro colpo alla criminalità organizzata che opera nel settore dei giochi e delle scommesse. In particolare a Pistoia, nella giornata di oggi martedì 16 aprile, la Guardia di Finanza ha messo in atto l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 12 soggetti, di cui 9 sottoposti alla misura della Custodia Cautelare in Carcere e 3 della misura degli Arresti Domiciliari con Braccialetto Elettronico.

L’operazione, vista la natura del settore interessato, è stata denominata “Endgame”. Gli indagati, di nazionalità italiana e cinese, sono indiziati di reati di vario genere tra cui anche l’associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di raccolta di giochi e scommesse, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, falso in atto pubblico, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Disposti anche sequestri per un valore complessivo di 1.184.000 euro circa. Il sequestro preventivo è stato disposto inoltre anche verso 3 sale giochi e scommesse, 5 società e 1 autovettura. Unitamente alle misure restrittive, sono state eseguite perquisizioni locali, domiciliari e personali.

Queste misure rappresentano l’esito di un’articolata attività investigativa, durata oltre un anno, che ha consentito di ricostruire l’esistenza di un vero e proprio “sistema” di scommesse illegali e clandestine. Tali scommesse si svolgevano sia online su appositi siti clonati, sia in luoghi fisici costituiti da sale slot nel comune di Prato, nominalmente riconducibili a cittadini cinesi ma di fatto in mano a due dei soggetti sottoposti a misura cautelare.

Oltre a questo è stato anche accertato un quadro di reiterate frodi fiscali ideate e gestite da uno degli indagati, cittadino cinese, in concorso con diversi altri soggetti, basate sull’intestazione fittizia della titolarità di imprese ad altre persone, sull’emissione di fatture false e sul trasferimento di consistenti somme di denaro in Cina. Gli indagati sono stati condotti presso le case circondariali di Prato, Pistoia e Pisa. 

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