I videogiochi hanno una funzione anche educativa e sociale
A circa sette mesi di distanza, tiene ancora banco il caso delle Sale LAN-eSports e la polemica generata dal sequestro delle macchine dell’Esport Palace di Bergamo.
Associando erroneamente le attività dei videogiochi e degli Esports alla disciplina dell’articolo 110 del TULPS, negli ultimi mesi la struttura di proprietà di Alessio Cicolari ha dovuto subire provvedimenti e multe che ne mettono a repentaglio la sopravvivenza.
Qualcosa si è mosso negli ultimi mesi, ma la disciplina dello spettacolo viaggiante sotto cui è stata posta l’attività Esports non aiuta a risolvere il problema.
Lo stesso Cicolari, CEO di AK Informatica, società attiva nel settore del gaming competitivo, si è sfogato dopo aver ricevuto sanzioni per 40.000 euro e aver visto il proprio materiale, per un valore di circa 100.000 euro, prima sequestrato e poi distrutto: “Abbiamo fatto sempre tutto in modo regolare. Alcuni comuni, come quello di Milano, non ci danno neppure la possibilità di poter aprire e rispediscono indietro le nostre richieste. Ma nel frattempo è ancora pieno di realtà come la nostra che continuano a operare: come mai solo a noi impediscono di lavorare?”
Cicolari difende il settore Esports nella sua interezza: “Stiamo parlando di giocare alla Playstation come se fosse il male dell’Italia, ma gli Esports non vanno demonizzati, anzi hanno una funzione sociale ed educativa molto ampia. Veniamo trattati come criminali, siamo stati oggetto di sequestro come fossimo dei mafiosi, ma in realtà abbiamo lanciato tanti progetti educativi e organizzato numerosi incontri nelle scuole e nelle università”.
Quale futuro aspettarsi, quindi, per questo settore? “E’ importante che le nuove regole abbiano un senso e che le leggi siano chiare a tutti. Le leggi devono essere perfettamente comprensibili per chi fa impresa, senza cambiare in corso d’opera. Al momento ci sono regole assurde, soprattutto nel settore del gioco. E’ necessaria una semplificazione normativa, dobbiamo rendere molto più semplice il mondo degli Esports”, l’augurio di Cicolari, con un filo di pessimismo: “Purtroppo, essendo in Italia, temo che andremo molto per le lunghe. Senza interventi immediati, saremo costretti a chiudere e andare all’estero”.