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Lotto e 10eLotto

La fortuna fa tappa in Sud Italia: Lotto e 10Lotto baciano Calabria, Sicilia e Campania

La più alta a Gioiosa Ionica con 250.000 euro, bel colpo anche a Caltanissetta con 100.000 euro

Il fine settimana del Lotto e del 10eLotto ha regalato vincite e sorrisi agli appassionati dei due popolari concorsi. Nelle estrazioni di venerdì 27 e sabato 28 ottobre, il Sud Italia è stato particolare protagonista con vincite distribuite dalla Calabria alla Sicilia passando per la Campania.

Proprio la Calabria può festeggiare il colpo di fortuna più alto dello scorso week end, con ben 250.001 euro vinti al 10eLotto a Gioiosa Ionica. Il fortunato giocatore calabrese ha puntato appena 2 euro. Molto meno ricca invece l’altra vincita della regione, sempre al 10eLotto con 6.000 euro a Cerchiara di Calabria.

Passato lo Stretto di Messina, ecco che la fortuna ha poi messo piede in Sicilia. Sempre al 10eLotto bella vincita infatti da 100.000 euro in provincia di Caltanissetta (a Niscemi). Al Lotto, invece, sono state Catania e Palermo a festeggiare. A Catania città vinti 12.450 euro, ad Aci Bonaccorsi colpo da 5.000 euro. A Palermo città infine, vincita da 9.500 euro.

Meno consistenti in termini di cifre, ma più numerose, le vincite registrate invece in un’altra regione del Sud Italia, la Campania. Da Avellino a Napoli passando per Caserta e Salerno, Lotto e 10eLotto hanno fatto felici i giocatori campani. Ad Avellino, in particolare, 26.175 euro al Lotto. Per Portici e Sant’Antonio Abate (Napoli), invece, rispettivamente 9.750 euro e 5.000 euro.

Poi 9.750 euro a Mercato San Severino, provincia di Salerno. Infine ancora a Salerno, ma a Pagani e al 10eLotto, vinti 5.001 euro. Sempre al 10eLotto, è toccato infine anche alla provincia di Caserta festeggiare: 20.000 euro a Monserrato.

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Normativa

Divieto pubblicità sul gioco, l’allarme dello IAP: ‘Così si crea confusione tra legale e illegale’

Il segretario generale Guggino: ‘I problemi non si risolvono con i divieti, intervenga il Governo’

Il divieto di pubblicità per le aziende del gioco e delle scommesse, voluto dal Decreto Dignità del 2018, ha creato negli ultimi anni fenomeni contraddittori, confusione, e nessuna soluzione ai problemi del settore. Da tempo le associazioni e gli operatori mostrano il proprio disappunto su un provvedimento che anziché scoraggiare, ha favorito il gioco illegale, sia nel fisico che nell’online.

In questo senso, stavolta è stato il turno della IAP, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, che nella persona del suo segretario generale Vincenzo Guggino ha ancora una volta espresso il proprio parere negativo sul divieto di pubblicità nel gioco: “Siamo convinti che i problemi non si risolvano con i divieti o con i ban, ma regolamentando i settori. Vietare la pubblicità del gioco lecito equivale a equiparare il gioco legale a quello illegale e questo è un autogol”, la denuncia affidata all’agenzia Agimeg.

Vincenzo Guggino, segretario generale IAP

Guggino, nel corso dell’incontro annuale della IAP, ha proseguito: “È materia del governo, ci auguriamo che questo divieto decada e soprattutto che venga regolamentata la pubblicità nel settore del gioco”. Un augurio che trova molti sostenitori in tutto il settore del gioco legale, dal digitale al fisico, impossibilitati a comunicare e quindi spesso scavalcati da realtà illecite. Una comunicazione e una pubblicità regolamentate sarebbero invece la soluzione anche per una maggiore tutela dei clienti e degli utenti, nell’ottica di perseguire la creazione di un gioco sostenibile.

E proprio la sostenibilità in tema di comunicazione e pubblicità è stata al centro dell’incontro IAP di Milano. Oltre al segretario generale, anche il presidente della IAP Mario Barbuto ha espresso il suo parere: “La nostra missione è dedicata alla formazione e all’informazione. Il mondo della pubblicità è affascinante, dobbiamo affrontare i problemi anche del futuro, come l’intelligenza artificiale”.

Alcuni relatori dell’incontro annuale IAP: a sinistra, Antonio Calabrò

Presente all’evento anche Antonio Calabrò, capo di gabinetto dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato): “I temi del green e della sostenibilità ambientale vengono ormai abbracciati da tutte le maggiori multinazionali, ma siamo preoccupati perché non sempre nella pratica questi principi vengono poi rispettati – il suo allarme – Quindi c’è una grande comunicazione sul tema del green, ma la sua reale attuazione è più complicata”.

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Scommesse calcio

Serie A, super sabato dopo la sosta: Napoli, Inter e Lazio a caccia di punti in trasferta

Alle 15 partenopei a Verona, nerazzurri in casa del Torino, biancocelesti attesi dal Sassuolo

La Serie A ritorna dopo la pausa per le nazionali con un super sabato. La nona giornata si apre il 21 ottobre alle 15 con il Napoli che va a Verona, sfida storicamente calda e che assume contorni decisivi per il futuro di Rudi Garcia sulla panchina partenopea. Alle 18 tocca all’Inter, sempre in trasferta a Torino contro i granata, e Inzaghi deve risollevarsi dopo il pareggio casalingo col Sassuolo. Infine, posticipo delle 20.45 proprio tra Sassuolo e Lazio.

Stando alle quote dei bookmaker, sono tutte sfide da segno 2 con le squadre in trasferta favorite sulla lavagna scommesse. Il Napoli, nonostante il momento di crisi, è visto vincente a 1,64 mentre il successo dell’Hellas Verona è dato improbabile a 5,30. Alta anche la quota del pareggio a 3,90. Senza Osimhen, Garcia si affida a Kvaratskhelia: un suo gol paga 2,85 volte la posta.

Nel tardo pomeriggio, qualche insidia per l’Inter in casa del Torino ma i pronostici danno fiducia ai nerazzurri. Colpo esterno milanese a 1,75 contro il 4,95 dei granata e il 3,55 del segno X. Può essere una partita da under 2,5, opzione che pagherebbe 1,78 volte la puntata, mentre l’over 2,5 è proposto a 1,93.

Chiude la giornata Sassuolo-Lazio, con i biancocelesti che stanno facendo fatica in campionato e i neroverdi che stanno invece ingranando dopo un avvio lento. Nella sfida di Reggio Emilia la lavagna scommesse è quindi molto più equilibrata, con il segno 2 che si fa comunque preferire all’1 con le quote rispettivamente a 2,55 e 2,75. Entrambi gli attacchi promettono spettacolo e allora l’opzione gol paga 1,51 mentre il no-gol è a 2,40.

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Scommesse calcio

Caso scommesse, avv. Chiacchio: ‘Se le società dimostrano di aver svolto attività preventiva possono non essere sanzionate. Per Fagioli pena lieve per l’elevato livello di collaborazione’

Il commento sul caso che sta investendo il mondo del pallone italiano

Si allarga a macchia d’olio la vicenda legata al caso calcio e scommesse che vede coinvolti per il momento i calciatori Fagioli, Tonali e Zaniolo. Proprio questo argomento è stato al centro dell’intervista all’avvocato Eduardo Chiacchioesperto di diritto sportivo che ha difeso centinaia di calciatori e Società coinvolti nei più importanti processi di calcio-scommesse.

Avvocato, lei che è numero uno in tema di diritto sportivo, che idea si è fatto sulla vicenda che al momento sta sconvolgendo e coinvolgendo il mondo del calcio?

“Per me che sono stato legale nei maggiori procedimenti di calcio-scommesse, dal 2004 per la Procura della Repubblica di Napoli; nel 2011 Procura della Repubblica di Cremona nell’inchiesta Last Bet; nel 2015 inchiesta Treni del gol a Catania; nel 2016 inchiesta Dirty Soccer a Catanzaro; si tratta di un accaduto che amareggia, che ciclicamente si ripresenta. Tuttavia, avendo affrontato professionalmente delle situazioni molto delicate per la difesa di società e calciatori, amareggia ma professionalmente non mi sconvolge eccessivamente. Ovviamente la mia è un’ottica professionale, lo sguardo di chi ne ha viste tante, se non tutte. E’ diverso, invece, dalla parte del tifoso che fa della passionalità la componente fondamentale del rapporto con il calcio”.

Le società potrebbero essere coinvolte e di conseguenza, rischiare delle sanzioni?

“Ho difeso la società Bisceglie Calcio nel 2019 che era stata coinvolta a titolo di responsabile oggettiva perché un proprio calciatore scommetteva sui calci d’angolo a proprio sfavore, determinando quindi l’alterazione della gara. La società dimostrò di aver svolto tutta l’attività preventiva possibile in questa situazione e fu prosciolta. Perché con il codice del 2019 in merito alla responsabilità oggettiva quando la società dimostra di aver svolto attività preventiva può anche essere ritenuta esente da qualsiasi sanzione. Ma deve ovviamente poter dimostrare la proprio attività preventiva“.

Nell’ipotesi in cui ci siano dei giocatori che fossero a conoscenza dello svolgimento di queste scommesse ma che non abbiano denunciato il fatto, è prevista una sanzione?

“Secondo quanto previsto dal codice di giustizia sportiva se un calciatore è a conoscenza della scommesse effettuata da un tesserato ha l’obbligo di denuncia, pena la sanzione di sei mesi di squalifica“.

Crede che la vicenda si allargherà ulteriormente?

“Non ho la certezza dei fatti. Sono abituato a dare risposte carte alla mano. Non voglio dire cose o riferire fatti di cui non ho cognizione. Non mi permetto di esprimere giudizi“.

Per Nicolò Fagioli è stata decisa una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative. Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo potrebbero incorrere in pene più ampie?

“Ritengo che, per poter giungere alla squalifica effettiva di 7 mesi con 5 mesi di assistenza sociale che il calciatore deve svolgere, il livello di collaborazione sia stato molto elevato. Si tratta di una sanzione esigua e blanda. Dipende dalle strategie che adottano gli avvocati, evidentemente con Fagioli c’è stata una grande collaborazione, egregiamente assistito da miei colleghi. Per quanto riguarda gli altri calciatori coinvolti ognuno si comporterà come meglio crede o come meglio consigliato dai proprio avvocati”.

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Scommesse calcio

Euro 2024, Inghilterra-Italia è un bivio per gli azzurri: serve l’impresa a Wembley

La nazionale di Spalletti a casa di Southgate con gli sfavori del pronostico

E’ il giorno della verità per l’Italia di Spalletti: stasera alle 20.45 la nazionale affronta a Wembley l’Inghilterra per una partita spartiacque nel cammino azzurro verso Euro 2024. Nel remake della finale degli Europei del 2020, gli inglesi sono in vantaggio sia nella classifica del girone sia nei pronostici dei bookmaker. Fondamentale il fattore campo e un cammino dell’Italia fin qui altalenante, che ha portato gli azzurri a inseguire a 10 punti contro i 13 dell’Inghilterra.

A 10 punti anche l’Ucraina e per questo la sfida contro la nazionale di Southgate assume un significato fondamentale. Euro 2024 passa da qui, Spalletti prova a caricare i suoi anche per andare contro il pronostico degli operatori di scommesse. Il segno 2 azzurro è infatti visto con sfavore, tra 5,20 e 5,75 sulle lavagne scommesse, mentre la vittoria inglese oscilla tra 1,63 e 1,65. Il pareggio è a 3,70 o 3,75.

Fondamentali come sempre gli attaccanti, con l’Inghilterra che punta sulle stelle Kane e Bellingham. Il capitano inglese va a caccia della marcatura numero 60 in Nazionale: l’impresa è data a 2,25, il giovanissimo compagno invece paga 5,00. Tra le fila azzurre spicca Bonaventura, autentico protagonista contro Malta: una rete o un assist di Jack sono dati a 5,00. Stessa quota anche per un gol di Berardi.

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Scommesse calcio

Scommesse illegali, in Italia un giro d’affari da 25 miliardi di euro: 10.000 siti oscurati e 1 miliardo in meno all’Erario

Giocare su piattaforme non autorizzate, anzichè su canali legali, provoca danni sociali ed economici

Scommesse, gioco illegale, calcio: un intreccio che da qualche giorno appare sempre più ingarbugliato, con il caso dei calciatori Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski accusati di aver scommesso su siti non autorizzati.

La vicenda ha riacceso la luce su un fenomeno che in Italia rappresenta un problema serio e di massima importanza: quello del gioco illegale. Il fenomeno è tanto sommerso quanto ingombrante, ed è stimato in un giro d’affari complessivo di circa 25 miliardi di euro nel nostro paese. Una cifra impressionante, con il solo comparto online che occupa almeno il 75% del mercato nero, pari a una raccolta intorno ai 18,5 miliardi.

Sono l’Agenzia delle Dogane dei Monopoli e la Direzione Antimafia a raccogliere questi numeri decisamente preoccupanti. Affidandosi a piattaforme di gioco non autorizzate, infatti, lo scommettitore non ha alcuna tutela e alcun controllo, andando incontro a rischi economici e non solo.

Questi siti illegali vengono preferiti da alcuni giocatori proprio perché non richiedono tutta una serie di registrazioni e raccolta informazioni, che sono invece alla base dell’operato dei concessionari legali proprio per tutelare giocatori, imprese ed Erario.

Penalizzare le imprese di gioco legale (con divieti di pubblicità, tassazione pesante, limitazioni, campagne politiche e mediatiche fuorvianti, etc.) lascia uno spazio dove il gioco illegale si inserisce creando situazioni pericolose dal punto di vista sociale come ad esempio nessuna prevenzione e controllo della ludopatia, del gioco minorile ed altri vari reati.

Ne risente anche la collettività, in particolare lo Stato: un recentissimo studio della Luiss Business School di Roma insieme all’Ipsos, presentato a inizio ottobre, individua infatti in oltre 1 miliardo di euro la perdita per l’erario causata dal gioco illegale.

Ma non solo, secondo l’ultimo aggiornamento dell’ADM, datato appena 10 ottobre 2023, i domini oscurati in Italia sono al momento 9.827, 143 in più rispetto a settembre. Si tratta di siti illegali, senza autorizzazione e controllo dello Stato e delle autorità, i luoghi perfetti per scommettere di nascosto e nell’anonimato, come speravano di fare i calciatori coinvolti nell’inchiesta.

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Normativa

Ludopatia, studio Oised: colpisce lo 0,08 per cento dei giocatori in Italia

Tossicodipendenza e alcolismo le patologie più diffuse

Solo una piccolissima parte dei giocatori e degli scommettitori in Italia è da considerarsi ludopatico. Nessun particolare allarme, quindi, pur restando la protezione dei clienti e la prevenzione due punti cardine nelle strategie degli operatori e delle aziende del settore.

E’ quanto emerge dai risultati della prima annualità dell’Osservatorio OISED, il primo Centro Studi dedicato all’analisi per la cura delle dipendenze. Nello studio del primo anno di attività dell’Osservatorio, infatti, si evidenzia soprattutto la situazione riguardante le dipendenze da alcol e stupefacenti, ma ampio focus è dato anche al settore del gioco d’azzardo e delle scommesse.

Dalle elaborazioni condotte – si legge nel report – risulta una stima (riferita al 2021) di circa 250.000 utenti presi in carico affetti da dipendenza: per il 65,9% si tratta di utenti tossicodipendenti, per il 24,6% di alcolisti, per il 6,0% di utenti con dipendenza da gioco d’azzardo patologico, per il 3,0% da tabagismo e per l’1,3% da altre dipendenze, quali internet, social, sex addiction etc”.

Entrando nello specifico dei disturbi da ludopatia, si contano allora circa 15.000 persone in cura per problemi di questo tipo. Visto che secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità i giocatori in Italia sono circa 18,5 milioni, le persone in cura per il problema della ludopatia sono lo appena 0,08% del totale. Una percentuale minuscola.

Nella ricerca si parla anche dei costi derivanti dalla varie dipendenze. Il costo medio annuo di un utente tossicodipendente in trattamento presso i SerD si può stimare essere pari a 5.236 euro, quello di un utente con dipendenza da alcol 5.050 euro, mentre per altre forme di dipendenza (tra cui quindi il gioco) 3.194 euro.

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Poker

Poker a due facce nel mese di settembre: piacciono i tornei online, cala il cash

Numeri tra alti e bassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

E’ un mese di settembre tra alti e bassi per il mercato del poker in Italia. Uno dei giochi online più amati dagli italiani registra infatti numeri contrastanti nei diversi segmenti. Piace il poker a torneo online, mentre si registra un calo della spesa nel poker cash online.

In particolare, i numeri mostrano che il poker a torneo online ha chiuso il mese di settembre in crescita. La spesa è stata infatti di oltre 8,8 milioni di euro, in aumento del 10,9% rispetto ai circa 8 milioni di euro spesi a settembre dello scorso anno. In crescita anche la raccolta, che passa da 104,3 milioni di euro di settembre 2022 a 109,3 milioni del mese appena concluso, segnando quindi un +4,8%.

L’altra faccia della medaglia è invece data dal poker cash online. La spesa nel nono mese del 2023 si è fermata infatti a circa 5,2 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto ai 5,6 milioni di settembre dello scorso anno. Perde 8 punti percentuale anche la raccolta, passata dai 224,9 milioni di euro di settembre 2022 a 206,6 milioni del mese appena concluso.

Sempre a settembre, il mercato del casinò online ha chiuso con un segno positivo. Il settore  ha infatti sfiorato una spesa di 197 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto ai 165,1 milioni di settembre dello scorso anno. In aumento anche la raccolta, passata da 4,4 miliardi a 4,7, segnando quindi un +6,8%.

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Normativa

Legalità, sostenibilità e responsabilità: i pilastri del gioco pubblico nel rapporto Luiss-Ipsos

Nel 2022 sono stati 12 i miliardi di euro finiti nella casse dell’Erario

Il gioco pubblico in Italia fotografato dalla seconda ricerca di Luiss Business School e Ipsos. Ne merge un settore solido e in salute che fornisce un contributo fondamentale per lo Stato, importante da un punto di vista occupazionale e che lavora in prima linea nella lotta all’illegalità e per la tutela dei giocatori.

Il report “Sostenibilità, responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia” è stato presentato oggi nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica. L’industria del gioco, nel 2022, si caratterizza per un’occupazione diffusa su tutto il territorio nazionale e un fatturato complessivo di 9,1 miliardi di euro.

Soltanto una piccola percentuale di giocatori (il 4%) considera il gioco come un modo rapido per fare soldi, mentre la stragrande maggioranza lo vede come un motivo di svago e divertimento. In questo contesto, la lotta all’illegalità è una delle priorità a tutti i livelli, dai giocatori agli operatori passando per le istituzioni, con oltre un miliardo di euro di perdita per l’erario causata dal gioco illegale.

Capitolo rilevante quello relativo alla lotta all’illegalità contro cui il gioco pubblico legale rappresenta uno dei principali argini. Nel 2021 l’importo speso giocando illegalmente – dato dal valore delle giocate complessive meno quello delle vincite realizzate – è stato di circa 1,9 miliardi di euro. Una stima piuttosto conservativa, individua in oltre un miliardo di euro la perdita per l’erario causata da gioco illegale.

Il settore del gioco è, dunque, oggi maturo e consolidato; può contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi di interesse pubblico alla base del meccanismo concessorio. In particolare, i concessionari svolgono un’interlocuzione sempre più attiva per contribuire al superamento delle criticità esistenti: la tutela dei giocatori più fragili e il mantenimento di profili di trasparenza e legalità. Allo stesso tempo, una sempre maggiore collaborazione tra tutte le parti coinvolte nell’analisi quantitativa e qualitativa del fenomeno del gioco permetterebbe di individuare più rapidamente le problematicità esistenti al fine di proporre i necessari correttivi. Le evidenze mostrano che tutti gli operatori sono disposti a farsi carico delle azioni necessarie a garantire la regolarità delle attività del settore.

“L’importanza di questo comparto è data anche dall’impatto economico per l’Erario poiché il gioco fornisce alla finanza pubblica circa 12 miliardi di euro l’anno che vanno a finanziare servizi essenziali come scuole e sanità. Questo studio è importante per dare modo al decisore politico di conoscere la realtà intorno al settore”, ha dichiarato Luca Turchi (foto), Dirigente Ufficio controlli giochi della Direzione giochi, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Antonella Galdi, vice segretario Generale ANCI, Membro Advisory Board Progetto Ricerca Settore del Gioco, ha invece detto: ““Il gioco è un settore complesso e quindi è più che mai necessaria la collaborazione tra i livelli istituzionali e, in questo senso, penso sia necessario un’armonizzazione normativa che rispetti anche le specificità territoriali”.

Alberto Pozzolo, Osservatorio Mercati Regolati della Luiss Business School, si è soffermato sui numeri: “Guardando i dati del settore c’è stato un parziale recupero dopo la caduta del 2020 e 2021. La spesa del gioco fisico è ritornata ai livelli pre-pandemia, mentre quella dell’online ha avuto una vera e propria impennata. Ovviamente se la spesa cresce aumentano i fatturati delle società di gioco e le entrate per l’erario”, le sue parole.

“I dati dimostrano che c’è più fiducia da parte degli italiani sulla possibilità di controllare l’illegalità. Molti italiani pensano che l’inasprimento delle sanzioni possa essere un modo efficace per combattere l’illegalità“, il commento invece di Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Leader di Ipsos.

Infine Livia Pomodoro, presidente Advisory Board del Progetto sul settore del Gioco, ha detto: “Una delle cose più importanti per salvaguardare i cittadini è quello di rendere sempre più comprensibile quando si gioca nei circuiti legali, per evitare che molti finiscano inconsapevolmente nei circuiti illegali che ovviamente offrono meno tutele per i giocatori. Il settore del gioco subirà una importante revisione grazie alla Delega Fiscale che dedica un intero articolo al comparto. Ritengo molto importante che il sistema concessorio rimanga la chiave di questo settore, ma credo ci sia molto lavoro da fare per portare le normative al passo coi tempi”.

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Scommesse calcio

Totocalcio, torna il “13” con un record

Da segnalare anche tre “9” da 1.829 euro e quattro “11” da 3.678 euro

Momento storico per il Totocalcio, uno dei giochi più amati dagli italiani che nell’ultimo fine settimana ha regalato una vincita da record. Dopo quattro concorsi senza il mitico “13”, infatti, è finalmente arrivato il jackpot massimo.

Ma la particolarità è un’altra, perché si tratta di un colpo davvero unico: la cifra di 234.931 euro è infatti la più alta mai realizzata con il nuovo concorso, da quando il Totocalcio ha cambiato release circa un anno fa. La vincita è stata realizzata con una schedina online, a dimostrazione dell’evoluzione di un gioco che riesce a unire storia e modernità.

Un “13” da ricordare che arriva dopo una prolungata assenza, ma l’attesa è valsa la pena per questo fortunato e bravo appassionato del Totocalcio. L’ultima schedina ha anche regalato tre “9” da 1.829 euro e quattro “11” da 3.678 euro.