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Scommesse altri sport

Tennis: Slam e numero 1, Sinner-mania anche tra i bookmakers

Jannik punta a conquistare un altro torneo di prestigio e a diventare il primo italiano in vetta al ranking mondiale

Il 2024 è cominciato nel segno di Jannik Sinner per il tennis mondiale e italiano. Nel nostro paese è scoppiata la Sinner-mania, grazie al doppio trionfo dell’altoatesino prima agli Australian Open e poi a Rotterdam. Ancora imbattuto in stagione, Sinner è ormai il tennista più temuto dagli avversari e allo stesso tempo il più amato dai tifosi. 

Non sembrano esserci limiti nel futuro di Sinner e allora anche gli appassionati di scommesse stanno cercando di capire fin dove potrà spingersi il fenomeno azzurro. Nel 2024, dopo il successo a Melbourne, tutti si aspettano un altro trionfo in un torneo dello Slam. Ma non solo, perché anche la prima posizione in classifica mondiale appare alla sua portata.

In questo contesto, un piccolo aiuto è arrivato da Carlos Alcaraz, infortunatosi al torneo di Rio de Janeiro in corso in questi giorni. Un colpo di fortuna che potrebbe aiutare Sinner a conquistare la vetta del ranking del tennis entro la fine dell’anno: opzione data molto bassa, tra 2,00 e 2,50. 

La scalata della classifica dovrà passare però da tante vittorie di prestigio. Quella al Roland Garros, ad esempio, è vista tra 4,00 e 5,00 nelle quote dei bookmakers. Un leggendario trionfo a Wimbledon pagherebbe 3,00 o 4,00 volte la posta, il trofeo di New York agli US Open è pronosticato tra 2,75 e 4,00. 

Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera e Sinner non poteva iniziare meglio questo 2024. La strada è lunga e tortuosa, ma la forza fisica e mentale di Jannik è pronta a sorprendere tutti e (magari) regalare qualche sorriso agli appassionati di scommesse italiani. 

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Lotterie e Gratta e Vinci

Vince 1,8 milioni alla lotteria ma rischia di perderli tutti: colpa della… lavatrice

Il fortunato giocatore stava dimenticando il biglietto vincente nei pantaloni messi a lavare

Milionario solo per pochi minuti: è il rischio che ha corso un 20enne australiano, che dopo aver acquistato un biglietto da 1,8 milioni di dollari alla lotteria, stava per rovinare tutto dimenticando il tagliando vincente nei pantaloni in lavatrice.

Davvero incredibile, ma per fortuna il giovane ha rimediato al suo errore. “Fortunatamente – ha dichiarato – dopo cinque minuti me ne sono accorto e ho fermato la lavatrice per prendere il biglietto”. La vincita milionaria si stava per trasformare in un incubo, ma incredibilmente “lo scontrino era ancora intatto“, ha rivelato con un sospiro di sollievo.

Insomma, una disattenzione che poteva costare molto cara al 20enne australiano, ma che è terminata con un lieto fine ed una storia divertente da raccontare in futuro.

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Eventi

FEEXPO 2024: a Bergamo la fiera dell’intrattenimento per famiglie

Previsti anche incontri e conferenze tra rappresentanti e operatori del settore per discutere presente e futuro dell’Amusement in Italia

L’attesa è finita e dal 27 al 29 febbraio Bergamo si conferma capitale dell’Amusement. Dopo il grande successo della prima edizione, torna infatti anche nel 2024 Family Entertainment Expo, la più grande fiera italiana dedicata esclusivamente agli operatori degli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro e a chi desidera investire nel settore. 

Le aziende del Consorzio FEE avranno l’opportunità di mettere in mostra i migliori prodotti e servizi del panorama italiano ed internazionale, per una manifestazione dedicata non solo agli addetti ai lavori, ma anche alle famiglie, ai bambini e agli appassionati di tutte le età. Conferenze, panel e incontri tra operatori, associazioni e professionisti daranno vita ad un sano confronto sul presente e il futuro del settore dei giochi senza vincita in denaro.

Nel 2023 la prima edizione di Family Entertainment Expo ha raccolto un grande successo e numerosi consensi tra il pubblico e gli addetti ai lavori. Per questo Promoberg e il Consorzio FEE, organizzatori e promotori dell’evento, hanno deciso di rilanciare anche per il 2024, con ancora più espositori (il 15% in più rispetto al 2023) e iniziative. Ben 63 espositori provenienti da 14 regioni italiane diverse e da 4 Stati esteri, metteranno in mostra, sui 6.500 mq della Fiera, il meglio dell’Amusement: dai giochi tradizionali a quelli virtuali, passando per i parchi divertimento, i videogiochi e la realtà aumentata. Un appuntamento importante per gli imprenditori che lavorano nel comparto, una nuova occasione per scoprire le tendenze relative all’Amusement italiano e internazionale. Ingresso gratuito, previa registrazione sul sito https://feexpo.it/fiera-bergamo-2024/. Orari: dalle 10:00 alle 18:00.

In Italia il settore coinvolge 60mila addetti e centinaia di imprese che lavorano nell’ambito della produzione, distribuzione e gestione. Realtà e professionisti che arrivano a 500mila se si tiene conto anche del front office e dei settori amministrativi. Un comparto enorme che richiede attenzione anche a livello istituzionale e politico.

A fare gli onori di casa, nel corso della presentazione di FEEXPO 2024, Luciano Patelli, presidente Promoberg: “Dopo il buon debutto nel 2023, abbiamo ulteriormente rafforzato la collaborazione con il Consorzio FEE, per ampliare e allestire al meglio un evento ‘business to business’ nato per essere l’appuntamento di riferimento dei professionisti del divertimento puro (che esclude quindi qualsiasi attività che contemplano vincite in denaro). Pur essendo un evento B2B, lo stesso genera nel contempo ricadute molto importanti anche per gli utenti finali, rappresentati nella stragrande maggioranza dei casi da interi nuclei familiari, ovvero dai bambini più piccoli a chi ha la fortuna di essere diventato bisnonno. Stiamo quindi parlando di imprese che, nei vari ruoli (produttori, importatori e gestori), rappresentano una delle importanti filiere dell’economia italiana, e che svolgono un altrettanto significativo ruolo sociale, perché consentono di utilizzare parte del nostro tempo libero, nel segno del divertimento puro, da passare insieme agli amici e agli affetti più cari. Sottolineo – spiega Patelli – uno dei plus che i partecipanti della prima edizione hanno ben evidenziato, dato dalla Fiera di Bergamo, oggetto di un recente intervento che l’ha resa ancora più innovativa e sostenibile, e dalla sua collocazione strategica sullo scacchiere della mobilità, al centro di una delle macroregioni più importanti a livello mondiale. La Fiera si trova ad una manciata di chilometri dall’autostrada A4, dalla stazione FS e dall’aeroporto internazionale BGY (terzo scalo italiano per numero passeggeri, con oltre 140 collegamenti in tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente) è perfetta  soprattutto per i nostri eventi nazionali e internazionali, come nel caso di FEE”.

Tiziano Tredese, Presidente del Consorzio FEE, ha invece dichiarato: “Anche quest’anno il consorzio FEE in collaborazione con Promoberg ha rinnovato la kermesse dell’Amusement e in questa seconda edizione abbiamo aumentato, viste le tante richieste, lo spazio a disposizione degli espositori. Registriamo inoltre un forte incremento anche per quanto riguarda il pubblico. Avremo tantissimi buyer nazionali e internazionali e, rispetto alla prima edizione, è stata anticipata la data della Fiera per dare il tempo agli operatori di acquisire le nuove tecnologie per essere pronti per la stagione estiva. Speriamo – conclude Tredese – che tale successo faccia comprendere ai nostri referenti istituzionali e alle forze di governo, l’importanza del lavoro di tante imprese italiane nella diffusione del sano divertimento per famiglie. Si tratta infatti di una fiera per il puro amusement, senza alcuna contaminazione dai giochi con vincita in denaro, al pari di quelle di Londra e Orlando. Speriamo che ADM venga alla fiera a vedere cosa facciamo e chi siamo. Abbiamo fatto una scelta specifica anche sui giochi da esporre, senza dare spazio a quei prodotti su cui ci sarebbe potuto essere un minimo dubbio”.

Tiziano Tredese, presidente Consorzio FEE

“Anche quest’anno Federamusement ha voluto rinnovare il patrocinio alla Fiera FEE per ribadire ancora una volta l’importanza dell’Amusement, un settore sempre più trainante per tante imprese italiane. Un sodalizio, quello tra noi e il Consorzio, a garanzia del gioco sano per bambini e famiglie – il commento di Alessandro Lama, Presidente Federamusement Confesercenti – La splendida cornice della Fiera di Bergamo darà la giusta visibilità al settore che rappresenta un eccellenza nel campo dell’imprenditoria. Ed è certamente essenziale avere una fiera dedicata, perché permette di ancora di più di caratterizzare l’importanza, permettetemi etica del nostro mondo proiettato al divertimento per le famiglie e per i giovani, così lontano dal mondo dell’altro gioco quello con le vincite in denaro. Inoltre ritrovarsi a Bergamo ci permette di dare un segnale unitario al mondo politico con il quale ci stiamo confrontando per dare la giusta dignità imprenditoriale al mondo dell’Amusement. Questa fiera non è un obbiettivo raggiunto, c’è ancora tantissimo da fare, con le amministrazioni facciamo un passo avanti e due indietro – ha proseguito Lama – C’è ancora un grandissimo equivoco tra gli apparecchi con vincite in denaro e il nostro settore, purtroppo il legislatore stesso fa confusione e quando parla di gioco pensa subito alle lotterie e alle scommesse. Quindi la politica applica all’amusement gli stessi criteri. Dobbiamo far vedere chi siamo, abbiamo ancora tantissima strada da fare e questa fiera è solo l’inizio. Un anno fa, parlando con le istituzioni e la politica, siamo riusciti a garantirci un’altra proroga e a creare un nuovo codice Ateco per il nostro settore, ma è solo il punto iniziale di un percorso molto difficile”.

Alessandro Lama, presidente Federamusement-Confesercenti

Luigi Caputo, Founder e CEO dell’Osservatorio Italiano Esports, ha infine detto: “La nostra presenza al FEEXPO  rappresenta un passo significativo nel collegare due settori complementari che finora non hanno sfruttato a pieno questa vicinanza. Gli Esports stanno diventando un elemento fondamentale nell’intrattenimento contemporaneo e FEEXPO sarà il palcoscenico perfetto per celebrare questa unione. L’Osservatorio Italiano Esports giocherà un ruolo fondamentale in questi processi. La lungimiranza di FEEXPO nell’aprirsi al futuro ha consentito all’ecosistema Esports italiano di trovare finalmente un luogo adatto in cui confrontarsi e sviluppare nuove opportunità”.

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Eventi

ICE 2024, a Londra ma con la testa in Italia: la riforma del gioco protagonista in fiera

Grande successo per l’ultima edizione britannica, dal 2025 appuntamento a Barcellona

Si è conclusa con un grande successo di pubblico, espositori e operatori l’ICE 2024 di Londra, la più grande fiera europea del gioco che per l’ultimo anno ha avuto luogo nella capitale britannica. Un gran finale prima del trasferimento a Barcellona dal 20 al 22 gennaio del 2025.

Come sempre, l’ICE ha visto le più grandi aziende del mondo esporre i propri prodotti più innovativi, dalle scommesse alle slot passando per i pagamenti digitali e gli Esports. Tutto il mondo dell’intrattenimento e del gaming si è dato appuntamento a Londra, dove anche i regolatori e i legislatori dei vari paesi hanno avuto modo di confrontarsi.

Proprio in quest’ottica, tra gli operatori italiani presenti in fiera ha tenuto banco in questi giorni (dal 6 all’8 febbraio) la questione del riordino del settore, che sta completando il suo iter parlamentare in questi giorni. Durante l’evento di Londra, a Roma venivano ascoltate in audizione le associazioni del settore, un momento di grande importanza che ha animato le discussioni anche all’ExCel di Londra. Ed alcuni spunti sono stati ripresi durante le interviste con il direttore di Agimeg, Fabio Felici.

In particolare, sul tema del riordino, è intervenuto da Londra Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech: “La riforma del settore del gioco pubblico è una opportunità di crescita e di stimolo nella ricerca di nuove soluzione operative”. “Anche nel 2024 il focus rimane quello di consolidare e incrementare le nostre quote di mercato anche grazie all’introduzione di nuovi strumenti progettati per migliorare sempre di più la customer journey con soluzioni accattivanti e originali, look&feel e attenzione alla sicurezza del consumatore in ogni momento della sua esperienza di gioco”.

Stessa linea anche per l’avvocato Stefano Sbordoni, esperto del settore: “Penso che questo riordino debba essere visto alla luce delle evoluzioni del mercato e della indubbia capacità degli operatori italiani di adattarsi a qualsiasi mutamento. Va ricordato che siamo stati i leader in Europa nella regolamentazione dell’online e dei volumi transatti. Quindi, l’Italia è un paese che, attraverso il suo regolatore e i suoi operatori, ha dimostrato di saper fare il meglio. Il costo della concessione dell’online a 7 milioni di euro può essere un investimento difficile da supportare se si ha una dimensione medio-piccola. E’ comprensibile la perplessità degli operatori, ma anche altri Paesi stanno valutando costi così alti”.

“La nostra posizione è critica perché volevamo una riforma che comprendesse sia la parte fisica sia la parte dell’online – ha sottolineato Maurizio Ughi, figura storica del settore in Italia e vicepresidente dell’associazione Agisco – invece il governo ha scelto la strada più facile, che però non è quella più giusta. Il problema è che governo e ADM stanno dialogando solo con i grandi concessionari, mentre quello che manca è la tutela del pubblico e dei clienti che frequentano le agenzie e i centri di gioco”.

Sulla stessa linea anche Domenico Distante, presidente della Sapar: “non siamo d’accordo su parecchi punti e lo ribadiamo anche oggi. Il costo di 7 milioni a concessione a qualcuno fa comodo, ma per le piccole e medie imprese italiane invece si tratta di un prezzo troppo elevato che mette in difficoltà parecchie realtà – le sue parole – Si tratta di una scelta che va ad escludere dal mercato molte aziende”. “Queste piccole realtà hanno fatto tanto in questi anni, anche nella lotta all’illegale, e ora non vengono prese in considerazione da una scelta politica che le esclude dal mercato. Purtroppo notiamo con molto dispiacere che non viene tutelata la libertà di impresa, quando invece da parte nostra siamo sempre stati di fianco a tutti i governi, di qualsiasi colore o fazione politica. L’attuale governo, che ha sempre detto di avere a cuore le piccole e medie imprese, non sta invece mantenendo nei fatti queste parole: speriamo possa fare marcia indietro”.

“Il riordino, per come è attualmente presentato, ci lascia molto perplessi. Il segmento dell’online è da anni un fiore all’occhiello dell’offerta di gioco pubblico in Italia. Ogni intervento in profondità dovrebbe essere ben valutato e condiviso con tutti gli attori coinvolti. Vedere invece il costo delle concessione portato a 7 milioni di euro appare come un segno di ridimensionamento del mercato visto che porterebbe alla scomparsa di numerosi operatori e la conseguente perdita di posti di lavoro. Ed un grosso rischio si corre anche con l’annullamento del sistema delle skin e la riduzione di operatività dei pvr. Il rischio è quello che tutte queste realtà, messe all’angolo dal riordino, si spostino verso il mercato illegale con un importante travaso di risorse, senza parlare dell’assoluta mancanza di tutela per l’utenza”, ha fatto eco Marco Castaldo, CEO di Microgame.

Di tutt’altra linea infine il pensiero di Alexander Martin, CEO di SKS365: “Abbiamo molta fiducia nel governo italiano, finalmente è stato abbandonato il vecchio sistema delle proroghe delle concessioni e andiamo verso un nuovo periodo più favorevole agli operatori. Ci si potrà assicurare una licenza per più tempo e con maggiore stabilità, senza dover utilizzare le proroghe come successo in passato e questo è positivo. Sono fiducioso che il Parlamento approvi la riforma in tempi brevi per attuarla entro la fine dell’anno, questo stabilizzerà tutto il settore aiutando le aziende che operano nell’online in Italia”.

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Scommesse altri sport

Sanremo 2024, cresce l’attesa per cover e duetti: Angelina Mango sempre favorita

Geolier insegue nei pronostici, indietro gli altri concorrenti

Nell’ambito delle serate più attese del Festival di Sanremo, quella dedicata alle cover e ai duetti si distingue per il suo fascino unico. Gli artisti saliranno sul palco dell’Ariston, dando vita a esibizioni che attingono dal vasto repertorio della memoria musicale.

Angelina Mango, accompagnata dal quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma, è tra i nomi più attesi della serata, con la sua interpretazione di “La Rondine” in memoria del padre scomparso nel 2014. La sua performance è altamente anticipata, con una quotazione di 1,65, rendendola la favorita secondo i bookmakers per il premio della miglior cover del 2024.

Geolier, invece, mira a toccare le corde dell’emozione con un tributo alla sua Napoli, esibendosi in “Strade” insieme a Luché e Gigi D’Alessio. La sua vittoria nella serata delle cover è quotata a 3,00.

Non mancano altri artisti pronti a lasciare il segno: Il Volo, con una quota di 9,00, si propone di omaggiare Freddy Mercury, mentre Annalisa, affiancata da La Rappresentante di Lista e il coro Artemia, punta a coinvolgere il pubblico con “Sweet Dreams” degli Eurythmics, quotata a 12,00. Stessa quota per Negramaro e Loredana Berté.

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Normativa

Gioco pubblico, il riordino sotto la lente degli operatori: nasce il tavolo permanente Agic e STS/FIT

Stabilità del settore e chiarezza normativa gli obiettivi dell’iniziativa che mira a supportare il Governo nella riforma

Giornata importante per il gioco pubblico in Italia. E’ un momento di grande fermento per il settore, con il riordino del comparto che sta per vedere la luce, e proprio in questo contesto è stato presentato oggi il tavolo permanente tra AGIC, realtà associativa composta dai quattro concessionari italiani IGT, Lottomatica, Sisal Italia e SnaitechFIT-STS, le organizzazioni maggiormente rappresentative dei tabaccai e ricevitori sportivi.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato quello di riaffermare con forza la centralità dei principi di legalità, responsabilità e trasparenza in tema di gioco pubblico, soprattutto in questa fase di grande dinamismo del settore, caratterizzato dall’avvio del processo di riordino normativo da parte del Governo.

AGIC rappresenta circa il 70% del mercato italiano del gioco legale in Italia mentre FIT e STS costituiscono la rete di vendita dello Stato, in qualità di concessionari per la distribuzione dei prodotti da fumo e operatori professionali del gioco. Le due realtà arrivano a contare insieme su una rete di ben oltre 50.000 punti fisici, di fatto la più importante e numerosa rappresentanza di settore a livello nazionale. In quest’ottica la partnership tra lo Stato e i concessionari e tra questi ultimi e gli operatori delle reti di vendita a essi affiliate si candida a diventare il fulcro per una reale evoluzione qualitativa e innovativa del comparto del gioco pubblico nel nostro Paese.

Ad aprire i lavori, il presidente di STS Emilio Zamparelli: “Mi sento di fare un plauso al Governo perché si è passati dalle parole ai fatti. Il percorso è già avviato e siamo molto fiduciosi sull’esito. Il decreto sull’online ci soddisfa perché dà alla categoria dei tabaccai il giusto riconoscimento che arriva dal lavoro e dalla professionalità”, ha dichiarato, per poi aggiungere: “Ritengo che anche sul riordino del fisico, che ci auguriamo parta il prima possibile, venga riconosciuto lo stesso merito. Ancora oggi vediamo strumenti come il distanziometro che ormai è anacronistico e va rimodulato per la tutela del giocatore. È necessario ripartire dalla riqualificazione della rete fisica e che chi vi opera sia adeguatamente formato”.

Intervenuto anche Alberto Giorgetti, Institutional Relations Senior Director IGT: “Vogliamo immaginare un’offerta di gioco legale che possa interpretare una domanda responsabile diffusa nel paese e capace di auto-regolamentarsi e che rappresenta una grande opportunità per l’Erario e per lo Stato. Vogliamo portare le nostre esperienze al servizio del governo. Siamo concessionari pubblici, rappresentiamo insieme ai tabaccai la miglior esperienza di presidio sul territorio. C’è un riordino in corso che ha portato alla luce fatti concreti, ciò che il governo ha detto, è poi stato fatto”. 

“Negli ultimi anni l’inadeguatezza normativa è stata evidente. Ora, le cose sembrano cambiate e pare che ci sia la volontà di portare a termine questa riforma, ovviamente mancano ancora vari passaggi ma sono fiducioso”, ha invece detto Massimo Passamonti, Direttore Relazioni Istituzionali Sisal. “L’articolo 15 contiene una norma riguardante la stabilità della concessione. Questa è una cosa fondamentale, perché abbiamo sempre protestato contro i vari aumenti delle tassazioni durante la concessione. Questo nuovo articolo conferma i motivi per cui siamo qui, poiché la stabilità viene garantita solo se sono possibili investimenti che permettono un’offerta di gioco di qualità. Questo è un elemento è fondamentale”.

Per Michele Sessa di Snaitech: “Come concessionari dobbiamo essere fiduciosi che il riordino vada in porto. Dopo tanti tentativi falliti crediamo che sia la volta giusta. Un punto importante è la stabilità regolatoria e dobbiamo essere attenti a seguire l’evoluzione di queste normative. È necessario che questo Paese faccia un passo avanti per un mercato così importante. Dato il momento storico, il Governo ha preferito partire dall’online, ma ha messo già dei punti fermi per il gioco fisico. Questo tavolo dovrà seguire anche la riforma per il retail che, per le società presenti in questo tavolo, rappresentano una grande fetta delle nostre entrate. Riguardo all’online pensiamo che i 7 milioni di euro per la concessione sia un prezzo adeguato. Per esempio in Grecia le concessioni costano 5 milioni di euro per 7 anni. Ovviamente, c’è ancora da valutare il discorso per le skin. C’è da dire che nello scenario dell’online si va sempre di più verso l’omnicanalità in cui avranno un ruolo fondamentale i Pvr.”.

Infine il presidente di AGIC, Gennaro Schettino, ha sottolineato: “AGIC nasce in un momento storico per il gioco pubblico e la nostra associazione sta seguendo in maniera attenta il riordino del settore che ha iniziato il percorso parlamentare. L’accordo con una rete importante come quella dei tabaccai è fondamentale, vista la loro capillarità sul territorio e la loro importanza per la tutela della legalità e dei consumatori. Insieme seguiremo un percorso che riguarderà anche la riorganizzazione della rete fisica. Abbiamo chiesto di essere auditi in Commissione per dare il nostro supporto al riordino”.

Il momento è delicato e il Governo è chiamato a rispondere alle esigenze degli operatori. I messaggi dal tavolo permanente Agic e STS/FIT sono chiari: l’occasione del riordino va sfruttata al meglio per ridare al settore del gioco pubblico stabilità e chiarezza normativa. La palla passa al legislatore.

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Normativa

Riordino giochi, associazioni di categoria: “Riforma mette a rischio piccole e medie imprese, gettito e tutela consumatori”

Il grido d’allarme lanciato da ACADI, ACMI, ASTRO, EGP – FIPE, LOGICO e SAPAR

“L’approvazione preliminare da parte del Consiglio dei Ministri del 19 dicembre e le motivazioni del Governo per lo schema di provvedimento confermano le convinzioni delle Associazioni di categoria ACADI, ACMI, ASTRO, EGP – FIPE, LOGICO e SAPAR, che dalle scorse settimane si sono riunite nell’azione sindacale di miglioramento delle proposte governative di attuazione dell’art. 15 della Legge Delega fiscale, in materia di giochi. 

La posizione delle Associazioni firmatarie è per una attuazione della Delega Fiscale, ai fini di “riordino” del gioco pubblico, in contemporanea per tutte le verticali distributive, rispettando lo spirito e la struttura della Delega stessa ed a parametri sostenibili. 

Dare priorità al riordino dell’online e posticipare quello del territorio significa, con i rischi di ibridazione, introdurre ulteriori asimmetrie nella canalizzazione della domanda di gioco, a discapito delle altre verticali distributive del territorio,, compromettendo principalmente la rete generalista che si occupa della distribuzione degli apparecchi. 

Ciò comporterebbe una perdita di gettito erariale sempre più consistente, posto che degli 11 miliardi di euro ad oggi generati dal comparto del gioco pubblico, 1 è prodotto dall’online e 10 sono generati dai prodotti del territorio; in particolare 5,9 dagli apparecchi.  

Inoltre, il differimento di una riforma delle concessioni per il gioco fisico comprometterebbe la tutela della legalità sui territori, posto che è la rete generalista dei territori che raggiunge più di 6.000 sui circa 8.000 comuni italiani. Senza contare che verrebbero anche compromessi gli attuali livelli occupazionali nonché il ruolo delle aziende di gestione degli apparecchi, posto che dei 150.000 lavoratori del comparto, 140.000 sono impegnati sul territorio. Ed ancora ne risentirebbe la tutela dell’utente, in assenza di una valutazione complessiva delle misure di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, attualmente esistenti solo per alcuni prodotti del territorio e on line. 

Una strategia complessiva ed ordinata per il contrasto al DGA va individuata proprio in un’unica Conferenza Stato Regioni e Comuni che tratti online e territorio. In detta sede ci si potrebbe rendere conto che, mentre si applicano le restrizioni comunali di orari o i distanziometri espulsivi regionali agli apparecchi del territorio, nelle stesse ore e nelle vicinanze di un luogo sensibile vengono distribuiti altri prodotti di gioco. Solo con questa consapevolezza si potrebbe dare la giusta equilibrata e concreta tutela all’utente richiesta dalla Delega. 

A rimetterci, infine, sarebbero senz’altro le piccole e medie imprese italiane impegnate da anni sui territori a tutto vantaggio di imprese internazionali, in larga parte controllate da fondi di investimento. 

È vero che per fare il riordino del territorio occorre risolvere la questione territoriale dei provvedimenti regionali e comunali; è vero che occorre una intesa in Conferenza Unificata; tuttavia, un riordino non uniforme, non equilibrato, non gestito complessivamente è in grado di determinare la compromissione degli interessi costituzionali, presupposto dell’esistenza dello stesso comparto.   

L’effetto della perdita indiretta di gettito erariale, peraltro, potrebbe essere valutato e tenuto in considerazione anche dalla Ragioneria stessa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella sede delle Commissioni Parlamentari oltre che dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio. 

Infine, oltre a non sciogliere il nodo della pubblicità dell’offerta legale, il costo di 7 milioni delle concessioni appare correlato all’aumento del giro di affari registratosi sul segmento dal 2019, senza considerare che l’importo delle concessioni che hanno prodotto tale aumento era di 200mila euro e non di 2,5 milioni, quest’ultimo importo riferibile all’ultimo bando, tuttavia mai indetto. Ne consegue un aumento di 35 volte e non quasi 3. Un importo unico nel panorama europeo, come ribadito anche da EGBA nel proprio ultimo comunicato, nel quale si esprime anche preoccupazione in merito all’effettiva chiusura del mercato italiano

Se l’esigenza è stata quella di reperire risorse in sede di legge di bilancio ed il ricorso a gettito erariale rinvenibile dal comparto del gioco fosse inevitabile, si ricorda la possibilità di eliminare l’obbligo di inserimento della tessera sanitaria delle VLT che ha ridotto del 30% la domanda di gioco per ragioni estranee agli obiettivi per i quali è stata concepita (la tutela dei minori) e che potrebbe essere sostituita con un strumento (documento all’ingresso) che a differenza di quello esistente risulterebbe efficace allo scopo di controllo ed idoneo a riportare il gettito invece perduto (comprendente anche le giocate di cittadini stranieri privi di tessera sanitaria italiana”.

È quanto affermano le Associazioni di categoria ACADI, ACMI, ASTRO, EGP – FIPE, LOGICO e SAPAR in una nota congiunta.

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Altri giochi

Giochi online: casinò in crescita a novembre, continua a calare il poker cash

Timida salita del poker a torneo che registra un +1,9 per cento rispetto a un anno fa

Sono stati resi noti i dati dei diversi settori del gioco online nel mese di novembre in Italia. A farla da padrone, nell’undicesimo mese dell’anno, il mercato del casinò online che ha chiuso con un segno decisamente positivo. Nel mese appena concluso infatti, la spesa dei giocatori sui casinò games è stata di 210,2 milioni di euro, contro i 176,1 milioni di novembre dello scorso anno. La crescita è stata quindi del 19,4%.

In crescita, anche se di poco, anche il mercato del poker a torneo online. A novembre infatti, questo segmento ha registrato una spesa di circa 9,4 milioni di euro, in aumento dell’1,9% rispetto ai 9,2 milioni di euro dei primi 11 mesi del 2022.

Continua invece il trend negativo del poker cash online. Nel mese appena concluso, infatti, il settore ha registrato una spesa di 5,3 milioni di euro, in calo del 7% rispetto ai 5,7 milioni di novembre 2022.

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Eventi

Sport e inclusione: a Roma i CSR Award di Fondazione Entain

Al centro dell’evento progetti di inclusione sociale attraverso lo sport

Si è tenuta a Roma la seconda edizione dei CSR Award, evento promosso dalla Fondazione Entain dedicato ai progetti di inclusione sociale attraverso lo sport. Presenti rappresentati dell’industria del settore del gioco pubblico, oltre a sport, istituzioni e politica. Un momento di condivisione per affrontare temi legati allo sport e ai benefici che può portare alla società.

Sono state dieci in totale le proposte progettuali giunte alla Fondazione Entain per questa prima edizione del CSR Event. I progetti “I Wheel” Rugby Camp di I Romanes, “La grande staffetta” di Obiettivo 3 e “Un punto oltre le barriere” di Club Schermistico Partenopeo sono stati selezionati per le caratteristiche di innovatività, internazionalità e ricadute degli effetti sul territorio. Considerata, però, la qualità e l’elevato impatto sociale dei progetti presentati, la Fondazione ha deciso di sostenerli tutti con un finanziamento complessivo di circa 250 mila euro.

A fare gli onori di casa Giuliano Guinci, Institutional Relations, PMO, Operations, Procurement and Property Director di Entain. “Per il tipo di attività che il gruppo Entain svolge è ovvio che lo sport sia un settore molto vicino e vogliamo contribuire a migliorare l’inclusività sociale. Sport, ambiente e innovazione sono i concetti chiave”, le sue parole, prima di un commento sul riordino del settore dei giochi: “Siamo fiduciosi per una riforma efficace, è una grandissima occasione che aspettiamo da tanto tempo”.

Per il sottosegretario al MEF Sandra Savino: “Deve essere obiettivo di tutti portare i ragazzi ad avvicinarsi allo sport. Per fare ciò sono importanti i contributi dello Stato, che non sono a fondo perduto poiché ogni euro investito darà un ritorno sotto l’aspetto sociale. La scuola e la famiglia spesso non riescono a raggiungere l’obiettivo dell’inclusione e lo sport può essere il tassello fondamentale per poter abbattere determinate barriere”.

Presente anche Luca Toni, ex calciatore campione del Mondo nel 2006: “Lo sport è fondamentale per tanti motivi, sia fisici che psicologici. Credo che lo sport faccia bene a chi lo pratica e può anche essere uno strumento di educazione. Credo sia importante anche rinnovare le strutture in modo da attirare le generazioni più giovani”, ha dichiarato.

“I nostri impianti sportivi sono vecchi di 30 anni ed oggi la nuova generazione ha bisogno di innovazioni in tal senso. Il Governo sta facendo questo come ad esempio con Caivano, dove in cinque mesi sarà riqualificato un impianto così da essere vissuto al meglio dalla cittadinanza locale. Questo progetto è replicabile in tutta Italia”, il commento di Diego Nepi (AD Sport e Salute).

Poi l’onorevole Gianpiero Zinzi della Lega: “Il partenariato pubblico e privato è fondamentale per qualunque iniziativa che punta alla crescita. Il gioco di squadra vince sempre. Dall’inizio della legislatura, in Commissione Ambiente, ci siamo interfacciati con molte emergenze che hanno frenato un gran numero di fondi”. 

Durante l’evento è intervenuto infine anche Lodovico Mazzolin, Direttore Generale dell’Istituto del Credito Sportivo: “Questi eventi sono sempre importanti perché, grazie ad essi e la sinergia tra pubblico e privato, vengono portati avanti progetti di grande rilievo. Lo scopo dell’Istituto che rappresento ha l’obiettivo di erogare fondi a questo settore, poiché le banche private non sono molto presenti. Credo che sia un settore sottovalutato economicamente e che pesa tantissimo nel sistema Italia. Lo sport poi genera movimenti di denaro grandissimi e ha l’inclusività e well-being come alcune delle sue grandi forze”.

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Normativa

Lollobrigida (dir. Giochi ADM): ‘Lotta all’illegalità, tutela degli utenti e delle imprese e adesso il riordino’

Venti anni fa l’Italia dei giochi cambiava volto ed i Monopoli di Stato assumevano una posizione di centralità nel comparto

Era il 4 dicembre 2003 quando l’Italia dei giochi decideva di cambiare volto. Esattamente 20 anni fa, attraverso un Decreto Direttoriale, l’allora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato stabiliva che tutti i videopoker dovessero essere sostituti, a partire dal 1° maggio 2004, dalle slot (awp) collegate alla rete dell’AAMS. Si trattava del primo passo di un percorso che avrebbe, nel corso degli anni, portato l’AAMS (ora ADM) ad avere un ruolo centrale e fondamentale nella gestione del gioco pubblico in Italia. Una ricorrenza quindi importante, che il Direttore per i Giochi dell’ADM Mario Lollobrigida ha voluto celebrare in un’intervista all’agenzia Agimeg.

Il 4 dicembre 2003 con un decreto direttoriale l’allora AAMS metteva fuori gioco i videopoker

Si trattò del primo passo ufficiale di uno storico cambiamento nella gestione del gioco pubblico. Da allora come è cambiato negli anni il vostro impegno nel settore?

Il 2003 ha visto un cambiamento storico nel panorama dei giochi pubblici italiani e della sua regolamentazione che allora era gestita dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Nei primi anni 2000 una Commissione parlamentare nonché numerose inchieste giornalistiche evidenziarono una massiccia presenza sul territorio nazionale di circa 800.000 apparecchi non regolamentati che costituivano una vera e propria emergenza economica e sociale. Molto spesso tali apparecchi erano gestiti da organizzazioni e gruppi criminali anche al fine di riciclaggio e finanziamento di altre attività illecite. 

Attraverso un intervento normativo vennero quindi resi illegali i videopoker e contestualmente vennero regolamentati gli apparecchi con vincita in denaro con l’introduzione dell’articolo 110, comma 6, lettera a) del TULPS. Il 4 dicembre venne adottato il primo decreto che stabiliva le regole tecniche di produzione e funzionamento delle nuove slot machine

Successivamente, tali apparecchi sono stati resi più sicuri con l’introduzione della smart card rilasciata dall’Amministrazione che garantisce l’integrità dei dati trasmessi dall’apparecchio al sistema di controllo. L’impegno nel settore dell’Agenzia è rimasto costante evolvendosi di pari passo al mutato contesto normativo ed economico: attualmente possono essere presenti sul territorio al massimo 265 mila apparecchi collegati in rete e costantemente monitorati nel regolare funzionamento dall’Agenzia“.

Anche il vostro impegno nella lotta all’illegalità si è evoluto negli anni

Certamente c’è stata un affinamento e rafforzamento dei controlli in relazione all’evoluzione delle truffe e dei fenomeni illeciti. In generale, in tema di apparecchi le truffe sono effettuate in tre modalità: una è tesa a non permettere l’effettuazione del corretto calcolo dell’imposta, un’altra tende a ridurre quello che deve esser restituito in vincite ai giocatori; la terza effettua entrambe le cose: riduce il livello delle vincite, stabilito per legge, e contestualmente evade l’imposta. Al fine del contrasto a tutti i citati fenomeni illeciti l’Agenzia aggiorna costantemente le metodologie e gli strumenti di intelligence attraverso anche la continua cooperazione con le Forze dell’ordine. 

Una importante evoluzione è stata la introduzione degli apparecchi con controllo da remoto real time: le cosiddette videolottery, ovvero terminali che visualizzano una grafica di partite i cui esiti sono predeterminati da un sistema centrale gestito dal concessionario. Tutti i sistemi di gioco videolottery e tutti i prototipi di apparecchi slot machine sono verificati da appositi Organismi di certificazione per il rispetto dei requisiti previsti dalla specifica norma di regolamentazione. 

Nel settore delle scommesse fisiche e nei giochi on line le illegalità sono anche esse svariate: negli anni, abbiamo scoperto ad esempio che una parte delle giocate è stata effettuata in proprio dal punto vendita, si sono rilevate alterazioni delle quote a vantaggio di operatori infedeli e per il gioco fisico biglietti riscossi senza esserne in possesso. In generale, gli aspetti penali sul settore sono relativi ai reati di truffa, frode informatica, sostituzione di persona, riciclaggio ed intermediazione. Importante è anche l’azione di controllo ai fini di verificare la presenza di corruzione in ambito sportivo. L’Agenzia è comunque sempre attenta e si è sempre dimostrata capace di trovare immediate ed efficaci contromisure“.

Quali sono i risultati dei quali andate più fieri?

In generale, i risultati di cui andiamo fieri sono i riscontri positivi alle nostre attività di regolazione e controllo. E posso citare le attestazioni che sono arrivate dai regolatori esteri che molto spesso hanno studiato aspetti della normativa e prassi italiana sul settore applicandole, poi, nelle loro Nazioni. In questi 20 anni molti sono stati i risultati conseguiti, due in particolare evidenziano il grande ed innovativo impegno regolatorio e tecnologico dell’Agenzia. Uno è appunto l’intervento regolamentare sul settore degli apparecchi da intrattenimento, il secondo riguarda la regolamentazione del gioco on line, la cui disciplina, introdotta nel 2010 costituisce una vera avanguardia ed un esempio a livello internazionale, che ha fatto da esempio per molti anni per tutti gli altri Paesi europei e non. 

La “via italiana”, attraverso il sistema delle concessioni, costituisce una strada intermedia tra il divieto assoluto e la liberalizzazione, soluzioni adottate per la gran parte dei Paesi. Anche le attestazioni che pervengono dalle Forze di Polizia e dalla Magistratura sono per noi motivo di orgoglio e spinta a migliorarci continuamente. Ma tra i vari attestati di stima i più importanti che riceviamo sono quelli dei semplici cittadinispecie quando è presente un nostro impegno volto a comprendere e, se possibile, contrastare i comportamenti di gioco problematico. In termini numerici voglio ricordare il livello dei controlli sul territorio pari ad oltre 35.000 in media ogni anno e oltre 9.000 siti di gioco illegale inibiti sino ad oggi“.

Obiettivi per il 2024?

Per il 2024 spero che l’obiettivo principale sia quello di poter procedere ad adottare i bandi di gara per l’assegnazione delle concessioni in importantissimi settori del gioco pubblico in linea con gli indirizzi che ci arriveranno dal legislatore anche sulla base dell’articolo 15 della Legge n. 11/2023 di delega fiscale. Gli Uffici, da mesi e a maggior ragione anche in queste settimane di chiusura dell’anno, stanno operando per trovarsi immediatamente pronti per la redazione di bandi che contengano regole aderenti alle mutate condizioni; prime fra tutte lo sviluppo dall’informatizzazione (e penso all’intelligenza artificiale) e la crescente esigenza di strumenti per la tutela delle fasce deboli dei giocatori“.

Nascono gli Stati Generali delle Dogane e dei Monopoli

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è il raccordo tra operatori e istituzioni. Un ruolo impegnativo

Sicuramente un ruolo impegnativo ma è il nostro compito di regolatore: l’Agenzia ha sempre operato attraverso un dialogo aperto e un continuo confronto con tutti gli operatori, ovviamente nel rispetto dei reciproci ruoli, e questo modus operandi ha costantemente garantito un efficace scambio di esperienze al fine di valutare gli effetti di ogni intervento regolamentare. Il confronto è stato recentemente istituzionalizzato attraverso la previsione da parte del Direttore dell’Agenzia, il Consigliere Roberto Alesse, degli Stati Generali delle Dogane e dei Monopoli con la finalità di raccogliere, relativamente a tutti gli ambiti di competenza dell’Agenzia, contributi, opinioni e proposte in ordine a tematiche tecniche di particolare rilevanza macroeconomica e di interesse per il contesto nazionale e internazionale. L’evento sarà aperto alla partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni pubbliche, del mondo accademico e dell’imprenditoria operanti nei vari settori di competenza dell’Agenzia“.

Nelle ultime settimane sta tenendo banco l’atteso riordino del settore. Quali sono secondo lei, i punti imprescindibili per un riordino efficace?

La legge numero 111 del 9 agosto 2023 di delega al Governo per la revisione del sistema tributario, cosiddetta “delega Fiscale” all’articolo 15 ha previsto principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici. A mio parere il tema fondamentale è quello della concertazione tra lo Stato, le regioni e gli enti locali per la pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco.

Come sappiamo, gli interventi delle regioni e degli enti locali susseguitisi negli ultimi anni hanno creato situazioni limite sul territorio con una differenziazione di disciplina che sembra non rivestire forme di coerenza e razionalità. E infatti le distanze dai cosiddetti “luoghi sensibili”, anche qualora se ne dimostrasse l’effettività al fine della riduzione dei fenomeni di gioco problematico, dovrebbero essere uniformate a livello nazionale così come l’individuazione dei luoghi che possono considerarsi a rischio in relazione alla prossimità ad un punto di raccolta di gioco. È quantomeno incongruo che alcune regioni prevedano luoghi che altre non considerano e tale circostanza, unitamente alle differenti distanze previste, dimostra la necessità di più profonde analisi scientifiche sull’argomento. Solo attraverso la concertazione e la definizione di regole certe sull’intero territorio potrà ripartire la necessaria ridefinizione del numero dei punti di raccolta sul territorio e conseguentemente le gare pubbliche per l’affidamento in concessione delle varie tipologie di gioco

Agenzie e punti di raccolta scommesse, sale videolottery, sale bingo, esercizi generalisti con apparecchi da intrattenimento operano attraverso concessioni da anni in regime di proroga ed è necessario superare nel più breve tempo possibile tale situazione di incertezza che, peraltro, non consente nemmeno la programmazione degli investimenti imprescindibili per un miglioramento dei livelli di sicurezza e affidabilità dei sistemi e per garantire nuovi interventi anche a tutela dei giocatori problematici”.