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Normativa

Riordino gioco online in Gazzetta Ufficiale: cosa succederà a PVR, skin e nuove concessioni

Grande attenzione alla tutela dei giocatori e al gioco responsabile

Dai PVR alle skin, passando per le concessioni per il gioco online fino alla conformazione dei siti di scommesse e all’obbligo di pubblicità responsabile. La riforma del gioco pubblico abbraccia il settore dell’online a 360 gradi mettendo finalmente mano a un comparto che da troppi anni chiedeva un riordino sotto tanti punti di vista.

Dopo mesi di discussioni e l’approvazione in Parlamento, l’ultimo passo è stato effettuato il 3 aprile con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo. La nuova legge mira a riformare il settore dei giochi, a partire da quelli a distanza. Un testo che tocca diversi punti, affrontando temi di particolare importanza che interessano decine di migliaia di utenti, lavoratori e imprese. 

E’ il caso dell’albo dei Punti Vendita Ricariche (PVR). Per quanto riguarda questo segmento, il costo all’albo sarà di 100 euro annui ed il Governo prevede che siano almeno 30.000 i punti interessati alla regolarizzazione. Non è possibile prelevare somme dai conti né riscuotere vincite. Sarà possibile invece ricaricare in contanti fino a 100 euro a settimana, superata tale soglia si dovranno utilizzare strumenti elettronici di pagamento, quindi tracciabili e sicuri.

Altro argomento molto caldo, quello delle nuove concessioni per il gioco online. Confermato il costo a 7 milioni di euro e che la gara dovrà essere indetta entro il 31 dicembre 2024. Nel testo in Gazzetta è previsto che ogni concessionario investa ogni anno lo 0,2% dei suoi ricavi netti, per massimo 1 milione di euro, in campagne informative e di comunicazione responsabile. Al concessionario viene data la possibilità di effettuare campagne di promozione, anche utilizzando il proprio logo con l’esigenza di promuovere la prevenzione e il contrasto al gioco patologico.

Allo stesso tempo, la riforma del gioco online ha decretato lo stop alle skin, visto che per un concessionario è previsto un solo sito di riferimento senza affiliati, oltre ad una app per ogni tipologia di gioco. Sia sul sito sia sulle app sarà obbligatoria la presenza del logo del concessionario, pena la sospensione della concessione fino, in caso di reiterazione della violazione, alla decadenza.

Prevista, per la tutela dei giocatori, la presenza di autolimitazioni del gioco (tempo e spesa), oltre ad altre limitazioni basate sull’età ed il comportamento di gioco del giocatore stesso. Sui siti dovranno essere presenti contenuti di informazione sul gioco problematico e gli strumenti offerti per la prevenzione. Ai giocatori compariranno messaggi automatici che informeranno sulla durata delle sessioni di gioco, sui livelli di spesa e sul limite preimpostato.

Infine, nel testo si parla anche della concessione per il gioco del Lotto che avrà durata di 9 anni ed una base d’asta di partenza di 1 miliardo di euro. Previsto un aggio per l’aggiudicatario del 6%. Grandi manovre quindi e una riforma che finalmente vede la luce. Il futuro del gioco pubblico in Italia riparte da qui. 

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Poker

Giochi online: casinò e poker cash crescono a marzo

Resta stabile solo il poker a torneo

Marzo chiude in modo positivo per il mercato dei giochi in Italia, in particolare per quanto riguarda il settore del casinò e del poker online. Il terzo mese del 2024 ha infatti segnato performance incoraggianti e con numeri in aumento rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Di interesse il settore del casinò online, che ha chiuso il mese di marzo con un dato in forte crescita rispetto allo stesso mese del 2023. Con una spesa di 225,7 milioni di euro, infatti, il casinò online ha registrato un incremento del +14,7%, rispetto ai 196,8 milioni di marzo 2023.

Ottimi segnali poi anche dal poker cash online: anche questo segmento ha chiuso in positivo il mese di marzo, con una spesa di 5,5 milioni di euro. Si tratta di una crescita del +3,8% rispetto ai 5,3 milioni spesi a marzo dello scorso anno.

Si arresta invece, ma non cala, la crescita del poker a torneo online a marzo. Nel mese appena concluso, infatti, il poker a torneo online ha registrato una spesa di 9,7 milioni di euro, valore praticamente uguale a marzo dello scorso anno.  

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Scommesse calcio

Coppa Italia, in quattro per un trofeo: Juve favorita, l’Atalanta insegue

Si parte con Juventus-Lazio, poi Fiorentina-Atalanta. Ritorno il 23 e 24 aprile

Una coppa per riscattare la stagione. E’ con questo spirito che martedì 2 aprile iniziano le semifinali di Coppa Italia, che si aprono con la sfida tra Juventus e Lazio e poi mercoledì 3 aprile proseguono con il match tra Fiorentina e Atalanta. Occasione per sollevare un trofeo: bianconeri ormai lontani dalla lotta scudetto, Lazio e Fiorentina in dubbio per un posto in Europa, Atalanta lontana dalla zona Champions.

Per tutte e quattro quindi la Coppa Italia rappresenta l’occasione del riscatto, con le sfide di andata che infiammano gli animi anche degli appassionati di scommesse. I giochi si aprono martedì 2 aprile con la Juventus favorita in casa contro la Lazio: segno 1 tra 1,77 e 1,80, pareggio a 3,40 e segno 2 che oscilla tra 4,50 e 4,65. In Fiorentina-Atalanta i toscani potrebbero aggiudicarsi il primo round visto che in casa sono favoriti a 2,37. Pareggio a 3,30 mentre è ampia la forbice del successo esterno dei bergamaschi: da 2,50 a 2,90.

Allegri e Gasperini potrebbero quindi incontrarsi in finale visto che la Juve è favorita a 1,50 per il passaggio del turno contro la Lazio (2,50), mentre il testa a testa Atalanta-Fiorentina (con gare di andata e ritorno) vede i nerazzurri davanti nei pronostici a 1,65, contro la qualificazione dei viola a 2,20.

Nelle quote antepost per la vittoria del trofeo, infine, la Juventus si gioca campione a 2,25, con l’Atalanta che insegue a 3,50, la Lazio a 4,50 e la Fiorentina a 5,50. Semifinali di ritorno previste il 23 e 24 aprile.

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Scommesse altri sport

Tennis, Sinner vede finale e trofeo a Miami

Solo lo spagnolo Alcaraz è leggermente avanti nella corsa al titolo del Masters 1000

Si entra nel vivo al Masters 1000 di Miami e Jannik Sinner è ancora in gara per conquistare il trofeo. L’azzurro ha conquistato la semifinale nel prestigioso torneo della Florida e venerdì 29 marzo affronta Medvedev per un posto in finale. Due settimane fa, ad Indian Wells, la corsa di Sinner si era fermata proprio in semifinale ma questa volta la finale sembra davvero alla portata.

Anche i bookmakers nutrono fiducia nell’altoatesino e sulla lavagna scommesse il successo di Sinner contro il russo oscilla tra 1,40 e 1,45 mentre la vittoria di Medvedev è vista a 2,75 o 2,90. Jannik avanti nella partita secca, quindi, ma le quote sono favorevoli anche nella vittoria del torneo: l’azzurro che si aggiudica il titolo è dato tra 2,50 e 2,60, solo Alcaraz leggermente meglio di lui con la quota a 2,30 o 2,40. 

Dopo aver conquistato Australian Open e Rotterdam, Sinner cerca il tris in questo 2024 da incorniciare. Una stagione iniziata nel migliore dei modi e destinata a regalare ancora tante soddisfazioni. Per i bookmakers, Sinner potrebbe conquistare un altro torneo dello Slam: il Roland Garros a quota 4,00 o 5,00, Wimbledon a 4,50 e gli US Open in una forbice compresa tra 3,75 e 4,50. Ma occhio anche alle Olimpiadi di Parigi 2024: una medaglia d’oro di Sinner, al momento, pagherebbe 4,00 volte la posta. 

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Simbolotto

Simbolotto, si rivedono i Topi: ultima settimana per la ruota di Firenze

Dopo Pasqua, il concorso a premi associato al Lotto passa sulla ruota di Genova

L’attesa è finita: finalmente, sulla ruota di Firenze associata al Simbolotto, sono usciti i Topi. I piccoli roditori mancavano da ormai 45 estrazioni quando, a sorpresa, si sono palesati nel concorso di sabato 23 marzo. Il numero a cui è associato il simbolo dei Topi è l’11.

Era diventato un simbolo introvabile, quello dei Topi sulla ruota di Firenze, ma proprio quasi allo scadere sono usciti per la gioia dei bravi e appassionati giocatori che avevano puntato su questo simbolo ormai rarissimo.

La ruota del capoluogo toscano sarà protagonista fino a fine marzo con altre quattro estrazioni: quella di martedì 26 e quelle di giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30. Poi, dopo Pasqua da aprile, spazio alla ruota di Genova.

Con l’uscita dei Topi, la classifica dei ritardatari vede quindi in vetta La Culla (associata al numero 9) con 36 assenze, inseguita da La Festa a quota 35. A chiudere il podio, più distante, è La Sfortuna (collegata al numero 17), assente da 29 estrazioni.

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Scommesse altri sport

Tennis, Sinner cerca il riscatto a Miami: è ancora sfida con Alcaraz

Grande assente Novak Djokovic, solo Medvedev prova a insidiare il duopolio tra Jannik e Carlos

La stagione del grande tennis entra nel vivo con il circuito che sta facendo tappa negli Stati Uniti. Dopo il Masters 1000 di Indian Wells la scorsa settimana, tocca a Miami ospitare tutti i più forti interpreti della racchetta. Proprio il torneo della California ha lasciato l’amaro in bocca al nostro Jannik Sinner, uscito in semifinale per mano di Alcaraz, ma per l’azzurro c’è la grande occasione del riscatto in Florida.

Anche perché a Miami sarà assente Nole Djokovic e per Sinner, forte della seconda testa di serie, si apre quindi la strada del tabellone verso la finale. Ultimo atto che, anche stando ai pronostici dei bookmakers, potrebbe già riproporre la sfida con Alcaraz. Sono loro due i grandi favoriti alla vittoria del titolo, con lo spagnolo a quota 3,00 o 3,05 e Sinner che incalza tra 3,45 e 3,75.

Una sfida infinita, destinata ad essere protagonista per tutta la stagione e non solo. Il terzo incomodo Medvedev, finalista a Indian Wells, è visto vincente a 6,50 o 6,75 e quindi distante sulla lavagna scommesse. Nessuna speranza per gli altri tennisti in gara: da Zverev a quota 13,00, passando per De Minaur a 18,00, fino a Rune e Ruud entrambi a quota 25,00.

Nel torneo femminile invece è la polacca Iga Swiatek a guidare le quote antepost, a 2,25. Seguono la kazaka Elena Rybakina a 4,00 e l’americana Coco Gauff a 7,00. A 10,00 la bielorussa Aryna Sabalenka. Jasmine Paolini a 100,00 la prima delle italiane.

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Eventi

Nasce Betsson.sport: gli sport minori diventano ‘maggiori’, con il supporto di Francesco Totti

Testimonial d’eccezione l’ex capitano della Roma: ‘Cerchiamo di portare tutti gli sport ai massimi livelli’

Il calcio come cassa di risonanza per aiutare tutti gli sport, anche quelli erroneamente considerati ‘minori’. E’ questo lo spirito che ha animato il lancio di Betsson Sport, una piattaforma nata per condividere con gli utenti contenuti esclusivi, interviste, notizie e highlights riguardanti numerose discipline sportive. Inoltre, grazie alla realizzazione di un vero e proprio sport club, il brand punta a diventare un polo di riferimento e un network che unisce realtà diverse sia a livello locale sia nazionale. 

Il progetto mira a valorizzare le squadre che entreranno a far parte del Betsson Sport Club, offrendo visibilità e sostegno a tutti i team che aderiranno al progetto, anche – e soprattutto – a quei club appartenenti a leghe meno blasonate e che godono di una minore visibilità.

Proprio per trasmettere i valori e lo spirito di questo progetto è stato scelto un brand ambassador d’eccezione come Francesco Totti, icona del calcio italiano e internazionale, universalmente riconosciuto sia per le sue eccezionali abilità calcistiche che per la sua straordinaria carriera. L’unione tra Betsson Sport e Totti è il simbolo del fervore per lo sport che li accomuna, del desiderio di fare la differenza con passione.

Francesco Totti

“Questo percorso esprime al meglio il mio impegno quotidiano a condividere la mia passione per lo sport – ha dichiarato Francesco Totti – Mi ha dato modo di entrare a far parte di un progetto meraviglioso, che punta a diventare un anello di congiunzione tra vari club sportivi, aiutandoli a valorizzarsi e a esprimere al 100% il loro potenziale”.

“E’ stata la stessa Betsson.sport a convincermi a sposare questo progetto, perchè ha le idee chiare, condivide con me la passione, la voglia e la convinzione di voler cercare di portare tutti gli sport ai massimi livelli”, ha proseguito l’ex capitano giallorosso. “Questa iniziativa merita un ’11’, perchè il 10 sarebbe troppo banale. Un 10 a scuola non l’ho preso mai, neanche a religione”, ha concluso sorridendo.

Stefano Tino

Stefano Tino, Managing Director di Betsson Group Italia, ha descritto la partnership con Francesco Totti come un’entusiasmante opportunità per consolidare il posizionamento del brand tra i principali attori nel campo dell’informazione e dell’intrattenimento sportivo.

“Il progetto nasce con lo scopo e l’idea di sostenere gli sport minori che solitamente godono di meno visibilità. E’ stato un lavoro lungo di un anno, in cui abbiamo cercato di utilizzare l’effetto amplificatore del calcio anche tramite Francesco Totti. Vogliamo cercare di dare una visibilità maggiore a quelli che sono chiamati sport minori, ma che noi vogliamo far diventare ‘maggiori’”, le sue parole.

Tino ha proseguito: “Nel 2024 vedremo una Betsson che ha investito tanto e continuerà ad investire per un futuro importante. Abbiamo una struttura molto organizzata, prima di fare questo progetto e di lanciare il brand in Italia, abbiamo lavorato per un anno tutti i giorni, perché entrare nel mercato italiano non è semplicissimo. Quindi ci siamo strutturati, abbiamo lavorato più del solito, analizzando il contesto e i trend futuri”.

Da sinistra: Tino, Totti e Criscitiello

Alla presentazione del progetto, che si è tenuta a Roma, presente anche il CEO e direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello: “Siamo molto orgogliosi che la Folgore Caratese sia la prima squadra di calcio che condivide la splendida iniziativa di Betsson.sport. Abbiamo accolto questa iniziativa con molto piacere. Siamo orgogliosi di avere nuove maglie da domenica con Sportitalia e Betsson.sport”.

Campagna (ct Nazionale pallanuoto)

Infine, anche il il ct della Nazionale di pallanuoto Alessandro Campagna ha commentato l’iniziativa: “Betsson.Sport aiuta i club ad avere più visibilità e valorizzare le storie di quei campioni che fanno ore di allenamento al giorno, si sacrificano per non avere poi quella grande visibilità e quei grandi guadagni che ci sono in altri sport. Quando si ha la passione per qualcosa, bisogna seguire il proprio cuore e cercare di esprimere tutto ciò che si ha. Betsson.sport sta sfruttando il calcio per aiutare gli altri sport“.

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Simbolotto

Simbolotto: i Topi restano nascosti, fino a Pasqua la ricerca sulla ruota di Firenze

La ruota del capoluogo toscano sarà protagonista per tutto il mese di marzo

Il Simbolotto continua ad essere protagonista sulla ruota di Firenze per tutto il mese di marzo. Gli appassionati vanno in cerca dei simboli più introvabili e così, dopo il tanto atteso arrivo dei Funghi la settimana scorsa, adesso sono i Topi a stuzzicare la fantasia dei giocatori.

I piccoli roditori sono infatti protagonisti del simbolo assente da più tempo nelle estrazioni del Simbolotto, con ben 42 estrazioni di assenza. Un piccolo record e anche nell’ultimo concorso i Topi sono rimasti nascosti nella loro tana, nonostante l’uscita del Cacio che, da golosi di formaggio, avrebbe potuto attirarli allo scoperto.

Ma niente di tutto questo. Dopo aver scavalcato i Funghi in cima alla classifica dei più assenti (con i Funghi che tra l’altro sono nuovamente usciti anche il 16 marzo), i Topi vogliono provare a restare in letargo il più a lungo possibile, nonostante l’imminente arrivo della primavera.

La ruota di Firenze continuerà ad essere quella associata al Simbolotto per tutto il mese di marzo. Poi da dopo Pasqua, ad aprile, spazio alla ruota di Genova. 

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Eventi

Calcio e scommesse: ad Enada 2024 l’importanza di un rapporto ‘interrotto’ dal Decreto Dignità

Report Uefa ‘Il 23% di sponsorizzazioni arriva dal settore del betting’

Lo sport, il decreto dignità ed il divieto di pubblicità di giochi e scommesse sono stati tra gli argomenti trattati ad Enada 2024, la più importante fiera del settore in Italia.

Tra le varie conferenze, di particolare interesse è stato il panel “L’impatto del betting sul futuro dell’industria dello sport”, moderato dall’ex vicepresidente della Serie C, Marcel Vulpis e con Barbara Beltrami (Kindred), Valerie Peano (EGLA), Cristoph Winterling (dir. Marketing Bologna FC), Stefano Deantoni (Infront) e Giovanni Palazzi (StageUp).

Barbara Beltrami, Kindred

“Il Decreto Dignità ha penalizzato gli operatori e ci ha impedito di comunicare il brand e far capire al consumatore quale fosse l’offerta di gioco regolamentata, esponendolo a rischi. Questo ha causato grandi disparità tra gli operatori – ha detto la Country Manager di KindredBarbara Beltrami – Il Decreto Dignità è stato approvato solo per propaganda e senza dati scientifici alla sua base. Chi ha introdotto questa misura non conosce il settore e ha agito senza colpire veramente dove poteva essere il problema. La cosa più grave è che questa scelta ha anche causato problemi economici. Spesso si demonizza questo comparto, cosa che non avviene all’estero. La sponsorizzazione è uno strumento non solo di marketing, ma permette di creare un engagement con il proprio pubblico e dare qualcosa in più”.

Valerie Peano, Egla

“Il divieto di pubblicità è talmente onnicomprensivo che abbraccia anche le sponsorizzazioni, è nato per una scelta di pancia del Governo in carica all’epoca. Il fallimento del divieto di pubblicità è esemplificato dal fatto che calciatori di Serie A hanno piazzato scommesse su siti illegali, senza capire che quella non fosse l’offerta di gioco regolamentata in Italia. Ciò è uno degli effetti del divieto, ovvero quello di non far distinguere bene il legale dall’illegale. Il rapporto tra società di betting e sport è molto profondo anche in merito all’integrità degli eventi sportivi. Molte volte, infatti, sono gli stessi operatori che segnalano flussi anomali di scommesse e possibili match-fixing”, ha invece detto la founder dell’European Gambling Lawyers & AdvisorsValerie Peano. “Il Governo, attraverso il riordino, può dare un nuovo impulso. Nel testo che circola è presente una timida apertura da questo punto di vista e può fare ben sperare”.

Giovanni Palazzi, StageUp

Il presidente di StageUpGiovanni Palazzi, si è soffermato sui numeri: “In Italia, il mercato delle sponsorizzazioni è andato meglio del previsto e per quest’anno si prevede che cresca del 6%. A livello sportivo le sponsorizzazioni pesano per 780 milioni di euro. La crescita di quest’anno è motivata dai futuri importanti eventi. Il calcio, ovviamente, è il principale interlocutore con il 67% del totale. L’ultimo report della Uefa ha mostrato che il 23% delle sponsorizzazioni deriva dal betting. La reintroduzione del mercato italiano porterebbe certamente a più risorse per il sistema sportivo”.

Cristoph Winterling, Bologna FC

“Credo sia chiaro a tutti che l’industria del betting sia veramente fondamentale per lo sport. Il settore delle scommesse ci ha spesso aiutato a creare delle opportunità per i nostri tifosi. Non sono solo investimenti economici, ma opportunità che hanno permesso a molte persone di vivere esperienze uniche. Lo sport è la nona industria del Paese con un fatturato di 22 miliardi di euro e la crescita di questa industria è stata aiutata dal betting. Questo decreto ci ha impedito di sensibilizzare le persone sui pericoli del gioco e distinguere bene i siti legali da quelli illegali”, il pensiero di Cristoph Winterling, direttore Marketing Bologna FC.

Stefano Deantoni, Infront

Infine Stefano Deantoni, direttore marketing di Infront: “Prima del Decreto Dignità avevamo notato un aumento delle sponsorizzazioni dal mondo del betting. Siamo una società di intermediazione e nel 2017 eravamo arrivati ad avere una fetta importante del fatturato di Infront, ovvero il 30%. Purtroppo, dopo l’approvazione del Decreto Dignità siamo al 15% di fatturato che deriva dall’infotainment. Questo fa ben capire che il sistema sportivo ha avuto meno risorse andando ad impattare la competitività dei club italiani nei confronti del resto d’Europa. Dunque, ci auguriamo che vengano approvate almeno delle vie di mezzo come la promozione attraverso testimonial o comunicazioni in sovraimpressione che possano permettere di rendere consapevoli gli utenti di quali siano i siti di gioco legale”.

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Eventi

Enada 2024, riordino gioco online: le criticità per gli operatori

Nel panel “Gioco online: il “non” riordino” grido d’allarme degli operatori per un decreto considerato troppo oneroso e penalizzante

A Enada 2024, che si è tenuta a Rimini dal 12 al 14 marzo, a tenere banco è stato il riordino del gioco pubblico, approvato proprio lunedì 11 dal Consiglio dei Ministri. Un tema caldo e attualissimo che ha riempito il confronto e le discussioni sul palco della fiera, con operatori, associazioni ed enti del settore del gioco pubblico che hanno affrontanto il presente e il futuro del comparto.

Un momento di particolare interesse è stato rappresentato dal convegno “Gioco online: il “non” riordino. Criticità e rischi dell’ultimo decreto del governo in tema di gioco pubblico”.

Barbara Beltrami, Kindred

Barbara Beltrami, Country Manager di Kindred ha sottolineato: “Quello che sta avvenendo in Italia ci lascia un po’ perplessi, l’Italia è un mercato rilevante in Europa ed è sempre stata il modello su questo tema, quindi c’è preoccupazione che altri Stati possano seguire lo stesso tipo di regolazione. Ci troviamo in una situazione in cui la disparità tra operatori grandi e piccoli sarà enorme. Questo riordino crea delle condizioni ingiuste soprattutto nell’ottica delle aziende medio piccole – le sue parole – Il nostro settore è stato massacrato da chiacchiere inutili e dati falsi. Ogni giorno in TV e giornali nazionali ci sono dati fuorvianti. Nell’online tutto è tracciato e se si analizzano i dati si scoprirebbe che è una risposta al gioco problematico, non la fonte del problema. Mi auguro che si cominci a guardare al gioco legale come la soluzione”.

L’avvocato Stefano Sbordoni

Per l’avvocato StefanoSbordoni: “Ormai la legge è passata e quindi dobbiamo essere propositivi. Il vero punto può essere una riattivazione del gioco a terra con una spinta sull’eliminazione delle problematiche che ci sono sul territorio, come distanziometri e limiti orari. All’interno dei 93 concessionari attuali del gioco online ci sono molte punte di iceberg, poiché tanti attori internazionali importanti hanno investito pochissimo a causa anche del divieto di pubblicità. Questo importo di 7 milioni di euro, seppure enorme, non pregiudicherebbe loro la buona resa della concessione perché hanno una potenza di fuoco paragonabile a quella dei grandi gruppi nazionali”.

Riccardo Sozzi, Streetweb

“Questo decreto rappresenta una ulteriore occasione persa per arrivare ad una riorganizzazione del sistema, poiché molti punti non sono chiariti. Inoltre, si parla sempre delle piccole e medie imprese come spina dorsale del Paese, ma questa normativa rappresenta un duro colpo”, il commento di Riccardo Sozzi di Streetweb. “Mettere il costo delle concessioni a 7 milioni è molto gravoso per le aziende meno strutturate. Inoltre, ci sono oneri accessori e tecnologici ancora non chiariti. Non riesco a capire la ratio delle limitazioni ai PVR anche dal punto di vista del riciclaggio e gioco responsabile. Ci sono anche rischi erariali perché il gioco online non sviluppa lo stesso gettito erariale del fisico. Inoltre, dal punto di vista del gioco fisico ci sono ancora forti restrizioni e difformità territoriali che provocano la chiusura di numerose attività”.

Giovanni Carboni, Egla

Anche il Managing Director dell’European Gambling Lawyers & Advisors, Giovanni Carboni, ha espresso il suo parere: “Il riordino costituisce un cambiamento totale del paradigma perseguito per 20 anni, ovvero quella della inclusione e orientamento verso gli operatori con l’obiettivo di acquisirli nel mercato italiano. Questo riordino persegue una contrazione. Sono sicuro che i concessionari non saranno 50 ma di meno, andando a inficiare anche il calcolo dei 350 milioni di entrate. A mio avviso, si poteva lavorare sul canone per raggiungere gli stessi obiettivi di finanza pubblica. Questa barriera all’ingresso per gli operatori più grandi rappresenta lo 0,1% dello GGR, quindi una frazione irrilevante. Al contrario, su quelli più piccoli il peso è infinitamente più alto. I grandi gruppi che hanno quote di mercato piccole non compreranno la concessione, poiché investiranno le loro risorse in altri mercati”. 

Salvatore Vullo, Kogem

“È da tempo che parliamo delle criticità di questo riordino. Le previsioni sulla partecipazione al bando di gara dell’online parlano di 50 concessionari per 350 milioni di euro di entrate complessive. Va però fatta innanzitutto una distinzione tra società e concessionari: le prime possono arrivare fino a 5 concessioni e sotto questo punto di vista ci saranno una ventina di società che potrebbero prendere più di una concessione – ha dichiarato il fondatore di Kogem, Salvatore Vullo – Se dovessi fare una consulenza ad un piccolo operatore, alla luce di questo bando, non consiglierei di partecipare. Andiamo incontro ad un mercato che cambierà notevolmente”.