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eSports, San Marino ‘brucia’ il resto d’Europa: è il primo paese a dotarsi di una legge del settore

Dai tornei alla tutela dei giocatori, passando per la creazione di una vera e propria giustizia esportiva: in arrivo un regolamento a 360 gradi

Mentre gli altri paesi del vecchio continente, tra cui l’Italia, faticano a inquadrare i videogiochi competitivi da un punto di vista normativo, il piccolo stato nell’Emilia Romagna fa da apripista

Qualcosa si muove nel mondo degli eSports a livello normativo. Il segnale arriva dal paese che non ti aspetti: è infatti San Marino il primo Stato in Europa a dotarsi di una legge ad hoc su questo settore. Bruciati Germania, Francia e i paesi della Scandinavia, tra più sviluppati e all’avanguardia nell’industria dei videogiochi competitivi ma non ancora pronti a disciplinare il settore nella sua interezza.

Bruciata anche l’Italia, dove pochi giorni fa è stata presentata una proposta di legge alla Camera ma con l’iter che si preannuncia tortuoso e non immediato. Allora per il momento sono i nostri “vicini di casa” di San Marino a fare da apripista, facendo compiere un importante passo avanti a un business in continua espansione e di grande interesse economico e sociale, ma che troppo spesso soffre di carenze normative che ne rallentano la crescita.

Il sigillo di San Marino è arrivato in data 13 febbraio 2023, quando la Commissione Consiliare Permanente IV ha approvato la Proposta di Legge “Codice degli Esport”, presentata dal Segretario di Stato per il Lavoro con delega allo Sport Teodoro Lonfernini. Il progetto di legge non solo è tra i primi al mondo, ma è in assoluto il primissimo in Europa: dalle professioni Esportive alle attività economiche connesse, passando per le competizioni di settore, fino alla tutela dei giocatori soprattutto minorenni, prevenendo così il rischio di abusi e i pericoli che il web può nascondere.

Ma non solo, perché verrà creata anche una vera e propria Giustizia Esportiva, con tanto di tribunale e commissione che vigili sul rispetto delle regole. In questo modo San Marino potrà cogliere le notevoli opportunità economiche che il settore offre, regolamentando e promuovendo un fenomeno già ampiamente esistente, ma che nella maggior parte del mondo non è ancora giunto all’attenzione del legislatore. La porta è stata aperta e la strada spianata, chi saranno i prossimi?

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