Il segretario generale Guggino: ‘I problemi non si risolvono con i divieti, intervenga il Governo’
Il divieto di pubblicità per le aziende del gioco e delle scommesse, voluto dal Decreto Dignità del 2018, ha creato negli ultimi anni fenomeni contraddittori, confusione, e nessuna soluzione ai problemi del settore. Da tempo le associazioni e gli operatori mostrano il proprio disappunto su un provvedimento che anziché scoraggiare, ha favorito il gioco illegale, sia nel fisico che nell’online.
In questo senso, stavolta è stato il turno della IAP, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, che nella persona del suo segretario generale Vincenzo Guggino ha ancora una volta espresso il proprio parere negativo sul divieto di pubblicità nel gioco: “Siamo convinti che i problemi non si risolvano con i divieti o con i ban, ma regolamentando i settori. Vietare la pubblicità del gioco lecito equivale a equiparare il gioco legale a quello illegale e questo è un autogol”, la denuncia affidata all’agenzia Agimeg.
Guggino, nel corso dell’incontro annuale della IAP, ha proseguito: “È materia del governo, ci auguriamo che questo divieto decada e soprattutto che venga regolamentata la pubblicità nel settore del gioco”. Un augurio che trova molti sostenitori in tutto il settore del gioco legale, dal digitale al fisico, impossibilitati a comunicare e quindi spesso scavalcati da realtà illecite. Una comunicazione e una pubblicità regolamentate sarebbero invece la soluzione anche per una maggiore tutela dei clienti e degli utenti, nell’ottica di perseguire la creazione di un gioco sostenibile.
E proprio la sostenibilità in tema di comunicazione e pubblicità è stata al centro dell’incontro IAP di Milano. Oltre al segretario generale, anche il presidente della IAP Mario Barbuto ha espresso il suo parere: “La nostra missione è dedicata alla formazione e all’informazione. Il mondo della pubblicità è affascinante, dobbiamo affrontare i problemi anche del futuro, come l’intelligenza artificiale”.
Presente all’evento anche Antonio Calabrò, capo di gabinetto dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato): “I temi del green e della sostenibilità ambientale vengono ormai abbracciati da tutte le maggiori multinazionali, ma siamo preoccupati perché non sempre nella pratica questi principi vengono poi rispettati – il suo allarme – Quindi c’è una grande comunicazione sul tema del green, ma la sua reale attuazione è più complicata”.