Gli interventi di Lollobrigida (ADM), Angelozzi (Lottomatica), Savino (MEF), Ferro (Min. Interno), Osnato (Comm. Finanze), De Rita (Censis)
Una fotografia del gioco legale in Italia: a scattare questa istantanea è il secondo Rapporto Lottomatica-Censis “Il Gioco Legale in Italia. Il valore sociale ed economico del gioco”, presentato presso il Senato. Presenti esponenti della politica, delle istituzioni e del settore del gioco pubblico. Un’occasione di confronto su un settore di grande importanza per gli italiani e che troppo spesso soffre norme proibizionistiche e restrittive, che portano a effetti controproducenti.
Di particolare interesse in questo senso quanto dichiarato da Mario Lollobrigida, Direttore Centrale Giochi Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “Abbiamo notato che regole restrittive nei confronti del gioco legale, favoriscono quello illegale. Un caso concreto è il Trentino Alto Adige, dove si è verificato un incremento dell’illegalità parallelamente all’emanazione di norme che hanno eliminato le attività legali. È fondamentale quindi definire un sistema legale per l’allocazione dei punti di gioco. In questa prospettiva il gestore diventa anche un presidio di legalità sul territorio. Auspico, pertanto, che nella delega fiscale vengano individuate regole condivise attraverso il dialogo con gli enti locali”.
Presente anche Guglielmo Angelozzi, Amministratore Delegato di Lottomatica, che insieme al Censis ha condotto la ricerca: “Emerge con chiarezza il valore sociale ed economico del gioco legale, che rappresenta sempre più un asset di riferimento per il Paese. Gli italiani considerano decisivo il ruolo dello Stato e l’attività dei concessionari e ritengono che una riduzione del gioco legale rafforzerebbe quello illegale. Continueremo, quindi, a garantire il nostro massimo impegno per assicurare le giuste regole in materia, nella consapevolezza di svolgere una funzione utile allo sviluppo occupazionale e imprenditoriale”.
“È necessario mettere ordine rispetto al settore del gioco legale in Italia. In tal senso, ho convocato un tavolo con gli attori principali del comparto in vista della delega fiscale. Occorre, peraltro, coinvolgere le Regioni affinché sia prevista una disciplina uniforme con l’adozione di un Testo Unico. Il Governo è molto attento a garantire la trasparenza e la legalità definendo regole certe per tutelare le imprese del settore”, il commento invece di Sandra Savino, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, ha dichiarato nel suo intervento: “Il secondo Rapporto Lottomatica-Censis è uno strumento fondamentale che consente di affrontare con consapevolezza un settore importante e strategico dal punto di vista economico e sociale. Per milioni di italiani il gioco è un’attività di divertimento praticata in maniera responsabile. È opportuno, dunque, che avvenga all’interno di un quadro regolatorio adeguato. Bisogna coniugare la libertà del cittadino con la tutela delle fasce più vulnerabili attraverso politiche di formazione e sensibilizzazione”.
Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha invece affermato: “Gli italiani si dichiarano favorevoli al gioco legale. La delega fiscale che stiamo affrontando in queste ore prevede il dialogo tra gli operatori del settore e i Comuni affinché all’interno dei territori siano individuati luoghi adeguati. Il Governo ha a cuore lo sviluppo di un settore che ha dimostrato negli anni come contemperare un’esigenza dello Stato con la libertà di impresa”.
“Il gioco legale ha valore sociale perché è un’attività di massa che coinvolge milioni di italiani che si divertono e inseguono, anche solo per un momento, un sogno, e ha valore economico perché alimenta un sistema fatto di imprese, lavoratori ed entrate per lo Stato. Gli italiani chiedono di poter giocare in tranquillità e sicurezza all’interno di un sistema in cui lo Stato deve stabilire il perimetro entro cui giocare e i concessionari lo devono far rispettare”, la conclusione di Giuseppe De Rita, Presidente del Censis.